Originariamente Scritto da Sean
Visualizza Messaggio
Lavoro Call Center
Collapse
X
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioQuoto. In questo periodo ho i muratori a casa. Ne sono due più tre monavali. Questi ultimi sono tre ragazzi tra i diciotto ed i venti anni. Italiani. Non sono assunti in nero. Arrivano alle 8 e partono alle 17,45 o 18. Hanno la loro auto, il fine settimana hanno i soldi per uscire e, sopratutto, stanno imparando un mestiere. Bisogna tornare a sporcarsi le mani, a non volere tutto subito, a fare un pò di gavetta, a stare "sotto padrone" e ritrovare le vere ragioni del lavoro, che, in quanto tale, è sempre e comunque dignitoso. Quei tre non hanno fatto gli schizzinosi, non hanno storto il naso all'idea di dover impastare il cemento: un domani, forse, avranno una ditta loro.
Qua siamo pieni di laureati che vanno a finire nei call center: tutti geni incompresi, tutta colpa della crisi o qualcuno di loro avrebbe fatto meglio a riconoscere che il percorso di studi non era adatto a lui? Che sarebbe stato meglio mettere la schiena al sole per costruirsi un futuro da subito, invece che gigioneggiare per cinque o sei anni passando da una festa universitaria ad un'altra? Ma oggi, tra le tante cose che sono venute meno, c'è anche quella di sapersi leggere dentro e tirarne serenamente le conseguenze.
Meglio che ci vada il marocchino a fare il manovale o l'idraulico o il panettiere, no? Io, sono "troppo oltre" per lavori come quelli: e poi, perchè doversi alzare presto la mattina, quando posso godermela ancora un pò facendo la vita da studente? Già, ma non si considera che il tempo passa in fretta, come le feste, e che poi cominciare a piegare la testa e la schiena a trenta anni è molto più difficile che averlo fatto al momento giusto, quando avremmo dovuto capirlo facendo un discorso onesto con noi stessi: il carattere, lo si forma giorno per giorno e non te lo regala nessuna laurea.
Appena diplomato sono andato a lavorare presso una ditta di materiale edile (avevo studiato per quello), sottopagato anche lì però almeno imparavo un lavoro.
Ero sia al commerciale che in laboratorio sulla qualità dei prodotti dentro fabbrica.
Mi fecero un contratto di 4 mesi e poi se andava bene passavo al tirocinio.
Scoprii solo quando venni via che non è legale e infatti furono multati (la cosa non partì da me ma dall'ispettorato del lavoro)
Inizia il tirocinio a 700€ e considera 150€ mi andavano via in benzina perchè distante....gli ultimi mesi le prendevo 800-900€
Poi dopo 3 anni, a rinnovo del contratto mi avevano proposto di essere assunto a tempo indeterminato con una lettera di autolicenziamento (senti cosa succede in italia) in modo che in qualsiasi momento potevano mandarmi mia...da canto mio però mi era venuto un allergia proprio al cemento usato dentro la fabbrica, e quindi me ne andai.
Per qualche mese ho fatto il commesso part-time, parecchio mi aiutava (e ogni tanto/poco mi aiuta) lavorare in discoteca.
Il lavoro attuale che ho trovato nel 2006 è un lavoro come un altro, ci sono uffici ambiti e la richiesta è tanta...spero di arrivare a un cambio di ufficio come dicevo sopra.
La cosa che mi "consola" e forse mi ha aiutato ad accettare certe cose è che ho visto di peggio inzialmente.
Ora è 2 anni che vivo da solo, per fortuna non pago affitto...ma le spese sono tante uguale e mi limito.
---------- Post added at 19:51:14 ---------- Previous post was at 19:46:23 ----------
Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza MessaggioMa dai, i call center... ci sono 1000 lavori migliori da fare per un giovane, il call center lo vedo come ultima spiaggia... paga bassa, nessuna possibilità di crescita, clima di lavoro stressante... piuttosto andrei a lavorare i campi con mio nonno.
