Originariamente Scritto da thetongue
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un bambino mi ha interrogato
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sean, in risposta al tuo (bellissimo, anche se non ne condivido gran parte) post, o almeno a una parte di esso.
posso riassurmelo in questo senso: laddove io vedo la prova del caos che ci domina, tu vedi la ragione della fede.
non so se tutto possa aver avuto origine dal nulla; né credo che qualcuno mai lo saprà.
che un'intelligenza ordinatrice, qualcosa al di là della nostra comprensione, possa essere lì, alla base, stento a crederlo; né ho gli strumenti per negarlo.
ma la sua corrispondenza con il dio cristiano - quel dio che da senso ad ogni morte, o il credere che la morte stessa sia nient'altro che un passaggio verso l'infinito, e tutto ciò che hai giustamente elencato come motore di fede -, semplicemente, non la accetto.
il dio cristiano è, per me, in linea con la classica critica mossa da duecent'anni a questa parte, la proiezione metafisica di ogni paura o insicurezza dell'uomo, sublimata in un mondo ultraterreno.
tu parli di negazione della vita; è questa una negazione della vita, quella che per te è data dalla convinzione contraddittoria che ci sia il nulla alla base, per me (non che sia mia esclusiva) è data dal rifiuto del suo carattere caotico e crudele (da cui il voler inserire tutto ciò che accade in un disegno divino), dalla credenza che la verità sia lì, in un mondo lontano, che toglie importanza al nostro, quello in cui di fatto viviamo.
è la fede che divide; o, forse, la paura.
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Originariamente Scritto da eNdy Visualizza Messaggio
è la fede che divide; o, forse, la paura.Originariamente Scritto da brontosaurusSono sceso al piano di sotto a casa mia,e all' improvviso mi sono trovato davanti un agnello tutto squartatoOriginariamente Scritto da brontosauruspoi logicamente prima di andarmene ho fatto qualche posa vicino al cadavere
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioNel suo ultimo libro, il Papa fa una riflessione importantissima. Fa notare come la memoria dell'ultima cena i primi cristiani la fecero coincidere con quel "primo giorno della settimana" (per il calendario ebraico) dove la tomba fu trovata vuota. Perchè unire la memoria della cena di Cristo coi suoi a quel giorno dopo il Sabato che noi chiamiamo da allora "giorno del Signore", Domenica? Che cosa li spinse? Eppure, l'eucarestia non fu istituita di Domenica, ma in un Giovedì (per gli ebrei, un Venerdì, considerando che il giorno successivo comincia al tramonto). Se i primissimi cristiani hanno fatto da subito memoria dell'eucarestia di Domenica, è perchè hanno voluto unire il ricordo della Cena ad un evento che, se possibile, la supera. Di Domenica la tomba viene trovata vuota e Cristo viene visto vivo: l'eucarestia portata dal Giovedì a quel "primo giorno dopo il Sabato" è una tra le prove più probanti che in quel giorno dopo il Sabato qualcosa è accaduto. Qualcosa di talmente importante da far coincidere il ricordo della cena pasquale di Cristo con un giorno "dopo il Sabato" altrimenti insignificante, sopratutto per degli ebrei.
In definitiva, nel sacramento, si rappresenta lo stesso evento.
Originariamente Scritto da eNdy Visualizza Messaggioma la sua corrispondenza con il dio cristiano - quel dio che da senso ad ogni morte, o il credere che la morte stessa sia nient'altro che un passaggio verso l'infinito, e tutto ciò che hai giustamente elencato come motore di fede -, semplicemente, non la accetto.
il dio cristiano è, per me, in linea con la classica critica mossa da duecent'anni a questa parte, la proiezione metafisica di ogni paura o insicurezza dell'uomo, sublimata in un mondo ultraterreno.
tu parli di negazione della vita; è questa una negazione della vita, quella che per te è data dalla convinzione contraddittoria che ci sia il nulla alla base, per me (non che sia mia esclusiva) è data dal rifiuto del suo carattere caotico e crudele (da cui il voler inserire tutto ciò che accade in un disegno divino), dalla credenza che la verità sia lì, in un mondo lontano, che toglie importanza al nostro, quello in cui di fatto viviamo.
Non si tratta più di un mero "concetto filosofico" in balia del tempo e delle culture che preme a "guardare oltre", ma di una persona che ha pensato e agito; e l'uomo è stato in qualche modo (più o meno misterioso) sospinto a preservarne la memoria.Last edited by richard; 03-07-2011, 16:19:46.
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Originariamente Scritto da eNdy Visualizza Messaggiola paura.Originariamente Scritto da DIA power Visualizza Messaggio.
