Integrazione? Uhm...si' ok...ma di chi?

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  • cesko92
    Real Motherfuckin G
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    • In da hood (East Coast)
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    Sean, onestamente, non hai mai pensato di provare a scrivere un libro o di tentare la via politica?
    Originariamente Scritto da Sean
    faccini, kazzi, fike, kuli
    cesko92 [at] live.it

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    • Felix86
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      • Sep 2011
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      Originariamente Scritto da Manx Visualizza Messaggio
      In poche parole...i pochi occidentali che hanno coscienza di sé e dell'Europa, che oggi non c'è piu', sono li'...sulla postazione perduta, "in piedi sulle rovine" direbbero Evola e Spengler. La resistenza oramai non si puo' fare piu' con le armi...ma diventa cosa da coltivare in sè e in isolamento.
      coltivando soli soli l'utopia di un ritorno? il fatto è che un "posto" una nazione non esiste senza una cultura che la custodisca

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      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
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        • In piedi tra le rovine
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        Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
        Tra molto poco, tutto ciò (fallita integrazione, declino demografico degli europei autoctoni, sostituzione etnica/culturale, fine dell'Occidente) sarà solo ed esclusivamente un problema vostro, non mio.
        Aah che liberazione non doversi più fare troppe seghe mentali sul futuro della tua (ben presto ex) nazione.
        Anche i gerarchi nazisti scampati in Sud America si preoccupavano ancora della loro Germania, e della conservazione (per tempi migliori) dell'Idea. Non considerarono mai la fuga un egoistico salvarsi la pelle ma una necessità. D'altra parte, potremmo essere tutti i primi in un qualche paese andino o africano: il difficile è esserlo a Roma. Ci sono idee romantiche alle quali certi animi non possono restistere: Evola quando morì si fece sollevare in braccio dai suoi amici per avere negli occhi come ultima immagine quella del profilo, rubato da una finestra, dell'Urbe civilizzatrice. Teodora, la moglie di Giustiniano, quando a lei e al marito fu offerta una via di fuga dai rivoltosi che assediavano il palazzo imperiale, rispose che il trono era il miglior sepolcro e la porpora il più prezioso dei sudari. L'esilio non è mai dorato, può essere strategico, può essere necessario, può essere imposto ma non è mai comodo. C'è sempre una casa verso la quale corrono i pensieri, c'è sempre una terra, dei profumi, dei volti, un mare...Se fossi ancora giovane magari me ne sarei andato anche io, chissà. Ora, mi rendo conto di non poter rinunciare all'Italia, pur così ridotta.

        Della politica, non mi interesso più. Neppure delle contingenze quali la questione immigratoria, l'elevata criminalità, il diffuso latrocinio (anche di Stato), le caste piccole e grandi, i dittatori burocratici. La morte della cultura mi addolora ma non troppo: c'è n'è ancora così tanta da doverne cavare dal passato che - sono sicuro - morirò prima di averla conosciuta tutta. Un tesoro sterminato, bellezze che devo ancora scoprire. Sopporto volentieri qualche kebabbaro, se in cambio so di avere a pochi chilometri ancora la Sistina da poter visitare a piacimento. La fortuna artistica dell'Italia è stata quella di essere un Paese diviso per secoli in tanti piccoli staterelli: ogni città-capitale faceva a gara con le altre per edificare le regge più belle, le chiese più grandi, le opere più strabilianti. La Francia ha solo Parigi: noi, da Venezia a Mantova, da Napoli a Palermo, da Milano all'inarrivabile Roma, noi abbiamo una corona di diademi. Questo piroscafo mentre affonda, e se è destinato ad affondare, contiene ancora tante meraviglie che non posso non scegliere di affondare con esso.

