è anche un po' di parte, diGiamolo, ho scritto che leggevo.. per dire che ho sentito alla radio, ma a me l'ha fatta passare perché sono più carina di te.
terremoto chi lo ha sentito?
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioOnestamente non lo so.
Per ora la protezione civile ed i volontari avevano la situazione sotto controllo, pero' le zone piu' colpite dal sisma di ieri sono fuori dal mio comune, e' difficile avere informazioni precise.
Forse Jack89 che ha la ragazza di Cavezzo potra' dirci di piu'.
no per fortuna è di Medolla, non di Cavezzo dove il sisma è stato molto + devastante, cmq non so, sapevo che cercavano delle brandine e acqua mi sembra, ma che in linea di massima erano a posto, mi ricordo che avevano scritto che per il magiare per il momento erano a posto, ma se volete info + precise dovete chiamare la protezione civile che vi possono dire di cosa hanno davvero bisogno e in quale campo.
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Originariamente Scritto da Argor Visualizza MessaggioMa scusa la tua casa è di recente costruzione o vecchia?
ho parlato con un amico geometra di rovereto he mi ha detto che là sono venute giù un paio di case nuove (costruite 2 anni fa) che dovevano essere antisismiche.
il problema è legato al fatto che queste zone erano considerate a medio rischio e paradossalmente le costruzioni più recenti è possibile che siano state costruite per resistere ad una intensità minore di quella misurata e inaspettata di questi giorni.
ragazzi non poter tornare a casa (anche se puoi, non te la senti), vagare per la città senza una meta, vedere che scende la sera e non sapere bene come e dove si dormirà, quando finirà, è una esperienza fortemente straniante.
non l'avevo mai vissuta nella mia vita ed è davvero spaesante.
questa sera sarò in albergo a reggio emilia. ma qui il problema è il futuro. non sappiamo quanti giorni, settimane o mesi ci vorranno.
rispetto a finale, medolla e i tanti altri comuni abbattuti dal sisma, noi di carpi siamo stati molto più fortunati, eppure anche se non abbiamo perso ancora nulla (a parte il sonno) non sappiamo nulla di quello che sarà. il sisma si sta muovendo e ci sta letteralmente girando intorno. la prossima scossa potrebbe essere a fianco di carpi.
ho in mente una sola cosa per ora: continuare a lavorare, continuare a portare a casa due lire per avere un minimo di potere sugli eventi.
è un discorso banale, ma avere due soldi in tasca in queste situazioni aiuta molto, anche solo per poter fare un pasto in più fuori da casa...
è un brutto vivere. mi chiedo se tutto questo abbia un senso.
(Thomas Sankara)
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No, non credo abbia un senso, se non forse quello di "prova". Una prova da superare, come un ultimo e più faticoso tratto di scalata necessario per tornare a vedere, di là dalla cima, l'orizzonte. Sei in questo ultimo tratto di salita: non ti scoraggiare....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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«nessun vincolo univa questi morti
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Protezione civile: "Volontariato 'Fai-da-te" ostacola aiuti"– "Nelle ore immediatamente successive a un'emergenza, l'invio spontaneo di beni di prima necessità, così come l'istintiva disponibilità ad offrire il proprio impegno, rischiano, se non inseriti all'interno di un'organizzazione di volontariato di Protezione civile già riconosciuta, che garantisca formazione, equipaggiamento e coordinamento delle attività, di ostacolare la macchina dei soccorsi e di assistenza". È quanto sottolineano la Protezione civile nazionale e dell'Emilia Romagna, ribadendo anche che "il numero verde 800 840840 del Dipartimento non è una linea destinata alla raccolta di aiuti materiali, né tantomeno di offerte in denaro...ma un servizio rivolto a cittadini, istituzioni, organizzazioni e imprese che desiderano avere informazioni o fare segnalazioni sulle attività di competenza del sistema di protezione civile nazionale, nell'ordinario, ma anche in situazioni di crisi come, appunto, l'emergenza che sta interessando la Pianura Padana"
Esperti Enea: "In Italia a rischio crolli 70% edifici"– In Italia il 70% degli edifici sono a rischio crolli in caso di terremoto (atteso per quell'area). A dirlo gli esperti dell'Enea, Alessandro Martelli e Paolo Clemente, in audizione in commissione Ambiente alla Camera. "Il 70% del costruito - afferma Martelli - non è in grado di reggere a sollecitazioni sismiche che potrebbe subire". Secondo Clemente la stima "del 70% degli edifici che non supera le verifiche antisismiche" è realistica alla luce delle "norme attuali".
