un bambino mi ha interrogato

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  • WhiteTyson
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    #61
    Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
    Immaginavo
    devo leggerlo in senso negativo?
    "Ho rivestito il petto con la cotta di maglia, l'anima con l'armatura della fede, non temo né l'uomo né il demonio"
    Originariamente Scritto da Sean
    Ciò che si indirizza verso l'alto ordina, ciò che si indirizza verso il basso disgrega.

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    • thetongue
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      #62
      Originariamente Scritto da WhiteTyson Visualizza Messaggio
      devo leggerlo in senso negativo?
      Condividi la confessione col tuo nucleo familiare?

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      • WhiteTyson
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        #63
        Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
        Condividi la confessione col tuo nucleo familiare?
        No..il mio nucleo familiare è Cattolico, seppur nella concezione moderna dell'italiano medio, poco "praticante"
        "Ho rivestito il petto con la cotta di maglia, l'anima con l'armatura della fede, non temo né l'uomo né il demonio"
        Originariamente Scritto da Sean
        Ciò che si indirizza verso l'alto ordina, ciò che si indirizza verso il basso disgrega.

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        • thetongue
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          #64
          Originariamente Scritto da WhiteTyson Visualizza Messaggio
          No..il mio nucleo familiare è Cattolico, seppur nella concezione moderna dell'italiano medio, poco "praticante"
          E come/perche' ti sei avvicinato alla confessione evangelica?

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          • WhiteTyson
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            • Dec 2006
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            #65
            Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
            E come/perche' ti sei avvicinato alla confessione evangelica?
            semplicemente sono sempre stato cristiano, un cristiano anch'io poco partecipe, diciamo un cattolico di facciata, fino a quando ho sentito il bisogno della fede dentro di me, l'ho sentita "entrare" mi ha reso una persona migliore, i miei studi (laurea in storia) mi hanno fatto vedere sempre con fascino le storie del popolo ebraico, di gesù, dei cristiani...ho deciso di leggere la Bibbia, l'ho fatto, è stata un'illuminazione...mi sento un altro, mi sento bene, la leggo ogni giorno da ormai almeno 10 anni, ogni sera leggo parte di un vangelo, poi passo al seguente e così via... Ho semplicemente trovato nei precetti della chiesa evangelica, quello che trovo come il cristianesimo più semplice, quello più "giusto", pochi fasti, pochi cerimoniali, preghiere semplici, rivolte a Dio, a Gesù senza intermediari, Cerco di vivere nei limiti dei comandamenti che Cristo ha dato, pregando e comportandomi come lui ha chiesto, e leggendo la sua parola, riferendomi ad essa per ogni dubbio o problema. Un tipo di cristianesimo che si avvicina a quello delle origini, di persone che si ritrovano solo per il piacere di pregare Dio insieme, senza testi imparati a memoria, rituali sempre uguali ecc...
            Ma ripeto, niente ho contro le altre confessioni Cristiane, che siano Cattoliche o Ortodosse, ne seguo i riti senza alcun problema, considero fratello, chiunque crede in Cristo morto e risorto...e si affida a lui, altro non mi interessa.
            "Ho rivestito il petto con la cotta di maglia, l'anima con l'armatura della fede, non temo né l'uomo né il demonio"
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            • Sean
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              #66
              La carità non può andare a scapito della verità: il fatto di definirsi "cristiani" non autorizza a crearsi una propria chiesa con una propria dottrina e un proprio interpretare quella dottrina. Si fa torto a Cristo che ha istituito una sola Chiesa, con un collegio apostolico ed un primo tra gli apostoli. Mettere in discussione la fede tramandata ininterrottamente da duemila anni (ricevo e consegno, questa è la Tradizione), è voler scardinare dalle fondamenta la Chiesa (che è una, entro la quale, sappilo, sono tutti, anche chi non crede o non vuole esserci) e voler fare torto a chi prima di noi ha creduto. A chi ha creduto alla comunione dei santi e alla loro opera di intercessione (ancora Paolo, in Efesini 13, 18-20 18Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, 19e anche per me,) , a chi quei santi li ha invocati e li invoca (che vuol dire che la dopo la caduta di Gerusalemme il cristianesimo si è "staccato" dal suo ceppo ebraico? Se è per questo il cristianesimo, dal momento che proclama un uomo come figlio di Dio, è già fuori dall'ebraismo. Non cambia il fatto che i protocristiani invocassero l'intercessione di Maria, degli apostoli e dei martiri presso Cristo: o qualcuno oggi ci viene a dire che loro erano eretici e che invece i protestanti hanno capito tutto? In verità, nel cristianesimo, come provato, vi erano le invocazioni ai santi, e nessuno ebbe mai - sino ai giorni nostri - da ridire, dalla epoca apostolica a qui), e a chi sa che Maria non fu libera dal peccato (è qua che sbagli) ma quel peccato le fu tolto sin dal concepimento, proprio perchè (scusami, ma ci arrivano pure i bambini) era destinata ad accogliere Cristo, lui sì senza peccato dall'eterno.