In questo caso la paura per la malattia o la morte e' il quanto che, come dicevo sopra, fa toccare all'uomo il senso della sua finitudine. L'innesco della ricerca spirituale che da questa realizzazione scaturisce, e la sua conclusione, sono la spina dorsale della dimensione religiosa
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioEppure l'idea che esprimi di una verità "lì, in un mondo lontano, che toglie importanza al nostro, quello in cui di fatto viviamo" è lontanissima dal concetto cristiano di Verità. Cosa poteva fare di più "tangibile" infatti, la Verità, che farsi essa stessa storia?
Non si tratta più di un mero "concetto filosofico" in balia del tempo e delle culture che preme a "guardare oltre", ma di una persona che ha pensato e agito; e l'uomo è stato in qualche modo (più o meno misterioso) sospinto a preservarne la memoria.
storicamente infatti questo messaggio è stato strumentalizzato dal potere in ottica reazionaria, il popolo ignorante era portato a non preoccuparsi della propria condizione sfavorevole, in quanto avrebbe trovato riscatto eterno dopo la morte; certo è che se ciò non avviene, ci sono stati un sacco di illusi.
---------- Post added at 16:27:44 ---------- Previous post was at 16:23:09 ----------
Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioLa paura non porta necessariamente a qualcosa di negativo. La paura e' uno stato d'animo che puo' esser pienamente legittimo ed ha una sua funzione e dignita' che non vanno liquidate in modo superficiale.
In questo caso la paura per la malattia o la morte e' il quanto che, come dicevo sopra, fa toccare all'uomo il senso della sua finitudine. L'innesco della ricerca spirituale che da questa realizzazione scaturisce, e la sua conclusione, sono la spina dorsale della dimensione religiosa
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Originariamente Scritto da eNdy Visualizza Messaggioio sono contrario anche alla sola idea di esistenza di una verità unica, della quale ogni religione rivelata si fa portatrice. comunque il messaggio cristiano di vita terrena come passaggio triste ma dovuto in favore di una vita ultraterrena di grazie, credo che sia coerente con quanto dicevo. la nostra vita non è al centro, ma è vista nell'ottica del trapasso dell'anima nell'al di là.
storicamente infatti questo messaggio è stato strumentalizzato dal potere in ottica reazionaria, il popolo ignorante era portato a non preoccuparsi della propria condizione sfavorevole, in quanto avrebbe trovato riscatto eterno dopo la morte; certo è che se ciò non avviene, ci sono stati un sacco di illusi.
Il paradiso è una zona di passaggio, seguito del giudizio particolare che avviene dopo la morte.Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da eNdy Visualizza Messaggioio sono contrario anche alla sola idea di esistenza di una verità unica, della quale ogni religione rivelata si fa portatrice. comunque il messaggio cristiano di vita terrena come passaggio triste ma dovuto in favore di una vita ultraterrena di grazie, credo che sia coerente con quanto dicevo. la nostra vita non è al centro, ma è vista nell'ottica del trapasso dell'anima nell'al di là.
storicamente infatti questo messaggio è stato strumentalizzato dal potere in ottica reazionaria, il popolo ignorante era portato a non preoccuparsi della propria condizione sfavorevole, in quanto avrebbe trovato riscatto eterno dopo la morte; certo è che se ciò non avviene, ci sono stati un sacco di illusi.
---------- Post added at 16:27:44 ---------- Previous post was at 16:23:09 ----------
certo, ma in questo senso la fede assume unicamente i connotati di un esorcismo dei timori: nasce quindi dall'uomo, è una sua creazione.
Non mi dilungo su quanto detto, perche' non porterebbe molto frutto ora e qui. E sopratutto non voglio suonare paternalistico.
Poi vi e' ancora un altro piano di discussione, ed e' quella che toccavo non molto tempo fa con un amico: la fede non e' conoscenza subrazionale od irrazionale, e' suprarazionale.
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Originariamente Scritto da Sergio Visualizza MessaggioDe Mello ci fa intendere nelle parole che tu hai copiato ed incollato in primis che :
"una certa chiesa abbia ucciso una persona che aveva portato con se un segreto, il segreto del fuoco (in senso allegorico ovviamente), e che lo abbia sfruttato per i suo scopi di lucro dimenticandosi completamente anche del significato stesso del fuoco e di come lo si possa ottenere."
Più esplicito di così esisto solo io con la mia volgarità e la mia ignoranza
quello che conta è il fuoco, accanirsi contro tutto il resto non mi interessa molto.. devo ammettere che non ho ancora letto tutte le risposte..
