Veri sbocchi lavorativi con laurea in filosofia/psicologia.

[Celcoyr]

Sto scrivendo in tutti i forum che frequento, volevo sapere quali sono i veri sbocchi lavorativi che offre una laurea in filosofia (mia facoltà) arricchita da una laurea in psicologia (che vorrei iniziare poi visto che sono materie affini e avrei un terzo degli esami già segnati come dati), con un orientamento verso la gestione delle risorse umane e la comunicazione.
Di quanto scritto sui siti delle varie facoltà mi fido ben poco perché alla fine ognuno cerca di portare acqua al suo mulino...
Io per altro guardo anche fuori dall'Italia, magari anche per eventuali specializzazioni in universita prestigiose.
Qualcuno di voi sa dirmi qualcosa?
Grazie in anticipo!

[Blacks_beach75]

[wind636]

piu' o meno ...

[Black87]

Non è facile dirlo: tu stai parlando, da quel che mi pare di capire, di psicologia del lavoro. Beh, con psicologia del lavoro gli sbocchi ci sono eccome, dato che praticamente quei pochi che assumono psicologi lo fanno per HR e similari (dio me ne scampi). Però prima di intraprendere il percorso, sappi che dovrai spaccarti la schiena senza limitarti a dare esami come le migliaia di psicologi che fanno così e si lamentano perché non trovano lavoro. In parole povere, accanto al normale studio devi cercare di specializzarti il più possibile nell'ambito che ti interessa, intessendo contatti con le aziende, frequentando stage, magari anche all'estero e lavorando gratis per tutti e 5 gli anni. Se dai tutti gli esamini prendendo anche 110 e lode ma esci con un'esperienza pari a zero, il tuo destino è quello della foto sopra.

[Manx]

per quanto riguarda filosofia...saro' breve e ti parlo da persona che ci lavora: lascia perdere...cioé, finisci gli studi, ma non pensare di fare il filosofo o altre cose attinenti. Io in un certo senso sono stato "fortunato", due anni prima di finire il dottorato sono emigrato in Germania, dove sono ora da 7 anni. Ho avuto dei post doc e dei contratti di insegnamento all'univ. che ho ancora...ma arrivato a 33 anni non ho comunque nessuna certezza concreta per il futuro...e posso essere sbattuto fuori da un momento all'altro (il posto fisso a vita te lo scordi...). Se vuoi tentare la via della carriera accademica o simili...meglio allora provare negli USA, ma negli ultimi anni la possibilità di far carriera per i giovani umanisti...ha subito una forte flessione. La stessa Germania che fino agli anni '80 era un po' una delle mete classiche per studi filosofici, filologici e storici...ha tagliato i rubinetti.

La via della psicologia è sicuramente piu' "certa", pero' devi tener conto di quanto ha scritto qui sopra Black. Almeno puoi sempre aprire un giorno uno studio, io che faccio apro uno studio filosofico?

[Dr.Vazzo]

Non è facile dirlo: tu stai parlando, da quel che mi pare di capire, di psicologia del lavoro. Beh, con psicologia del lavoro gli sbocchi ci sono eccome, dato che praticamente quei pochi che assumono psicologi lo fanno per HR e similari (dio me ne scampi). Però prima di intraprendere il percorso, sappi che dovrai spaccarti la schiena senza limitarti a dare esami come le migliaia di psicologi che fanno così e si lamentano perché non trovano lavoro. In parole povere, accanto al normale studio devi cercare di specializzarti il più possibile nell'ambito che ti interessa, intessendo contatti con le aziende, frequentando stage, magari anche all'estero e lavorando gratis per tutti e 5 gli anni. Se dai tutti gli esamini prendendo anche 110 e lode ma esci con un'esperienza pari a zero, il tuo destino è quello della foto sopra.