              Non si può leggere la Scrittura senza il Magistero, facendo così opera di taglio e cucito per far concordare le proprie convinzioni con le frasi della scrittura; Paolo stesso va dagli apostoli per confermarsi nella fede ed essere sicuro che ciò che va predicando sia autentica parola di Cristo: in questo senso, chi si stacca dalla comunione è, come dice l'apostolo, apostata, un ramo che va per i fatti suoi e poi si secca. Prova ne è che il protestantesimo, in questa deriva sempre più drammatica, ha figliato una miriade di sotto-sette neppure in accordo tra loro: e dunque, quanti cristianesimi ci sono? Questo è il fattore di scandalo, per umana concupiscenza. La Chiesa invece è restata una, fedele al mandato cristico e apostolico che chi si stacca nega per primo, anelito alla "libertà" (e ci sarebbe da riflettere su quanto di luciferino c'è in questa posizione, dato che il demonio è il divisore per eccellenza).

              E allora si arriva al "sì, ma qua non è diretto"; "d'accordo, ma qui la cosa non è esplicita"; "no, qua Gesù non l'ha mai detto"; "la traduzione non va" etc, etc...Ma, come detto, nella Scrittura non tutto è diretto, chiaro, patente e definitivo: lo stesso Cristo dice che "verrà lo Spirito e vi guiderà alla verità tutta intera", la comprensione della quale si sviluppa all'interno della Chiesa per gradi. Neppure il dogma della Trinità è detto in maniera lampante da Cristo: è una assunzione che ne fa la Chiesa ex-post, meditando e navigando alla luce della fede sotto al Magistero infallibile, e non lasciando la materia alle speculazioni private ed estemporanee: si può dire per questo solo fatto che Dio non sia trino? Che Cristo non sia suo Figlio? Si applicano deduzioni logiche, semmai: senza Trinità Cristo non potrebbe essere Figlio di Dio; senza Immacolata concezione, Maria non potrebbe essere l'arca che ha contenuto la Salvezza.

              A Cana Maria chiede a Gesù di fare qualcosa: ecco che si fa mediatrice tra gli uomini (senza vino) e Dio. E Cristo soddisfa questo desiderio.
              E qua: "tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni Battista", se la interpretassimo alla maniera dei protestanti, ciò vorrebbe dire che anche Gesù stesso è "minore" di Giovanni, perchè lo stesso Gesù è nato da donna...Vedi che succede a strappare le pagine dal loro contesto? Quello è invece un riconoscimento che Gesù fa davanti ai suoi dell'ultimo dei profeti, perchè ha avuto il compito di annunziare il Messia: "Ecco l'Agnello di Dio". Ebbene, quell'Agnello ha avuto un grembo che l'ha accolto, il grembo immacolato di Maria. Se la madre non è "grande", non può essere grande neppure il Figlio, perchè Maria non fu estratta a sorte nei piani divini, data l'opera che era destinata a compiere. E la frase "chaire, kecharitòmene" contiene un participio passivo: non si traduce, come fai tu, "salve, o tu a cui è stata fatta grazia" (...), ma semmai "salve, o colmata di grazia; resa piena di grazia", il che giustifica la vulgata del "piena di grazia", perchè così, in previsione del futuro compito affidatole, è stata concepita.

