terremoto chi lo ha sentito?

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  • gorgone
    for a while
    • May 2008
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    • nel cuore di chi è nel mio cuore
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    Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
    oggi su la7 hanno fatto una puntata di Atlantide sul Vesuvio.
    e cos'hanno detto?
    dall'articolo linkato da sandman, in caso di eruzione:
    Un' apocalisse. La «zona rossa» dei 18 comuni circumvesuviani «è soggetta a distruzione pressoché totale, a causa dello scorrimento di correnti piroclastiche, colate di fango e alla ricaduta imponente di ceneri, bombe e lapilli». La «zona gialla», un migliaio di chilometri quadrati comprendenti 96 comuni di cui 34 della provincia di Napoli, 40 di quella di Avellino, 21 di quella di Salerno ed 1 della provincia di Benevento «potrebbe essere interessata da un' importante ricaduta di cenere e lapilli, con carichi superiori a 200 kg/m2». Da brividi. Eppure, spiega lo scienziato nel suo lavoro intitolato «Le eruzioni del Vesuvio dal 1861 al 1944. Cosa ci aspetta?», quella «zona rossa» così pericolosa ha visto aumentare, incredibilmente, la sua popolazione.

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    • odisseo
      Bodyweb Senior
      • Oct 2008
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      Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
      e cos'hanno detto?
      dall'articolo linkato da sandman, in caso di eruzione:
      che se dovesse eruttare la situazione sarebbe catastrofica. Cmq è il vulcano più monitorato al mondo e i piani di evacuazione sono già pronti.


      p.s: stasera sempre su La7 c'è la puntata di Impero sulla Sindone,sulla base anche degli ultimi sviluppi
      "
      Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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      • gorgone
        for a while
        • May 2008
        • 6246
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        • nel cuore di chi è nel mio cuore
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        Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
        Figurati, una eventuale eruzione del Vesuvio, che ci sarà puntualmente, spazzerà via la gran parte dei paesi alle sue pendici, costruzioni regolari comprese,
        non vorrei aver interpretato male, ma presumo che non esistano costruzioni regolari, cioè la zona rossa è edificata e resta edificata a suon di condoni, così capisco dall'articolo.

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        • Sartorio
          Non utente di Bodyweb
          • Dec 2004
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          • Società Civile
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          No, gli abusi edilizi per antonomasia sono quelle costruzioni letteralmente prossime al Vesuvio, nella zona del parco naturalistico, poi c'è la zona rossa, quei 18 comuni, che distano fino ai 20Km dal cratere dove, con una legge regionale di Bassolino del 2003, furono vietate le nuove costruzioni, ma fino ad allora si è sempre costruito regolarmente, poi ogni tanto torna l'emendamento del PDL per concedere nuovi permessi.

          Comunque nel caso di una eruzione esplosiva del Vesuvio la portata distruttiva sarebbe ben maggiore, perché come riporta correttamente l'articolo, il pericolo non è tanto la lava, quanto le ceneri, i lapilli ed i flussi piroclastici, che potrebbero agevolmente raggiungere gran parte delle province campane, per non parlare del traffico aereo, non so se ricordate qualche anno fa cosa successe per l'eruzione di un vulcano islandese innominabile.
          Originariamente Scritto da gorgone
          il capitalismo vive delle proprie crisi.

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          • Dr.Vazzo
            Sostenitore del Brutto
            • Apr 2010
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            altra scossa di 4.3 tra carpi e novi. questa notte. poca roba in confronto alle altre, ma snerva uguale. dobbiamo abituarci dicono....

            io mi abituo anche...

            è la mia casa che non so bene se si abituerà....


            (Thomas Sankara)

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            • Rainbow23
              Bodyweb Advanced
              • Jul 2008
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              • 60
              • 29
              • La landa desolata delle Teste Quadre
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              Originariamente Scritto da Dr.Vazzo Visualizza Messaggio
              altra scossa di 4.3 tra carpi e novi. questa notte. poca roba in confronto alle altre, ma snerva uguale. dobbiamo abituarci dicono....
              io mi abituo anche...
              è la mia casa che non so bene se si abituerà....
              Idem Vazzo, i nervi ormai sono a fior di pelle.
              Io sto a 10km da novi, è un'ansia crescente, anche perchè non si capisce che czz di andamento sta prendendo.