per quanto riguarda filosofia...saro' breve e ti parlo da persona che ci lavora: lascia perdere...cioé, finisci gli studi, ma non pensare di fare il filosofo o altre cose attinenti. Io in un certo senso sono stato "fortunato", due anni prima di finire il dottorato sono emigrato in Germania, dove sono ora da 7 anni. Ho avuto dei post doc e dei contratti di insegnamento all'univ. che ho ancora...ma arrivato a 33 anni non ho comunque nessuna certezza concreta per il futuro...e posso essere sbattuto fuori da un momento all'altro (il posto fisso a vita te lo scordi...). Se vuoi tentare la via della carriera accademica o simili...meglio allora provare negli USA, ma negli ultimi anni la possibilità di far carriera per i giovani umanisti...ha subito una forte flessione. La stessa Germania che fino agli anni '80 era un po' una delle mete classiche per studi filosofici, filologici e storici...ha tagliato i rubinetti.

La via della psicologia è sicuramente piu' "certa", pero' devi tener conto di quanto ha scritto qui sopra Black. Almeno puoi sempre aprire un giorno uno studio, io che faccio apro uno studio filosofico?

quoto.

per mia esperienza personale posso solo che confermarti la visione di Manx: con filosofia (a parte pochi gloriosi e volenterosi come Manx) te lo scordi di rimanere a lavorare in contesti accademici. troppa selezione, troppi pochi fondi ( le aziende non si accalcano sull'uscio della facoltà di lettere e filosofia per finanziarne progetti di studio, come fanno su quello di ingegneria e biotecnologie).

io sono uscito da filosofia con l'amara presa di coscienza che le cose meravigliose studiate durante il corso di laurea sarebbero presto svanite dalla mia vita, perchè non avrei potuto lavorarci.

oggi faccio un lavoro del tutto differente e sono anche un po' incazzato.

come te ho pensato di finire psicologia (il mio piano di studi ha diversi esami di psicologia) per provare quel cammino, ma il percorso di psicologia del lavoro, soprattutto in Italia, è molto poco sentito, soprattutto in questo periodo di recessione economica, dove le aziende tagliano anche il necessario. figurati il superfluo...

unica possibilità sarebbe terminare psicologia (fare il tirocinio di un anno per l'abilitazione e iscrizione all'albo) e quindi frequentare una scuola di specializzazione in psicoterapia: c'è molta concorrenza ma se ci sai fare è un lavoro molto duro ma anche molto redditizio.

io ho rinunciato perchè la cosa richiederebbe circa 6-7 anni di studio e un'età differente: ho 36 anni, sono fuori casa e lavoro 10 ore al giorno: impensabile. e ti dico anche che morirò con il grande rimorso di aver scelto molto male quando era tempo di fare le scelte importante della vita.

tuttavia, se hai disponibilità di tempo, voglia di studiare e possibilità di non andare a lavorare per i prossimi 5-6 anni, ti consiglio di incominciare il percorso: sarebbe molto interessante e potrebbe cambiarti la vita come non potrebbe mai fare la tua laurea in filosofia (sennò non saremmo qui a parlarne).

io mi sono iscritto a Massiofisioterapia perchè non rinuncio all'idea di fare un lavoro "clinico", ma so che mi vorranno anni per finirla, e tanti soldi che ancora non ho capito bene da dove tirerò fuori, ma in qualche modo farò.

la vita è davvero troppo lunga per fare un lavoro che non ci rappresenta e, purtroppo, alla lunga, noi siamo solo ciò che facciamo. se ci pensate bene è così.

[600]

io che faccio apro uno studio filosofico?