              In conclusione, per contestare le verità dommatiche della Chiesa si devono sempre compiere opere di destrutturazione; o si tiene la sola Scrittura o la Tradizione; o si stiracchia una pagina di un Vangelo e poi una di un altro, e via così, là dove la Chiesa tiene tutto senza buttare via nulla (il formidabile impianto dell'et-et cattolico, al contrario dell'out-out protestante). D'accordo l'ecumenismo, ma senza dimenticare che la Chiesa nasce come una e che sono gli altri, molto dopo Cristo, ad aver deviato dall'unico ceppo. L'unità, come dicono in molti, non si può fare se non con Pietro. Senza una istanza ultima, senza il capo visibile di un corpo che è insieme di organi, tutto si frange e si spezza in mille "io credo così" ed "io credo colà": è allora che Cristo viene tradito, perchè la Verità o è una o non è.
              Last edited by Sean; 29-06-2011, 21:55:52.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                #67
                Originariamente Scritto da WhiteTyson Visualizza Messaggio
                semplicemente sono sempre stato cristiano, un cristiano anch'io poco partecipe, diciamo un cattolico di facciata, fino a quando ho sentito il bisogno della fede dentro di me, l'ho sentita "entrare" mi ha reso una persona migliore, i miei studi (laurea in storia) mi hanno fatto vedere sempre con fascino le storie del popolo ebraico, di gesù, dei cristiani...ho deciso di leggere la Bibbia, l'ho fatto, è stata un'illuminazione...mi sento un altro, mi sento bene, la leggo ogni giorno da ormai almeno 10 anni, ogni sera leggo parte di un vangelo, poi passo al seguente e così via... Ho semplicemente trovato nei precetti della chiesa evangelica, quello che trovo come il cristianesimo più semplice, quello più "giusto", pochi fasti, pochi cerimoniali, preghiere semplici, rivolte a Dio, a Gesù senza intermediari, Cerco di vivere nei limiti dei comandamenti che Cristo ha dato, pregando e comportandomi come lui ha chiesto, e leggendo la sua parola, riferendomi ad essa per ogni dubbio o problema. Un tipo di cristianesimo che si avvicina a quello delle origini, di persone che si ritrovano solo per il piacere di pregare Dio insieme, senza testi imparati a memoria, rituali sempre uguali ecc...
                Ma ripeto, niente ho contro le altre confessioni Cristiane, che siano Cattoliche o Ortodosse, ne seguo i riti senza alcun problema, considero fratello, chiunque crede in Cristo morto e risorto...e si affida a lui, altro non mi interessa.
                Da soli non si va da nessuna parte. O si è innestati nel corpo di Cristo (che è la Chiesa) o non ci possiamo creare un passaporto "fai da te", che spiani ciò che non ci piace e apra solo quello che ci piace. Che cristianesimo è? La libertà è l'adeguarsi del proprio essere al dover essere oggettivo ed eterno, immutabile. Il resto è soggettivismo, dove di verità ne troviamo a brandelli, a seconda di come ci svegliamo e di come vogliamo servire l'IO mutevole e multiforme. Mutevole e multiforme, difatti, quanto le tante, troppe sette cristiane ed i troppi cristianesimi ad uso e consumo dei singoli.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
