L'attentato alla scuola "Morvillo-Falcone" di Brindisi.

[blackshark]

Neanche la morte è pena sufficiente. Che marcisca oltrevita all'inferno per l'eternità.

[mr.pump]

Neanche la morte è pena sufficiente. Che marcisca oltrevita all'inferno per l'eternità.

Speriamo non lo prendano prima le forze dell'ordine, sennò è capace che esce subito, con la giustizia che ci ritroviamo.

[TheSandman]

Nell' underground brindisino, zone d'ombra non ce ne saranno. Le zone d'ombra rimangono solo per la legge, a cui molte cose non sono note.

cosa intendi?

[mr.pump]

cosa intendi?

Che alla fine, fra il "popolo", si scopre chi è stato e viene fatta giustizia. Spesso molti avvenimenti rimangono ignoti alle forze dell'ordine.

[Sean]

Intende che la delinquenza le cose ci arriva a saperle, prima della legge. Però, dato il particolare momento che sta vivendo l'Italia (con una crisi sociale altissima e gravida di tensioni) sarebbe importante acciuffare il killer, perchè di zone oscure, di stragi senza colpevoli, di enigmi più o meno conosciuti ne abbiamo già abbastanza.

[mr.pump]

Intende che la delinquenza le cose ci arriva a saperle, prima della legge. Però, dato il particolare momento che sta vivendo l'Italia (con una crisi sociale altissima e gravida di tensioni) sarebbe importante acciuffare il killer, perchè di zone oscure, di stragi senza colpevoli, di enigmi più o meno conosciuti ne abbiamo già abbastanza.

Spesso, la gente si affida più a forze "occulte", che allo stato, per risolvere controversie.

[Sean]

Con questo Stato, come dare torto? La certezza della pena non sta di casa in questo Paese. Solo che si entra in un circolo vizioso: la gente si appella alla mafia e la mafia prospera, perchè è una entità che trova nel territorio e nella forma mentis la sua linfa. Però, l'equazione che identifica la mafia con una assenza di Stato è esatta: è certamente spiegazione di una parte del fenomeno mafioso.

[mr.pump]

Con questo Stato, come dare torto? La certezza della pena non sta di casa in questo Paese. Solo che si entra in un circolo vizioso: la gente si appella alla mafia e la mafia prospera, perchè è una entità che trova nel territorio e nella forma mentis la sua linfa. Però, l'equazione che identifica la mafia con una assenza di Stato è esatta: è certamente spiegazione di una parte del fenomeno mafioso.

Concordo.

[ma_75]

Certo che i primi indizi diffusi dalla stampa sono a dir poco incongrui, si indaga su un ex militare ed un attivista dei centri sociali. Credo che chiunque capisca come i due personaggi siano a dir poco inconciliabili.

[Ten. kawalsky]

non era cossiga che diceva "prima una vittima, poi la mano dura", o se vogliamo "per il consenso serve la paura"... è strano come ai telegiornali adesso si parli solo di questo e la politica passi in secondo piano in questo clima un po instabile. Quello che penso io (spero vivamente di no) è che sia qualcuno dall'interno che ha organizzato questa cosa. Metti una bomba, fai un morto, incolpi qualcuno, il popolo si arrabbia, lo stato trova un capro espiatorio, il popolo ritorna ad aver fiducia dello stato... lo stato riprende il controllo della situazione e ha il beneficio del popolo perchè ha trovato il colpevole. Spero di sbagliarmi ovviamente.

[mr.pump]

non era cossiga che diceva "prima una vittima, poi la mano dura", o se vogliamo "per il consenso serve la paura"... è strano come ai telegiornali adesso si parli solo di questo e la politica passi in secondo piano in questo clima un po instabile. Quello che penso io (spero vivamente di no) è che sia qualcuno dall'interno che ha organizzato questa cosa. Metti una bomba, fai un morto, incolpi qualcuno, il popolo si arrabbia, lo stato trova un capro espiatorio, il popolo ritorna ad aver fiducia dello stato... lo stato riprende il controllo della situazione e ha il beneficio del popolo perchè ha trovato il colpevole. Spero di sbagliarmi ovviamente.

Nulla esclude anche questa ipotesi complottista.