              La casa grazie a Dio è ok, ma sono ormai 20gg che dormo in tenda.
              Mai passato un periodo peggiore francamente.

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              • blackshark
                Il Belloccio
                • Mar 2008
                • 4890
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                Abbiate pazienza ragazzi e cercate di tener duro.. grande ammirazione per tutti voi, il momento che state passando è sicuramente terribile e da esaurimento nervoso..

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                • zuse
                  Macumbico divinatore
                  • Oct 2010
                  • 13612
                  • 2,113
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                  • White House
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                  Come state procedendo? tecnici hanno gi' dato il via libera o meno di tutte le case ancora intatte?chi si trova con la casa inagibile che soluzioni sta prendendo?
                  Buona ripresa!




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                  • Liam & Me
                    Bad Blake
                    • Dec 2006
                    • 5562
                    • 784
                    • 848
                    • high as a kite
                    • Send PM

                    Un aggiornamento, se perdonate la pedanteria.
                    A livello di ricostruzione le cose al momento non stanno andando bene. Sta succedendo quello che ci aspettavamo, ovvero una pacca sulle spalle, voi emiliani siete forti e ce la farete, e ci si dimentica tutto.
                    C'era urgenza soprattutto a livello di imprese locali, non possiamo permetterci migliaia di disoccupati proprio li' e proprio adesso.

                    I 50 milioni erogati per l'emergenza sono stati erogati direttamente alla protezione civile e ai vigili del fuoco per ripagare le spese da loro sostenute, le amministrazioni locali hanno dato fondo alle scarse riserve e si sono dovute indebitare con le banche. I ritardi sono soprattutto a livello normativo, a roma e' tutto fermo. La proposta di dare all'Emilia uno statuto speciale modello Trentino, Friuli, Sicilia ecc.. per far rimanere sul territorio parte delle nostre tasse e permetterci di usarle per la ricostruzione e' stata ovviamente ignorata.
                    Ci troviamo a dover alzare la voce per richiedere aiuto, l'ultima cosa che volevamo.

                    Dal Resto del Carlino

                    "Ricostruzione in grave ritardo. Roma ci dia i soldi subito"

                    Dopo il terremoto

                    La rabbia del sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli: "Ora basta, servono risposte. Non possiamo più aspettare"


                    di Davide Miserendino




                    Finale Emilia (Modena), 23 luglio 2012 - «I SOLDI ci servono subito». Questa frase il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli l’ha ripetuta centinaia di volte. E’ un grido di dolore, e il fatto di sentirla spesso non la rende banale: nasconde le speranze di migliaia di sfollati che non hanno ancora capito come si fa a ricostruire una casa, una scuola o l’azienda violentata dal terremoto se non si vede un quattrino.