        E' questa l'idea dell'Italia che vorrei si salvasse, e alla quale mi sono legato irrimediabilmente, e che è l'unica che contiene in sè un frammento di Eterno: la Bellezza. Noi dobbiamo guardare oltre, noi siamo già oltre: se la Bellezza è divina, in qualche maniera, in una qualche forma si salverà.
        Last edited by Sean; 16-03-2012, 01:13:18.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • Sergio
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          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          Non vorrei arrivare a scoprire che il "merito" adesso non esiste. Prendo un esempio che mi fanno sempre (proprio qui su BW) quando si parla di Israele: mi dicono che, se pure quella terra non spetta loro (quanto meno non per diritto biblico, come invece vanno accampando gli israeliani) gli ebrei meritano di stare lì perchè la sanno difendere, sono più forti, hanno saputo - durante i secoli - accumulare fortune e intrecci politici oggi utili (vedi quelli con gli USA). Conseguenza logica, hanno anche il "diritto" di tenere la Palestina dietro ad un muro, col permesso di ricevere acqua e cibo solo se lo dicono loro. In effetti, a pensarci, è o non è un merito - sullo scacchiere a-morale della Storia - saper giocare bene le proprie pedine? Si sono presi non solo la terra biblica, ma anche di più, oltre addirittura gli accordi ONU, ma vince il forte e le discussioni etiche stanno a zero.

          Non parleremmo neppure di invasioni islamiche o di altri colori, se l'Europa fosse Europa, ovvero quella che a Lepanto difese la sua cultura, la sua tradizione, il suo mondo dal diventare altro da sè, scornando la flotta turca. Se l'Europa fosse l'Europa si verrebbe qua chiedendo permesso, rispettando le Leggi, le costituzioni, la nostra storia. Il fatto è che ultimamente l'uomo occidentale è impegnato a inseguire non si sa più bene quale benessere, quale orizzonte: invece di proseguire in un ordine, lo disgrega; invece di coltivare la sua terra (valoriale, tradizionale, culturale) la abbandona - la cecità spirituale è un abbandono, se pur fisicamente siamo ancora qua.

          La Germania, Manx, ne è l'esempio perfetto, e difatti non a caso questo thread esordisce con immagini che di Germania hanno ben poco: perchè? Ma perchè il popolo tedesco è stato costretto (e poi si è costretto) a non potersi più affermare in senso pieno e sovrano, secondo il suo portato storico millenario. Guai a dire: "ma qua forse questi turchi sono troppi, non possiamo più assorbirli", qualcuno sventolerebbe loro davanti al naso l'accusa di essere nazisti e razzisti, che viene sempre buona. Questo fantasma (di una brodolosa correttezza formale da dover tenere sempre e comunque, a scapito anche di se stessi) aleggia non solo sulla Germania ma, a ben guardare, sulla Europa tutta. Dove è scritto che i confini degli stati debbano essere abbattuti? Dove che i musulmani debbano avere qua le loro moschee (quando nei loro paesi non si possono edificare chiese, ed il culto cristiano è vietato quando non perseguitato, ovvero quando non c'è reciprocità)?

          Questo è legittimo che accada se è una nostra concessione sovrana, non un obbligo di un "politicamente corretto" o di un fumoso diritto "democratico", libertario, illuminato o imposto da enti altrettanto fumosi. E' così facile distruggere una cultura? Lo è, se il veleno mortale non viene dall'esterno (il nemico può essere ricacciato) ma dal proprio interno, raggelante e paralizzante. Gli stranieri non hanno nessun diritto (mi spiace, ma la Storia questo insegna e declina) se non quelli che lo Stato sovrano decide di concedere loro; tanto che, i musulmani sanno bene che si possono permettere questo e quello perchè lo Stato non interviene. Alla domanda: "ma perchè voi non fate aprire delle chiese nei vostri paesi e non concedete la libertà di culto e la parità di fronte allo Stato?", la risposta è una sola, sempre quella: "guardate che se nel vostro Stato voi vietereste l'apertura delle moschee, noi ci adegueremmo. Ciascuno a casa propria decide". Ed è vero, hanno ragione: ciascuno a casa propria decide.

          Noi abbiamo deciso di non decidere, non più, e lo strappo - se salvifiche variabili storiche non interverranno - sarà destinato ad allargarsi. Ma è chiaro che occorre una palingenesi che deve venire, innanzitutto, da noi stessi.

