Altro che bw, il vero trash è sui giornali
Quei body rivelatori e il sospetto del Viagra
Preso al momento giusto potrebbe dare un aiuto anche nelle prestazioni sportive: a Rio dovrebbe essere bandito
LONDRA – È un’Olimpiade a luci rosse. O quasi. E a spiegare il perché ci vengono per fortuna in aiuto le foto che potete vedere qui, vietate ai minori, che valgono più di tante parole. Non solo il canottiere Henrik Rummel, bronzo con l’equipaggio americano nel quattro di coppia al bacino di Eaton, quindi. Henrik sul podio, sventolando la bandiera a stelle e strisce, ha mostrato in mondovisione tutto il fulgore dei suoi 24 anni. L’atletica, con le sue tutine attillate, in questi giorni di gare ci ha proposto situazioni già viste all’arrivo delle corse di ciclismo e al recentissimo Europeo di calcio.
USO DEL VIAGRA - Responsabile di tutto ciò potrebbe essere il dilagare incontrollato tra gli atleti dell’uso del Viagra, vasodilatatore che non serve soltanto a compensare le disfunzioni erettili. Preso al momento giusto negli sport che richiedono o si concludono con uno sforzo breve ma intenso (volate in bici, sprint, scatti, salti, ultimi minuti di una partita di calcio), il Viagra può dare all’atleta quella scarica di energia e adrenalina che contribuisce a fare la differenza in discipline in cui le medaglie sono decise dai centimetri, dai centesimi e dai millesimi di secondo.
TUTTO REGOLARE - L’ipotetico uso del Viagra all’Olimpiade è perfettamente legale: il prodotto, infatti, non fa parte della lista dei farmaci vietati dalla Wada, l’agenzia mondiale antidoping. L’assunzione fuori dall’uso terapeutico, quindi, si presta a un giudizio morale ed etico, ma è esente da qualsiasi tipo di sanzione. Per ora. Negli ambienti Wada, infatti, su pressione dei medici prelevatori dei campioni che finisco all’antidoping e dei professoroni che lavorano al laboratorio di Harlow (presieduto da David Kowan, un’autorità in materia di sostanze vietate) per garantire la pulizia di Londra 2012, si lavora perché il Viagra venga inserito al più presto nella colonna infame. E, di conseguenza, diventi a tutti gli effetti doping. A testimonianza del fatto che non si tratta di un prodotto innocuo o senza effetti. È probabile che a Rio 2016 il Viagra sia bandito. Ma a Londra rimane una plausibilissima e tutt’altro che fantascientifica causa primaria (oltre alla gioia per una medaglia o all’entusiasmo di partecipare ai Giochi) di certi casi di sovraeccitazione.
Quei body rivelatori e il sospetto del Viagra
Preso al momento giusto potrebbe dare un aiuto anche nelle prestazioni sportive: a Rio dovrebbe essere bandito
LONDRA – È un’Olimpiade a luci rosse. O quasi. E a spiegare il perché ci vengono per fortuna in aiuto le foto che potete vedere qui, vietate ai minori, che valgono più di tante parole. Non solo il canottiere Henrik Rummel, bronzo con l’equipaggio americano nel quattro di coppia al bacino di Eaton, quindi. Henrik sul podio, sventolando la bandiera a stelle e strisce, ha mostrato in mondovisione tutto il fulgore dei suoi 24 anni. L’atletica, con le sue tutine attillate, in questi giorni di gare ci ha proposto situazioni già viste all’arrivo delle corse di ciclismo e al recentissimo Europeo di calcio.
USO DEL VIAGRA - Responsabile di tutto ciò potrebbe essere il dilagare incontrollato tra gli atleti dell’uso del Viagra, vasodilatatore che non serve soltanto a compensare le disfunzioni erettili. Preso al momento giusto negli sport che richiedono o si concludono con uno sforzo breve ma intenso (volate in bici, sprint, scatti, salti, ultimi minuti di una partita di calcio), il Viagra può dare all’atleta quella scarica di energia e adrenalina che contribuisce a fare la differenza in discipline in cui le medaglie sono decise dai centimetri, dai centesimi e dai millesimi di secondo.
TUTTO REGOLARE - L’ipotetico uso del Viagra all’Olimpiade è perfettamente legale: il prodotto, infatti, non fa parte della lista dei farmaci vietati dalla Wada, l’agenzia mondiale antidoping. L’assunzione fuori dall’uso terapeutico, quindi, si presta a un giudizio morale ed etico, ma è esente da qualsiasi tipo di sanzione. Per ora. Negli ambienti Wada, infatti, su pressione dei medici prelevatori dei campioni che finisco all’antidoping e dei professoroni che lavorano al laboratorio di Harlow (presieduto da David Kowan, un’autorità in materia di sostanze vietate) per garantire la pulizia di Londra 2012, si lavora perché il Viagra venga inserito al più presto nella colonna infame. E, di conseguenza, diventi a tutti gli effetti doping. A testimonianza del fatto che non si tratta di un prodotto innocuo o senza effetti. È probabile che a Rio 2016 il Viagra sia bandito. Ma a Londra rimane una plausibilissima e tutt’altro che fantascientifica causa primaria (oltre alla gioia per una medaglia o all’entusiasmo di partecipare ai Giochi) di certi casi di sovraeccitazione.
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