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                • thetongue
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                  #68
                  Originariamente Scritto da WhiteTyson Visualizza Messaggio
                  semplicemente sono sempre stato cristiano, un cristiano anch'io poco partecipe, diciamo un cattolico di facciata, fino a quando ho sentito il bisogno della fede dentro di me, l'ho sentita "entrare" mi ha reso una persona migliore, i miei studi (laurea in storia) mi hanno fatto vedere sempre con fascino le storie del popolo ebraico, di gesù, dei cristiani...ho deciso di leggere la Bibbia, l'ho fatto, è stata un'illuminazione...mi sento un altro, mi sento bene, la leggo ogni giorno da ormai almeno 10 anni, ogni sera leggo parte di un vangelo, poi passo al seguente e così via... Ho semplicemente trovato nei precetti della chiesa evangelica, quello che trovo come il cristianesimo più semplice, quello più "giusto", pochi fasti, pochi cerimoniali, preghiere semplici, rivolte a Dio, a Gesù senza intermediari, Cerco di vivere nei limiti dei comandamenti che Cristo ha dato, pregando e comportandomi come lui ha chiesto, e leggendo la sua parola, riferendomi ad essa per ogni dubbio o problema. Un tipo di cristianesimo che si avvicina a quello delle origini, di persone che si ritrovano solo per il piacere di pregare Dio insieme, senza testi imparati a memoria, rituali sempre uguali ecc...
                  Ma ripeto, niente ho contro le altre confessioni Cristiane, che siano Cattoliche o Ortodosse, ne seguo i riti senza alcun problema, considero fratello, chiunque crede in Cristo morto e risorto...e si affida a lui, altro non mi interessa.
                  Il problema a cui ti riferisci e' reale. In particolar modo nel vecchio continente, il cattolicesimo spesso appare mancante di quella "forza viva". Questo perche' noi ci troviamo nella (post) transizione tra i millenni passati in cui si era cattolici per default, alla condizione attuale dove, come detto da Giovanni Paolo II, si e' cattolici per libera e ponderata scelta. Paradossalmente, nel nuovo continente, per la feroce competizione con le altre confessioni cristiane, quella cattolica si muove vivacemente e con sentito spirito.
                  Il problema grosso con le confessioni protestanti sono quelli indicati da Sean, ma mi rendo conto che spesso, in questi ambiti, percepisci questo "spirito vivo" che in alcuni ambiti cattolici latita. Prova a cambiare "parrocchia", gira fino a che non trovi quell'ambito che ti da cio' di cui hai bisogno: accanto a sacche deludenti, ve ne sono altre di inaspettata eccellenza per esperienza personale.
                  Purtroppo ora conosco il mondo anglosassone meglio di quello italiano da questo punto di vista (ad esempio, il sito di Fr Barron -www.wordonfire.org - e' magnifico: Barron si e' consacrato alla missione di evangelizzare sfruttando i mezzi odieri, ed ha un poderoso intelletto agostiniano e tempra leonina paolina; e' superbo), ma, mantenendo quella tua necessita' spirituale, indaga ancora la voce che puo' reclamare assoluta autorevolezza nel coro allo sbando