Ingegneri disponibili a perizie gratuite – L'Ordine degli Ingegneri della provincia di Modena ha predisposto un elenco di circa 50 professionisti, esperti in materia sismica, disponibili ad effettuare gratuitamente verifiche sull'agibilità delle abitazioni private colpite dal terremoto, con priorità alle località della Bassa modenese. Per richiedere l'intervento di un ingegnere competente e attivare la verifica strutturale della propria abitazione, i cittadini interessati devono mettersi in contatto con la segreteria dell'Ordine degli Ingegneri al numero telefonico 059 2032665, oppure via mail scrivendo a: segreteria@ing.mo.it. A causa dell'alto numero di richieste, l'ordine informa che le verifiche potranno essere avviate non prima di 48-72 ore dalla richiesta.
Da aumento accise 500 mln a ricostruzione – L'aumento di 2 centesimi sulle accisedei carburanti farà entrare nelle casse dello Stato circa 500 milioni destinati alla ricostruzione post-terremoto. E' quanto si apprende da fonti di settore in base ai consumi registrati lo scorso anno.
Repubblica.it...ma di noi
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Vazzo, hai detto che la tua casa "apparentemente è ancora su"...Non sai quindi se e quali tipo di danni abbia subito o hai controllato?...ma di noi
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Originariamente Scritto da Dr.Vazzo Visualizza Messaggioquesta sera sarò in albergo a reggio emilia. ma qui il problema è il futuro. non sappiamo quanti giorni, settimane o mesi ci vorranno.
Tessera N° 6
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Quando arriva il terremoto?
Nessuno ora può prevederlo
Malgrado gli sforzi della comunità scientifica mondiale, il fenomeno naturale resta imprevedibile. Il perché lo spiega Gianluca Valensise, geofisico dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano (INGV)
GLI EVENTI del 20 e del 29 maggio in Emilia 1 hanno dato origine alle più strane congetture sulle cause dei sismi. Idee, fantasie, timori ed anedotti che si intrecciano a scampoli di scienza, fantascienza e pseudoscienza. La realtà è che malgrado gli sforzi della comunità scientifica mondiale, i terremoti rimangono un fenomeno naturale imprevedibile. Il perché lo spiega Gianluca Valensise, geofisico dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano (INGV).
Valensise, molti si chiedono quale aspetto si può prevedere dei terremoti.
"Oggi riusciamo a prevedere dove sono le faglie che possono dare terremoti distruttivi, la magnitudo massima attesa e un quadro dello scuotimento atteso. E questo include sia l'accelerazione attesa al bedrock sia le eventuali amplificazioni dovute a diversi aspetti nella forma e nella geologia dei siti. Per esempio l'origine dei due forti terremoti del 20 e 29 maggio erano ben identificate da anni nella nostra banca dati. Su questa base riusciamo anche a prevedere con buona approssimazione l'altezza dell'onda di maremoto che si può generare a seguito di un terremoto e come questa si propagherà (sia in termini di velocità che di altezza con cui l'onda inciderà sulle diverse coste)".
Cosa è invece che non si può prevedere dei terremoti?
"Sicuramente l'istante di accadimento esatto. Ma anche il solo fatto che possano verificarsi: in altre parole, esistono ancora tipi di faglie di cui non sappiamo nemmeno l'esistenza, ad esempio perché cadono in mare o perché sono "cieche". Questo sarebbe il caso anche della Pianura Padana, se non fosse per la formidabile conoscenza acquisita nei decenni dell'esplorazioni petrolifera".
Perché, dopo tanti studi i geologi non possono ancora prevedere quando avviene un terremoto?
"Innanzitutto il geologo è comunque una figura professionale inadatta a esprimersi sul "quando". Al geologo bisogna chiedere grandezze e valutazioni in linea con gli strumenti a sua disposizione, che sono l'osservazione diretta della geologia, della tettonica e delle geomorfologia, l'analisi di dati di sottosuolo, la datazione dei fenomeni di deformazione attiva".
