Il libro sul comò, oggi ho letto...

[Manchester]

Ho da leggere tutta sta roba accumulata:



(di questo in italia hanno fatto circa 4 volumi)

[The_machine]

E' analogo alle serate passate a fare giochi di società. Gli esseri umani sono fortemente neotenici e quindi mantengono il piacere del gioco anche da adulti. La narrativa è una forma del gioco "facciamo che".

C'è anche un risvolto pragmatico in questo, perché giocare mantiene la plasticità neuronale che con l'età si tenderebbe a perdere.

Il gioco mi piace(va) però non vedo una componente ludica nella lettura. Nel gioco siamo attivi e protagonisti, nella lettura siamo passivi (che non vuol dire spegnere il cervello, semplicemente è utilizzato per interpretare e comprendere).

A livello pragmatico ok che è meglio leggere una storia che fare niente, ma un saggio probabilmente farebbe di più, o ancora meglio studiare e imparare proprio a fare qualcosa.

Forse invece dove la narrativa può fare di più è nel nutrire la sensibilità, l'emotività, qualcuno direbbe anche l'anima delle persone.

[Sly83]

Un saggio (meglio, una raccolta di saggi) che affronta una parte della questione e’ “perche’ leggere i classici”, di Calvino.

Lo lessi al Liceo, era uscito da pochi anni postumo.


Lettura suggerita.

[Zbigniew]

Per rispondere a Mach, la "narrativa" andrebbe divisa, e si tratta di usare la motosega dove sarebbe più adatto il bisturi, perlomeno tra quello che può essere fatto ricadere nella definizione di arte e quello che si può considerare, diaciamo, "d'appendice".

Nel secondo caso, la lettura sarà uno svago.

Nel primo caso, dedurremo il tempo dedicato alla lettura dalle allocazioni destinate alla contemplazione.

Un saggio, se è di particolare intrattenimento, può al massimo sostituire il momento di svago.

Sennò la funzione del saggio oscilla da quella manualistica, dedicata allo specialista (un esempio, uno tra fantastilioni di esempi possibili, potrebbe essere il saggio di Bachtin su Rabelais) oppure quella orientativa e contestualizzante ("La letteratura azera del 19° secolo" di Pinco Pallino).
In ogni caso sono funzioni - utili, certo, magari necessarie - ancillari rispetto all'esperienza dell'esposizione al bello.

[Ospite]

RIP Javier Marias

[zuse]

Carissimi,
c'è un libro che vi ha letteralmente incollato alle pagine fino alla fine e che avete letto, facciamo, almeno dopo i 25 anni? Se si, quale consigliereste?

Va bene di tutto. Romanzo, saggistica...Basta che, appunto, sia incalzante.

Se relativamente moderno, meglio ancora.

Qui vedo che vi dilettate con i giappo, che non ho mai letto. magari potrebbe essere un'idea.

[Dropkick 2]

Nel mio caso è stato questo

[Venkman85]

Un libro che anni fa divorai è La collina dei conigli, di Richard Adams. Nonostante abbia per protagonisti conigli lo giudico come un'opera sconsigliabile per i più piccoli (soprattutto per certe scene violente), è più un romanzo epico d'avventura.

[Giampo93]

Il vangelo secondo Gesù Cristo, di Saramago

[Ponno]

Il vangelo secondo Gesù Cristo, di Saramago

Lo ho iniziato ma non finito. Caino mi é piaciuto molto invece

[Bob Terwilliger]

The Dirt, l'autobiografia dei Motley Crue.
Wildcards: le origini a cura di George Martin.
American Gods di Neil Gaiman.
The Art of Statistics di David Spiegelhalter.
Tutto Hemingway, Bukowsky, Walter Moers.

[sylvester]

Dopo un tempo infinito senza toccare libro,
Ho intenzione di riprendere qualche lettura.

Parto con qualcosa di leggero:
L'istituto, di Stephen King.

Dopo passerò a qualcosa di più impegnativo,
vediamo cosa.

[Venkman85]

Se non sbaglio tra i romanzi di King L'Istituto è uno di quelli meno considerati. Non l'ho mai letto.

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[Ospite]

Avete letto piranesi???

[Bob Terwilliger]

Di Piranesi conosco solo le incisioni.