Ma un sciopero per la benzina no?

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  • SonGohan
    Bodyweb Senior
    • Mar 2007
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    Originariamente Scritto da jack89 Visualizza Messaggio
    scusa ma l'elettricità per caricare le batterie arriva direttamente dallo spirito santo o usi anche tu la corrente che arriva da un impianto a vapore che brucia combustibili fossili e inquina decisamente di + che andare in macchina?
    Cos'è meglio:

    1)bruciare petrolio dentro tutte le auto che girano per la città e respiraci le emissioni sparate direttamente in faccia?

    2)bruciare petrolio in una centrale isolata distante dalla città per fare energia con cui caricare le batterie delle auto che utilizzeremo in città prive della cappa di smog?

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    • Sartorio
      Non utente di Bodyweb
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      Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
      C'è poi la grande differenza nel fatto che utilizza energia elettrica ma per adesso è tutt'altro che un vantaggio a mio parere.
      E'sostenibile in paesi come l'Italia, stento a crederci anche io, ma è così, se riuscissimo a non fallire rischieremmo seriamente di diventare una nazione modello dal punto di vista energetico.
      In Germania, dove il grosso dell'energia è prodotto dal carbone, giustamente l'auto elettrica comporterebbe più problemi che altro (anche se in Germania l'energia costa meno).
      Originariamente Scritto da gorgone
      il capitalismo vive delle proprie crisi.

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      • jack89
        Bodyweb Advanced
        • Jun 2007
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        Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
        No, sono dati ufficiali dell'ENEL, forniti giusto qualche settimana fa, in risposta a degli ecologisti da strapazzo che avevano imbastito una polemica sul carbone, tra l'altro l'Italia è il primo paese al mondo aver raggiunto la grid parity, ovvero il solare ci costa quanto le altre fonti energetiche, se non meno, in questi giorni c'è una polemica interessante sulle bollette e la fascia bi-oraria, ne stavamo parlando nel topic del nucleare.

        Riguardo le dichiarazioni ENEL:

        http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/03/29/news/enel_killer_del_clima_a_roma_la_protesta_di_greenpeace-32386076/

        E cito:

        E' stato fatto loro notare che ancora una volta stanno sbagliando indirizzo'', replica Enel che sottolinea come ''i dati parlino chiaro: nel 2011 il 42% dell'energia elettrica da noi prodotta è priva di qualunque tipo di emissioni, compresi i gas effetto serra. Inoltre, Enel è tra i maggiori produttori al mondo di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il 36 per cento della sua capacità produttiva, 35mila Megawatt su 97mila totali, è costituita da impianti alimentati con la forza dell'acqua, del vento, del sole e del calore naturale della terra. Una percentuale che ha ben pochi paragoni tra i grandi gruppi dell'energia al mondo. Le centrali Enel a carbone in Italia sono tra le più efficienti - continua la nota del gruppo energetico - le emissioni di polveri, ossidi di azoto e anidride solforosa sono meno della metà rispetto alle percentuali fissate a livello europeo a tutela della salute e dell'ambiente. Nella centrale di Brindisi stiamo inoltre sperimentando, tra i primi in Europa, la tecnologia della cattura dell'anidride carbonica che in prospettiva permetterà di azzerare anche questo tipo di emissione ritenuta responsabile dei cambiamenti climatici a livello mondiale, ma non certo a livello nazionale o regionale. Basti pensare che ogni giorno le centrali a carbone cinesi producono quello che tutte le centrali a carbone italiane producono in un anno. Attribuire a una singola centrale o a un singolo gruppo energetico la responsabilità di risolvere un problema globale di queste gigantesche dimensioni dimostra la miopia di chi lo sostiene". "Ma l'impegno a rendere sempre più efficienti anche le centrali termoelettriche prosegue anno dopo anno - continua la nota di Enel - nel 2010 le emissioni di gas effetto serra delle centrali dell'Enel si sono ridotte rispetto al 2009 in termini assoluti del 4,8% e quelle specifiche, cioè per chilowattora prodotto, del 5,7%. La produzione di energia elettrica da carbone in Italia è ferma al 13% del totale contro una media europeo di più del doppio (27%) con punte del 44% come in Germania. Nel mondo circa la metà dell'energia elettrica è prodotta con questo combustibile".





