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Come sempre i commenti di chi non va mai oltre il dato di fatto o il dato esteriore "soldi". Di chi non si chiede chi siano questi ragazzi, che storia hanno alle loro spalle, quale situazione psicologica vivono.
Perchè come detto altre volte, la "scelta" di vivere situazioni estreme, che comportano rischio ma soprattutto degrado per se stessi, non può essere slegata da motivazioni psicologiche di un certo tipo.
"Scelta" tra virgolette. Perchè appunto quando si parla di determinate situazioni, che comportano il degradare o il far del male a se stessi, vi sono aspetti che non sono riconducibili alla razionalità, ma son legati alla componente psicologica che solo in parte dipende dalla volontà.
E' quanto detto anche nel caso della prostituzione femminile, con la differenza che qui non entra in gioco il discorso legato al retaggio di secoli passati in merito al rapporto uomo-donna strutturato come rapporto potere-sottomissione.(e non come rapporto tra pari)
Ad ogni modo vale anche riguardo questo thread, la frase sotto:
Non è il sesso, in realtà, che si fa vendere alla prostituta: è la sua degradazione. E il compratore, il cliente, non sta comprando la sessualità, ma il potere ( cit.)
gotm, ma ripeto: anche io se fossi voluto andare a milano a fare il modello e vestire griffato senza lavorare seriamente, sarei finito a vendere il culo per strada
capisco il discorso sulle opportunita' diverse nella vita, ma questo ha poco a che fare con quelle scelte
Come sempre i commenti di chi non va mai oltre il dato di fatto o il dato esteriore "soldi". Di chi non si chiede chi siano questi ragazzi, che storia hanno alle loro spalle, quale situazione psicologica vivono.
Perchè come detto altre volte, la "scelta" di vivere situazioni estreme, che comportano rischio ma soprattutto degrado per se stessi, non può essere slegata da motivazioni psicologiche di un certo tipo.
"Scelta" tra virgolette. Perchè appunto quando si parla di determinate situazioni, che comportano il degradare o il far del male a se stessi, vi sono aspetti che non sono riconducibili alla razionalità, ma son legati alla componente psicologica che solo in parte dipende dalla volontà.
E' quanto detto anche nel caso della prostituzione femminile, con la differenza che qui non entra in gioco il discorso legato al retaggio di secoli passati in merito al rapporto uomo-donna strutturato come rapporto potere-sottomissione.(e non come rapporto tra pari)
Ad ogni modo vale anche riguardo questo thread, la frase sotto:
Non è il sesso, in realtà, che si fa vendere alla prostituta: è la sua degradazione. E il compratore, il cliente, non sta comprando la sessualità, ma il potere ( cit.)
ma tu pensi che la tua sia una risposta sensata?Il senso di tutto questo papiro?Provo ad interpretarlo,ok? Fiato alle trombe,inutilissimo spreco di caratteri. Qui stanno intervenendo persone con iter culturali diversi. Dico la mia da tecnico ergo persona che bada solo ai fatti. Li obbliga qualcuno? No. Se non facessero gli ossobuchi morirebbero di fame? No però probabilmente nessun capo firmato. Io lavoro,studio e mi alleno duramente e la i miei coetanei mi prendono per i fondelli perchè non mi si vede mai in giro....dovrei avere pietà per queste persone?Giammai.
Come sempre i commenti di chi non va mai oltre il dato di fatto o il dato esteriore "soldi". Di chi non si chiede chi siano questi ragazzi, che storia hanno alle loro spalle, quale situazione psicologica vivono.
Perchè come detto altre volte, la "scelta" di vivere situazioni estreme, che comportano rischio ma soprattutto degrado per se stessi, non può essere slegata da motivazioni psicologiche di un certo tipo.
"Scelta" tra virgolette. Perchè appunto quando si parla di determinate situazioni, che comportano il degradare o il far del male a se stessi, vi sono aspetti che non sono riconducibili alla razionalità, ma son legati alla componente psicologica che solo in parte dipende dalla volontà.
E' quanto detto anche nel caso della prostituzione femminile, con la differenza che qui non entra in gioco il discorso legato al retaggio di secoli passati in merito al rapporto uomo-donna strutturato come rapporto potere-sottomissione.(e non come rapporto tra pari)
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Non è il sesso, in realtà, che si fa vendere alla prostituta: è la sua degradazione. E il compratore, il cliente, non sta comprando la sessualità, ma il potere ( cit.)