[MV AGUSTA]

Sinceramente penso che la mafia non c'entri niente e che sia uscito fuori questo nome solo per fare più "notizia".. io penso di più ad un pazzo criminale annoiato.

condividi la mia tesi in pieno, oltre a quello che dici aggiungerei, che spesso la colpa viene data alla mafia non per fare notizia, che sarebbe una cosa spregevole, ma bensì PERCHE' COSI' FA COMODO.
Troppi i misteri italiani, dove cause di tutto è stata la "mafia".
Parere personale.

[leonardoS]

Anche il nome della scuola, e la data dell'anniversario di Capaci, nelle prime ore possono aver indotto la stampa (ma anche alcuni politici locali) a dichiarare l'attentato come mafioso. Poi, sarebbe bastato riflettere sul fatto (come detto qua) che la mafia non va in giro con le bombole del gas e che non ha mai colpito scuole per rivedere meglio il tutto. Ma nella testa del criminale un qualche legame con quella scuola (diretto od indiretto) ci deve essere. Simbolico o fattuale.

depistaggio.

[Argor]

Mi chiedo sempre che se ci sono in giro persone di commettere certe cose vuol dire che in giro è pieno di criminali spietati senza il minimo di vergogna, penso che certe persone non possano essere neppure umane, che vergona

[marcu9]

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2012/05/19/ORDIGNO-ESPLODE-SCUOLA-BRINDISI-STUDENTI-FERITI-_6894427.html

L'attentato alla scuola ''Morvillo-Falcone'' di Brindisi "potrebbe essere un gesto isolato e individuale"; in ogni caso c'e' stata "una volontà stragista" e c'e' un identikit di chi ha posizionato l'ordigno, anche se la persona "non è stata ancora identificata": a spiegarlo e' il procuratore di Brindisi, Dinapoli. "Non è impossibile - ha aggiunto - che tutta l'organizzazione sia stata fatta da una persona sola". C'e' pero' tensione tra le due procureche indagano. Il procuratore di Lecce Cataldo Motta ha dichiarato che "non c'è alcun sospettato" e che non si può dire con certezza che sia un gesto isolato.Di sicuro c'e' che nelle immagini tratte dalle telecamere stradali, prese in visione dagli inquirenti, si vede l'attentatore che preme il tasto del telecomando, azionando così la bomba che ha ucciso Melissa Bassi."Immagini terribili", ha detto il procuratore Dinapoli.Chi ha premuto il telecomando lo ha fatto ad una distanza di sicurezza che però gli consentiva di vedere la scena. Quanto all'innesco, il procuratore ha sottolineato che l'ipotesi più probabile è quella di un meccanismo cosiddetto volumetrico e cioé che si attiva al passaggio di qualcuno. L'ordigno sarebbe stato dunque azionato in precedenza e si sarebbe innescato nel momento del passaggio delle prime ragazze.Il confezionamento dell'ordigno e' opera di un esperto di elettronica. "Il congegno - ha detto Dinapoli - non è particolarmente complesso ma non alla portata di tutti". Il magistrato ha confermato che da ieri è stata condotta una intensa attività investigativa che ha compreso l'interrogatorio di diverse persone e perquisizioni e controlli in vari luoghi della città e della provincia di Brindisi.Sono stazionarie le condizioni delle ragazze ferite. Le quattro ricoverate nell'ospedale brindisino 'Antonio Perrino' hanno trascorso la notte senza problemi. Le due ricoverate nel Centro Grandi ustionati - Azzurra Camarda e Sabrina Ribezzi - stanno migliorando. La prognosi tuttavia rimane riservata. Ha ripreso conoscenza Veronica Capodieci, la ragazzina di 16 anni investita in pieno dall'esplosione insieme a Melissa Bassi. Le sue condizioni restano critiche.''Devo purtroppo ricordare le ragazze e i ragazzi della scuola di Brindisi, coinvolti ieri in un vile attentato", ha detto il Papa pregando "per i feriti, tra cui alcuni gravi, e specialmente per la giovane Melissa, vittima innocente di una brutale violenza e per i suoi familiari, che sono nel dolore".Gli studenti della scuola Morvillo-Falcone domani andranno nella scuola Majorana. ''E domani tutti gli studenti italiani andranno a scuola con regolarità", ha detto il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo. ''La scuola è un luogo che per definizione deve essere aperto, libero. Non credo in una scuola militarizzata" ha aggiunto, rispondendo alla domanda se le scuole possano rientrare tra gli obiettivi sensibili da presidiare