          Starei molto attento sulla questione terzomondista, perchè - per sottolineare il "merito" - si potrebbe facilmente replicare che quella (poca) di civiltà che c'è là dove ci sono ancora codici tribali e capanne è stata portata dagli europei, e che, se non conosci il valore del petrolio e dell'oro è facile che il più furbo od il più forte te lo porti via da sotto al sedere. Si potrebbe replicare che, anche quando l'uomo bianco non andava in quelle terre, qua c'erano le città di marmo e avorio, là le capanne; che qua oggi ci sono i grattaceli e là ancora le capanne: qualcosa, sul piano del "merito", questo vorrà dire. E ancora: prima di puntare il dito sull'Occidente, i popoli arabi (ma anche indiani) devono chiedersi com'è che ora che il colonialismo è terminato (e le risorse sono nella piena disponibilità di quegli stati) la popolazione soggiace ancora ad una povertà diffusa, ad una mancanza di tutto, mentre poche caste o famiglie hanno i rubinetti d'oro in casa? Com'è che la democrazia non penetra (e così i "diritti" occidentalmente intesi) mentre ci sono stati teocratici, dittature familiari, clan tribali, barbare commistioni tra diritto divino ed umano, a formare una unica società?

          Starei molto attento, perchè se lasciamo passare il "diritto" al mondo globale, al nomadismo globalizzato, allora si legittima la dottrina americana della esportazione in quei paesi delle democrazia a suon di bombe, e mandiamo in soffitta la favola dell'autoderminazione dei popoli. Si diventa manichei, ovvero quelli stanno ancora attaccati al Corano e noi che ci siamo, dai presocratici ad oggi, evoluti nel pensiero e nel diritto, abbiamo il dovere di civilizzarli, invadendoli o bombardandoli per liberarli da loro stessi.

          E' chiaro che entreranno in collisione, prima o poi, due idee e due concetti diversi ed opposti di intendere la cultura, la tradizione, gli Stati, la religione, i diritti, le forme di governo: al salotto buono questi immigrati non si sono ancora accomodati (non sono stati fatti ancora accomodare), tanto che, come notato, abitano generalmente nelle periferie. Chissà che l'uomo occidentale non si svegli, quando se li troverà nel salotto di casa? L'uomo ha sempre speso le belle parola quando non si è trattato di metterci del proprio, quando non era il suo ad essere in pericolo: ci sono molle che solleticano gli istinti più bassi e belluini, e quella del "mio recinto", quella della proprietà fonda un intero e secolare sistema economico e politico, in nome del quale sono già state fatte delle guerre. Se non sarà la spinta spirituale a salvare la Tradizione, sarà quella economica e materiale: sarà il proprio voler restare al comando delle leve, forse, a risvegliare l'uomo occidentale. Non ci farà mai accomodare l'amico Abdul nel salotto dove fanno bella mostra di sè le Bibbie rilegate ed i tomi di filosofia platonica ed aristotelica. Scorrerà il sangue, come sempre.
          Ottimo... non c'era neppure bisogno di specificarlo

          Hai ampliato la riflessione, questo si che può essere un timore legittimo, ma è tardi, ti rispondo domani. Rispondo, non controbatto... non ho deciso ancora se sono pro o contro



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          • Sergio
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            Anche i gerarchi nazisti scampati in Sud America si preoccupavano ancora della loro Germania, e della conservazione (per tempi migliori) dell'Idea. Non considerarono mai la fuga un egoistico salvarsi la pelle ma una necessità. D'altra parte, potremmo essere tutti i primi in un qualche paese andino o africano: il difficile è esserlo a Roma. Ci sono idee romantiche alle quali certi animi non possono restistere: Evola quando morì si fece sollevare in braccio dai suoi amici per avere negli occhi come ultima immagine quella del profilo, rubato da una finestra, dell'Urbe civilizzatrice. Teodora, la moglie di Giustiniano, quando a lei e al marito fu offerta una via di fuga dai rivoltosi che assediavano il palazzo imperiale, rispose che il trono era il miglior sepolcro e la porpora il più prezioso dei sudari. L'esilio non è mai dorato, può essere strategico, può essere necessario, può essere imposto ma non è mai comodo. C'è sempre una casa verso la quale corrono i pensieri, c'è sempre una terra, dei profumi, dei volti, un mare...Se fossi ancora giovane magari me ne sarei andato anche io, chissà. Ora, mi rendo conto di non poter rinunciare all'Italia, pur così ridotta.

