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vazzo hanno fatto proprio bene a maltrattarti in commissione. io ti riempirei di ormoni per farne in fretta carne che poi non verrà mangiata ( e non verrà mangiata non perche non verrà distribuita bene ).
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il problema di voi pseudo alternativi è che non vi volete far entrate in testa il concetto che gli usa sono gli usa e l'europa è l'europa. in europa macellazione ed allevamento sono regolamentati da rigide norme, così come l'industra farmaceutica.
Documentario totalmente in italiano sui macelli in europa:
Parte 1.La parola "carne" o "pesce" normalmente non evoca nulla nella nostra mente, se non semplici "prodotti" che usiamo per preparare i pasti.Ma "la carne"...
Vazzo non te la prendere, il cambiamento fa paura a tutti e si cerca di evitarlo in ogni modo. La risposta editata mi piace di più -)
Anch io tento sempre di liberare libellule, farfalle e gechi che mi entrano dentro casa.. In generale tento di liberare tutto tranne le zanzare che uccido. Da queste parti possono attaccare la febbre emorrargica e non mi pare li caso averle in giro per la casa.
Credo che le zanzare siano la tematica più difficile per un animalista =D
---------- Post added at 20:13:10 ---------- Previous post was at 19:33:33 ----------
Parte 2.La parola "carne" o "pesce" normalmente non evoca nulla nella nostra mente, se non semplici "prodotti" che usiamo per preparare i pasti.Ma "la carne"...
Ma di cosa stiamo parlando ? Se una belva ti ha davanti non penso ti abbracci o ti eviti sofferenze prima di divorarti! Se la vogliano mettere in questi termini si sta parlando di fuffa ! Andatelo a spiegare agli indigeni del borneo i quali palesemente non influenzati da alcun tipo di preconcetto sociale di diventare vegani ! Io inizierei a convincermi che é la natura umana!
Detto questo mi da enormemente fastidio anche a me
sapere di galline che vivono tutta la vita in batteria
Foche adulte e cuccioli uccisi a bastonate
Mucche rimpinzate di ormoni
MA ALLO STESSO MODO PADRONI IDIOTI CHE VESTONO IL CANE voi lo sapete che non state amando il cane ma MALTRATTANDO !! Il cane si vergogna letteralmente !
MA....
Siamo conformati fisicamente per mangiare carne,
Abbiamo denti atti a sfibrare la carne avrebbero dovuto dirlo al creatore!
Specista: La ricerca utilizzando animali è riuscita e riuscirà a migliorare la qualità della vita e a salvare molte vite umane.
Antispecista: La vita degli animali vale tanto quanto quella degli umani,è malvagio e non ha senso sacrificare gli uni per salvare gli altri.
Vazzo non te la prendere, il cambiamento fa paura a tutti e si cerca di evitarlo in ogni modo. La risposta editata mi piace di più -)
Anch io tento sempre di liberare libellule, farfalle e gechi che mi entrano dentro casa.. In generale tento di liberare tutto tranne le zanzare che uccido. Da queste parti possono attaccare la febbre emorrargica e non mi pare li caso averle in giro per la casa. Credo che le zanzare siano la tematica più difficile per un animalista =D
'namo bene.
caro odisseo, ad occhio direi di sì, c'è margine di discussione.
non è crudele, è una tua scelta. A dire il vero non son convinto che lo faresti o almeno io non lo farei se la vacca fosse mia, perchè cmq dopo 6 anni tra l altro gli vorrei anche bene.
Questa frase è un chiaro esempio della decadenza dell'occidente.
Per capire chi mangia carne consapevolmente bisogna capire il mito. Una volta un personaggio del nord della Germania mi disse che lui non mangerebbe nulla a cui non potesse dare un nome.
io sono un kantiano - per me "meglio" significa il più disinteressato possibile.
cercare di non arrecare danno agli altri come a se stessi. cercare (per quanto difficile sia) di essere con gli altri come sono con me stesso, senza secondi fini.
naturalmente è una tensione asintotica - sono lontano mille anni luce dal riuscire in questo intento, ma ci provo ogni giorno.
questa sera c'era una libellula incastrata nella griglia dei fendi della mia auto. era ancora viva e la vedevo muoversi. non so dire se stesse agonizzando, ma credo che se avesse potuto parlare, avrebbe inteso che non voleva stare lì, così, incastrata sulla feritoia del fendi.
ho cercato di liberarla senza provocarle danni e sono riuscito nell'intento, ma purtroppo non si muoveva ormai più. per me era una forma di dovere aiutarla.
poi a pranzo ero lì che mangiavo del petto di pollo. sono un disastro, ma dove posso e riesco cerco di essere "meglio" di come sono.
ah, dimenticavo, sono ateo: nel senso che non credo in Dio.