Le solite verità che tengono caldo il cuore e ci fanno sentire buoni e comprensivi. Ma non ti sfiora mai il pensiero che ci siano motivazioni pratiche, meno nobili di una vicenda familiare tormentata ma decisamente più prosaiche, tipo i soldi facili, una percezione alterata dei concetti di bene e male, degno e indegno, vergogna e onore a motivare queste azioni? Non ti viene mai il dubbio che la mancanza di denaro potrebbe portare a scegliere di lavare i cessi della stazione centrale piuttosto che a vendere il proprio corpo?
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Come sempre i commenti di chi non va mai oltre il dato di fatto o il dato esteriore "soldi". Di chi non si chiede chi siano questi ragazzi, che storia hanno alle loro spalle, quale situazione psicologica vivono.
Perchè come detto altre volte, la "scelta" di vivere situazioni estreme, che comportano rischio ma soprattutto degrado per se stessi, non può essere slegata da motivazioni psicologiche di un certo tipo.
"Scelta" tra virgolette. Perchè appunto quando si parla di determinate situazioni, che comportano il degradare o il far del male a se stessi, vi sono aspetti che non sono riconducibili alla razionalità, ma son legati alla componente psicologica che solo in parte dipende dalla volontà.
E' quanto detto anche nel caso della prostituzione femminile, con la differenza che qui non entra in gioco il discorso legato al retaggio di secoli passati in merito al rapporto uomo-donna strutturato come rapporto potere-sottomissione.(e non come rapporto tra pari)
Ad ogni modo vale anche riguardo questo thread, la frase sotto:
Non è il sesso, in realtà, che si fa vendere alla prostituta: è la sua degradazione. E il compratore, il cliente, non sta comprando la sessualità, ma il potere ( cit.)
sisis come nol unico che ragiona cosi forse èberlusconi al quale nemmeno sialza ma vallo a dire a tutti i ragazzi arrapati che nn vedono lora dis fogare
ma tu pensi che la tua sia una risposta sensata?Il senso di tutto questo papiro?Provo ad interpretarlo,ok? Fiato alle trombe,inutilissimo spreco di caratteri. Qui stanno intervenendo persone con iter culturali diversi. Dico la mia da tecnico ergo persona che bada solo ai fatti. Li obbliga qualcuno? No. Se non facessero gli ossobuchi morirebbero di fame? No però probabilmente nessun capo firmato. Io lavoro,studio e mi alleno duramente e la i miei coetanei mi prendono per i fondelli perchè non mi si vede mai in giro....dovrei avere pietà per queste persone?Giammai.
gotm, ma ripeto: anche io se fossi voluto andare a milano a fare il modello e vestire griffato senza lavorare seriamente, sarei finito a vendere il culo per strada
capisco il discorso sulle opportunita' diverse nella vita, ma questo ha poco a che fare con quelle scelte
Le solite verità che tengono caldo il cuore e ci fanno sentire buoni e comprensivi. Ma non ti sfiora mai il pensiero che ci siano motivazioni pratiche, meno nobili di una vicenda familiare tormentata ma decisamente più prosaiche, tipo i soldi facili, una percezione alterata dei concetti di bene e male, degno e indegno, vergogna e onore a motivare queste azioni? Non ti viene mai il dubbio che la mancanza di denaro potrebbe portare a scegliere di lavare i cessi della stazione centrale piuttosto che a vendere il proprio corpo?
No, non tengono caldo il cuore, per ciò che è raccontato nel video, non ci sono verità che tengono caldo il cuore.
Comunque tu mi parli di motivazioni pratiche, ma qui non si tratta di scegliere se andare al supermercato con l'auto o con il motore, qui parliamo di ben altro.
Alla fine del post fai una domanda (domanda che viene subito alla mente) ma quella domanda non fa che avvalorare ciò che ho detto. Cioè se ci potrebbe essere una scelta di vita che non degradi, che non metta in pericolo la salute, che non svilisca, perchè certe persone scelgono invece ciò che è più negativo? E' proprio questo il punto e quello che voglio dire.
Parli di "percezione alterata dei concetti di bene e male, degno e indegno, vergogna e onore" ma tutto ciò non riguarda la componente psicologica di una persona? La domanda da porsi per me dovrebbe essere quindi: come e perchè si giunge ad esempio a tale situazione di cose? Invece c'è chi si ferma ben prima, alle motivazioni esteriori, soldi e quant'altro.