Mi sembra di aver capito che proprio in germania qualcuno ci sia riuscito. http://it.wikipedia.org/wiki/Consulenza_filosofica

[Manx]

Mi sembra di aver capito che proprio in germania qualcuno ci sia riuscito. http://it.wikipedia.org/wiki/Consulenza_filosofica

si', ma nessuno qui fa quel lavoro va di moda in italia, almeno a livello teorico, con tanto di master e anche dottorati, ma non ci sono, che io sappia, "studi filosofici" del genere ci sono invece quelli che sono una via di mezzo tra psicologia/filosofia...ma sempre pochi e dubito durino. Diciamo che in Italia è diventata un'alta "vacca da mungere"

[Celcoyr]

Innanzitutto vorrei ringraziare tutti voi per il prezioso aiuto.
Io studio filosofia per "amore", e' l'unica materia di studio che mi appassiona e che riesce a farmi sentire bene con me stesso. Detto questo so bene che laureandomi in filosofia non avrei veri sbocchi. Infatti voglio proseguire con la seconda laurea in psicologia. Perche' e' affine, perche' mi piace, perche' avrei dai 40 ai 60 crediti universitari gia' riconosciuti su 180 a seconda del programma della facolta' in cui mi iscrivo..il che vorrebbe dire essere praticamente un anno avanti!
Detto questo, io voglio progettare il mio percorso di studi ponendo tutto su questa via, ovvero scegliere esami relativi al campo psicologico negli gli esami a scelta che dovro' dare eccetera (per fare un esempio, sceglierei pedagogia piuttosto che letteratura italiana...).
E poi ovviamente una laurea specialistica.
Che voi sappiate le universita piu' "prestigiose" sono davvero tali? Fanno la differenza?
Io volendo andrei anche al San Raffaele a fare psicologia, costa molto si, ma per ora sto studiando e lavorando, e metto da parte praticamente tutto quello che guadagno dato che vivo ancora coi miei, e in 2 anni avrei abbastanza soldi da parte: per scelta mia preferisco non pesare sulla mia famiglia, loro non erano d'accordo con la mia scelta di studi, quindi preferisco essere indipendente.

[Manx]

Innanzitutto vorrei ringraziare tutti voi per il prezioso aiuto.
Io studio filosofia per "amore", e' l'unica materia di studio che mi appassiona e che riesce a farmi sentire bene con me stesso. Detto questo so bene che laureandomi in filosofia non avrei veri sbocchi. Infatti voglio proseguire con la seconda laurea in psicologia. Perche' e' affine, perche' mi piace, perche' avrei dai 40 ai 60 crediti universitari gia' riconosciuti su 180 a seconda del programma della facolta' in cui mi iscrivo..il che vorrebbe dire essere praticamente un anno avanti!
Detto questo, io voglio progettare il mio percorso di studi ponendo tutto su questa via, ovvero scegliere esami relativi al campo psicologico negli gli esami a scelta che dovro' dare eccetera (per fare un esempio, sceglierei pedagogia piuttosto che letteratura italiana...).
E poi ovviamente una laurea specialistica.
Che voi sappiate le universita piu' "prestigiose" sono davvero tali? Fanno la differenza?
Io volendo andrei anche al San Raffaele a fare psicologia, costa molto si, ma per ora sto studiando e lavorando, e metto da parte praticamente tutto quello che guadagno dato che vivo ancora coi miei, e in 2 anni avrei abbastanza soldi da parte: per scelta mia preferisco non pesare sulla mia famiglia, loro non erano d'accordo con la mia scelta di studi, quindi preferisco essere indipendente.

Questa è una bella cosa anche se a me provoca l'effetto contrario, ovvero problematizza ancora di piu' e non mi fa affatto sentire "bene"....ma questo perchè ho "sete" di sapere, non per altro
Comunque, hai mai valutato di fare una specializzazione/master all'estero o un dottorato (sempre all'estero) su questi temi? Potrebbe essere una buona possibilità e magari piu' redditizia di una seconda laurea. Cmq in primis io mi preoccuperei di finire filosofia (se non ho capito male devi fare ancora la specialistica, vero?). Dove studi?