                    Sindaco, sono passati due mesi dalla prima scossa, quella con epicentro a Finale. A che punto siamo?
                    «Siamo in ritardo».
                    In ritardo su tutti i fronti?
                    «Ci sono troppe cose ancora da chiarire».
                    Facciamo un elenco.
                    «Il primo nodo da sciogliere è il decreto legge, quello varato subito dopo il sisma che il Parlamento non ha ancora convertito. Quello strumento dovrebbe spiegare».
                    Spiegare cosa?
                    «Tante cose. La prima: sono previste deroghe al patto di stabilità? Voglio ricordare che se oggi qualcuno decide di regalarmi 60 milioni di euro per l’emergenza, io non posso usarli perché il patto li blocca».
                    Poi?
                    «Poi c’è la questione rimborsi. Anche se sappiamo già che il nostro terremoto sarà il primo a non essere interamente rimborsato».
                    Si spieghi meglio.
                    «Il governo ha previsto rimborsi fino all’80%. Significa che se un privato spende 100mila euro per ricostruire la sua casa, gliene vengono restituiti al massimo 80».
                    Perché?
                    «A Roma ci hanno detto che mancano i soldi. Ma non lo trovo giusto».
                    Lei cosa cambierebbe?
                    «Secondo me chi ha perso la prima casa dovrebbe essere rimborsato al 100%. Ma la mia opinione non conta molto, sono solo un piccolo sindaco di provincia...».
                    Prima diceva rimborsi fino all’80%. Qual è il criterio per stabilire la quota da rimborsare?
                    «Bella domanda, non lo sappiamo. Aspettiamo che il decreto legge ce lo dica, ma chi se la sente, intanto, di fare il primo passo? I privati hanno paura: non vogliono tirare fuori i loro soldi se non hanno certezze».
                    Vale anche per le banche?
                    «Certo, le banche fanno prestiti a tasso agevolato ma i soldi, prima o poi, bisogna restituirli. E se non si fa chiarezza sui rimborsi, anche loro stanno alla finestra».
                    Qualche giorno fa i sindaci hanno protestato perché i Comuni si sono dovuti sobbarcare il costo della prima fase dell’emergenza, tendopoli comprese. Le casse del suo municipio in che condizioni sono?
                    «Piangono. C’erano tre milioni di euro prima del terremoto, ne abbiamo spesi 4,5. L’Imu sulla casa è stata sospesa e quindi quelle entrate, previste, non ci saranno. Parliamo di 5,5 milioni. C’è, mi sembra evidente, un grosso problema di liquidità».
                    I fondi statali ed europei dovrebbero servire a riprendere fiato.
                    «Dovrebbero. Ma la scansione è sbagliata».
                    Cioè?
                    «Il governo stanzia 500 milioni quest’anno, un miliardo l’anno prossimo e un miliardo nel 2014, soldi recuperati con la <CF202>spending review</CF>. Ma i cantieri devono partire adesso. I soldi ci servono ora».
                    I 500 milioni non basteranno?
                    «No, la stima dei danni è di sette miliardi. E poi quei soldi, che verranno recuperati con le accise della benzina, non saranno tutti disponibili subito».
                    Bisognava invertire le erogazioni, quindi.
                    «Come minimo. Ma rimangono pochi. Voglio ricordare che all’Aquila, in tre anni, hanno stanziato dieci miliardi e mezzo di euro. E gli sfollati sono ancora 15mila».
                    Molti soldi, però, sono stati sprecati.
                    «E’ vero, ma dobbiamo stare attenti a non fare l’errore opposto. Meglio dire ‘non un soldo buttato’, piuttosto che ‘non un soldo in più’. Chiariamo una cosa: l’Emilia non può farcela da sola. Siamo persone che lavorano, ma rimboccarsi le maniche, stavolta, non basta. Servono i soldi».
                    E certezze.
                    «Impegni seri messi nero su bianco».
                    C’è Vasco Errani a vigilare. Come si sta comportando?
                    «So che col Governo sta discutendo molto. E’ una persona che stimo, si sta impegnando tantissimo. Io, però, sono un po’ più sanguigno di lui, e chiederei i soldi per fare le cose adesso, non fra un anno».
                    A settembre c’è una scadenza importante: riparte la scuola. Riuscirete a riaprirle?
                    «No, non credo. Ci servirà più tempo, dovremo aspettare almeno fino a ottobre».
                    Impossibile fare previsioni anche per le tendopoli?
                    «Sì, è molto difficile».
                    Speranze?
                    «Spero che il Parlamento approvi in tempi brevi il decreto. E che, finalmente, anche i sindaci siano messi nella condizione di poter dare delle risposte ai cittadini. Ora non ce la facciamo».
                    E’ frustrante?
                    «Sì, lo è. Sono nato e cresciuto qui, a Finale c’è la mia scuola. Mi conoscono tutti e mi cercano per sapere cosa fare. Hanno ragione, con chi dovrebbero parlare? Ho risposto troppe volte ‘non lo so’. Ora basta, vogliamo risposte. Non possiamo più aspettare».
                    Davide Miserendino
                    B & B with a little weed










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                    • Contra
                      Bodyweb Advanced
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                      • 107
                      • 7
                      • 8
                      • Lido di Ostia ( Rm )
                      • Send PM

                      Wow... questo post è l'ennesima dimostrazione che siamo all'oscuro di tante cose... e che il vaso è quasi pieno.
                      Per tutti gli asmatici, stanchi di terapie infinite:

                      Link "controverso" e "delicato" censurato.


                      MANDATE PM!!!

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                      • TheSandman
                        Ex Presidente
                        • Jun 2008
                        • 4902
                        • 579
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                        • Send PM

                        Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                        Un aggiornamento, se perdonate la pedanteria.
                        A livello di ricostruzione le cose al momento non stanno andando bene. Sta succedendo quello che ci aspettavamo, ovvero una pacca sulle spalle, voi emiliani siete forti e ce la farete, e ci si dimentica tutto.
                        C'era urgenza soprattutto a livello di imprese locali, non possiamo permetterci migliaia di disoccupati proprio li' e proprio adesso.