            Della politica, non mi interesso più. Neppure delle contingenze quali la questione immigratoria, l'elevata criminalità, il diffuso latrocinio (anche di Stato), le caste piccole e grandi, i dittatori burocratici. La morte della cultura mi addolora ma non troppo: c'è n'è ancora così tanta da doverne cavare dal passato che - sono sicuro - morirò prima di averla conosciuta tutta. Un tesoro sterminato, bellezze che devo ancora scoprire. Sopporto volentieri qualche kebabbaro, se in cambio so di avere a pochi chilometri ancora la Sistina da poter visitare a piacimento. La fortuna artistica dell'Italia è stata quella di essere un Paese diviso per secoli in tanti piccoli staterelli: ogni città-capitale faceva a gara con le altre per edificare le regge più belle, le chiese più grandi, le opere più strabilianti. La Francia ha solo Parigi: noi, da Venezia a Mantova, da Napoli a Palermo, da Milano all'inarrivabile Roma, noi abbiamo una corona di diademi. Questo piroscafo mentre affonda, e se è destinato ad affondare, contiene ancora tante meraviglie che non posso non scegliere di affondare con esso.

            E' questa l'idea dell'Italia che vorrei si salvasse, e alla quale mi sono legato irrimediabilmente, e che è l'unica che contiene in sè un frammento di Eterno: la Bellezza. Noi dobbiamo guardare oltre, noi siamo già oltre: se la Bellezza è divina, in qualche maniera, in una qualche forma si salverà.
            Ok, supponi di volere fare la rivoluzione, quanti siamo?
            Tu, io (ipotesi), poi Peppino viene solo se si fa di lunedì perchè la domenica c'è la partita, Gustavo deve guardare su Wikipedia cosa significa "contingenze" nel tuo discorso, ma internet non gli va perchè non ha pagato la bolletta, Tonino non ha voglia perchè "ma si, che vuoi fare, va bene così, se tutti fanno così significa che va bene...", Naldo ha avuto un incidente in macchina perchè voleva fare il furbo ed ha tagliato la strada non dando la precedenza..... bho, io lo vedo allo sfascio questo paese e voglio godermi la vita da "vigliacco" in "esilio".... o forse cerco e trovo la ricchezza nelle persone, nei rapporti interpersonali, quelli umani, piuttosto che strettamente nella terra natia, forse perchè ammiro il monumento costruito dall'uomo allo stesso modo della natura, forse trovo ovunque quello che ho in Italia, poi Venezia ogni tanto me la vado a vedere anche io (lo scorso fine settimana ero li e me la sono fotografata tutta ) , Pompei, Roma ci torno quando posso, sperando che non spariscano forse un po' con la stessa incoscienza di una persona che non ricicla la spazzatura e gira in suv, ma teme l'inquinamento.



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            • Manx
              Pornotrainer SdS ("Mezzo-morto") - Arrivederci Bud. R.I.P
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              • Un tempo e per tanto tempo in Germania...
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              Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
              Tra molto poco, tutto ciò (fallita integrazione, declino demografico degli europei autoctoni, sostituzione etnica/culturale, fine dell'Occidente) sarà solo ed esclusivamente un problema vostro, non mio.
              Aah che liberazione non doversi più fare troppe seghe mentali sul futuro della tua (ben presto ex) nazione.
              Proprio stando a distanza invece...ti accorgerai che sei ancora molto legato al tuo paese d'origine e che colando questo a picco...si sta portando con sé anche una parte di te. La preoccuapzione per esso diventerà parte delle preoccupazioni per te stesso. Ora è presto per farci caso, ma quando starai fuori da almeno 6-7 anni come me...inizierai, purtroppo, a capirlo. E ti diro'...quando me ne sono andato, a 26 anni, la pensavo grosso modo come te...ringalluzzito dalle altre possibilità che pensavo si srebbero palesate (e in parte lo sono state), dalla piena libertà e autonomia che mi avrebbero determinato questo soggiorno che doveva essere di tre mesi (ma autonomia e libertä c'è solo in riferimento ad un "ordine"...e il tuo "ordine" è la madre-patria, è l'indice di paragone), dalla voglia di avventure nuove ed esperienze. Sono cose che "a distanza" assumono un aspetto e significato diverso, ma anche ambiguo: la madre-patria è matrigna, si', ma anche e in ogni caso madre.