        Il problema è solo relativamente tecnologico, è fondamentalmente economico, relativo alle economie di scala, tengo a precisare che l'aspetto ecologico non ha particolare importanza per me, ti spiego:

        Il petrolio ed il gas escono letteralmente da buchi nel terreno, sono stati il combustibile economico e disponibile per eccellenza, non c'è bisogno di arrivare all'esaurimento dei giacimenti, se mai ci fosse seriamente questo rischio, basta che i costi di estrazione e di esportazione comincino a diventare troppo onerosi per le aziende petrolifere e ti troveresti letteralmente circondato da progressi significativi nei campi dell'immagazzinamento di energia e dello sfruttamento di combustibili alternativi, non è un caso che le più grandi multinazionali energetiche hanno le mani in pasta nel settore rinnovabili, si stanno preparando il terreno.
        Già adesso, per usare una metafora pertinente stiamo raschiando il fondo del barile, sfruttando le sabbie bituminose ed il cranking per l'estrazione del gas (pericolosissimo per le falde acquifere).



        Da un punto di vista strettamente pratico conta vivere alla giornata, per ora si ripiega su GPL/Metano/motorini/elettrico, il futuro è imprevedibile.

        ok che è wikipedia però dice più o meno quello che ti dicevo io, mi sembra decisamente troppo ottimistico produrre il 50% dell'energia da fonti rinnovabili...

        Originariamente Scritto da SonGohan Visualizza Messaggio
        Cos'è meglio:

        1)bruciare petrolio dentro tutte le auto che girano per la città e respiraci le emissioni sparate direttamente in faccia?

        2)bruciare petrolio in una centrale isolata distante dalla città per fare energia con cui caricare le batterie delle auto che utilizzeremo in città prive della cappa di smog?
        la centrale "isolata" sarà cmq vicino a casa di qualcuno, se devono iniziare a dover sostenere la produzione di energia per anche tutti i trasporti ne dovranno costruire molte altre, la vuoi vicina a casa tua? e tra l'altro per una questione di rendimenti, se tu bruci metano per far andare un motore, hai rendimenti molto + alti, che se lo stesso metano lo usi per produrre elettricità che poi ricaricherà delle batterie che dovranno fare andare un motore, rendimenti peggiori vuol dire, + soldi e + inquinamento. quello che dici tu è come nascondere la polvere sotto il tappeto e dire che ora è tutto pulito.

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        • Sartorio
          Non utente di Bodyweb
          • Dec 2004
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          ok che è wikipedia però dice più o meno quello che ti dicevo io, mi sembra decisamente troppo ottimistico produrre il 50% dell'energia da fonti rinnovabili...
          http://it.wikipedia.org/wiki/Produzi...on_rinnovabili
          A livello globale hai sicuramente ragione, l'Italia è un caso particolare, per i motivi già illustrati in precedenza, inoltre avendo abbandonato da subito il nucleare ci siamo ingegnati in altre maniere.

          Sinceramente, a costo di sembrare uno squallido cinico, dell'inquinamento mi importa poco.
          Se per costruire pannelli più economici ed efficienti dovessimo distruggere il bacino dell'Orinoco ci passerei sopra direttamente con la ruspa.

          Nell'altro topic tu hai buttato una cosa lì quasi senza pensarci, hai detto: "ok, il vento è gratis"

          In quella piccola osservazione hai riassunto perfettamente il nucleo del discorso, l'aumento del costo dell'energia è causato in primis dall'aumento del costo delle materie prime e della loro estrazione (uranio petrolio gas carbone) , se le materie prime sono potenzialmente illimitate e gratuite hai fatto bingo, poco importa se all'inizio saranno necessari degli investimenti per gli impianti, a livello produttivo questi costi si ammortizzano, lo stesso aumento della produzione comporta automaticamente una riduzione dei costi per unità di prodotto.
          Originariamente Scritto da gorgone
          il capitalismo vive delle proprie crisi.

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          • 600
            been there, done that
            • Mar 2009
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            • Quel paese
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            Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
            E'sostenibile in paesi come l'Italia, stento a crederci anche io, ma è così, se riuscissimo a non fallire rischieremmo seriamente di diventare una nazione modello dal punto di vista energetico.
            In Germania, dove il grosso dell'energia è prodotto dal carbone, giustamente l'auto elettrica comporterebbe più problemi che altro (anche se in Germania l'energia costa meno).
            La diffusione dell'auto elettrica comporterebbe, ovviamente, una maggiore richiesta di energia elettrica. La produzione non avrebbe modo di stare dietro a questa richiesta e le conseguenze che si possono immaginare sono un'impennata dei costi in bolletta o, peggio, la mancanza di energia per qualcuno. Non sono sicuro di voler rischiare il blackout in ospedale perché qualcuno vuol fare shopping la domenica con l'auto. Allo stesso modo non mi sembra piacevole immaginare di pagar la bolletta 3-4 volte tanto, l'utilizzo "domestico" di energia di norma è molto più importante di quello nel trasporto.