                        I 50 milioni erogati per l'emergenza sono stati erogati direttamente alla protezione civile e ai vigili del fuoco per ripagare le spese da loro sostenute, le amministrazioni locali hanno dato fondo alle scarse riserve e si sono dovute indebitare con le banche. I ritardi sono soprattutto a livello normativo, a roma e' tutto fermo. La proposta di dare all'Emilia uno statuto speciale modello Trentino, Friuli, Sicilia ecc.. per far rimanere sul territorio parte delle nostre tasse e permetterci di usarle per la ricostruzione e' stata ovviamente ignorata.
                        Ci troviamo a dover alzare la voce per richiedere aiuto, l'ultima cosa che volevamo.

                        Dal Resto del Carlino

                        "Ricostruzione in grave ritardo. Roma ci dia i soldi subito"

                        Dopo il terremoto

                        La rabbia del sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli: "Ora basta, servono risposte. Non possiamo più aspettare"


                        di Davide Miserendino




                        Finale Emilia (Modena), 23 luglio 2012 - «I SOLDI ci servono subito». Questa frase il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli l’ha ripetuta centinaia di volte. E’ un grido di dolore, e il fatto di sentirla spesso non la rende banale: nasconde le speranze di migliaia di sfollati che non hanno ancora capito come si fa a ricostruire una casa, una scuola o l’azienda violentata dal terremoto se non si vede un quattrino.


                        Sindaco, sono passati due mesi dalla prima scossa, quella con epicentro a Finale. A che punto siamo?
                        «Siamo in ritardo».
                        In ritardo su tutti i fronti?
                        «Ci sono troppe cose ancora da chiarire».
                        Facciamo un elenco.
                        «Il primo nodo da sciogliere è il decreto legge, quello varato subito dopo il sisma che il Parlamento non ha ancora convertito. Quello strumento dovrebbe spiegare».
                        Spiegare cosa?
                        «Tante cose. La prima: sono previste deroghe al patto di stabilità? Voglio ricordare che se oggi qualcuno decide di regalarmi 60 milioni di euro per l’emergenza, io non posso usarli perché il patto li blocca».
                        Poi?
                        «Poi c’è la questione rimborsi. Anche se sappiamo già che il nostro terremoto sarà il primo a non essere interamente rimborsato».
                        Si spieghi meglio.
                        «Il governo ha previsto rimborsi fino all’80%. Significa che se un privato spende 100mila euro per ricostruire la sua casa, gliene vengono restituiti al massimo 80».
                        Perché?
                        «A Roma ci hanno detto che mancano i soldi. Ma non lo trovo giusto».
                        Lei cosa cambierebbe?
                        «Secondo me chi ha perso la prima casa dovrebbe essere rimborsato al 100%. Ma la mia opinione non conta molto, sono solo un piccolo sindaco di provincia...».
                        Prima diceva rimborsi fino all’80%. Qual è il criterio per stabilire la quota da rimborsare?
                        «Bella domanda, non lo sappiamo. Aspettiamo che il decreto legge ce lo dica, ma chi se la sente, intanto, di fare il primo passo? I privati hanno paura: non vogliono tirare fuori i loro soldi se non hanno certezze».
                        Vale anche per le banche?
                        «Certo, le banche fanno prestiti a tasso agevolato ma i soldi, prima o poi, bisogna restituirli. E se non si fa chiarezza sui rimborsi, anche loro stanno alla finestra».
                        Qualche giorno fa i sindaci hanno protestato perché i Comuni si sono dovuti sobbarcare il costo della prima fase dell’emergenza, tendopoli comprese. Le casse del suo municipio in che condizioni sono?
                        «Piangono. C’erano tre milioni di euro prima del terremoto, ne abbiamo spesi 4,5. L’Imu sulla casa è stata sospesa e quindi quelle entrate, previste, non ci saranno. Parliamo di 5,5 milioni. C’è, mi sembra evidente, un grosso problema di liquidità».
                        I fondi statali ed europei dovrebbero servire a riprendere fiato.
                        «Dovrebbero. Ma la scansione è sbagliata».
                        Cioè?
                        «Il governo stanzia 500 milioni quest’anno, un miliardo l’anno prossimo e un miliardo nel 2014, soldi recuperati con la <CF202>spending review</CF>. Ma i cantieri devono partire adesso. I soldi ci servono ora».
                        I 500 milioni non basteranno?
                        «No, la stima dei danni è di sette miliardi. E poi quei soldi, che verranno recuperati con le accise della benzina, non saranno tutti disponibili subito».
                        Bisognava invertire le erogazioni, quindi.
                        «Come minimo. Ma rimangono pochi. Voglio ricordare che all’Aquila, in tre anni, hanno stanziato dieci miliardi e mezzo di euro. E gli sfollati sono ancora 15mila».
                        Molti soldi, però, sono stati sprecati.
                        «E’ vero, ma dobbiamo stare attenti a non fare l’errore opposto. Meglio dire ‘non un soldo buttato’, piuttosto che ‘non un soldo in più’. Chiariamo una cosa: l’Emilia non può farcela da sola. Siamo persone che lavorano, ma rimboccarsi le maniche, stavolta, non basta. Servono i soldi».
                        E certezze.
                        «Impegni seri messi nero su bianco».
                        C’è Vasco Errani a vigilare. Come si sta comportando?
                        «So che col Governo sta discutendo molto. E’ una persona che stimo, si sta impegnando tantissimo. Io, però, sono un po’ più sanguigno di lui, e chiederei i soldi per fare le cose adesso, non fra un anno».
                        A settembre c’è una scadenza importante: riparte la scuola. Riuscirete a riaprirle?
                        «No, non credo. Ci servirà più tempo, dovremo aspettare almeno fino a ottobre».
                        Impossibile fare previsioni anche per le tendopoli?
                        «Sì, è molto difficile».
                        Speranze?
                        «Spero che il Parlamento approvi in tempi brevi il decreto. E che, finalmente, anche i sindaci siano messi nella condizione di poter dare delle risposte ai cittadini. Ora non ce la facciamo».
                        E’ frustrante?
                        «Sì, lo è. Sono nato e cresciuto qui, a Finale c’è la mia scuola. Mi conoscono tutti e mi cercano per sapere cosa fare. Hanno ragione, con chi dovrebbero parlare? Ho risposto troppe volte ‘non lo so’. Ora basta, vogliamo risposte. Non possiamo più aspettare».
                        Davide Miserendino
                        Conosco personalmente per ovvie ragioni molti di quei Sindaci.