Non ho altro da aggiungere.forza e onore!!!
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioQuoto. In questo periodo ho i muratori a casa. Ne sono due più tre manovali. Questi ultimi sono tre ragazzi tra i diciotto ed i venti anni. Italiani. Non sono assunti in nero. Arrivano alle 8 e partono alle 17,45 o 18. Hanno la loro auto, il fine settimana hanno i soldi per uscire e, sopratutto, stanno imparando un mestiere. Bisogna tornare a sporcarsi le mani, a non volere tutto subito, a fare un pò di gavetta, a stare "sotto padrone" e ritrovare le vere ragioni del lavoro, che, in quanto tale, è sempre e comunque dignitoso. Quei tre non hanno fatto gli schizzinosi, non hanno storto il naso all'idea di dover impastare il cemento: un domani, forse, avranno una ditta loro.
Qua siamo pieni di laureati che vanno a finire nei call center: tutti geni incompresi, tutta colpa della crisi o qualcuno di loro avrebbe fatto meglio a riconoscere che il percorso di studi non era adatto a lui? Che sarebbe stato meglio mettere la schiena al sole per costruirsi un futuro da subito, invece che gigioneggiare per cinque o sei anni passando da una festa universitaria ad un'altra? Ma oggi, tra le tante cose che sono venute meno, c'è anche quella di sapersi leggere dentro e tirarne serenamente le conseguenze.
Meglio che ci vada il marocchino a fare il manovale o l'idraulico o il panettiere, no? Io, sono "troppo oltre" per lavori come quelli: e poi, perchè doversi alzare presto la mattina, quando posso godermela ancora un pò facendo la vita da studente? Già, ma non si considera che il tempo passa in fretta, come le feste, e che poi cominciare a piegare la testa e la schiena a trenta anni è molto più difficile che averlo fatto al momento giusto, quando avremmo dovuto capirlo facendo un discorso onesto con noi stessi: il carattere, lo si forma giorno per giorno e non te lo regala nessuna laurea. Il tempo, poi, possono considerarlo un lusso solo i nullafacenti ed i criminali.
quindi secondo te un ragazzo non deve provare a costruirsi un futuro brillante?deve constatare il fatto che la vita farà schifo e quindi tanto vale accontentarsi di un lavoro qualsiasi purché sia un lavoro?se siamo in un periodo in cui una persona non è neanche libera di seguire il proprio sogno e cercare di realizzarsi senza sentirsi dire che è uno scansafatiche tanto vale non venire neanche al mondo.
peccato poi che i "miti" come gli atleti famosi o coloro che sono al top in qualsiasi campo a noi interessi sono proprio quelli che hanno accettato di rischiare e c'è l'hanno fatta,anche loro avrebbero dovuto accontentarsi di un lavoro qualunque?non credo proprio,però se tutti si accontentassero in quanto "a vent'anni è più facile piegare la testa e la schiena" poi non si sarebbero neanche i "miti";e quindi c'è la sentiamo davvero di condannare chi nonostante il momento difficile ci provi a seguire il proprio sogno(che spesso deve passare per una laurea)?
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da mik92 Visualizza Messaggionon riesco a capire come si possa dire che un ragazzo che ha provato a costruirsi un futuro migliore cercando un modo per realizzare il proprio sogno provando a emergere nonostante le difficoltà che si pongono di fronte a chi fa questo tipo di scelta sia uno scansafatiche.
quindi secondo te un ragazzo non deve provare a costruirsi un futuro brillante?deve constatare il fatto che la vita farà schifo e quindi tanto vale accontentarsi di un lavoro qualsiasi purché sia un lavoro?se siamo in un periodo in cui una persona non è neanche libera di seguire il proprio sogno e cercare di realizzarsi senza sentirsi dire che è uno scansafatiche tanto vale non venire neanche al mondo.
peccato poi che i "miti" come gli atleti famosi o coloro che sono al top in qualsiasi campo a noi interessi sono proprio quelli che hanno accettato di rischiare e c'è l'hanno fatta,anche loro avrebbero dovuto accontentarsi di un lavoro qualunque?non credo proprio,però se tutti si accontentassero in quanto "a vent'anni è più facile piegare la testa e la schiena" poi non si sarebbero neanche i "miti";e quindi c'è la sentiamo davvero di condannare chi nonostante il momento difficile ci provi a seguire il proprio sogno(che spesso deve passare per una laurea)?