            Se anche sul lungo periodo si riuscisse a coprire il fabbisogno energetico e si riuscisse a farlo con energie "pulite" sarebbe semplicemente un nuovo problema. Una volta sparito il vincolo economico dall'auto l'utilizzo esploderebbe. Se l'auto elettrica risolve i problemi relativi all'inquinamento per il resto ci ritroveremmo tutti i problemi che già ci sono ora in forma ancora più grave...parlo dei problemi alla mobilità, incidenti, perdita di vivibilità nelle città, ecc ecc...

            Se l'auto del futuro è questa: http://www.teslamotors.com/sites/def...5windmills.jpgla mobilità del futuro è questa http://evidencebasedliving.human.cor...raffic_jam.jpg e questo http://3.bp.blogspot.com/-FxUZi0Q77C...r-accident.jpg
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            Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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            • Sartorio
              Non utente di Bodyweb
              • Dec 2004
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              Sarebbe comunque un passaggio graduale, anzi a dirla tutta è già cominciato, non è che dall'oggi al domani siamo tutti elettrici e gli ospedali vanno in crisi. Nessuno rinuncerà mai al veicolo personale, la mobilità del futuro potrà essere ancora a combustione interna, oppure sarà elettrica, oppure sfrutteremo chissà quale magica fonte energetica, ma le code ci toccheranno comunque, almeno fino all'invenzione dell'antigravità e delle macchine volanti, e non sono del tutto sicuro neppure in questo caso, il traffico si sposterebbe solo qualche piano più su.
              Originariamente Scritto da gorgone
              il capitalismo vive delle proprie crisi.

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              • SonGohan
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                Originariamente Scritto da jack89 Visualizza Messaggio
                quello che dici tu è come nascondere la polvere sotto il tappeto e dire che ora è tutto pulito.
                Non esattamente. Se la "polvere" viene emessa distante da dove respiriamo più difficilmente ci prenderemo un tumore ai polmoni.

                A tendere la "polvere" emessa si distribuisce uniformente su tutta l'atomofera quindi un pò di inquinamento "di fondo" dobbiamo beccarcelo comunque. Spostare il tutto in una centrale isolata vuol dire che la polvere concentrata appena immessa nell'atmosfera non c'è la respiriamo.

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                • hollywoodundead
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                  Originariamente Scritto da iMax87 Visualizza Messaggio
                  ma cosa serve? tanto la benzina che non fai oggi la farai domani o quando finirà lo sciopero, è inutile

                  e il prezzo salirà sempre, mettetevelo in testa, tasse a parte stiamo prosciugando una risorsa come il petrolio destinata ad esaurirsi
                  quoto

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                  • 600
                    been there, done that
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                    Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
                    Sarebbe comunque un passaggio graduale, anzi a dirla tutta è già cominciato, non è che dall'oggi al domani siamo tutti elettrici e gli ospedali vanno in crisi. Nessuno rinuncerà mai al veicolo personale, la mobilità del futuro potrà essere ancora a combustione interna, oppure sarà elettrica, oppure sfrutteremo chissà quale magica fonte energetica, ma le code ci toccheranno comunque, almeno fino all'invenzione dell'antigravità e delle macchine volanti, e non sono del tutto sicuro neppure in questo caso, il traffico si sposterebbe solo qualche piano più su.
                    Mi aspettavo una risposta più ottimistica a dire il vero. Voglio dire molti dei problemi delle auto (code, incidenti, violazione varie del cds,...) saranno comunque probabilmente fortemente mitigati grazie a tecnologie già ampiamente realizzate oggi (ISA, RFID nei suoi mille utilizzi, LDW,...) ma a mio parere i grossi problemi di fondo rimarranno.

                    Se nessuno rinuncierà al veicolo personale dipenderà anche da precise scelte politiche che si faranno. Certo negli USA è molto improbabile mentre già in Europa una grossa riduzione delle auto nei prossimi anni può esser più vicina di quanto si pensa [*].
                    Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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