Comunque presto o tardi si arriverà a poter prevedere con precisione il dove, l'intensità e il quando un terremoto può avvenire, o no?
"No, non vedo questo traguardo raggiungibile nei prossimi due o tre decenni almeno. Anche perché nel frattempo molte agenzie internazionali hanno drasticamente ridotto il finanziamento dedicato ai precursori sismici preferendo focalizzarsi su altre ricerche più "solide" (per non parlare della ricerca in sismologia applicata, che giustamente oggi privilegia - ad esempio - gli studi sulla risposta sismica)".
Nei documenti degli istituti scientifici si parla di "faglie", che poi sarebbero le zone da cui si sprigiona un evento sismico. Non sono convinto che tutti sappiano di cosa parliamo, ci puoi spiegare?
"La faglia è una frattura della crosta terrestre lungo la quale due blocchi di roccia possono scorrere tra loro, se sollecitati dalle forze tettoniche. Lungo il piano di faglia normalmente esiste un certo attrito: l'accumulo di sforzo può portare al superamento di quell'attrito e quindi al movimento dei due blocchi, ovvero al terremoto, con liberazione di energia sismica e deformazione delle rocce circostanti. Le faglie possono avere dimensioni molto variabili, dal millimetro, ai 1000 km della faglia di Sant'Andreas, alle migliaia di km delle zone di subudzione del Pacifico".
E questo per il mondo. In Italia?
"In Italia le faglie sismogenetiche (cioè che possono originare terremoti) sono mappate in un database, che per ognuna ipotizza anche una magnitudo massima attesa e un valore di dislocazione (che dà il tempo di ricarica della faglia e quindi in ultima analisi quantifica la frequenza con cui si muoverà). In generale esistono grandi faglie sismogenetiche lungo il piede delle Alpi meridionali tra la Lombardia e il Friuli, al piede dell'Appennino sotto la Pianura Padana e l'Adriatico, lungo tutto l'asse dell'Appennino fino allo Stretto di Messina, in Sicilia orientale, nel Gargano e nel Tirreno meridionale".
Poi ci sono i cosiddetti "effetti di sito", ovvero le caratteristiche locali del terreno e la morfologia. Quali terreni sono a maggior rischio?
"A partire dal forte terremoto di Città del Messico del 1985 si è iniziato a mettere a fuoco seriamente gli "effetti di sito", ovvero effetti di amplificazione del moto del suolo dovuti a particolari condizioni della geologia superficiale. Tra queste condizioni vi è l'esistenza di sedimenti sciolti sovrapposti a un basamento più rigido, come avviene tipicamente nelle valli fluviali. In questo caso al passaggio dalla roccia più dura ai sedimenti sciolti si determina un forte aumento di ampiezza delle onde stesse e una tendenza di tutto il corpo sedimentario a entrare in riconanza, con l'effetto di aumentare sia l'intensità dello scuotimento sia la sua durata".
...ma di noi
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Qui in molti hanno noleggiato un camper, noi compresi. Oggi penso di essermi fatta le prime due ore di sonno davvero riposanti.
Il mio comune penso sia stato parecchio fortunato e in molti si riversano qui per ogni bisogno, dalla ricarica al cellulare, alla banca, al fornaio. Non mancano lamentele e scenate, ad esempio oggi la banca contava solo una cassa funzionante e in una situazione del genere tutti si sono chiesti se non c'era modo di fare qualcosa di più. D'altra parte siamo tutti terremotati, anche chi ha dei servizi da portare avanti. Chi può continua ad andare a lavorare, anche se significa sistemarsi sul pavimento perchè l'ufficio è inagibile. Altri invece sono dovuti tornare a casa da lavoro perchè anche le piccole scosse di assestamento di oggi hanno fatto danni ad edifici che sembravano agibili.
La situazione è davvero surreale, soprattutto perchè non si può fare nulla di materiale per controllare la cosa."Non devi criticare il tempo, capo! Fa parte del nostro mondo!"
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Originariamente Scritto da Marcie J. Visualizza MessaggioQui in molti hanno noleggiato un camper, noi compresi. Oggi penso di essermi fatta le prime due ore di sonno davvero riposanti.
