il peggio è che ci vanno sempre di mezzo semplici civili...
Norvegia shock
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penso che noi italiani non dovremmo stupirci tanto nel vedere assieme nello stesso calderone massoneria deviata, terrorismo nero e integralismo tradizionalista.
cmq da libro non sono riuscito a capire se sia cattolico o protestante. invoca l' unione dei cristiani contro il marxismo-multiculturalista-jihadista.Last edited by Leonida; 24-07-2011, 21:24:02.Originariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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Quel libro è un'accozzaglia irricevibile e indigesta. Noi italiani non dovremmo neppure stupirci di chi dice di mettere le bombe per "svegliare le masse". Solo che così la massa non la svegli: la massacri (senza che cambi nulla)....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Questo il commento di un mio amico norvegese su FB :
A german newspaper article says: "Even in their deepest sorrow the Norwegians don't get hysterical. They resist the hate. It is amazing to see how politicians and the whole country reacts. They are sad to the deepest thread of their souls. They cry in dignity. But nobody swears to take revenge. Instead they want even more humanity and democracy. That is one of the most remarkable strengths of that little country. ♥
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Le "analisi" del killer:
Nove anni e 1.500 pagine
«Sarò il mostro più grande»
Dal Vaticano alle raffinerie: Italia nel mirino
L'uomo che ha ammazzato a sangue freddo quasi 100 persone giudica severamente lady Gaga e Madonna, per la loro «promiscuità sessuale». E anche sua madre e sua sorella, per la stessa ragione: «Mia sorella ha avuto 50 partner, il mio patrigno 500, mia madre ha contratto un herpes genitale, metà delle mie amiche di Oslo possono essere definite promiscue perché hanno avuto più di 20 relazioni intime...». A questo Anders Behring Breivik dedica il suo manifesto-testamento, il proclama che dovrebbe spiegare al mondo il suo gesto, diffuso su Internet due ore prima della strage. Ma c'è anche altro, naturalmente. Per esempio, «l'eroe, il modello» (così lo definisce un messaggio su Facebook) punta il dito sull'Italia: sul Vaticano, dove scorge un papa Benedetto XVI «codardo, incompetente, corrotto e illegittimo», come Giovanni Paolo II; sul Parlamento, dove siedono alcuni partiti «cultural-marxisti, umanisti-suicidi, capitalisti-globalisti», elencati minuziosamente: «Pdl, Pd, Idv, Udc». Ma soprattutto, nell'indicare i bersagli da colpire in quella che chiama più volte «Eurabia», Breivik elenca in Italia 16 raffinerie di petrolio: da Porto Marghera a Taranto, da Gela a Sarroch, ci sono proprio tutte. Con le istruzioni su come farle saltare: con un barcone da pesca e «con 30-100 mila euro» si può fare «un attacco di successo», danni «da 2 a 40 miliardi». E in Italia, dice ancora, ci sono «60.000 patrioti pronti alla battaglia». Del nostro Paese, conosce molte cose: «In una lettera apparsa sull'autorevole giornale Corriere della Sera, l'ex presidente Francesco Cossiga ha rivelato nel 2008 che il governo aveva concesso libertà di movimento ai terroristi arabi, negli anni 70, in cambio della cessazione degli attacchi». Seguono molte analisi dell'opera di Cossiga, di Moro, di altri.
Il manifesto non è un manifesto, ma un fiume: 1.500 pagine, che a volte sembrano ricalcate dai proclami di Unabomber, il terrorista americano Theodore Kaczinsky. E chiuse dalle foto di Breivik: «Sarò visto come il più grande mostro (nazista) mai conosciuto dalla Seconda guerra mondiale».
L'autore (rischia solo 21 anni di carcere, secondo la legge norvegese) spiega in una sorta di ideazione frenetico-mistica le premesse degli attentati di Oslo (svegliare, o punire, la gioventù cristiana troppo aperta al «multiculturalismo marxista» islamizzante, qualunque cosa esso sia); e rinarra duemila anni di storia europea fra citazioni stralunate di Hitler, Carlo Magno, e Oriana Fallaci; poi inneggia ai «cavalieri-giustizieri» che combatteranno la «guerra civile europea» sotto i vessilli cristiani di Lepanto e fra turbe di emiri fuggenti. Seguono tabelle chimiche sulla preparazione dei fertilizzanti (per la realizzazione di esplosivi?), e di nuovo studi approfonditi - centinaia i testi citati, compreso Gramsci sulla battaglia di Poitiers, sull'assedio di Vienna, sullo jus primae noctis praticato dai sultani ottomani. Una tragica via di mezzo fra il Mein Kampf e Tartarino di Tarascona. Il documento si apre con una croce purpurea e la scritta «2083 una dichiarazione europea di indipendenza». E più sotto: «In lode della nuova milizia dei Poveri commilitoni di Cristo e del Tempio di Salomone», cioè l'ordine dei cavalieri templari di Breivik.
Un mischione clamoroso. Il fatto di definire Benedetto XVI (e Giovanni Paolo II) come Papa "illegittimo" lo colloca nel movimento dei "sedevacantisti", quelli che credono che, dopo il Concilio Vaticano II, a Roma i Papi siano tutti abusivi, stante le aperture verso il mondo (o, come dicono i sedevacantisti, verso il modernismo) del Concilio. Non sfugge il termine "eurabia", preso pari pari dalla Fallaci; delira di "60000 patrioti" pronti a colpire in Italia e non mette la Lega tra i partiti che vorrebbero la deriva islamizzante dell'Europa. Breivik sogna una nuova Lepanto, e per risvegliare la gioventù europea l'ammazza a colpi di bombe e di fucile. Cita Hitler, dimenticandosi però di scrivere che il Nazismo andò al potere senza bombe e con un consenso enorme del popolo tedesco, quello stesso popolo che lui avrebbe voluto "ridestare" facendone strage.