              Originariamente Scritto da Felix86 Visualizza Messaggio
              coltivando soli soli l'utopia di un ritorno? il fatto è che un "posto" una nazione non esiste senza una cultura che la custodisca
              No, nessuna utopia. Non c'è mai un "ritorno" che non sia una distorsione di sé...l'"originarietà" non torna mai..., se non distorta. Possiamo,anzi, dobbiamo, solo guardare avanti e con nostalgia ripensare a quanto abbiamo perso. Il "ritorno" semmai è davanti a noi...poichè dobbiamo "creare valori, che sono degni di essere mantenuti" (Moeller van den Bruck).

              SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
              Anarco-Training
              M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
              No mental :seg: Crew
              Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
              I.O.M Jesi & Vallesina

              Le domande dell'aspirante bidibolder
              Originariamente Scritto da TONY_98
              Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
              Originariamente Scritto da Perineo
              vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
              Originariamente Scritto da Spratix
              C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
              Fai da te - Il tagliando
              Originariamente Scritto da erstef
              Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
              Disagio alimentare & logistica bidibolder
              Originariamente Scritto da Gianludlc17
              se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
              Estetica rulez
              Originariamente Scritto da 22darklord23
              la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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              • Sergio
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                Originariamente Scritto da Manx Visualizza Messaggio
                Proprio stando a distanza invece...ti accorgerai che sei ancora molto legato al tuo paese d'origine e che colando questo a picco...si sta portando con sé anche una parte di te. La preoccuapzione per esso diventerà parte delle preoccupazioni per te stesso. Ora è presto per farci caso, ma quando starai fuori da almeno 6-7 anni come me...inizierai, purtroppo, a capirlo. E ti diro'...quando me ne sono andato, a 26 anni, la pensavo grosso modo come te...ringalluzzito dalle altre possibilità che pensavo si srebbero palesate (e in parte lo sono state), dalla piena libertà e autonomia che mi avrebbero determinato questo soggiorno che doveva essere di tre mesi (ma autonomia e libertä c'è solo in riferimento ad un "ordine"...e il tuo "ordine" è la madre-patria, è l'indice di paragone), dalla voglia di avventure nuove ed esperienze. Sono cose che "a distanza" assumono un aspetto e significato diverso, ma anche ambiguo: la madre-patria è matrigna, si', ma anche e in ogni caso madre.
                Manuel, ti è mai capitato di pensare alla "madre patria" come al pianeta intero? No, perchè allora potremmo pensare alla madre patria come una regione o una città, fiero di essere Fiorentino e me ne frego di tutto il resto

                Chi decide quale è il confine? Quello strettamente geografico-politico? O se cambia il confine politico mi disinnamoro di quel pezzo di terra?



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                • SonGohan
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                  Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                  Manuel, ti è mai capitato di pensare alla "madre patria" come al pianeta intero? No, perchè allora potremmo pensare alla madre patria come una regione o una città, fiero di essere Fiorentino e me ne frego di tutto il resto

                  Chi decide quale è il confine? Quello strettamente geografico-politico? O se cambia il confine politico mi disinnamoro di quel pezzo di terra?

                  Provocazione interessante, infatti è tutto relativo.

                  Sempre giocando al relativismo potrei farti notare che un padre, solitamente, vuole più bene a proprio figlio rispetto al figlio di suo fratello. Immagino sia pure sensato supporre che quello stesso padre voglia più bene al figlio di suo fratello piuttosto che al figlio di un suo cugino di secondo grado.