[Dr.Vazzo]

Io studio filosofia per "amore", e' l'unica materia di studio che mi appassiona e che riesce a farmi sentire bene con me stesso.

la stessa cosa succedeva anche a me. ero al terzo anno di psicologia con una forma di insoddisfazione nei confronti di un approccio alla psiche e alla coscienza (da parte degli accademici) a mio avviso troppo riduttivo e molto poco speculativo. decisi di passare a filosofia e trovai quella soddisfazione e quella gioia interiore che oggi mi manca moltissimo, non avendo il tempo di proseguire i miei studi. La filosofia, ma questo è un concetto che vale solo per chi la ama e ha voglia di andare al di là del semplice pragmatismo della vita di ogni giorno, appaga mente e spirito e colma quel senso di vuoto che si prova di fronte all'inconsistenza e precarietà della nostra condizione umana (nascere, vivere, morire).

la filosofia era per me, a dirla con le parole del Vasco (non me ne vogliate per l'accostamento magari poco azzeccato) "l'equilibrio sopra la follia". oggi che nella mia vita c'è solo lavoro, esistenza contingente, famiglia, casa, mutuo, bollette, azione, azione, azione, azione....il potere della riflessione e della contemplazione che ne seguiva è venuto a mancare e quel senso di vuoto di tanto in tanto torna a farsi sentire.

è un vero peccato che una cosa così bella e profonda, venga snobbata così tanto dall'uomo.

[Black87]

io, se le prospettive fossero state pià rosee, avrei studiato filosofia . Ho fatto una scelta un pochino più pragmatica (ma neanche tanto). Detto questo, un tempo potevi fare lo psicoterapeuta anche con la laurea in filosofia . Se ti interessa un lavoro più clinico sappi che a dispetto di quello che si dice, il lavoro non manca, solo che è molto duro: io senza neanche l'iscrizione all'albo sto operando come tecnico nella terapia dell'autismo, dato che ci sono un sacco di bambini e poca gente che ha voglia di lavorarci, così riesco a mantenermi da solo con poche ore di lavoro alla settimana, in attesa della scuola di specializzazione (ci sono tanti altri campi non coperti, un altro esempio sono i disturbi specifici dell'apprendimento, e infatti mi sono dovuto infilare anche lì). Anche in questo caso, non è garantito che se fai la scuola ti apri uno studio tuo, per prima cosa devi essere bravo ad agganciarti agli studi medici e a costruire un network che ti possa mandare pazienti e per quanto possa sembrare strano è molto più importante 'sapersi muovere' che essere competenti. Conosco diversi specializzati che lavorano nei call center.

In ambito clinico, un altro settore in espansione è quello neuropsicologico, valuta bene il da farsi nella scelta del percorso di studi dato che gli indirizzi non sono tutti uguali: mentre con una laurea in psicologia clinica fai ben poco, se ti concentri nell'ambito cognitivo/neuroscientifico/neuropsicologico avrai sicuramente più possibilità dato che imparerai cose che sanno fare relativamente in pochi e che sono molto richieste.

[Dr.Vazzo]

io, se le prospettive fossero state pià rosee, avrei studiato filosofia . Ho fatto una scelta un pochino più pragmatica (ma neanche tanto). Detto questo, un tempo potevi fare lo psicoterapeuta anche con la laurea in filosofia . Se ti interessa un lavoro più clinico sappi che a dispetto di quello che si dice, il lavoro non manca, solo che è molto duro: io senza neanche l'iscrizione all'albo sto operando come tecnico nella terapia dell'autismo, dato che ci sono un sacco di bambini e poca gente che ha voglia di lavorarci, così riesco a mantenermi da solo con poche ore di lavoro alla settimana, in attesa della scuola di specializzazione (ci sono tanti altri campi non coperti, un altro esempio sono i disturbi specifici dell'apprendimento, e infatti mi sono dovuto infilare anche lì). Anche in questo caso, non è garantito che se fai la scuola ti apri uno studio tuo, per prima cosa devi essere bravo ad agganciarti agli studi medici e a costruire un network che ti possa mandare pazienti e per quanto possa sembrare strano è molto più importante 'sapersi muovere' che essere competenti. Conosco diversi specializzati che lavorano nei call center.