Commenta
-
-
non è vero sean dice chiaramente:siamo pieni di laureati che finiscono nei call center.....tutta colpa della crisi,tutti geni incompresi(ovviamente ironicamente).quando invece è proprio così che vanno le cose:abbiamo meno laureati del resto dei paesi avanzati e questi stanno pure ai call center pure quelli brillanti e geniali.
inoltre dice che a vent'anni è più facile piegare la schiena a trenta e io mi chiedo come si possa condannare un ragazzo per aver provato a costruirsi un futuro migliore invece che condannarsi immediatamente.
---------- Post added at 20:15:32 ---------- Previous post was at 20:14:25 ----------
posso chiederti che facoltà fai per curiosità?
Commenta
-
-
Mah... vedi. se io mi laureo 110elode in ingegneria (la mia facoltà) e nessuno mi offre lavoro di nessun tipo... di certo non mi vado a metter in un call center. Credimi piuttosto vado a fare il magut. Certo se molti , anche considerando il periodo di crisi, credono gli sia dovuto il posto strapagato dietro un computer solo per il pezzo di carta (magari preso 6 anni) allora ti sbagli.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da manzinator Visualizza MessaggioMah... vedi. se io mi laureo 110elode in ingegneria (la mia facoltà) e nessuno mi offre lavoro di nessun tipo... di certo non mi vado a metter in un call center. Credimi piuttosto vado a fare il magut. Certo se molti , anche considerando il periodo di crisi, credono gli sia dovuto il posto strapagato dietro un computer solo per il pezzo di carta (magari preso 6 anni) allora ti sbagli.
Commenta
-
-
ma con che logica secondo te un ingegnere meritevole davvero non dovrebbe esser assunto... su non scherziamo. Le aziende se li lottano gli ingegneri bravi. Inoltre ti dico, se io un domani dovessi pensare di esser stato sottovalutato in italia, potrei anche pensare di andarmene all'estero, senza rassegnarmi al call center. Tu , secondo me, fai riferimento chessò ai ricercatori. In campi come quello, il cui lavoro è praticamente finanziato solo dallo stato (la ricerca privata è una minima parte), se lo stato taglia i fondi allora davvero rischi di trovare cervelloni non sfruttati (non a caso la fuga di cervelli in questi settori è davvero un fenomeno rilevante).
