presto cadrà ne sono certo
La chiesa cattolica fa soldi con ilporno
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Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio[ATTACH=CONFIG]111663[/ATTACH]Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioQuesta ragazza è pronta per contribuire alla causa, scherzi a parte mi rendo conto che non ci fanno una bella figura, ma meglio far soldi così piuttosto che pretenderli dallo Stato.
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Originariamente Scritto da BB_fixed Visualizza Messaggionon mi stupisco che poi la gente non vada in chiesa....sentendo queste cose anche ai credenti fanno passare la voglia..
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioDifferenziare è importante, inutile negare che la Chiesa come entità economica ha il dovere di far quadrare conti e bilanci, se il porno può essere una soluzione allora va bene, l'importante è che si resti nella legalità, tanto non è che quei filmini vengono girati da preti e suore, fatto diverso la pedofilia, o le attività criminali di vario tipo, queste sono ingiustificabili.
In realtà il discorso può, in un certo senso, essere ancora reso più estremo venendo a convenire che l'impalcatura economica in cui siamo immersi non solo risulta essere "a-scientifica", ma può essere addirittura ricondotta ad un vero e proprio "sentire religioso" a sé stante e più o meno conscio. Rilievi in tal senso sono ad esempio pervenuti recentemente in ambiti sociologici e filosofici da personalità come Nelson e Goodchild, tramite opere di riferimento quali Economics as Religion (del primo) e The Theology of Money (del secondo). La conseguenza sarebbe che, molto spesso senza una reale coscienza, il non-credente (ateo o agnostico che sia) si ritrova alla pratica di una vera e propria subdola (perché appunto inconsapevole) e indesiderata fede spuria, mentre il credente (indipendentemente da qualunque confessione religiosa appartenga) è costretto ad un altrettanto "parassitario" sincretismo religioso (a meno di vivere da eremita sull'Himalaya).
La Chiesa in questo frangente, quale appunto entità anche economica, sembra cadere pienamente nel rischio, scendendo a compromessi con la stessa morale che trasmette da millenni. A dirla tutta essa stessa è ben consapevole del problema, visto che l'insegnamento non si possono servire due padroni riecheggia continuamente, ora più che mai, in dibattiti e omelie. Tuttavia, per usare un concetto smithiano, l'andazzo tende a divenire sempre più naturale, qui con l'accezione di "necessario" e non di "giusto".
Ritengo che il problema di una ristrutturazione economica di base, anche in senso radicale, non sia soltanto un problema scientifico, tecnologico e sociale, ma che rivesta anche tutte le caratteristiche di una questione teologica: occorre cioè ridefinire tutto in modo che, non solo la gestione economica sia efficiente, rispettando/preservando le risorse naturali e garantendo quindi l'opportuno grado di benessere per tutti; ma è altrettanto necessario che l'impostazione non evochi sentimenti di fede ingannevoli/indesiderati, consentendo ad ognuno di muoversi davvero liberamente nell'ambito del personale e realmente voluto credo religioso. Si tratta anche qui di ricercare una condizione "naturale" anche se probabilmente non sufficiente.Last edited by richard; 28-10-2011, 17:53:40.
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioDifferenziare è importante, inutile negare che la Chiesa come entità economica ha il dovere di far quadrare conti e bilanci, se il porno può essere una soluzione allora va bene, l'importante è che si resti nella legalità, tanto non è che quei filmini vengono girati da preti e suore, fatto diverso la pedofilia, o le attività criminali di vario tipo, queste sono ingiustificabili.
Tenete presente che in Germania le propaggini del Vaticano devono pagarle le tasse, non funziona come in Italia.Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioQuesta tua considerazione mi dà lo spunto per una riflessione di carattere generale che in qualche modo si riaggancia al discorso affrontato tempo fa nel thread sulla crisi economica europea. In quell'occasione muovevo una critica sulla "a-scientificità" (non da intendersi di strumenti, ma proprio come impostazione) delle discipline economiche e conseguente gestione politico-economica (si parlava in particolare dell'attuale significato di denaro).
In realtà il discorso può, in un certo senso, essere ancora reso più estremo venendo a convenire che l'impalcatura economica in cui siamo immersi non solo risulta essere "a-scientifica", ma può essere addirittura ricondotta ad un vero e proprio "sentire religioso" a sé stante e più o meno conscio. Rilievi in tal senso sono ad esempio pervenuti recentemente in ambiti sociologici e filosofici da personalità come Nelson e Goodchild, tramite opere di riferimento quali Economics as Religion (del primo) e The Theology of Money (del secondo). La conseguenza sarebbe che, molto spesso senza una reale coscienza, il non-credente (ateo o agnostico che sia) si ritrova alla pratica di una vera e propria subdola (perché appunto inconsapevole) e indesiderata fede spuria, mentre il credente (indipendentemente da qualunque confessione religiosa appartenga) è costretto ad un altrettanto "parassitario" sincretismo religioso (a meno di vivere da eremita sull'Himalaya).