senza dubbio il documentario è veramente 'crudo' e ha un alto valore emotivo. ho voluto vederlo tutto perchè comunque rappresenta la realtà di ciò che avviene e non credo sia giusto tapparsi gli occhi, giusto per non sapere. diciamo che ne ho tratto le mie conclusioni e cioè che:
- la morte di animali per vestiario è totalmente inutile, visti i molteplici tessuti di cui nel 2012 si dispone
- il maltrattamento negli zoo/circo è lo stesso inutile ed evitabile
- la sperimentazione scientifica fatta con poco rispetto perchè si considera l'animale inferiore all'umano
- l'uomo è pur sempre un animale e quindi seppur evoluto ha l'istinto della caccia e quindi sarebbe stupido non ammetterlo o privarsene
dettò ciò il punto principale non è tanto la fine dell'animale, ma il percorso. la grande differenza nell'allevamento sta nel garantire una vita buona ad un animale anche se poi verrà ucciso, non privarlo dei suoi comportamenti, della sua socializzazione, della sua libertà. secondo me quando l'animale vive bene, non soffre e vive in comunità, la morte la si può vedere nel modo diverso e cioè come un bisogno umano che però rispetta l'animale e cerca di farlo morire usando metodi che non implicano sofferenza all'animale (tipo iniezioni). onestamente il video mi ha toccato abbastanza e seppur immaginavo che non venissero trattate bene queste bestie, non pensavo che venissero odiate e disprezzate tanto da venir chiamati 'motherfucker'.
più che la morte in se dell'animale (secondo me accettabile nelle condizioni specificate prima) è da condannare la tortura che subiscono e l'odio umano verso animali indifesi. perchè sgozzare un maiale quando si può uccidere evitando anche la sofferenza dell'animale? credo che molta di quella gente provi un macabro divertimento e questo lato della natura umana è sicuramente il peggiore.
ho 'apprezzato' (seppur sempre un termine sforzato) l'iniezioni letali ai cani randagi, che almeno muoiono accarezzati e non in sofferenza, e questa sarebbe la fine che meriterebbero anche gli altri animali solo e unicamente per scopi alimentari.
io personalmente non credo in dio nel senso cristiano del termine, non credo in alcuna religione, ma a volte mi pongo il quesito del perchè esista una razza così superiore alle altre e che ha la possibilità di dominarle tutte....e arrivo sempre alla conclusione che se mai esistesse un dio (e nessuno ne ha la certezza) che ci ha creati, ha messo in mano all'uomo qualcosa che non si merita.
senza dubbio il documentario è veramente 'crudo' e ha un alto valore emotivo. ho voluto vederlo tutto perchè comunque rappresenta la realtà di ciò che avviene e non credo sia giusto tapparsi gli occhi, giusto per non sapere. diciamo che ne ho tratto le mie conclusioni e cioè che:
- la morte di animali per vestiario è totalmente inutile, visti i molteplici tessuti di cui nel 2012 si dispone
- il maltrattamento negli zoo/circo è lo stesso inutile ed evitabile
- la sperimentazione scientifica fatta con poco rispetto perchè si considera l'animale inferiore all'umano
- l'uomo è pur sempre un animale e quindi seppur evoluto ha l'istinto della caccia e quindi sarebbe stupido non ammetterlo o privarsene
dettò ciò il punto principale non è tanto la fine dell'animale, ma il percorso. la grande differenza nell'allevamento sta nel garantire una vita buona ad un animale anche se poi verrà ucciso, non privarlo dei suoi comportamenti, della sua socializzazione, della sua libertà. secondo me quando l'animale vive bene, non soffre e vive in comunità, la morte la si può vedere nel modo diverso e cioè come un bisogno umano che però rispetta l'animale e cerca di farlo morire usando metodi che non implicano sofferenza all'animale (tipo iniezioni). onestamente il video mi ha toccato abbastanza e seppur immaginavo che non venissero trattate bene queste bestie, non pensavo che venissero odiate e disprezzate tanto da venir chiamati 'motherfucker'.
più che la morte in se dell'animale (secondo me accettabile nelle condizioni specificate prima) è da condannare la tortura che subiscono e l'odio umano verso animali indifesi. perchè sgozzare un maiale quando si può uccidere evitando anche la sofferenza dell'animale? credo che molta di quella gente provi un macabro divertimento e questo lato della natura umana è sicuramente il peggiore.
ho 'apprezzato' (seppur sempre un termine sforzato) l'iniezioni letali ai cani randagi, che almeno muoiono accarezzati e non in sofferenza, e questa sarebbe la fine che meriterebbero anche gli altri animali solo e unicamente per scopi alimentari.
io personalmente non credo in dio nel senso cristiano del termine, non credo in alcuna religione, ma a volte mi pongo il quesito del perchè esista una razza così superiore alle altre e che ha la possibilità di dominarle tutte....e arrivo sempre alla conclusione che se mai esistesse un dio (e nessuno ne ha la certezza) che ci ha creati, ha messo in mano all'uomo qualcosa che non si merita.
sintesi molto esaustiva e accurata, a mio avviso. credo che il senso del documentario sia proprio questo infatti. cercare di far capire allo spettatore quello che è utile ed inevitabile e quello che è inutile ed inevitabile.
non credo che il video dica: bisogna diventare tutti vegani. credo inviti alla riflessione del come, più che del cosa.
Bob uno dei punti a favore di chi segue una dieta vegetaria è che se tu non mangi la carne e quindi non provochi dolore ad altri esseri viventi NON muori.