Commenta
-
-
Ragazzi parliamoci chiaro. In Italia siamo molto schizzinosi, ci piace avere il dott. sul biglietto da visita, ci piace talmente tanto che vogliamo essere dott. dopo una ridicola triennale. Ci è stato inculcato il principio che esistono lavori onorevoli, che sono quelli che richiedono l'intelletto e lavori disonorevoli che sono quelli che richiedono le mani. Pensiamo che tutti potremmo fare i muratori, i carpentieri, i meccanici, i tornitori? Non credo. Però pensiamo che tutti potremmo fare gli avvocati, gli insegnanti, gli ingegneri. La laurea non è più riservata alle eccellenze ma è un punto minimo di partenza. Così le facoltà diventano sempre più facili, se ne inventano di ridicole in cui si prendono lauree del tutto inutili e tutti ci sentiamo contenti di essere dottori, salvo lamentarci che i posti non ci sono per tutti. E' verissimo che l'Italia ha un numero di laureati inferiore a quello di altri paesi ma ha anche un numero di posti di lavoro qualificati inferiore. C'è una strozzatura paurosa tra il numero di laureati ed i posti disponibili per quella tipologia ed ecco che i laureati finiscono a fare lavoro per i quali sono troppo qualificati (call center, camerieri e simili). In questi casi la frustrazione è perfino naturale ma non è certo lasciando le porte aperte delle università all'infinito che si risolve il problema. Lauree realmente (cioè con numeri tarati sulle reali esigenze del mercato, non su quelli che le università spacciano per tali per incamerare tasse su tasse da matricole che vengono illuse in maniera criminale su posti di lavoro inesistenti) a numero programmato: chi più merita entra, gli altri si indirizzano verso lavori per i quali sono, evidentemente, più tagliati. A 30 anni da laureati ancora a spasso o con contrattini precari constaterete che il vostro compagno che dopo il diploma non si è iscritto all'università e che allora voi guardavate dall'alto in basso, ora ha 10 anni di stipendio regolare alle spalle come operaio.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da manzinator Visualizza Messaggioma con che logica secondo te un ingegnere meritevole davvero non dovrebbe esser assunto... su non scherziamo. Le aziende se li lottano gli ingegneri bravi. Inoltre ti dico, se io un domani dovessi pensare di esser stato sottovalutato in italia, potrei anche pensare di andarmene all'estero, senza rassegnarmi al call center. Tu , secondo me, fai riferimento chessò ai ricercatori. In campi come quello, il cui lavoro è praticamente finanziato solo dallo stato (la ricerca privata è una minima parte), se lo stato taglia i fondi allora davvero rischi di trovare cervelloni non sfruttati (non a caso la fuga di cervelli in questi settori è davvero un fenomeno rilevante).
comunque la mia logica riguardo al fatto che un ingegnere meritevole non viene assunto è questa:tu sei un ingegnere da 110elode e dici che nessuno ti da uno straccio di lavoro
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioQuoto. In questo periodo ho i muratori a casa. Ne sono due più tre manovali. Questi ultimi sono tre ragazzi tra i diciotto ed i venti anni. Italiani. Non sono assunti in nero. Arrivano alle 8 e partono alle 17,45 o 18. Hanno la loro auto, il fine settimana hanno i soldi per uscire e, sopratutto, stanno imparando un mestiere. Bisogna tornare a sporcarsi le mani, a non volere tutto subito, a fare un pò di gavetta, a stare "sotto padrone" e ritrovare le vere ragioni del lavoro, che, in quanto tale, è sempre e comunque dignitoso. Quei tre non hanno fatto gli schizzinosi, non hanno storto il naso all'idea di dover impastare il cemento: un domani, forse, avranno una ditta loro.
Qua siamo pieni di laureati che vanno a finire nei call center: tutti geni incompresi, tutta colpa della crisi o qualcuno di loro avrebbe fatto meglio a riconoscere che il percorso di studi non era adatto a lui? Che sarebbe stato meglio mettere la schiena al sole per costruirsi un futuro da subito, invece che gigioneggiare per cinque o sei anni passando da una festa universitaria ad un'altra? Ma oggi, tra le tante cose che sono venute meno, c'è anche quella di sapersi leggere dentro e tirarne serenamente le conseguenze.
Meglio che ci vada il marocchino a fare il manovale o l'idraulico o il panettiere, no? Io, sono "troppo oltre" per lavori come quelli: e poi, perchè doversi alzare presto la mattina, quando posso godermela ancora un pò facendo la vita da studente? Già, ma non si considera che il tempo passa in fretta, come le feste, e che poi cominciare a piegare la testa e la schiena a trenta anni è molto più difficile che averlo fatto al momento giusto, quando avremmo dovuto capirlo facendo un discorso onesto con noi stessi: il carattere, lo si forma giorno per giorno e non te lo regala nessuna laurea. Il tempo, poi, possono considerarlo un lusso solo i nullafacenti ed i criminali.