La Chiesa in questo frangente, quale appunto entità anche economica, sembra cadere pienamente nel rischio, scendendo a compromessi con la stessa morale che trasmette da millenni. A dirla tutta essa stessa è ben consapevole del problema, visto che l'insegnamento non si possono servire due padroni riecheggia continuamente, ora più che mai, in dibattiti e omelie. Tuttavia, per usare un concetto smithiano, l'andazzo tende a divenire sempre più naturale, qui con l'accezione di "necessario" e non di "giusto".
Ritengo che il problema di una ristrutturazione economica di base, anche in senso radicale, non sia soltanto un problema scientifico, tecnologico e sociale, ma che rivesta anche tutte le caratteristiche di una questione teologica: occorre cioè ridefinire tutto in modo che, non solo la gestione economica sia efficiente, rispettando/preservando le risorse naturali e garantendo quindi l'opportuno grado di benessere per tutti; ma è altrettanto necessario che l'impostazione non evochi sentimenti di fede ingannevoli/indesiderati, consentendo ad ognuno di muoversi davvero liberamente nell'ambito del personale e realmente voluto credo religioso. Si tratta anche qui di ricercare una condizione "naturale" anche se probabilmente non sufficiente.
Monsignor Vecchi affermò che il marketing fosse una invenzione di Gesù, testuali parole.
L'organizzazione gerarchica piramidale, le "divise", abito talare e saio, la propaganda fide, intesa come attività pastorale, non mi riferisco all'organizzazione che porta lo stesso nome, descrivono un protocapitalismo volto alla diffusione del prodotto "parola di Dio".
Anche i sui fork, sotto forma di protestantesimo, quaccheri, calvinismo, hanno gettato le basi per quello che oggi chiamiamo capitalismo anglosassone.
Weber stesso affermava che il calvinismo fosse il progenitore diretto dello spirito capitalista. Il problema dei due padroni attiene alla natura degli stessi, i metodi economici si evolvono rapidamente, la morale di cui la Chiesa dovrebbe farsi portatrice è la medesima da millenni e non necessariamente questa morale è la migliore possibile.
Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioQuando mai l'importante può essere solo quello? Se la chiesa non ha una direzione propria che non sia guidata e limitata da regole proprie è inutile che stia lì anche solo un altro giorno.
Mi sforzo di essere pratico, la Chiesa ha sin troppe regole proprie che cozzano con la realtà esterna, tanto che gli stessi suoi esponenti le disattendono sistematicamente, a patto che queste violazioni non diventino di pubblico dominio, per benpensare. Dovendo scegliere preferisco rimanere nella legalità, perché a botte di direzioni proprie diventi Mafia.
Nessuno costringe le persone a seguire i precetti di qualsiasi religione, però è curioso che gli italiani, indipendentemente dalla loro fede, siano in qualche modo obbligati a rifondere di tasca propria parte delle spese sostenute da questa organizzazione, in nome di una presunta purezza di facciata che tanto non c'è, per loro stessa ammissione.
Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio[...]
Monsignor Vecchi affermò che il marketing fosse una invenzione di Gesù, testuali parole.
L'organizzazione gerarchica piramidale, le "divise", abito talare e saio, la propaganda fide, intesa come attività pastorale, non mi riferisco all'organizzazione che porta lo stesso nome, descrivono un protocapitalismo volto alla diffusione del prodotto "parola di Dio".
[...]
Il problema dei due padroni attiene alla natura degli stessi, i metodi economici si evolvono rapidamente, la morale di cui la Chiesa dovrebbe farsi portatrice è la medesima da millenni e non necessariamente questa morale è la migliore possibile.
E' sempre maggiormente vivo il sentore che per rispondere alla domanda sia necessario un atto di fede, lo stesso atto che rende l'apparato economico al contempo religioso.
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioNon si tratta di un problema di metodi economici, qui evidentemente intesi come strumenti, ma proprio di impostazione. L'asserto "il mercato funziona" è evocato da secoli, anche ben prima di Smith, ed esso stesso definisce, a suo modo, una stringente e statica morale. Quali sono le motivazioni che inducono a credere che sia, questa sì, la migliore possibile? perché il mercato funzionerebbe quindi nel migliore dei modi possibili?