C'è una frase detta dal ragazzo durante l’intervista: ad un certo punto dice "eh la cocaina mi deprime ancora di più"...una frase detta così, di sfuggita, ma che già suggerisce l'idea che si tratti di persone con dei problemi.
Ora questo è il mio punto di vista, espresso già in svariate altre occasioni. se c'è a chi va di fermarsi alle apparenze e di non fare un minimo sforzo per andare un pò oltre, ok. Per quanto mi riguarda per capire ciò che accade e la realtà non ci si può fermare agli aspetti più superficiali ed esteriori.Tutto qui.
Passo e chiudo.
Tu ne fai un discorso etico, nel senso che per te la prostituzione non è, non può essere mai, una libera scelta. E questo perchè dal tuo punto di vista, la tua morale ti impedirebbe di fare una scelta di questo genere. Se non ricordo male in passato dicesti anche che lo stesso discorso valeva per chi lavora nell'industria del porno. In sostanza, siccome per te è eticamente impossibile che una persona sana di mente scelga una vita di questo tipo, ne deduci che siano tutti malati e, per ciò stesso, degni di compassione. Non ti viene il dubbio, però, che la morale possa essere relativa e che, quindi, ci siano scelte autonome, perfino ponderate, a guidare comportamenti di questo tipo, piuttosto che patologie mentali. O dobbiamo pensare che le donne che vanno a letto col capo per una promozione o per diventare ministri siano malate anche loro?
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Tu ne fai un discorso etico, nel senso che per te la prostituzione non è, non può essere mai, una libera scelta. E questo perchè dal tuo punto di vista, la tua morale ti impedirebbe di fare una scelta di questo genere. Se non ricordo male in passato dicesti anche che lo stesso discorso valeva per chi lavora nell'industria del porno. In sostanza, siccome per te è eticamente impossibile che una persona sana di mente scelga una vita di questo tipo, ne deduci che siano tutti malati e, per ciò stesso, degni di compassione. Non ti viene il dubbio, però, che la morale possa essere relativa e che, quindi, ci siano scelte autonome, perfino ponderate, a guidare comportamenti di questo tipo, piuttosto che patologie mentali. O dobbiamo pensare che le donne che vanno a letto col capo per una promozione o per diventare ministri siano malate anche loro?
Tu ne fai un discorso etico, nel senso che per te la prostituzione non è, non può essere mai, una libera scelta. E questo perchè dal tuo punto di vista, la tua morale ti impedirebbe di fare una scelta di questo genere. Se non ricordo male in passato dicesti anche che lo stesso discorso valeva per chi lavora nell'industria del porno. In sostanza, siccome per te è eticamente impossibile che una persona sana di mente scelga una vita di questo tipo, ne deduci che siano tutti malati e, per ciò stesso, degni di compassione. Non ti viene il dubbio, però, che la morale possa essere relativa e che, quindi, ci siano scelte autonome, perfino ponderate, a guidare comportamenti di questo tipo, piuttosto che patologie mentali. O dobbiamo pensare che le donne che vanno a letto col capo per una promozione o per diventare ministri siano malate anche loro?
Ma io non ho parlato nè di morale nè di etica in questo caso.
Ho detto (lo ripeto) che in situazioni di scelte "estreme", il concetto di libera scelta viene viziato.
Come scritto in altre occasioni, quando si parla di situazioni che degradano o siano in qualche modo dannose per se stessi, per me non si può liquidare il tutto con l'espressione "libera scelta". Perchè già facendo un discorso generico, noi non siamo fatti solo di una parte razionale e le nostre azioni non sono governate esclusivamente dalla logica, anzi.
A maggior ragione se parliamo di determinati comportamenti eccessivi-estremi, questi sono il risultato della volontà, che agisce però condizionata da quella parte di noi che sfugge alla razionalità, alla ragione.
Sorvoliamo il discorso sanità mentale, patologie mentali perchè entriamo in un ambito che complica ancor più la questione.
Basta dire che per me queste persone, per un motivo o per un altro, manchino di quell'equilibrio che permette di non oltrepassare certi limiti ( ciò in aggiunta all' educazione ricevuta, alle esperienze vissute, determina in buona parte quello che una persona è).
E d'altra parte se vogliamo parlare di morale, la morale è l'insieme dei valori e delle regole che ci derivano dall' ambiente esterno, e quindi possiamo tornare al discorso educazione-modelli familiari-sociali etc, fatto più volte.
Riguardo l'ultimo punto, ciò di cui parli non può essere paragonato alla prostituzione o alla scelta di lavorare nel mondo del porno.
