Io amo i tappeti e amo la mia madrepatria. Detesto il genere di tappeti che mi hai suggerito.
Ditemi la vostra
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La prima tonalità era quella con cui avevo dipinto casa molti anni fa. Sedici minuti dopo, sono andato a comprare una latta di bianco.
Ti romperà le palle subito. Il rosa prosciutto su un quadratino sembra bello, poi lo metti sulle pareti e comincia a soffocarti. Prurito. Afa. Occhi spenti. Disperazione strisciante, subdola. Presto arrivano i pensieri suicidi. Ripensaci.
Il pesca invece è molto bello. Bob approvedOriginariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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ma tu hai dipinto una stanza o tutta la casa? Tutta la casa potrebbe essere pesante, in effetti. Credo comunque che verrà ancora più chiaro, una sfumatura insomma. Il color pesca è più intenso, non potrei sopportarlo nemmeno 16 minuti
---------- Post added at 20:40:00 ---------- Previous post was at 20:38:38 ----------
ah no, aspetta, tu intendi per pesca il secondo colore postato? Ah, io lo chiamo "crema" Mi sembra più "pesca" il primo... una pesca sbiaditaOriginariamente Scritto da Dropkick
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La casa era tutta rosa. Sono corso presto ai ripari, appena ho potuto, ehm, ammirare l'effetto complessivo.
Ricordo che comunque lasciai il rosa in una stanzetta. Talvolta ci andavo e mi accucciavo in un angolo con la testa sulle ginocchia. Era il posto giusto per abbandonarsi a riflessioni fosche: l'opera di poeti kazaki morti suicidi a ventidue anni, il pessimismo cosmico, cuccioli di gazzella che perdono l'odore della madre e non vengono più riconosciuti da questa, e finiscono da lei scacciati a cornate mentre la chiamano, condannati a morire di fame nella savana. Pensavo a prostitute sudamericane degli anni venti portate via a forza dalla Polonia a tredici anni, la verginità venduta a qualche milionario, che ormai sessantenni, consumate dall'alcool e dalla sifilide, guardavano l'unica foto della famiglia e ripensavano ai propri ingenui sogni di bambina, quando correvano a piedi nudi nei campi di grano polacchi e sognavano di sposare un principe.
E' stata una parte importante del mio training di psicologo. Ho compreso, in quei momenti, cosa voglia dire l'atrore e l'amarezza, la disperazione, i sentimenti di fallimento. Ho compreso l'animo delle persone malate di depressione.
Attenzione. Non pensare che abbia passato ore e giorni in quella stanzetta. Erano visite brevi; quando, dopo poche decine di minuti, mi accorgevo che avevo cominciato a dondolarmi avanti indietro stringendomi le braccia intorno alle gambe, capivo che era ora di uscire dalla stanza.
Dopo un po' ho smesso di andarci. Non avevo più lacrime. Ma la stanzetta ha continuato a ossessionarmi. A volte, quando ero a letto, di notte, sentivo l'influenza nefasta del rosa prosciutto che filtrava attraverso le pareti contaminando il mio animo. So che alcuni studiosi parlano di lunghezza d'onda, cromoterapia, risonanze neuronali. Io ti dico: stronzate. E' qualcosa che la scienza e la razionalità non hanno il potere di spiegare. Ha a che fare più con déi dimenticati e amorfi che borbottano frasi senza senso al centro del cosmo, al suono di flauti fantasma. Con voci di bambini che ti sussurrano nenie e litanie dall'Averno, inframmezzate dalle urla di uomini trasformati in bestie dalle torture più efferate, privati di ogni residuo di umanità, precipitati in un universo dove esiste solo dolore, dolore, dolore...
Oggi ho ridipinto anche quella stanzetta e la mia vita ha preso una piega più positiva. Perciò ti metto in guardia: non farlo! Se non scegli il bianco ora, tuo sarà il bianco di una comoda cella imbottita. E non potrei sopportarlo. Vedo già i medici che si chiedono cosa vogliano dire le parole che continui a borbottare stretta nella tua camicia di forza: "Bob sapeva, Bob sapeva, Bob sapeva". Vedo già la scena finale.
Bob esce dal casermone grigio un'ultima volta. E' distrutto. Ha continuato a venire a trovare la piccola Dasha sperando in un miglioramento. Ha continuato oltre ogni ragionevolezza. Ma ormai deve arrendersi. Lei non lo riconosce nemmeno più. Bob scende i gradini dell'ospedale sotto la pioggia scrosciante che si confonde con le lacrime sul suo volto, in un crepuscolo tetro di novembre. In sottofondo una struggente melodia di pianoforte. Si gira un'ultima volta. Close-up sui suoi occhi che si stringono spasmodici in una smorfia di rimpianto e diperazione. Si volta di scatto verso la strada e si allontana a passi veloci mentre la musica sale in un crescendo di tristezza. Bob, inquadrature alle spalle, scosse da impercettibili sussulti, si rimpicciolisce lungo il marciapiede e sfuma nella pioggia, mentre partono i titoli di coda.
Ripensaci. Non esiste lieto fine nel film Bitterpink.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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Originariamente Scritto da zajka Visualizza MessaggioUff, ho bisogno di qualche idea seria però Sto traslocando e devo decidere il colore delle pareti. Considerando che i mobili saranno tutti bianchi, lasciare anche le pareti bianche mi sembra terribile. Il celeste chiaro è l'unico che ci starebbe bene, ma ho paura venga una stanza troppo fredda. Inizialmente volevo le pareti color crema, ma con il bianco fanno cagher. Avete qualche idea?