                        Ci sono brave persone ma anche piccoli uomini di Partito che in sede istituzionale (quindi non al bar o alle riunioni della feste dell'Unità coi simpatizzanti di Partito) sarebbero pronte a vendere un rene per dare contro a un Governo diverso dal loro.

                        FOrtunatamente il mio Comune è stato solo in minima parte danneggiato, per cui non ho sotto mano i documenti ufficiali che come COnsigliere Comunale mi permetterebbero di divrvi come stanno realmente le cose, però PURTROPPO bisogna fare la tara anche con ciò che dicono certi Sindaci, credetemi


                        Tessera N° 6

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                          Certo, non bisogna mai prendere per oro colato cio' che si sente in giro e si legge, questo e' vero sempre.

                          Ho riportato questa intervista perche' Nando (il sindaco) lo conosco personalmente da trent'anni, siamo cresciuti insieme. Non e' una persona di partito e so che e' una persona seria, se dice qualcosa tendo a fidarmi.
                          B & B with a little weed










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                          • gorgone
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                            • nel cuore di chi è nel mio cuore
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                            nando figo, ricordiamolo.

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                            • Liam & Me
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                              Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                              nando figo, ricordiamolo.
                              mi sono fatto una nota, quando lo vedo glielo riferisco senz'altro.
                              B & B with a little weed










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                                "L'Emilia deve rimettersi in piedi"
                                L'Europa annuncia 670 milioni


                                La proposta della Commissione per aiutare le tre regioni colpite dal terremoto del 20 e 29 maggio. E' la somma di fondi più alta mai erogata dal Fondo di solidarietà: "Disastro epocale"

                                La proposta della Commissione per aiutare le tre regioni colpite dal terremoto del 20 e 29 maggio. E' la somma di fondi più alta mai erogata dal Fondo d…
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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