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioLa paura non porta necessariamente a qualcosa di negativo. La paura e' uno stato d'animo che puo' esser pienamente legittimo ed ha una sua funzione e dignita' che non vanno liquidate in modo superficiale.
In questo caso la paura per la malattia o la morte e' il quanto che, come dicevo sopra, fa toccare all'uomo il senso della sua finitudine. L'innesco della ricerca spirituale che da questa realizzazione scaturisce, e la sua conclusione, sono la spina dorsale della dimensione religiosa
però il pensare che la religione sia nata per "scacciare le paure" non è il massimo.Originariamente Scritto da brontosaurusSono sceso al piano di sotto a casa mia,e all' improvviso mi sono trovato davanti un agnello tutto squartatoOriginariamente Scritto da brontosauruspoi logicamente prima di andarmene ho fatto qualche posa vicino al cadavere
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Originariamente Scritto da DIA power Visualizza Messaggiocertamente...chi nega il contrario
però il pensare che la religione sia nata per "scacciare le paure" non è il massimo.
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioNon è proprio così, il fine ultimo è il ritorno su questa terra, dopo il giudizio universale, il famoso regno di Dio, con la resurrezione della carne.
Il paradiso è una zona di passaggio, seguito del giudizio particolare che avviene dopo la morte.
la stessa concezione di paradiso, luogo in cui le anime dei buoni e dei giusti trionferanno nella vita ultraterrena, una sorta di scacco alle oppressioni che la plebe subiva in vita, suona troppo come una mera speranza di rifugio dei ceti "deboli", nient'altro che un'illusione dietro la quale trovare un conforto alle proprie sofferenze.
questo senza nulla togliere agli ideali di fratellanza tra gli uomini diffusi dal cristianesimo, che erano certo rivoluzionari per il tempo.
Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioLa tua posizione nichilista la conosco molto bene. Ne ho fatto esperienza anche io per tanto tempo .
Non mi dilungo su quanto detto, perche' non porterebbe molto frutto ora e qui. E sopratutto non voglio suonare paternalistico.
Poi vi e' ancora un altro piano di discussione, ed e' quella che toccavo non molto tempo fa con un amico: la fede non e' conoscenza subrazionale od irrazionale, e' suprarazionale.Last edited by eNdy; 03-07-2011, 21:03:57.
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioInfatti non era il senso di quanto contenuto nei replies
comunque anche la tua risposta di prima sembrava dire : temo la morte->io non posso fare niente->cerco qualcosa che mi possa "aiutare" a superare quell'ostacolo->religioneOriginariamente Scritto da brontosaurusSono sceso al piano di sotto a casa mia,e all' improvviso mi sono trovato davanti un agnello tutto squartatoOriginariamente Scritto da brontosauruspoi logicamente prima di andarmene ho fatto qualche posa vicino al cadavere
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Originariamente Scritto da eNdy Visualizza Messaggioio sono contrario anche alla sola idea di esistenza di una verità unica, della quale ogni religione rivelata si fa portatrice. comunque il messaggio cristiano di vita terrena come passaggio triste ma dovuto in favore di una vita ultraterrena di grazie, credo che sia coerente con quanto dicevo. la nostra vita non è al centro, ma è vista nell'ottica del trapasso dell'anima nell'al di là.
storicamente infatti questo messaggio è stato strumentalizzato dal potere in ottica reazionaria, il popolo ignorante era portato a non preoccuparsi della propria condizione sfavorevole, in quanto avrebbe trovato riscatto eterno dopo la morte; certo è che se ciò non avviene, ci sono stati un sacco di illusi.[COLOR="Silver"]
In questo sentimento di fede il relazionarsi con l'aldilà c'entra, almeno in linea di principio, molto poco. Il senso del risorgere sperimentato da Cristo, e speranza per il cristiano, risulta dottrinalmente vago ed è assorbito dalla fiducia in Cristo stesso, non rappresenta un "premio ultraterreno" in sé. Ciò che muove il cristiano è piuttosto un sentimento concreto di presenza divina che conferisce valore alla Vita e adesso (come può essere diversamente visto che Vita non è altro che un altro nome proprio di Cristo?), non alla morte.
Quando si calca eccessivamente la mano sul "premio" dell'aldilà è probabile che vi possa essere in atto una strumentalizzazione che non rappresenta il reale significato della fede cristiana.
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Una domanda.
Un'obiezione che sento rivolgere spesso al concetto di un Dio onnipotente e creatore è perché un'entità già perfetta e completa in se debba aver sentito la necessità di creare "altro", ossia di fatto l'universo con tutto quello che ci circonda. La religione cattolica da una risposta a questo quesito?Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
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