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                  • Leonida
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                    #69
                    Originariamente Scritto da WhiteTyson Visualizza Messaggio
                    comunque la mia confessione è quella Cristiana Evangelica.
                    Non siete in Grazia di Dio.
                    Originariamente Scritto da gorgone
                    è plotino la chiave universale per le vagine
                    Originariamente Scritto da gorgone
                    secondo me sono pazzi.

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                    • thetongue
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                      #70
                      Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggio
                      Non siete in Grazia di Dio.
                      Leo, tu che sei?

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                      • Sean
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                        #71
                        Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                        Il problema a cui ti riferisci e' reale. In particolar modo nel vecchio continente, il cattolicesimo spesso appare mancante di quella "forza viva". Questo perche' noi ci troviamo nella (post) transizione tra i millenni passati in cui si era cattolici per default, alla condizione attuale dove, come detto da Giovanni Paolo II, si e' cattolici per libera e ponderata scelta. Paradossalmente, nel nuovo continente, per la feroce competizione con le altre confessioni cristiane, quella cattolica si muove vivacemente e con sentito spirito.
                        Il problema grosso con le confessioni protestanti sono quelli indicati da Sean, ma mi rendo conto che spesso, in questi ambiti, percepisci questo "spirito vivo" che in alcuni ambiti cattolici latita. Prova a cambiare "parrocchia", gira fino a che non trovi quell'ambito che ti da cio' di cui hai bisogno: accanto a sacche deludenti, ve ne sono altre di inaspettata eccellenza per esperienza personale.
                        Purtroppo ora conosco il mondo anglosassone meglio di quello italiano da questo punto di vista (ad esempio, il sito di Fr Barron -www.wordonfire.org - e' magnifico: Barron si e' consacrato alla missione di evangelizzare sfruttando i mezzi odieri, ed ha un poderoso intelletto agostiniano e tempra leonina paolina; e' superbo), ma, mantenendo quella tua necessita' spirituale, indaga ancora la voce che puo' reclamare assoluta autorevolezza nel coro allo sbando
                        Ecco, esatto. Si sbaglia poi a guardare al Cattolicesimo come ad un monolite: è semmai più vicina alla verità l'immagine del corpo vivo, con tutti i suoi organi che concorrono a mantenerlo in vita: ci sono innumerevoli movimenti nel Cattolicesimo (da neocatecumeni alla gioventù francescana, ai focolari, ai carismatici, ai rinnovati nello spirito etc...) perchè il Cattolicesimo tiene tutto, dalla cristologia alla marilogia, dal ricco al povero, dal peccatore impenitente al santo. Perchè se Cristo è il ricapitolatore, la sua Chiesa deve avere le braccia spalancate verso tutti, come il colonnato del Bernini plasticamente testimonia. Identificare il Cattolicesimo nel mero papismo è operazione errata e contraria alla verità. Preclude uno stare in famiglia, quando invece c'è un posto per tutti.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                        • thetongue
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Ecco, esatto. Si sbaglia poi a guardare al Cattolicesimo come ad un monolite: è semmai più vicina alla verità l'immagine del corpo vivo, con tutti i suoi organi che concorrono a mantenerlo in vita: ci sono innumerevoli movimenti nel Cattolicesimo (da neocatecumeni alla gioventù francescana, ai focolari, ai carismatici, ai rinnovati nello spirito etc...) perchè il Cattolicesimo tiene tutto, dalla cristologia alla marilogia, dal ricco al povero, dal peccatore impenitente al santo. Perchè se Cristo è il ricapitolatore, la sua Chiesa deve avere le braccia spalancate verso tutti, come il colonnato del Bernini plasticamente testimonia. Identificare il Cattolicesimo nel mero papismo è operazione errata e contraria alla verità. Preclude uno stare in famiglia, quando invece c'è un posto per tutti.
                          Gli ultimi due pontificati sono stati eccellenti. Pero' un problema della "base apostolica" e' reale; o meglio: non e' neanche una problematica nuova, piuttosto i tempi mutati la rendono evidente. Come dicevo, 50 anni fa in Italia si era cattolici per default; inoltre, son convinto che sia il messaggio apostolico debba esser modulato a seconda dei vari interlocutori, che lo standard del livello base di esegesi debba esser elevato. Ad esempio: credo che sia piu' che mai critico oggigiorno guidare un ragazzino ad interpretare un passo paolino, pena il disinteresse totale verso lo stesso non piu' percepito come autorita' a priori. Al giovane di oggi, spesso con possibilita' culturali maggiori del passato, bisogna far apprezzare le radici ed il significato di quel passaggio paolino, altrimenti lo scartera' come puro blaterare invasato.
                          A parte l'esegesi, anche la dimensione liturgica spesso e' carente sul territorio: la liturgia e' il canale tramite cui il fedele si relaziona al Mistero. E questo Mistero e' il fulcro, che sia l'oggetto di fede o quello di studio. L'attuale pontefice ha speso molte parole sull'importanza da attribuire alla liturgia, ma, come dicevo, e' la base territoriale che va implementata