Un pazzo confusionario che, grazie alla "tollerante" democrazia norvegese, ora rischia solo 21 anni per 90 e passa morti. Anche la Norvegia dovrebbe rivedere un attimo il suo modello di società: in questo senso sì, si deve "svegliare".Last edited by Sean; 25-07-2011, 12:04:35....ma di noi
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QUEI GIOVANI INCAPACI DI REAGIRE
Da "IL GIORNALE" di lunedì 25 luglio 2011
Quei giovani incapaci di reagire di Vittorio Feltri utto quello che sappiamo della mattanza sull`isola diUtoya, inNorve- gia, compiuta da Anders Behring Breivik, 32 anni, il cervello fulminato dall`esaltazione ultranazionalista, lo abbiamo letto increduli sui giornali. Abbiamo compulsato decine di articoli nella speranza di capire non tanto il movente, impossibile da cogliere per chi non abbia nozioni approfondite dipsichiatria, quanto il fatto che il pazzo sia riuscito a uccidere una novantina di ragazzi in mezz`ora senza incontrare la benché minima resistenza.
Si dirà che c`è poco da resistere in certe situazioni: se un uomo è armato fino ai (...) (...) denti, e le sue vittime, invece, non dispongono nemmeno di unafionda, la carneficina è scontata.
Giusto. Ma in questo caso, stando alle notizie in nostro possesso, sull`isola (un chilometro quadrato, quindi piccola) si trovavano circa 500 partecipanti a un meeting annuale di laburisti. Un numero considerevole. Quando Breivik ha dato fuori da matto e ha cominciato a sparare, immagino che lo stupore e il terrore si siano impadroniti del gruppo intero. E si sa che lo sconcerto (accresciuto in questa circostanza dal particolare che ilfolle era vestito dapoliziotto) e la paura possono azzerare la lucidità necessaria per organizzare qualsiasi difesa che non sia la fuga precipitosa e disordinata, contro un pericolo di morte.
Ciononostante, poiché la strage si è consumata in 30 minuti, c`è da chiedersi comunque perché il pluriomicida non sia stato minimamente contrastato dal gruppo destinato allo sterminio. Ragioniamo.
Cinque, sei, sette, dieci, quindicipersone, etutte disarmate, non sono in grado di annientare un nemico, per quanto agisca da solo, se questo impugna armi da fuoco. Ma 50 - e sull`isola ce n`erano die civolte tante -se si lanciano insieme sudi lui, alcune di sicuro vengono abbattute, ma solo alcune, e quelle che, viceversa, rimangono illese (mettiamo 30 o 40) hanno la possibilità di farlo a pezzi con le nude mani.
Cirendiamo conto. Cose così sono facili da scrivere, standosene qui seduti alla scrivania, e molto più difficili da praticare sul campo mentre echeggiano gli spari e decine di corpi cadono aterra senzavita.
Ma è incredibile come, in determinate circostanze, ciascuno pensi soltanto a salvare se stesso, illudendosi di spuntarla, anziché adottare la teoria più vecchia (ed efficace) delmondo: l`unione fa la forza.
Varie specie di animali quando attaccano lo fanno in massa e nello stesso modo si comportano quando si difendono. Attenzione però: gli animali istintivamente antepongono l`interesse delbranco a quello del singolo. Unopertutti, tutti per uno. Evidentemente l`uomo non ha, o forse ha perso nei secoli, l`abitudine e l`attitudine a combattere in favore della comunità della quale pure fa parte.
In lui prevalgono l`egoismo e l`egotismo. Non è più capace di identificarsi con gli altri e disacrificarsiperloro, probabilmente convinto che loro non si sacrificherebbero per lui.
QUEI GIOVANI INCAPACI DI REAGIRE [.]Originariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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primo editoriale della nirenstein
Originariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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Avrebbe fatto meglio ad aspettare notizie più certe, Fiammetta nostra, che vorrebbe nuclearizzare (democraticamente, si intende) tutto il mondo arabo. Purtroppo per lei, stavolta non sono stati "loro". Feltri invece ha ragione....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Leonida Visualizza MessaggioIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggioeffettivamente mi sono chiesto anche io come mai non abbiano reagito
l'istinto di sopravvivenza probabilmente
Anche se in quei frangenti un ' organizzazione efficace sembra impossibileOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggioeffettivamente mi sono chiesto anche io come mai non abbiano reagito
l'istinto di sopravvivenza probabilmente
Erano gente comune, che nel panico la cosa istintiva, specialmente in spazi come quello, l'istinto è scappare/nascondersi .
Non ti viene l'idea di scagliarti come un pazzo contro il nemico..Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza MessaggioRimane cmq assurdo... ero un posto boschivo... nascondersi e prenderlo alle spalle non era impossibile... e prima o poi doveva ricaricare l' arma... 500 contro uno...
Anche se in quei frangenti un ' organizzazione efficace sembra impossibileOriginariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioVabè dai.. i ragazzi non erano mica un plotone d'esecuzione ..
Erano gente comune, che nel panico la cosa istintiva, specialmente in spazi come quello, l'istinto è scappare/nascondersi .
Non ti viene l'idea di scagliarti come un pazzo contro il nemico..
ma guarda che io capisco benissimo, a nessuno viene voglia di fare l'eroe
l'istinto è scappare ovviamente
comunque ho visto delle facce piene di piercing e teste viola/verdi ecc
sembrava un raduno hippy, per me c'era gente "farcita come una melanzana"
forse anche quello ha escluso una reazione rapida
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