Ti ho lasciato la rep a metà... ho premuto invio dalla tastiera per sbaglio
comunque volevo dirti che il tuo discorso rispecchia il mondo d'oggi e ci dovrebbero essere piu' persone come te che incentivano i giovani d'oggi a non essere i figli di papà e cercare di essere piu' indipendenti anche svolgendo attività lavorative che vengono definite secondarie...purtroppo il mondo d'oggi è cosi..tutti vogliono il posto dietro la scrivania e staccare alle 17.00 dall'ufficio con ovviamente il sabato e domenica a casaPersonal Trainer - Istruttore Body Building e Fitness
Instagram: 85dagochri
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioQuoto. In questo periodo ho i muratori a casa. Ne sono due più tre manovali. Questi ultimi sono tre ragazzi tra i diciotto ed i venti anni. Italiani. Non sono assunti in nero. Arrivano alle 8 e partono alle 17,45 o 18. Hanno la loro auto, il fine settimana hanno i soldi per uscire e, sopratutto, stanno imparando un mestiere. Bisogna tornare a sporcarsi le mani, a non volere tutto subito, a fare un pò di gavetta, a stare "sotto padrone" e ritrovare le vere ragioni del lavoro, che, in quanto tale, è sempre e comunque dignitoso. Quei tre non hanno fatto gli schizzinosi, non hanno storto il naso all'idea di dover impastare il cemento: un domani, forse, avranno una ditta loro.
Qua siamo pieni di laureati che vanno a finire nei call center: tutti geni incompresi, tutta colpa della crisi o qualcuno di loro avrebbe fatto meglio a riconoscere che il percorso di studi non era adatto a lui? Che sarebbe stato meglio mettere la schiena al sole per costruirsi un futuro da subito, invece che gigioneggiare per cinque o sei anni passando da una festa universitaria ad un'altra? Ma oggi, tra le tante cose che sono venute meno, c'è anche quella di sapersi leggere dentro e tirarne serenamente le conseguenze.
Meglio che ci vada il marocchino a fare il manovale o l'idraulico o il panettiere, no? Io, sono "troppo oltre" per lavori come quelli: e poi, perchè doversi alzare presto la mattina, quando posso godermela ancora un pò facendo la vita da studente? Già, ma non si considera che il tempo passa in fretta, come le feste, e che poi cominciare a piegare la testa e la schiena a trenta anni è molto più difficile che averlo fatto al momento giusto, quando avremmo dovuto capirlo facendo un discorso onesto con noi stessi: il carattere, lo si forma giorno per giorno e non te lo regala nessuna laurea. Il tempo, poi, possono considerarlo un lusso solo i nullafacenti ed i criminali.
Commenta
-
-
ma scusa ma_75 il tuo ragionamento è in italia ci sono meno laureati che nel resto d'europa,ci sono ancora meno posti di lavoro di eccellenza quindi si riduce ancora di più il numero di laureati?e quando ci mancheranno ad esempio gli ospedali cosa faremo ridurremo il numero delle nascite o costruiremo più ospedali?
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da mik92 Visualizza Messaggioquesto è STRAvero in quanto è quello che mi si prospetta,infatti ho già in progetto di andare all'estero;però pensare che qualcuno possa condannarmi per aver seguito la mia passione invece che andare a lavorare non mi sta bene per niente.
comunque la mia logica riguardo al fatto che un ingegnere meritevole non viene assunto è questa:tu sei un ingegnere da 110elode e dici che nessuno ti da uno straccio di lavoro
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da mik92 Visualizza Messaggioma scusa ma_75 il tuo ragionamento è in italia ci sono meno laureati che nel resto d'europa,ci sono ancora meno posti di lavoro di eccellenza quindi si riduce ancora di più il numero di laureati?e quando ci mancheranno ad esempio gli ospedali cosa faremo ridurremo il numero delle nascite o costruiremo più ospedali?
Ah sì, c'è la terza: emigrare. Quanti di quelli che sono a spasso ne hanno voglia?In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
Commenta
-
Commenta