                  Continuando a giocare al relativismo mi sembra ancora del tutto lecito immaginare che quel padre vorrà un pochino più bene al figlio di suo cugino di secondo grado piuttosto che al figlio di un estraneo.

                  Date queste premesse si può pensare che sia atavico ed inconsciamente istintivo fare del favoritismo ai propri connazionali rispetto agli stranieri giunti dall'altra parte del globo. Non è questione di giusto o sbagliato, sono istinti naturali che abbiamo dalla notte dei tempi.

                  Il razzismo per me è odiare le altre razze/etnie/nazionalità, il razzismo per me è avere qualcosa contro gli altri.
                  Fare del favoritismo verso i propri connazionali rispetto agli stranieri non è razzismo: non odio nessuno, amo e rispetto tutti ma semplicemente ci sono persone che per istinto naturale sono portato ad amare più di altre.

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                  • Sergio
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                    Originariamente Scritto da SonGohan Visualizza Messaggio
                    Provocazione interessante, infatti è tutto relativo.

                    Sempre giocando al relativismo potrei farti notare che un padre, solitamente, vuole più bene a proprio figlio rispetto al figlio di suo fratello. Immagino sia pure sensato supporre che quello stesso padre voglia più bene al figlio di suo fratello piuttosto che al figlio di un suo cugino di secondo grado.

                    Continuando a giocare al relativismo mi sembra ancora del tutto lecito immaginare che quel padre vorrà un pochino più bene al figlio di suo cugino di secondo grado piuttosto che al figlio di un estraneo.

                    Date queste premesse si può pensare che sia atavico ed inconsciamente istintivo fare del favoritismo ai propri connazionali rispetto agli stranieri giunti dall'altra parte del globo. Non è questione di giusto o sbagliato, sono istinti naturali che abbiamo dalla notte dei tempi.

                    Il razzismo per me è odiare le altre razze/etnie/nazionalità, il razzismo per me è avere qualcosa contro gli altri.
                    Fare del favoritismo verso i propri connazionali rispetto agli stranieri non è razzismo: non odio nessuno, amo e rispetto tutti ma semplicemente ci sono persone che per istinto naturale sono portato ad amare più di altre.
                    Sono completamente d'accordo e ti provoco di nuovo. Provi più empatia verso un italiano viziato di 31 anni disoccupato che vive con i genitori e va in curva nord a sgolarsi tutte le domeniche gridando epiteti di ogni genere incazzato perchè non può permettersi l'iPhone (ma che palle sto iphone ) o provi più empatia verso un Nigeriano della stessa età, laureato in ingegneria, che ti si presenta stretta di mano decisa, sorriso ottimista di uno che ha sofferto, ma che sta facendo di tutto nella vita per farsi una posizione?

                    Campanilismo vs Individuo



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                    • Sergio
                      Administrator
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                      ......... se mi rispondi "ah, è ovvio in questo caso che uno è meritevole e l'altro molto meno", allora io ti dirò "diamo per lo meno l'opportunità a queste persone di dimostrare quanto valgono", stop, solo questo, pari diritti, gli svantaggi li hanno già se sono nati altrove.



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                      • SonGohan
                        Bodyweb Senior
                        • Mar 2007
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                        Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                        Sono completamente d'accordo e ti provoco di nuovo. Provi più empatia verso un italiano viziato di 31 anni disoccupato che vive con i genitori e va in curva nord a sgolarsi tutte le domeniche gridando epiteti di ogni genere incazzato perchè non può permettersi l'iPhone (ma che palle sto iphone ) o provi più empatia verso un Nigeriano della stessa età, laureato in ingegneria, che ti si presenta stretta di mano decisa, sorriso ottimista di uno che ha sofferto, ma che sta facendo di tutto nella vita per farsi una posizione?

                        Campanilismo vs Individuo
                        Controprovocazione molto valida.
                        Rispetto maggiormente il Nigeriano volenteroso ma "amo" maggiormente il connazionale sfaccendato.

                        Può succedere a tutti di avere un figlio scansafatiche che non rende particolarmente orgogliosi, ma gli si vorrà sempre più bene che al figlio di un estraneo.
                        Detto questo, proprio per il suo bene, un padre con un figlio del genere dovrebbe fare tutto ciò in suo potere per "provare a raddrizzare" il figlio testa di bip.