Comunque possiamo star qui a ripetere i concetti tremila volte, sono punti di vista differenti, c'è poco da fare
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Riguardo l'ultimo punto, ciò di cui parli non può minimamente essere paragonato alla prostituzione o alla scelta di lavorare nel mondo del porno.
Lasciamo perdere il discorso generale, ma questa affermazione è contraddittoria. Se una vende il proprio corpo in cambio di un utile, in denaro, in carriera, in protezione, non cambia nulla. O cambia perchè una lo fa con poche persone invece che con molte? Vogliamo inserire il concetto di modica quantità nella vendita del corpo?
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Lasciamo perdere il discorso generale, ma questa affermazione è contraddittoria. Se una vende il proprio corpo in cambio di un utile, in denaro, in carriera, in protezione, non cambia nulla. O cambia perchè una lo fa con poche persone invece che con molte? Vogliamo inserire il concetto di modica quantità nella vendita del corpo?
No, non hai capito, l’atto del vendersi è lo stesso atto in entrambi i casi. E’ ovvio.
Voglio dire che nel caso della ragazza o del ragazzo che per raggiungere una promozione, sceglie di vendersi, essendo un' azione "isolata", limitata", non si può applicare il discorso fatto per chi decide sistematicamente di star per strada, di prostituirsi etc.
Sono due cose non paragonabili in questo senso. L'azione del vendersi è da condannare anche se compiuta una sola ed unica volta. Anzi a maggior ragione in questo caso, venendo meno quelle considerazioni fatte nei post sopra.
No, non hai capito, l’atto del vendersi è lo stesso atto in entrambi i casi. E’ ovvio.
Voglio dire che nel caso della ragazza o del ragazzo che per raggiungere una promozione, sceglie di vendersi, essendo un' azione "isolata", limitata", non si può applicare il discorso fatto per chi decide sistematicamente di star per strada, di prostituirsi etc.
Sono due cose non paragonabili in questo senso. L'azione del vendersi è da condannare anche se compiuta una sola ed unica volta. Anzi a maggior ragione in questo caso, venendo meno quelle considerazioni fatte nei post sopra.
ah bene,quindi la spregevolezza dipende solo dalla frequenza. Eccellente, quindi la Carfagna ad esempio non è paragonabile ad una squilla d'alto borgo perchè solo "raramente" va coadiuvandosi con chi le sta sopra (in tutti i sensi).
ah bene,quindi la spregevolezza dipende solo dalla frequenza. Eccellente, quindi la Carfagna ad esempio non è paragonabile ad una squilla d'alto borgo perchè solo "raramente" va coadiuvandosi con chi le sta sopra (in tutti i sensi).
Naturalmente big, non ho tempo nè voglia di replicare a chi fa finta di non capire o decontestualizza e rigira le cose a suo piacimento...mi limito a dir questo: L'atto del vendersi è eticamente da condannare sempre e comunque, ma questo non toglie il dovere di porsi determinate domande in merito alle persone che lo compiono (distinzione tra etica e studio-analisi dei comportamenti umani) e non toglie che in un caso van fatte determinate considerazioni che invece in un altro contesto perdono valenza.
Naturalmente big, non ho tempo nè voglia di replicare a chi fa finta di non capire o decontestualizza e rigira le cose a suo piacimento...mi limito a dir questo: L'atto del vendersi è eticamente da condannare sempre e comunque, ma questo non toglie il dovere di porsi determinate domande in merito alle persone che lo compiono (distinzione tra etica e studio-analisi dei comportamenti umani) e non toglie che in un caso van fatte determinate considerazioni che invece in un altro contesto perdono valenza.
E chi lo dice? se una persona adulta e consenziente sceglie di farsi trapanare il sedere in cambio di lauti corrispettivi esentasse, devo forse io giudicarla?
GOTM, tu hai l'animo dell'inquisitrice (x Sean: 18 miliardi di morti ) e pensi che chi non condivide la tua visione etica deve essere per forza psicologicamente disturbato. In realtà -e lo dico per espperienza diretta- c'è gente equilibrata, intelligente e "normale", che semplicemente sceglie un modo di vivere diverso, e per la quale non costituisce un problema compiere certe azioni (peraltro perfettamente legali e legittime). Per me può non essere condivisibile, ma mica significa che costoro siano dei disturbati.
Il tuo punto di vista etico non è quello giusto, è semplicemente uno dei tanti. Fattene una ragione.
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