Sogni e Bisogni delle nostre generazioni

[mr.pump]

Secondo me amico sei troppo negativo, devi credere di più in te stesso. Si può risolvere invece, se ti senti insoddisfatto allora reagìsci, fai qualcosa che ti faccia sentire il contrario. Devi porti un obiettivo, insegnare la mente. La soddisfazione è generata dall'impegno di portare a termine qualcosa.

Ma è proprio l'insoddisfazione che mi spinge a fare le cose. Se mancasse, non avrei più bisogno di sforzarmi a compiere determinate azioni. E' uno stimolo.

[blackshark]

L'importante è che tu faccia, e ti senta soddisfatto anche per brevi intensi attimi.

Che l'insoddisfazione sarà sempre nostra compagna, sono d'accordo.

Ma preferisco questa alternanza che essere una persona vuota. Nel primo caso impari il valore delle cose.

[mr.pump]

Ma le soddisfazioni ci sono.

[blackshark]

Allora cosa è che ti affligge? Mi rispecchim molto in te ma ora mi sto perdendo.


Forse la consapevolezza di questo infinito dualismo di forze?

[mr.pump]

Mi affligge il fatto che vorrei essere diverso da come sono.
Questa continua ricerca mi spinge al cambiamento, ad essere una persona diversa.
Le soddisfazioni le ottengo quando mi spingo verso il cambiamento.
Quando mi spingo verso il cambiamento soffro, perchè non è la mia vera natura. Ma soffrirei di più se non mi sforzassi affatto di cambiare.
Il conflitto interiore rimane sempre, quindi, ed è irrisolvibile.
Dovrei imparare a gestirlo in qualche modo, ma è qualcosa di ingestibile.
Forse il Dr. VAZZO capirà meglio le mie parole.

[blackshark]

ti capisco benissimo..

[mr.pump]

anche per te è così?

[blackshark]

Si, è quello che faccio dai 18 anni

[Dr.Vazzo]

Mi affligge il fatto che vorrei essere diverso da come sono.
Questa continua ricerca mi spinge al cambiamento, ad essere una persona diversa.
Le soddisfazioni le ottengo quando mi spingo verso il cambiamento.
Quando mi spingo verso il cambiamento soffro, perchè non è la mia vera natura. Ma soffrirei di più se non mi sforzassi affatto di cambiare.
Il conflitto interiore rimane sempre, quindi, ed è irrisolvibile.
Dovrei imparare a gestirlo in qualche modo, ma è qualcosa di ingestibile.
Forse il Dr. VAZZO capirà meglio le mie parole.

io penso che tutti abbiamo un destino. e per destino non mi riferisco necessariamente a certo facile misticismo religioso e filosofico, ma alla all'idea di predeterminazione individuale. Nasciamo con un certo potenziale, con certe predisposizioni ad apprendere meglio certe cose rispetto ad altre, a ricercare certe cose più intensamente di altre. questo potenziale però non ci è chiaro immediatamente: dobbiamo prenderci le misure, sperimentarne gli effetti.

dobbiamo insomma riflettere, agire e riflettere nuovamente su quanto compiuto (nosci te ipsum): ma questo non significa cambiare, ma soltanto avvicinarsi sempre di più a se stessi.
non dobbiamo sforzarci di essere qualcosa di diverso da ciò che siamo, dobbiamo semplicemente diventare noi stessi al 100%. per farlo bisogna accettare ciò che siamo e sublimarlo nella sua forma migliore.

ma bisogna avere il coraggio di guardarsi dentro e vedersi a fondo; e una volta preso coscienza di ciò che siamo, metterlo in atto. anche se è l'esatto contrario di quello che speravamo per noi.

conosco persone che hanno scelto strade esattamente opposte alla loro natura, perchè più semplici (apparentemente) da giustificare agli altri e da gestire per se stessi.

accettare l'idea che non potrai mai sposarti perchè non riesci ad essere fedele

accettare l'idea che non vorresti mai fare l'avvocato come tuo padre, ma vorresti pascolare le pecore

accettare l'idea che....

qualsiasi cosa sia: domandatevi chi siete e cosa siete in grado di fare

e poi incominciate a farla.

[thetongue]

Ma le soddisfazioni ci sono.

si son soddisfazioni

[mr.pump]

si son soddisfazioni

Tongue è ambiguo.

---------- Post added at 21:51:49 ---------- Previous post was at 21:49:10 ----------

Ma vi capitano alcune giornate in cui vi sentite di poter mangiare il mondo, e altre dove invece siete mangiati dal mondo?

[blackshark]

Si che capitano.

Vazzo hai detto tutto, allora è questo che invece affligge me. Voglio essere me stesso sino in fondo ma la famiglia/conoscenze/schemi mentali sociali me lo impediscono.

Ti faccio l'esempio del tatuaggio, a me piacciono molto, Già per fare quello che ho fatto ho silenziosamente subito, adesso mi sento bloccato a continuarlo.

Ok, è banale, è un tatuaggio ma spero che come esempio va bene. È una delle tante cose che vorrei fare ma che non riesco perché non ho il coraggio/forza di far emergere me stesso.

[thetongue]

Tongue è ambiguo.

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Ma vi capitano alcune giornate in cui vi sentite di poter mangiare il mondo, e altre dove invece siete mangiati dal mondo?

no non mi capita

[mr.pump]

Io ho il coraggio di fare tutto (o quasi). Se devo fare una cosa la faccio, anche contro il volere del sistema. Non me ne frega nulla. Sono sempre stato un pò anticonformista.

[blackshark]

Io ho il coraggio di fare tutto (o quasi). Se devo fare una cosa la faccio, anche contro il volere del sistema. Non me ne frega nulla. Sono sempre stato un pò anticonformista.

Idem, infatti sono sempre stato visto come la pecora nera della famiglia. Ma in alcune cose mi sento ancora sottomesso.