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Tgcom 7-9-2002 10:48
Petrone licenziato avvisa Ronaldo
"Vedrai, l'Inter era un'altra cosa..."
Per Ronaldo oltre alla maglia è cambiata anche la musica. Che il Fenomeno a Madrid non sarà coccolato come all'Inter lo si è capito quando il Real ha preso a smobilitare la sua corte privata. Il primo a fare le spese del repulisti merengues è stato il fisioterapista Petrone che spiega: "All'Inter era tutta un'altra cosa. A Ronie hanno detto no su tutto: fisioterapista, procuratore e addetto stampa. Se ne accorgerà di come cambia la vita a Madrid".
"A Milano noi del suo staff - prosegue l'ormai ex preparatore di Ronie - eravamo trattati con i guanti bianchi. Al Real è diverso. Ronaldo inizierà ad accorgersene tra tre-quattro mesi anche se da quando è in Spagna ha ritrovato il sorriso. E se lui ride sono felice anch'io.
Certo che lasciarlo mi è spiaciuto. Io avrei voluto seguirlo per tutta la carriera e invece ora dovrò accontentarmi di vederlo una volta al mese.
Per me lui è come un figlio, gli ho dato tanto e mi ha restituito tanto. Sì, io penso spesso che Ronaldo sia un figlio per me".
Più o meno come purtroppo spesso accade ai figli di genitori separati. Ma qui non c'è più di mezzo "papà" Moratti.
"Milano è una città che ho molto amato - prosegue Petrone - I milanesi, l'Inter e Moratti mi hanno sempre trattato bene e con il massimo rispetto.
Una cosa che non dimenticherò mai. A Madrid mi hanno detto che il club aveva già il suo staff di fisioterapisti e che in questo momento è meglio che Ronie lavori con loro. Quando lui l'ha saputo ha provato a difendermi e si è molto rattristato quando ha visto che non c'era nulla da fare".
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Bye
Tgcom 7-9-2002 10:48
Petrone licenziato avvisa Ronaldo
"Vedrai, l'Inter era un'altra cosa..."
Per Ronaldo oltre alla maglia è cambiata anche la musica. Che il Fenomeno a Madrid non sarà coccolato come all'Inter lo si è capito quando il Real ha preso a smobilitare la sua corte privata. Il primo a fare le spese del repulisti merengues è stato il fisioterapista Petrone che spiega: "All'Inter era tutta un'altra cosa. A Ronie hanno detto no su tutto: fisioterapista, procuratore e addetto stampa. Se ne accorgerà di come cambia la vita a Madrid".
"A Milano noi del suo staff - prosegue l'ormai ex preparatore di Ronie - eravamo trattati con i guanti bianchi. Al Real è diverso. Ronaldo inizierà ad accorgersene tra tre-quattro mesi anche se da quando è in Spagna ha ritrovato il sorriso. E se lui ride sono felice anch'io.
Certo che lasciarlo mi è spiaciuto. Io avrei voluto seguirlo per tutta la carriera e invece ora dovrò accontentarmi di vederlo una volta al mese.
Per me lui è come un figlio, gli ho dato tanto e mi ha restituito tanto. Sì, io penso spesso che Ronaldo sia un figlio per me".
Più o meno come purtroppo spesso accade ai figli di genitori separati. Ma qui non c'è più di mezzo "papà" Moratti.
"Milano è una città che ho molto amato - prosegue Petrone - I milanesi, l'Inter e Moratti mi hanno sempre trattato bene e con il massimo rispetto.
Una cosa che non dimenticherò mai. A Madrid mi hanno detto che il club aveva già il suo staff di fisioterapisti e che in questo momento è meglio che Ronie lavori con loro. Quando lui l'ha saputo ha provato a difendermi e si è molto rattristato quando ha visto che non c'era nulla da fare".
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