Speleologia

[menphisdaemon]

Ieri mattina ho fatto la mia prima esperienza in grotta: un'esperienza che non avrei mai fatto da solo ma solo se fortemente motivato da un'altra persona. Sveglia molto presto e poi colazione: per un momento, in preda alla sonno, ho persino pensato di saltarla, ma poi mi sono convinto a mangiare e la scelta si è rivelata provvidenziale. Dopo un brevissimo tragitto in macchina siamo arrivati in una zona collinare, ci siamo vestiti con tute integrali da lavoro, stivali da giardinaggio, torce e casco. Quattro passi tra i vigneti e ci troviamo all'imbocco di un piccolo crepaccio coperto da qualche albero che copre una piccola feritoia laddove ci imbuchiamo: subito una grande stanza sottoterra e lì comincia un viaggio che ha dell'irreale. La prima parte del percorso è molto angusta e ci caliamo in un cunicolo che porta ad un'atra stanza a cui si accede scendendo dall'alto da un'altezza di circa 1 metro e mezzo/due: è tutto un alternarsi di piccole, camere, cunicoli fino ad arrivare ad una feritoia orizzontale in cui ci dobbiamo letteralmente sdraiare per proseguire strisciando. La sensazione in quel momento è che non ci possa essere altro oltre la feritoia, ma è prorprio li che comincia la grotta. Strisciamo su gomiti e ginocchia e i sassi e detriti si fanno sentire quando premono sulla carne: l'aria diventa più rarefatta, l'acqua nei piccoli sentieri è sempre più presente e con essa un fango che, delle volte, è molto denso e tira a sè gli stivali. Si iniziano a vedere formazioni calcaree, stalattiti e pure piccoli insetti ed un pipistrello. Sottoterra c'è un sentiero vero e propio con poche biforcazioni che ci guida fino a stanze molto molto grandi, alte anche 3-4 metri: il casco è imprescindibile poichè, se non lo avessi avuto, penso che scriverei con una quantità di punti in testa inenarrabile. Ci sono punti dove è davvero impossibile gattonare ed è necessario strisciare. Le luci erano solo quelle dei nostri caschetti e l'assenza di rumori o altro fa letteralmente perdere la cognizione del tempo, ma lo stomaco e il corpo non mentono quando la fame si fa sentire e i muscoli diventano tesi. Alla fine della grotta abbiamo trovato un cunicolo dove bisognava strisciare, tutti in fila indiana, su gomiti e ginocchia, ma gli ultimi 10 metri me li sono risparmiati in quanto stava diventando davvero pesante a livello psicologico in quanto c'era anche un minimo timore di incastrarsi tra le rocce. E se si incastra l'ultimo della fila il problema è grosso in quanto non può essere tirato e non si può tornare indietro. Arretrati di qualche decina di metri ci siamo fermati in un piccolo anfratto dove ci siamo riposati qualche decina di minuti seduti nel fango, tra le rocce: spente le luci il buio ed il slenzio erano totali. Sottoterra, a non si sa quanti metri sotto il suolo, senza telefoni o contatti col mondo. La sensazione non è bellissima, lo posso assicurare, anche se il contatto con sè stessi è davvero elevato, non vale certo il rischio che si capisce di correre in quel momento. Tornando indietro ci siamo pure persi in uno snodo, niente panico poichè la grotta era relativamente semplice, ma anche li capisci che basta un nulla, in una grotta più complessa, per perdersi sottoterra e rimanerci. Ci vuole pazienza, calma ed attrezzatura/cibo, ecco cosa ci vuole! La grotta, nel senso opposto, è semplicemente un'altra, irriconoscibile in molti tratti, e quando in una stanza grande cerchi un cunicolo non è semplice trovarlo. Dopo qualche errore comunque siamo riusciti a risbucare alla luce del sole e, nell'ultimo cunicolo in risalita, si sentiva spirare forte l'aria dall'esterno. Fuori dalla grotta gli occhi faticavano a sopportare l'intensità del sole caldo, ma nel gito di qualche secondo tutto si è normalizzato. Un'esperienza bella e forte anche se mi ha fatto capire che questo mondo non fa per me. Ora però davvero capisco quanto sia dura questa disciplina e quanto siano folli (in entrambe le accezioni positiva e negativa) quelli che la praticano.

[Reno Raines]

Rispetto per te che hai avuto il coraggio e l'opportunità di provare, io mi sentirei male al primo metro di cunicolo in cui strisciare, mi infastidiva anche leggere il resoconto, figurati

[Sergio]

Fatto per un breve periodo, ricordo che la parte fondamentale era essere sicuri di avvertire chi di dovere quando si andava in un posto e dove si andava esattamente

[Paul_Anderson]

Meteora nella speleologia!! Una sola grotta nel 1984 e basta (primi anni delle elementari). Pozzo di circa 30 metri, poi un cunicolo e un' altra sala. Ero lanciatissimo, la passione è durata molto poco...

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Meglio essere di stazza medio\piccola per darsi alla speleologia. Ho visto dei cunicoli ove sarei rimasto sicuramente incastrato...

[giuseppesole]

Anche a me interesserebbe provare. Invece, vie di roccia ne avete mai fatte?

[bersiker1980]

ho fatto anch'io una escursione simile, qualche anno fa. Non fa per me. In certi momenti l'angoscia era davvero opprimente

[menphisdaemon]

L'angoscia ci può essere solo al ritorno quando sbagli strada o, peggio, se ti incastri.

[Reno Raines]

L'angoscia ci può essere solo al ritorno quando sbagli strada o, peggio, se ti incastri.

Io la sento anche solo a pensare di strisciare in un cunicolo stretto che non so quando finirà, sclero, forse soffro di claustrofobia e non lo so

[cesko92]

complimenti, io non avrei coraggio

[bersiker1980]

L'angoscia ci può essere solo al ritorno quando sbagli strada o, peggio, se ti incastri.

a me veniva già solo a strisciare nei budelli: e ho fatto una grotta facile, da "principiantissimo" e accompagnato da gente esperta eh.
Non fci sono portato, si vede

[menphisdaemon]

Beh ma nemmeno io ci sono portato: è stata un'esperienza bellissima, ma non la rifarei mai. Sono quelle cose tipo bungee jumping: le fai volentieri una volta, poi ci pensi su e dici stop.

[bersiker1980]

Idem: sono stato contento di aver provato, ma se mi chiedessero di fare un'altra uscita direi di no.

[Reno Raines]

Vabbè, non hai sclerato nei cunicoli, quindi volendo, potresti anche rifarlo

[menphisdaemon]

Si si potrei sicuramente come ho detto alla mia ragazza, ma non lo rifarò perchè voglia di rischiare per cose che mi piacciono relativamente, di fare fatica di domenica mattina al posto di dormire e di non mangiare per ore perchè sei in mezzo ad acqua e fango....zero.

[bersiker1980]

non è che scleri però l'inquietudine (nel mio caso) era forte, a volte molto forte: non è che ci tengo a provare di nuovo sensazioni simili. Si presume che uno faccia certe robe per rilassarsi e svagarsi nel fine settimana!