In ambito clinico, un altro settore in espansione è quello neuropsicologico, valuta bene il da farsi nella scelta del percorso di studi dato che gli indirizzi non sono tutti uguali: mentre con una laurea in psicologia clinica fai ben poco, se ti concentri nell'ambito cognitivo/neuroscientifico/neuropsicologico avrai sicuramente più possibilità dato che imparerai cose che sanno fare relativamente in pochi e che sono molto richieste.

quotato pienamente - il settore è ricco e complesso e andrebbe vagliato.

tutte le proposte che hai avanzato sono ottime - se solo avessi meno anni di quelli che ho e più soldi, sceglierei uno di quei percorsi.

aggiungiamo poi che il valore del "servizio" è inestimabile - sono lavori che, se ben fatti, migliorano e salvano la vita di molte persone.

il mio rammarico è quello di fare un lavoro che non salva la vita di nessuno, a malapena la mia (lavoro nel campo della stampa)

[naoto]

Fai quello che ti piace e che ti fa star bene. La laurea, qualsiasi essa sia, è sempre e comunque un punto di partenza. Se non hai una tua progettualità, non servirà neanche una laurea in Ingegneria Aerospaziale.

[Celcoyr]

Comunque, hai mai valutato di fare una specializzazione/master all'estero o un dottorato (sempre all'estero) su questi temi? Potrebbe essere una buona possibilità e magari piu' redditizia di una seconda laurea. Cmq in primis io mi preoccuperei di finire filosofia (se non ho capito male devi fare ancora la specialistica, vero?). Dove studi?

Per estero ti riferisci a nazioni particolari o parli in generale? Comunque per ora devo ancora finire la triennale, ho 21 anni! Ma dato che non ho intrapreso un cammino facile voglio già progettare tutto abbastanza bene!! Per ora sono a Genova.

io, se le prospettive fossero state pià rosee, avrei studiato filosofia . Ho fatto una scelta un pochino più pragmatica (ma neanche tanto). Detto questo, un tempo potevi fare lo psicoterapeuta anche con la laurea in filosofia . Se ti interessa un lavoro più clinico sappi che a dispetto di quello che si dice, il lavoro non manca, solo che è molto duro: io senza neanche l'iscrizione all'albo sto operando come tecnico nella terapia dell'autismo, dato che ci sono un sacco di bambini e poca gente che ha voglia di lavorarci, così riesco a mantenermi da solo con poche ore di lavoro alla settimana, in attesa della scuola di specializzazione (ci sono tanti altri campi non coperti, un altro esempio sono i disturbi specifici dell'apprendimento, e infatti mi sono dovuto infilare anche lì). Anche in questo caso, non è garantito che se fai la scuola ti apri uno studio tuo, per prima cosa devi essere bravo ad agganciarti agli studi medici e a costruire un network che ti possa mandare pazienti e per quanto possa sembrare strano è molto più importante 'sapersi muovere' che essere competenti. Conosco diversi specializzati che lavorano nei call center.

In ambito clinico, un altro settore in espansione è quello neuropsicologico, valuta bene il da farsi nella scelta del percorso di studi dato che gli indirizzi non sono tutti uguali: mentre con una laurea in psicologia clinica fai ben poco, se ti concentri nell'ambito cognitivo/neuroscientifico/neuropsicologico avrai sicuramente più possibilità dato che imparerai cose che sanno fare relativamente in pochi e che sono molto richieste.

Quindi un orientamento verso psicologia dell'educazione è più redditizio Dici? Oppure neuropsicologico?
E comunque bisognerebbe farsi il culo durante gli studi e intessere relazioni lavorative appena se ne ha la possibilità?