Quelle che vi propongo, sono delle mie riflessioni sull'amore di cui mi piacerebbe discutere con voi.
Dal momento che può sembrare strano che un utente 'sconosciuto' anziché chiedere se pane e burro vadano bene come colazione proteica parli di 'amore' e contando anche che io cerco sempre di legare ciò che qualcuno dice con ciò che questo qualcuno è, vi anticipo:
Sì, sono nuovo del forum. Avevo postato qualche tempo fa qualcosa riguardo una scheda che volevo seguire, poi ero un pochino scomparso ed adesso sono tornato.
Sono molto bello, ho 22 anni ma cerebralmente ne dimostro 5 o 6, faccio il bodybuilder di professione (sèèè, magari!!!! ahahaha) e nel tempo libero studio all'università.
A proposito di Università, se qualcuno ha voglia di farmi una relazione di fisica computazionale sulle simulazioni Montecarlo si faccia avanti! ahaha!
Ah sì, sono sardo
... Veniamo a noi.
Alcuni mesi fa ho avuto una delusione amorosa piuttosto importante. Sì, ci sono stato davvero male.
Ad essere sinceri non è stata neanche una delusione del tipo - l'amore è finito -, ma più del tipo -amore non corrisposto- e come tutte le persone che soffrono ho cercato di digerire il dolore: c'è chi lo fa bevendo, chi andando in palestra, chi utilizzando l'efficacissima tecnica del 'chiodo schiaccia chiodo' e chi, come me, si rinchiude in sé stesso a pensare.
Ciò che sto per scrivere comunque non riguarderà le dinamiche dell'innamoramento, quanto il concetto stesso d'amore.
Si tratta di un pezzo di uno scritto per l’appunto pensato durante il mio percorso di ritorno alla realtà.
Il testo completo è molto più lungo, ne metto solo un estratto, poi se la discussione diventerà interessante andrò avanti.
Ultima premessa: Ciò che scrivo, sebbene parli anche in modo impersonale, sono solamente mie opinioni. Non ho studiato psicologia (ma non credo neppure loro abbiano capito l'amore), non ho consultato libri nè specialisti. Sono solo mie personali opinioni. Se non siete d'accordo sentitevi liberi di aggredirmi, insultarmi, minacciarmi....
Ci deve essere qualcosa che funziona poco nel nostro modo di pensare all'amore in quanto è pieno di 'amori' che finiscono.
E questo... più cresco e meno riesco ad accettarlo poichè è un gioco ingiusto.
L'amore è una attività, se così vogliamo chiamarla, che richiede un dispendio enorme di tempo e di energie e non dà garanzie.
Io mi faccio sempre questo esempio: studierei all'università con impegno se ci fosse la possibilità che il mio impegno potesse venir vanificato dal fatto che il rettore ad esempio un bel giorno si svegli e dica che la mia laurea non è più valida?
Non penso.
Come tutte le cose 'importanti' che faccio, ho necessità di garanzie.
Certo, voi direte, è una cosa ovvio quella che ho detto. Sì, tanto ovvia quanto improbabile da tenere in considerazione quando le cose 'vanno bene'.
Ma cosa significa 'non avere garanzie' ?
Significa una cosa tanto precisa quanto triste.
Indipendentemente dalle nostre azioni vi è una possibilità non nulla che l'amore termini nell'altra persona.
Anche se sembra una frase innocente, cavoli, non lo è per nulla!!!!
Quando si conosce l'altra persona e la si vede innamorata ci viene da pensare che sia possibile prevederla, che sia nostra, che è impossibile che le cose vadano male perchè "ci siamo in sintonia" .... sbagliato, sbagliato, sbagliato!
Quando una persona è innamorata va bene tutto: ci verrà incontro, ci sopporterà, ci aiuterà, sarà disposta a discutere di ciò che non va bene nel rapporto, etc.
Quando non è più innamorata invece sarà una persona diversa dal come la abbiamo sempre conosciuta!
Sì, anche dal come era inizialmente. Il comportamento da 'non innamorata' iniziale (prima che s'innamorasse) è ben diverso dal comportamento da 'non innamorata' finale, cioè quando le è passato. In tante persone viene perfino una specie di rigetto iniziale dell'ex. Proprio si comportano perfino da 'nemiche'. Mah...
Non vi sembra tutto folle? Sì.
Voi vi comportate perfettamente, perfino sacrificando a volte voi stessi per la coppia e poi il ringraziamento è che .... 'non è più come prima, vorrei una pausa'.