[...]
Se poi tu riesci ad entrare in empatia con questa sofferenza ma decidi di fregartene questa è una tua scelta, basta che tu ne sia cosciente e sia anche cosciente del fatto che, come detto prima, è evitabile.
Bene, su questo sono d'accordo. Gli animali soffrono le pene dell'inferno, come gli uomini nella maggior parte delle realtà nel tempo e nello spazio. E' così, deve essere così e cercare di pervertire l'ordine della natura lo ritengo una cosa sbagliata.
con nessun diritto, se non quello di credere fermamente che il dolore vada estirpato dal mondo e non perpetrato.
Ora capisco.
Io credo che l'utopia di un mondo privo di dolore sia qualcosa di così contrario alla nostra natura da rappresentare l'inferno, non il paradiso. La strada corretta è imparare ad accettarlo, non cercare di estirparlo.
Il senso dell uccidere la vacca è quello di mangiare qualcosa di gustoso non di sopravvivere. Se per te la morte di un animale, anche nel raro caso in cui esso venga fatto vivere per anni nelle migliori condizioni(di quella che cmq è una prigionia) non è crudele, è una tua scelta. A dire il vero non son convinto che lo faresti o almeno io non lo farei se la vacca fosse mia, perchè cmq dopo 6 anni tra l altro gli vorrei anche bene.
Sopravvivere e vivere non sono sinonimi. Io ho un moto di lieve tristezza ogni volta che spiaccico una zanzara eccetera. Pazienza. Questo non mi impedirebbe di guardare una corrida. Magari poi sarei triste per una settimana, magari invece lo troverei uno spettacolo grandioso. Lo stesso vale per i gladiatori nell'arena.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Mah, a me pare che l'unico che vive in un mondo tutto suo sia chi pensava fino ad ieri che gli animali si addormentassero serenamente prima di diventare bistecche. Gli altri sanno bene che quel che mangiano è frutto della morte non indolore di un altro essere vivente e lo accettano senza troppi patemi d'animo convinti che sia nient'altro che l'applicazione di una legge di natura. Quella stessa legge che prevede che vi sia una qualche differenza tra un essere umano e un bovino. Ma su quest'ultimo punto capisco che le evidenze spesso spingano in direzione contraria.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Mah, a me pare che l'unico che vive in un mondo tutto suo sia chi pensava fino ad ieri che gli animali si addormentassero serenamente prima di diventare bistecche. Gli altri sanno bene che quel che mangiano è frutto della morte non indolore di un altro essere vivente e lo accettano senza troppi patemi d'animo convinti che sia nient'altro che l'applicazione di una legge di natura. Quella stessa legge che prevede che vi sia una qualche differenza tra un essere umano e un bovino. Ma su quest'ultimo punto capisco che le evidenze spesso spingano in direzione contraria.
L' accettazione è data dal fatto che la carne è dannatamente buona. Quello che ci spinge a consumare carne è abitudinarietà e gola, tutto il resto sono discorsi non necessari
Ora capisco.
Io credo che l'utopia di un mondo privo di dolore sia qualcosa di così contrario alla nostra natura da rappresentare l'inferno, non il paradiso. La strada corretta è imparare ad accettarlo, non cercare di estirparlo.
ho detto cercare di estirpare perchè non mi aspetto che la mia azione cambi il mondo e, sono convinto anche io, che un mondo "tutto rose e fiori" sarebbe assurdo e imploderebbe su se stesso.
questo non significa però che non si possa provare a migliorare le cose.
accettare il dolore va bene, ma solo dopo aver fatto il possibile per ridurlo.
non assolutizziamo le posizioni, perchè in questa maniera è ovvio che ogni prospettiva diventa o utopistica o aberrante.
---------- Post added at 13:34:06 ---------- Previous post was at 13:30:10 ----------
con tutto questo non intendo dire che diventerei vegano domani.
ma intendo dire (e secondo me è il cuore stesso del messaggio che quel documentario vuol lanciare) che forse, se fossimo consapevoli direttamente di come vanno le cose, magari diminuiremmo il consumo di carne, senza per forza diventare vegani o che altro. certi mali sono necessari, ma come tali si può decidere di razionarli.
ma intendo dire (e secondo me è il cuore stesso del messaggio che quel documentario vuol lanciare) che forse, se fossimo consapevoli direttamente di come vanno le cose, magari diminuiremmo il consumo di carne, senza per forza diventare vegani o che altro. certi mali sono necessari, ma come tali si può decidere di razionarli.
può essere, ma non posso fare a meno di notare le mode.
nel giro di pochi giorni in due avete parlato di questo documentario.
una decina abbondante di anni fa andava più di moda boicottare le multinazionali che sfruttano gli esseri umani, avrai letto di certo "no logo" della klein, ora vedo che è passata un po' la mania.
certo va bene anche così, un anno cerchiamo di essere più buoni con gli animali, un anno con gli esseri umani lontani, la gentilezza verso il prossimo, molto prossimo è sempre il fatto più difficile, un po' come la zanzara che diamine! è qua! mi punge, l'ammazzo.
a cicli. equosolidali.
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