PS il pavimento è in cotto.
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Zajka, good, bob, qualcuno...avete mica idea di quanto può costare (per stanza diciamo) farsi ridipingere (e non solo imbiancare) le pareti da un professionista comunque?Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioZajka, good, bob, qualcuno...avete mica idea di quanto può costare (per stanza diciamo) farsi ridipingere (e non solo imbiancare) le pareti da un professionista comunque?
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Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioDicevo in termini generici...Diciamo comunque un caso medio, un 4x5 cno 3 metri e mezzo di altezza boh.
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Originariamente Scritto da darkmatter Visualizza Messaggiodai 350 ai 450eAlways the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioMi sa che ho fatto bene a far sempre da me
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioLa casa era tutta rosa. Sono corso presto ai ripari, appena ho potuto, ehm, ammirare l'effetto complessivo.
Ricordo che comunque lasciai il rosa in una stanzetta. Talvolta ci andavo e mi accucciavo in un angolo con la testa sulle ginocchia. Era il posto giusto per abbandonarsi a riflessioni fosche: l'opera di poeti kazaki morti suicidi a ventidue anni, il pessimismo cosmico, cuccioli di gazzella che perdono l'odore della madre e non vengono più riconosciuti da questa, e finiscono da lei scacciati a cornate mentre la chiamano, condannati a morire di fame nella savana. Pensavo a prostitute sudamericane degli anni venti portate via a forza dalla Polonia a tredici anni, la verginità venduta a qualche milionario, che ormai sessantenni, consumate dall'alcool e dalla sifilide, guardavano l'unica foto della famiglia e ripensavano ai propri ingenui sogni di bambina, quando correvano a piedi nudi nei campi di grano polacchi e sognavano di sposare un principe.
E' stata una parte importante del mio training di psicologo. Ho compreso, in quei momenti, cosa voglia dire l'atrore e l'amarezza, la disperazione, i sentimenti di fallimento. Ho compreso l'animo delle persone malate di depressione.
Attenzione. Non pensare che abbia passato ore e giorni in quella stanzetta. Erano visite brevi; quando, dopo poche decine di minuti, mi accorgevo che avevo cominciato a dondolarmi avanti indietro stringendomi le braccia intorno alle gambe, capivo che era ora di uscire dalla stanza.
Dopo un po' ho smesso di andarci. Non avevo più lacrime. Ma la stanzetta ha continuato a ossessionarmi. A volte, quando ero a letto, di notte, sentivo l'influenza nefasta del rosa prosciutto che filtrava attraverso le pareti contaminando il mio animo. So che alcuni studiosi parlano di lunghezza d'onda, cromoterapia, risonanze neuronali. Io ti dico: stronzate. E' qualcosa che la scienza e la razionalità non hanno il potere di spiegare. Ha a che fare più con déi dimenticati e amorfi che borbottano frasi senza senso al centro del cosmo, al suono di flauti fantasma. Con voci di bambini che ti sussurrano nenie e litanie dall'Averno, inframmezzate dalle urla di uomini trasformati in bestie dalle torture più efferate, privati di ogni residuo di umanità, precipitati in un universo dove esiste solo dolore, dolore, dolore...
Oggi ho ridipinto anche quella stanzetta e la mia vita ha preso una piega più positiva. Perciò ti metto in guardia: non farlo! Se non scegli il bianco ora, tuo sarà il bianco di una comoda cella imbottita. E non potrei sopportarlo. Vedo già i medici che si chiedono cosa vogliano dire le parole che continui a borbottare stretta nella tua camicia di forza: "Bob sapeva, Bob sapeva, Bob sapeva". Vedo già la scena finale.
Bob esce dal casermone grigio un'ultima volta. E' distrutto. Ha continuato a venire a trovare la piccola Dasha sperando in un miglioramento. Ha continuato oltre ogni ragionevolezza. Ma ormai deve arrendersi. Lei non lo riconosce nemmeno più. Bob scende i gradini dell'ospedale sotto la pioggia scrosciante che si confonde con le lacrime sul suo volto, in un crepuscolo tetro di novembre. In sottofondo una struggente melodia di pianoforte. Si gira un'ultima volta. Close-up sui suoi occhi che si stringono spasmodici in una smorfia di rimpianto e diperazione. Si volta di scatto verso la strada e si allontana a passi veloci mentre la musica sale in un crescendo di tristezza. Bob, inquadrature alle spalle, scosse da impercettibili sussulti, si rimpicciolisce lungo il marciapiede e sfuma nella pioggia, mentre partono i titoli di coda.
Ripensaci. Non esiste lieto fine nel film Bitterpink.
Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioZajka, good, bob, qualcuno...avete mica idea di quanto può costare (per stanza diciamo) farsi ridipingere (e non solo imbiancare) le pareti da un professionista comunque?Originariamente Scritto da Dropkick
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Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioMi sa che ho fatto bene a far sempre da me
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Originariamente Scritto da ugox@ Visualizza Messaggioma figurati con 400 euro hanno fatto casa i miei...100 mt circa quelli ridipinti...e in una stanza hanno usato anche l'effetto spugna...
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