Se siete dolci, lo siete troppo, se siete normali, siete menefreghisti, se vi interessate della sua vita siete oppressivi, se non ve ne interessate troppo allora sicuramente c'è un'altra...
C'è qualcosa che non mi torna... infatti.
Quelle sono parole per cercare di dare un motivo logico ad un qualcosa che un motivo logico neanche lo ha: l'amore è terminato.
Eh già, l'amore non è logico, non segue le leggi della logica umana, ma altre... diverse.
L'amicizia è un sentimento molto più controllabile poichè razionale. Tipicamente finisce per un motivo preciso. Logico.
L'amore no, quando sembra che tutto vada bene... il fulmine a ciel sereno. Sia chiaro, per fulmine non intendo un tradimento ma un problema fittizio che sorge.
Le conoscete anche voi le discussioni senza senso, i litigi senza motivo... perchè?
Perchè il litigio/discussione servirebbe per trovare un punto d'incontro su un qualche argomento quando invece il problema è che almeno una delle due persone non sente più nemmeno la necessità di trovare punti d'incontro con l'altra.
A questo punto è importante sottolineare un fatto:
Ci sono ‘gli estremisti’ del dialogo che sostengono che il dialogo possa risolvere tutto e che quindi se vi è dialogo sia quasi impossibile che un amore finisca.
They’re wrong, IMHO.
Il dialogo serve per risolvere problemi che seguono le leggi della logica per cui si trova una soluzione che risolva il problema, ma non vi sarà dialogo sulla faccia della terra che farà riaccendere una persona spenta.
Con il dialogo si può gestire il rapporto nel senso di : “lasciamoci ora”, “proviamo a continuare”, “diventiamo scopa-amici” e tutte queste meravigliose sfumature, ma la fiamma…. Quella no, non la si riaccende parlando.
Inizialmente la fiamma si accende anche tramite il dialogo poiché il dialogo è un potente mezzo per esprimersi (anche se ricordiamoci che ognuno recepisce le informazioni esterne filtrandole con il proprio modo di ragionare) e per colpire positivamente, ma una volta spenta, una volta conosciuti e svanito anche il fattore mistero, il dialogo non la farà più riaccendere…
Dal momento che può sembrare strano che un utente 'sconosciuto' anziché chiedere se pane e burro vadano bene come colazione proteica parli di 'amore' e contando anche che io cerco sempre di legare ciò che qualcuno dice con ciò che questo qualcuno è, vi anticipo:
Sì, sono nuovo del forum. Avevo postato qualche tempo fa qualcosa riguardo una scheda che volevo seguire, poi ero un pochino scomparso ed adesso sono tornato.
Sono molto bello, ho 22 anni ma cerebralmente ne dimostro 5 o 6, faccio il bodybuilder di professione (sèèè, magari!!!! ahahaha) e nel tempo libero studio all'università.
A proposito di Università, se qualcuno ha voglia di farmi una relazione di fisica computazionale sulle simulazioni Montecarlo si faccia avanti! ahaha!
Ah sì, sono sardo
... Veniamo a noi.
Alcuni mesi fa ho avuto una delusione amorosa piuttosto importante. Sì, ci sono stato davvero male.
Ad essere sinceri non è stata neanche una delusione del tipo - l'amore è finito -, ma più del tipo -amore non corrisposto- e come tutte le persone che soffrono ho cercato di digerire il dolore: c'è chi lo fa bevendo, chi andando in palestra, chi utilizzando l'efficacissima tecnica del 'chiodo schiaccia chiodo' e chi, come me, si rinchiude in sé stesso a pensare.
Ciò che sto per scrivere comunque non riguarderà le dinamiche dell'innamoramento, quanto il concetto stesso d'amore.
Si tratta di un pezzo di uno scritto per l’appunto pensato durante il mio percorso di ritorno alla realtà.
Il testo completo è molto più lungo, ne metto solo un estratto, poi se la discussione diventerà interessante andrò avanti.
Ultima premessa: Ciò che scrivo, sebbene parli anche in modo impersonale, sono solamente mie opinioni. Non ho studiato psicologia (ma non credo neppure loro abbiano capito l'amore), non ho consultato libri nè specialisti. Sono solo mie personali opinioni. Se non siete d'accordo sentitevi liberi di aggredirmi, insultarmi, minacciarmi....
