TRATTO DA www.repubblica.it ALLE 15.57
Al Qaeda annuncia su Internet
"Osama morto il 9 dicembre"
Il leader afgano Karzai: "So soltanto che il mullah Omar è vivo
e che entrambi non sfuggiranno per sempre"
GERUSALEMME - Osama Bin Laden sarebbe morto il 9 dicembre scorso a Tora Bora in Afghanistan, sotto le bombe americane sganciate sulla zona. Lo sostiene la radio statale israeliana, ripresa dal giornale israeliano Ha'aretz, che riporta informazioni trovate sul principale sito internet riconducibile alla rete terroristica di Al Qaeda. Negli ultimi mesi una serie di video in cui Bin Laden appariva tra proclami e rivendicazioni degli attentati dell'11 settembre, diffusi per lo più da media americani (ma recentemente anche da Al Jazeera, la tv del Qatar) sembravano voler dare l'impressione, ma mai la prova, che il capo di Al Qaeda fosse vivo.
Il presidente afgano Hamid Karzai, a New York per le commemorazioni dell'11 settembre e intervistato oggi da Cnn, ha detto di non sapere nulla della sorte di Bin Laden. Ma, ha aggiunto, "se il miliardario integralista fosse ancora in vita non potrà nascondersi all'infinito". Al contrario il presidente afgano si dice convinto di due cose: che siano stati i Taliban gli autori dell'attentato cui è sfuggito per un soffio giovedì scorso a Kandahar e che il loro capo, il supremo leader spirituale e politico degli ex studenti coranici, il mullah Mohammad Omar, sia ancora vivo e vegeto.
Riferendosi al mullah Omar e a Bin Laden, Karzai ha incalzato dicendo che "dobbiamo arrestarli entrambi e assicurarli così alla giustizia". E ha aggiunto: "So che il mullah Omar è vivo ma Osama non lo so. Non sono a conoscenza se sia vivo o morto, se è morto è un bene per noi, se è vivo dobbiamo andarlo a prendere. Non potranno continuare tutti e due a nascondersi per sempre. Un giorno saranno arrestati. In parecchie occasioni", ha ricordato il leader afgano, "noi siamo arrivati molto vicini a catturarli, davvero vicinissimi".
Nessuna esitazione sulle responsabilità dell'attentato di Kandahar, dove Karzai era andato per partecipare al matrimonio di un fratello: "Sono stati i Taliban, è assolutamente certo... Quelli non la smetteranno mai di provarci, sono terroristi. Qualunque sia l'opportunità che si offrirà loro, tenteranno". Come movimento, rivendica però l'ex comandante pashtun, sono stati debellati. "Ormai sono sconfitti, e non possono fare altro che sottrarsi alla legge. Non costituiscono più un assetto politico".
Quanto alla lotta contro il terrorismo in Afghanistan, per Karzai deve essere combattuta in due modi: "Il primo consiste nel continuare a combatterli con estrema intensità e dedizione. La seconda cosa che si deve fare è intraprendere una urgente e solida ricostruzione della vita afgana. Il Paese è sicuro, anche le campagne", ha garantito. Un'altra cosa, ha spiegato subito il leader afgano, l'attentato subito da lui: "Quello non è stato un problema di sicurezza, ma un tentativo di assassinio. Qualcosa che può verificarsi in qualsiasi momento, e ovunque".
(12 settembre 2002)
Al Qaeda annuncia su Internet
"Osama morto il 9 dicembre"
Il leader afgano Karzai: "So soltanto che il mullah Omar è vivo
e che entrambi non sfuggiranno per sempre"
GERUSALEMME - Osama Bin Laden sarebbe morto il 9 dicembre scorso a Tora Bora in Afghanistan, sotto le bombe americane sganciate sulla zona. Lo sostiene la radio statale israeliana, ripresa dal giornale israeliano Ha'aretz, che riporta informazioni trovate sul principale sito internet riconducibile alla rete terroristica di Al Qaeda. Negli ultimi mesi una serie di video in cui Bin Laden appariva tra proclami e rivendicazioni degli attentati dell'11 settembre, diffusi per lo più da media americani (ma recentemente anche da Al Jazeera, la tv del Qatar) sembravano voler dare l'impressione, ma mai la prova, che il capo di Al Qaeda fosse vivo.
Il presidente afgano Hamid Karzai, a New York per le commemorazioni dell'11 settembre e intervistato oggi da Cnn, ha detto di non sapere nulla della sorte di Bin Laden. Ma, ha aggiunto, "se il miliardario integralista fosse ancora in vita non potrà nascondersi all'infinito". Al contrario il presidente afgano si dice convinto di due cose: che siano stati i Taliban gli autori dell'attentato cui è sfuggito per un soffio giovedì scorso a Kandahar e che il loro capo, il supremo leader spirituale e politico degli ex studenti coranici, il mullah Mohammad Omar, sia ancora vivo e vegeto.
Riferendosi al mullah Omar e a Bin Laden, Karzai ha incalzato dicendo che "dobbiamo arrestarli entrambi e assicurarli così alla giustizia". E ha aggiunto: "So che il mullah Omar è vivo ma Osama non lo so. Non sono a conoscenza se sia vivo o morto, se è morto è un bene per noi, se è vivo dobbiamo andarlo a prendere. Non potranno continuare tutti e due a nascondersi per sempre. Un giorno saranno arrestati. In parecchie occasioni", ha ricordato il leader afgano, "noi siamo arrivati molto vicini a catturarli, davvero vicinissimi".
Nessuna esitazione sulle responsabilità dell'attentato di Kandahar, dove Karzai era andato per partecipare al matrimonio di un fratello: "Sono stati i Taliban, è assolutamente certo... Quelli non la smetteranno mai di provarci, sono terroristi. Qualunque sia l'opportunità che si offrirà loro, tenteranno". Come movimento, rivendica però l'ex comandante pashtun, sono stati debellati. "Ormai sono sconfitti, e non possono fare altro che sottrarsi alla legge. Non costituiscono più un assetto politico".
Quanto alla lotta contro il terrorismo in Afghanistan, per Karzai deve essere combattuta in due modi: "Il primo consiste nel continuare a combatterli con estrema intensità e dedizione. La seconda cosa che si deve fare è intraprendere una urgente e solida ricostruzione della vita afgana. Il Paese è sicuro, anche le campagne", ha garantito. Un'altra cosa, ha spiegato subito il leader afgano, l'attentato subito da lui: "Quello non è stato un problema di sicurezza, ma un tentativo di assassinio. Qualcosa che può verificarsi in qualsiasi momento, e ovunque".
(12 settembre 2002)