Il mio comune penso sia stato parecchio fortunato e in molti si riversano qui per ogni bisogno, dalla ricarica al cellulare, alla banca, al fornaio. Non mancano lamentele e scenate, ad esempio oggi la banca contava solo una cassa funzionante e in una situazione del genere tutti si sono chiesti se non c'era modo di fare qualcosa di più. D'altra parte siamo tutti terremotati, anche chi ha dei servizi da portare avanti. Chi può continua ad andare a lavorare, anche se significa sistemarsi sul pavimento perchè l'ufficio è inagibile. Altri invece sono dovuti tornare a casa da lavoro perchè anche le piccole scosse di assestamento di oggi hanno fatto danni ad edifici che sembravano agibili.
La situazione è davvero surreale, soprattutto perchè non si può fare nulla di materiale per controllare la cosa.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da soulja Visualizza Messaggiosandman tu stasera dormi dentro o fuori?
Tessera N° 6
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Comune Mirandola: "Stop aiuti, ne arrivano troppi" – Nel pomeriggio l'appello: ''Servono urgentemente generi alimentari e prodotti sanitari''. In serata il contrappello: ''Per favore, la risposta è stata troppo grande, non riusciamo a gestirla. Sospendete gli invii di aiuti materiali. Piuttosto serve sostegno economico''. Il Comune di Mirandola, uno dei centri colpiti dal sisma, ha ribaltato in poche ore le proprie priorità, grazie alla generosità degli aiuti che si sono diretti verso il centro della provincia famosa per i Natali a Pico della Mirandola. In attesa che si possa organizzare una logistica in grado di accogliere aiuti materiali, quali generi alimentari e prodotti sanitari, arrivati copiosi in poche ore, piuttosto serve l'invio di sostegni economici, per la ricostruzione e per l'accoglienza. Per le modalità di bonifico, il Comune invita a consultare il siti www.comune.mirandola.mo.it.
Catricalà: "Da Cdm stanziamento 2,5 mld" – "Lo stanziamento deciso dal Cdm è di2 miliardi e mezzo di euro: 500 milioni saranno reperiti con l'aumento delle accise sui carburanti stabilito dal decreto fino al 31 dicembre 2012, poi 1 miliardo per il 2013 e uno per il 2014 che recupereremo con lo spending review soprattutto sotto l'aspetto dell'acquisizione di beni e servizi e anche con un programma di dismissioni già elaborato". Lo ha affermato Antonio Catricalà a Otto e mezzo su La7 parlando delle misure per il sisma in Emilia Romagna
Finalmente qualche buona notizia. La cifra stanziata è importante. La solidarietà nazionale non è venuta meno....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioVazzo, hai detto che la tua casa "apparentemente è ancora su"...Non sai quindi se e quali tipo di danni abbia subito o hai controllato?
come dicevo, a sensazione, penso che ora sia agibile e sicura, ma considerato che il clima che c'è qui è principalmente di "attesa" per la prossima "mossa" della faglia, tutto è molto precario. quello che oggi è sù, domani potrebbe non esserlo più.
sembra che siamo diventati paranoici, ma vi assicuro che il clima che si respira all'interno del cerchio giallo vicino all'epicentro è davvero scoraggiante.
la gente reagisce bene tuttavia: i parchi sono pieni di famiglie e ci sono un sacco di anziani (sì avete capito bene) che tengono aperti e operativi i circoli sociali per servire da bere e mangiare alla popolazione, dalle 6 del mattino alle 24.
si vive un giorno alla volta.
ora mi trovo a rubiera, e ho avuto la sensazione che circa 20 minuti fa ci sia stata una scossa. qui tutto è molto più ovattato.
domani sarò forse al mare (la casualità ha voluto che avevo programmato tre giorni di ferie per il 2 giugno) e sto cercando di portare con me qualche caro amico che come noi, non si attenta a tornare a casa.
nonostante tutto, siamo fortunati, lo ripeto: carpi ha fuori uso l'ospedale e chiuso il centro storico, ma in giro, a parte qualche calcinaccio per terra, non ci sono scene apocalittiche.
la faglia sembra stia spostandosi "girando intorno" a carpi, e andando in direzione di fabbrico e reggiolo.
cmq andrà, se ci saranno altre scosse, le sentiremo purtroppo.
(Thomas Sankara)
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