E' sempre maggiormente vivo il sentore che per rispondere alla domanda sia necessario un atto di fede, lo stesso atto che rende l'apparato economico al contempo religioso.
Probabilmente chi studia economia potrà chiarire per bene questo concetto.
E cosa c'entra in tutto ciò? : "è vivo il sentore" , "l'atto di fede" ....e soprattutto la chiesa che vende porno
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Originariamente Scritto da Sergio Visualizza MessaggioPerdona Richard..... che il modello economico moderno non sia perfetto è chiaro, che non sia il migliore è più che chiaro, è anche chiaro che abbia difetti grossissimi, anche solo il meccanismo denaro-prestiti-debito-lavoro ha grossissime falle, si sa anche che andrebbe fatto meglio, spero si faccia di meglio, il punto si sa è che chi muove l'economia, chi la regola alle basi ha grandi profitti da questo meccanismo errato e lo fermerà solo sull'orlo del burrone. Chi pensa che sia perfetto scusa?
Probabilmente chi studia economia potrà chiarire per bene questo concetto.
E cosa c'entra in tutto ciò? : "è vivo il sentore" , "l'atto di fede" ....e soprattutto la chiesa che vende porno
L'economia come apparato a forte connotazione religiosa (per questo parlavo di "atto di fede") è argomento di indagine sociologica e filosofica (per questo affermavo che "è vivo il sentore"), come indicavo citando il testo di Nelson Economics as Religion e il testo di Goodchild The Theology of Money.
Qui i link ai testi, per chi desidera approfondire l'argomento:
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nn ci vedo niente di sbagliato
bene cosiOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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La notizia è uscita anche sul Corsera:
Scandalo in Germania, la Chiesa guadagnerebbe grazie a romanzi porno
L'accusa del quotidiano «Die Welt»: la Curia possiede
al 100% un'editrice che pubblica anche titoli erotici
MILANO- Il sasso, pesante, l'ha lanciato il Die Welt, serioso e conservatore giornale tedesco, qualche giorno fa: «La Chiesa Cattolica guadagna un capitale grazie al porno». Un'accusa che ha destato grande scandalo in Germania. I fatti: la Weltbild, una delle più grandi case editrici tedesche, è posseduta al 100% dalla Curia. Ebbene, nel suo portfolio, non si annoverano solo bibbie e testi sacri, ma testi sull'esoterismo e la magia o bestseller come il Codice da Vinci di Dan Brown, mai troppo amato negli ambienti clericali per le sue interpretazioni eterodosse.
2.500 TITOLI EROTICI - Ma c'è (ben) di più: nel catalogo dell'editrice ci sono 2.500 titoli erotici ( «Sesso per intenditori», «Storie Sporche» o «La ******* dell'avvocato»), con copertine non troppo pudiche. I numerosi fedeli di Germania avevano già espresso la loro riprovazione, nel 2008, inviando un documento di settanta pagine in cui veniva fortemente criticata la linea della casa editrice. Ma dagli ambienti ecclesiastici non è arrivata alcuna risposta. Ora Weltbild è passata al contrattacco, minacciando azioni legali per diffamazione: le pubblicazioni non sarebbero «pornografiche, ma erotiche e incidono per una quota minima sul bilancio dell'azienda». Considerando che il gruppo editoriale fattura un giro d'affari annuo di 1,7 miliardi di Euro, il dubbio, nell'opinione pubblica tedesca, rimane. All'insegna del vecchio adagio «Predicare bene e razzolare male».
L'accusa del quotidiano «Die Welt»: la Curia possiede al 100% un'editrice che pubblica anche titoli erotici
C'è da dire che non si parla di materiale visivo ma di libri a contenuto erotico. Detto questo, la questione va risolta espungendo dal catalogo quei libri con quelle copertine. Se è vero che il ricavo di quelle vendite incide poco sul fatturato totale della casa editrice, nessuno se ne avrà a male....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Conosco bene il Weltbild, edizioni e catene di negozi molto noti in Germania, tuttavia ci capito di rado...troppo "supermercato". E' un "impero" alla Feltrinelli, per cosi' dire. Non pubblicano assolutamente materiale pornografico, romanzi erotici si', ma quelli si trovano ovunque.
SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
Anarco-Training
M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
No mental :seg: Crew
Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
I.O.M Jesi & Vallesina
Le domande dell'aspirante bidibolder
Originariamente Scritto da TONY_98Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?Originariamente Scritto da Perineovi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?Originariamente Scritto da SpratixC'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
Originariamente Scritto da erstefChe ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
Originariamente Scritto da Gianludlc17se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
Originariamente Scritto da 22darklord23la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie
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