Addio Araki

[c34]

Un altro grande che se nevà
x me che sono un ex collezionista e ho vissuto gli anni 80 da bambino le sue operefanno parte della mia infanzia

http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/articoli/1029772/addio-a-shingo-araki-disegnatore-di-goldrake.shtml

[PhD]

Ammazza...tutti lui li ha fatti! RIP

[salsa]

Ignoravo chi fosse....onestamente, ora leggendo l'articolo ha praticamente dato vita a tutti i cartoni della mia infanzia...( alcuni anche prima).

[Ecatombe]

riposi in pace!
da buon 30 enne cresciuto con i vari Goldrake, Devilman ecc e anche da collezionista di robot e action figures rimpiango questo grandissimo artista.

[Steel77]

Ignoravo chi fosse....onestamente, ora leggendo l'articolo ha praticamente dato vita a tutti i cartoni della mia infanzia...( alcuni anche prima).

idem

rip

[c34]

Si a l ivello di nome non era famosissimo n italia ùdiciamo che ho scoperto chi fsse quando ho iniziato a collezionare le sue opere ,nonostante le avessi già viste in tv da bimbo
R.I.P.

[Reno Raines]

Che peccato... (quando ho visto le prime notizie mi sono ca°°°o sotto, pensavo dicessero Hirohiko!)

[Sean]

Gli autori italiani delle immortali musiche di Goldrake dissero di aver avuto l'idea di quel tonante squillo di fiati, all'inizio della sigla, per annunciare al suono delle trombe l'avvio della puntata del cartone animato, così da richiamare tutti davanti alla tv. E l'idea funzionava: mai prima in Italia si era visto un tale sfoggio di colori, musiche, trame, personaggi e disegni così perfettamente animati. L'Actarus disegnato da Araki ha letteralmente rapito e formato una (e più di una) intera generazione.

Più, molto di più di un semplice anime. Si sognavano ad occhi aperti quelle storie, le armi di Goldrake, l'arrivo dei misteriosi UFO dallo spazio, il carattere chiuso e taciturno, limpido e forte di Actarus, i suoi amici; non fu mai un qualcosa di esterno allo spettatore, uno spettacolo che iniziava e finiva sullo schermo di una televisione, ma una serie di eventi e racconti che si replicavano nella nostra realtà di bambini. Dal terrazzo di casa mia, davvero ho guardato la luna rossa pensando che le armate di Vega quella sera sarebbe sbarcate sulla Terra; sono stato anche io sulla bellissima base lunare immaginata da Nagai e disegnata da Araki e dai suoi collaboratori per Itargos, Gandal, Zuril e re Vega, posta magicamente in un cratere del lato oscuro e invisibile del nostro satellite; ho atteso che Goldrake si rivelasse, nel mentre giocavo col modello del suo robot, un regalo di mio padre dal Giappone per il quale ancora oggi lo ringrazio: da noi allora possederlo era una vera primizia ed un motivo di vanto con gli amici.

Un racconto di formazione: e se questo è stato (epica di cavalieri, lotta di bene e male, nostalgie per terre perdute, fato che si compie e che strappa l'eroe dalla quiete della casa e dagli affetti) allora come tutta la mitologia è simbolo e vive qui e ancora. La morte, come la fine di una puntata, non conclude definitivamente nulla: la narrazione prosegue in un altrove dove misteriosi e inaccessibili adolescenti replicano le gesta, le immagini, le visioni di quell'Actarus al quale abbiamo consegnato, consapevoli e felici, un pezzo del nostro cuore.

...Dopo l'inverno, i rami spogli degli alberi di ciliegio ritrovano i propri bianchissimi petali alle pendici del monte Fuji. Mistero e impronta della luce che rinasce. Di nuovo all'aria aperta, ragazzini giocano il loro gioco, dal quale noi da qui ne siamo irrimediabilmente esclusi: la vita ci ha portato lontani e ci ha strappato la chiave per renderci accessibili quei segni ora segreti ma che pure furono i nostri. E' questa una morte?

Se quel bambino, mio principe di Fleed, ha mantenuto tutte le promesse che si sentiva maturare dentro, tu lo sai: l'ho lasciato lì sulla riva del mare, davanti ad una grande luna bassa all'orizzonte che rischiarava al suo fianco una figura al quale lui, salutandola, tendeva una mano come in sogno.

[naoto]

Actarus che corre verso la botola, per ritornare ad essere se stesso... il viaggio lungo un sogno di tutta la mia vita sin da quando ho ricordi.

Si getta nel vuoto, senza paura, accenna un calmo respiro, i contorni si sgretolano, diventa pura sostanza emozionale.

Quello che era prima, ora, non è più.

[Otoha]

Se non mi avesse disegnato Pegasus dove sarei a quest'ora...

[c34]

Rimango ancora affascinato dall 12 case ,da Actarus, dalla grazia di Lady Oscar e molooolto altro
faccio vedere ai miei figli i suoi cartoon anche ora che non sono + sotto i riflettorie nonostante ciò li adorano .

[lafettina]

R.i.p.