Ci deve essere qualcosa che funziona poco nel nostro modo di pensare all'amore in quanto è pieno di 'amori' che finiscono.
E questo... più cresco e meno riesco ad accettarlo poichè è un gioco ingiusto.
L'amore è una attività, se così vogliamo chiamarla, che richiede un dispendio enorme di tempo e di energie e non dà garanzie.
Io mi faccio sempre questo esempio: studierei all'università con impegno se ci fosse la possibilità che il mio impegno potesse venir vanificato dal fatto che il rettore ad esempio un bel giorno si svegli e dica che la mia laurea non è più valida?
Non penso.
Come tutte le cose 'importanti' che faccio, ho necessità di garanzie.
Certo, voi direte, è una cosa ovvio quella che ho detto. Sì, tanto ovvia quanto improbabile da tenere in considerazione quando le cose 'vanno bene'.
Ma cosa significa 'non avere garanzie' ?
Significa una cosa tanto precisa quanto triste.
Indipendentemente dalle nostre azioni vi è una possibilità non nulla che l'amore termini nell'altra persona.
Anche se sembra una frase innocente, cavoli, non lo è per nulla!!!!
Quando si conosce l'altra persona e la si vede innamorata ci viene da pensare che sia possibile prevederla, che sia nostra, che è impossibile che le cose vadano male perchè "ci siamo in sintonia" .... sbagliato, sbagliato, sbagliato!
Quando una persona è innamorata va bene tutto: ci verrà incontro, ci sopporterà, ci aiuterà, sarà disposta a discutere di ciò che non va bene nel rapporto, etc.
Quando non è più innamorata invece sarà una persona diversa dal come la abbiamo sempre conosciuta!
Sì, anche dal come era inizialmente. Il comportamento da 'non innamorata' iniziale (prima che s'innamorasse) è ben diverso dal comportamento da 'non innamorata' finale, cioè quando le è passato. In tante persone viene perfino una specie di rigetto iniziale dell'ex. Proprio si comportano perfino da 'nemiche'. Mah...
Non vi sembra tutto folle? Sì.
Voi vi comportate perfettamente, perfino sacrificando a volte voi stessi per la coppia e poi il ringraziamento è che .... 'non è più come prima, vorrei una pausa'.
Se siete dolci, lo siete troppo, se siete normali, siete menefreghisti, se vi interessate della sua vita siete oppressivi, se non ve ne interessate troppo allora sicuramente c'è un'altra...
C'è qualcosa che non mi torna... infatti.
Quelle sono parole per cercare di dare un motivo logico ad un qualcosa che un motivo logico neanche lo ha: l'amore è terminato.
Eh già, l'amore non è logico, non segue le leggi della logica umana, ma altre... diverse.
L'amicizia è un sentimento molto più controllabile poichè razionale. Tipicamente finisce per un motivo preciso. Logico.
L'amore no, quando sembra che tutto vada bene... il fulmine a ciel sereno. Sia chiaro, per fulmine non intendo un tradimento ma un problema fittizio che sorge.
Le conoscete anche voi le discussioni senza senso, i litigi senza motivo... perchè?
Perchè il litigio/discussione servirebbe per trovare un punto d'incontro su un qualche argomento quando invece il problema è che almeno una delle due persone non sente più nemmeno la necessità di trovare punti d'incontro con l'altra.
A questo punto è importante sottolineare un fatto:
Ci sono ‘gli estremisti’ del dialogo che sostengono che il dialogo possa risolvere tutto e che quindi se vi è dialogo sia quasi impossibile che un amore finisca.
They’re wrong, IMHO.
Il dialogo serve per risolvere problemi che seguono le leggi della logica per cui si trova una soluzione che risolva il problema, ma non vi sarà dialogo sulla faccia della terra che farà riaccendere una persona spenta.
Con il dialogo si può gestire il rapporto nel senso di : “lasciamoci ora”, “proviamo a continuare”, “diventiamo scopa-amici” e tutte queste meravigliose sfumature, ma la fiamma…. Quella no, non la si riaccende parlando.
Inizialmente la fiamma si accende anche tramite il dialogo poiché il dialogo è un potente mezzo per esprimersi (anche se ricordiamoci che ognuno recepisce le informazioni esterne filtrandole con il proprio modo di ragionare) e per colpire positivamente, ma una volta spenta, una volta conosciuti e svanito anche il fattore mistero, il dialogo non la farà più riaccendere…
Commenta