Londra ha paura, teme un’altra notte
di saccheggi e violenza
09 agosto 2011
Londra - Nuovi dettagli emergono sulla morte di Mark Duggan, il pregiudicato 29enne ucciso dalla polizia giovedì scorso nel quartiere di Tottenham, dove sono nati i primi scontri che poi si sono diffusi a macchia d’olio in diversi quartieri di Londra.
«Al momento non ci sono prove che indichino che la pistola rinvenuta sul luogo della morte di Mark Duggan abbia esploso dei colpi. Una pistola non della polizia è stata rinvenuta sulla scena del crimine ed era carica. Mark Duggan è stato ucciso da un singolo proiettile che lo ha colpito al petto. Porta inoltre i segni di una seconda ferita d’arma da fuoco sul braccio destro».
«Un agente della CO19 - unità speciale della polizia britannica - ha sparato due colpi e il proiettile rinvenuto nella radio di un agente della Metropolitan Police è compatibile con quelli in dotazione della polizia». Questo l’esito del rapporto preliminare della Independent Police Complaints Commission, l’ente che sta indagando sull’accaduto.
Intanto dopo gli scontri della scorsa notte, migliaia di poliziotti si preparano a scendere nelle strade di Londra per impedire il ripetersi dei saccheggi e devastazioni che hanno colpito parti della capitale nelle ultime tre notti. I leader delle comunità locali hanno cercato di spiegare le violenze, le più gravi a Londra negli ultimi decenni, come il prodotto della crescente diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza e nelle opportunità nella grande città multietnica. Ma molti londinesi sono stati sorpresi dall’ampiezza dei saccheggi con bande di giovani che hanno preso d’assalto negozi, arraffando vestiti, scarpe, prodotti di elettronica e dando alle fiamme diverse auto in aperta sfida alla polizia.
Questa sera un gruppo di 200 ragazzi con il volto coperto ha rotto alcune vetrine a West Bromwich, nel nord ovest di Birmingham.
---------- Post added at 20:10:46 ---------- Previous post was at 19:57:46 ----------
Video:
Manifestanti derubano ferito
Sony center in fiamme
Saccheggi nei negozi di televisori, hifi, play station 3 ed abbigliamento sportivo:
di saccheggi e violenza
09 agosto 2011
Londra - Nuovi dettagli emergono sulla morte di Mark Duggan, il pregiudicato 29enne ucciso dalla polizia giovedì scorso nel quartiere di Tottenham, dove sono nati i primi scontri che poi si sono diffusi a macchia d’olio in diversi quartieri di Londra.
«Al momento non ci sono prove che indichino che la pistola rinvenuta sul luogo della morte di Mark Duggan abbia esploso dei colpi. Una pistola non della polizia è stata rinvenuta sulla scena del crimine ed era carica. Mark Duggan è stato ucciso da un singolo proiettile che lo ha colpito al petto. Porta inoltre i segni di una seconda ferita d’arma da fuoco sul braccio destro».
«Un agente della CO19 - unità speciale della polizia britannica - ha sparato due colpi e il proiettile rinvenuto nella radio di un agente della Metropolitan Police è compatibile con quelli in dotazione della polizia». Questo l’esito del rapporto preliminare della Independent Police Complaints Commission, l’ente che sta indagando sull’accaduto.
Intanto dopo gli scontri della scorsa notte, migliaia di poliziotti si preparano a scendere nelle strade di Londra per impedire il ripetersi dei saccheggi e devastazioni che hanno colpito parti della capitale nelle ultime tre notti. I leader delle comunità locali hanno cercato di spiegare le violenze, le più gravi a Londra negli ultimi decenni, come il prodotto della crescente diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza e nelle opportunità nella grande città multietnica. Ma molti londinesi sono stati sorpresi dall’ampiezza dei saccheggi con bande di giovani che hanno preso d’assalto negozi, arraffando vestiti, scarpe, prodotti di elettronica e dando alle fiamme diverse auto in aperta sfida alla polizia.
Questa sera un gruppo di 200 ragazzi con il volto coperto ha rotto alcune vetrine a West Bromwich, nel nord ovest di Birmingham.
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