                        Ora, la nostra nazione si è riempita di connazionali teste di bip. Lo stato che dovrebbe essere il padre di tutti i nostri connazionali NON interviene per "raddrizzare" tutti questi figli impigriti e scansafatiche.

                        Abbiamo un padre snaturato che invece di agire alle cause dei problemi dei nostri figli si dimentica di essi e molto più comodamente li rimpiazza con il primo Nigeriano volenteroso trovato sul mercato globale.

                        Se il nostro stato ci amasse veramente troverebbe il modo di invertire il fenomeno che ci porta ad essere teste di ***** sfaccendate.

                        Patria vs "Società per azioni"

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                        • Manx
                          Pornotrainer SdS ("Mezzo-morto") - Arrivederci Bud. R.I.P
                          • Feb 2005
                          • 261824
                          • 3,024
                          • 3,636
                          • Un tempo e per tanto tempo in Germania...
                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                          Manuel, ti è mai capitato di pensare alla "madre patria" come al pianeta intero? No, perchè allora potremmo pensare alla madre patria come una regione o una città, fiero di essere Fiorentino e me ne frego di tutto il resto

                          Chi decide quale è il confine? Quello strettamente geografico-politico? O se cambia il confine politico mi disinnamoro di quel pezzo di terra?
                          Si' certo...ma questa concezione di stampo "illuministica" e "cosmopolita"...va proprio contro tutti i principi in cui credo, e che oggi, in un'epoca di piena democratizzazione (nella sua accezione negativa), egalitarismo (non credo nell'uguaglianza, ma il mio non è mero "razzismo biologico") e livellamento socio-culturale (verso il basso), cosi' di assenza di confini di ogni tipo, possono sicuramente suonare strano e molto "reazionario". Il confine lo decide l'Autorità...ma oramai è venuta meno. La stessa "europa" in realtà è un concetto piu' culturale che "geografico", poiché fanno parte di essa anche popolazioni di origine medio-orientale, cosi' come i suoi confini si insinuano verso Oriente. La stessa russia...in realtà è "meno" europea della Germania e dell'Italia, cosi' come lo sono, forse, gli stessi paesi di origine anglo-sassone.

                          SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
                          Anarco-Training
                          M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
                          No mental :seg: Crew
                          Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
                          I.O.M Jesi & Vallesina

                          Le domande dell'aspirante bidibolder
                          Originariamente Scritto da TONY_98
                          Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
                          Originariamente Scritto da Perineo
                          vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
                          Originariamente Scritto da Spratix
                          C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
                          Fai da te - Il tagliando
                          Originariamente Scritto da erstef
                          Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
                          Disagio alimentare & logistica bidibolder
                          Originariamente Scritto da Gianludlc17
                          se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
                          Estetica rulez
                          Originariamente Scritto da 22darklord23
                          la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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                          • bersiker1980
                            decisamente grosso
                            • Dec 2006
                            • 8449
                            • 692
                            • 579
                            • Serenissima Veneta Repubblica
                            • Send PM

                            Ogni volta che leggo che i paesi del "terzo mondo" sono poveri per colpa degli europei mi viene il coccolone, francamente.
                            Specie pensando ai paesi del Maghreb
                            Last edited by bersiker1980; 16-03-2012, 14:37:01.
                            sigpic

                            Commenta

                            • gorgone
                              for a while
                              • May 2008
                              • 6246
                              • 832
                              • 835
                              • nel cuore di chi è nel mio cuore
                              • Send PM

                              non sono neanche sicura che nella definizione di terzo mondo rientri il maghreb.

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                              • bersiker1980
                                decisamente grosso
                                • Dec 2006
                                • 8449
                                • 692
                                • 579
                                • Serenissima Veneta Repubblica
                                • Send PM

                                No in effetti nel caso del maghreb si tratta di "paesi in via di sviluppo". Il c.d. "secondo mondo". Che non riesce a diventare primo (almeno per ora)...e non certo per colpa degli europeri, imho.
                                sigpic

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