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                          • Liam & Me
                            Bad Blake
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                            #73
                            Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                            Leo, tu che sei?
                            B & B with a little weed










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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              • In piedi tra le rovine
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                              #74
                              Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                              Gli ultimi due pontificati sono stati eccellenti. Pero' un problema della "base apostolica" e' reale; o meglio: non e' neanche una problematica nuova, piuttosto i tempi mutati la rendono evidente. Come dicevo, 50 anni fa in Italia si era cattolici per default; inoltre, son convinto che sia il messaggio apostolico debba esser modulato a seconda dei vari interlocutori, che lo standard del livello base di esegesi debba esser elevato. Ad esempio: credo che sia piu' che mai critico oggigiorno guidare un ragazzino ad interpretare un passo paolino, pena il disinteresse totale verso lo stesso non piu' percepito come autorita' a priori. Al giovane di oggi, spesso con possibilita' culturali maggiori del passato, bisogna far apprezzare le radici ed il significato di quel passaggio paolino, altrimenti lo scartera' come puro blaterare invasato.
                              A parte l'esegesi, anche la dimensione liturgica spesso e' carente sul territorio: la liturgia e' il canale tramite cui il fedele si relaziona al Mistero. E questo Mistero e' il fulcro, che sia l'oggetto di fede o quello di studio. L'attuale pontefice ha speso molte parole sull'importanza da attribuire alla liturgia, ma, come dicevo, e' la base territoriale che va implementata
                              Tutto giusto quello che dici. Sono problemi reali e presenti nella Chiesa, tutti nell'agenda del Pontefice. Innanzitutto bisogna che il cristianesimo riscopra la sua carica attrattiva e "rivoluzionaria", quella di quando, alle origini, si andava evangelizzando l'Europa, perchè è proprio l'Europa ad aver bisogno di una nuova opera di annuncio. Dunque basta con la ricerca dei grandi numeri, delle grandi folle, degli applausi, degli "atei devoti", della buona stampa, delle lusinghe del mondo; il cristianesimo, come dice Ratzinger, deve prendere atto che l'indiffernetismo (più che l'ateismo, che è comunque ancora ai minimi termini) rischia in questo continente di far spegnere la fede come una candela consumata. E allora il cristianesimo stesso deve tornare ad essere una "minoranza creativa", come ripete il Papa. Questo vuol dire maggiore attenzione alla catechesi; ritorno ad una predicazione che guardi alle cose prime ed ultime ed al senso profondo di esse e della spiritualità (ecco perchè le sette tipo le evangeliche attraggono: danno risposte preconfezionate e personalizzate. Intercettano chi è in ricerca di una spiritualità che la Chiesa non sa più interpretare attualizzandola nel profondo, presa com'è, a volte, da tutt'altro).

                              E allora vanno riproposti i grandi cardini del cristianesimo e va, come ottimamente sottolinei, messa al centro la liturgia (grande missione di questo Papa). Basta con le messe-spettacolo, coi concerti e con le schitarrate e gli applausi. Ritorno alla meditazione della parola, all'adorazione, all'ascolto attento dell'omelia. E, in questo senso, il clero va preparato di nuovo. Mi ha impressionato una frase di un cardinale africano: l'Europa, diceva, ha bisogno di essere rievangelizzata. E, continuava, come ai tempi antichi, sarà da Oriente che verranno gli apostoli.

                              Probabilmente, sarà così.

                              Comunque, siamo molto lontani da quella Parusia che - secondo le parole del Cristo - dovrà avvenire quando tutte le Nazioni avranno ricevuto il Vangelo. A ben guardare, neppure l'Europa lo ha ancora accolto. Nello scorrere dei tempi, agisce sempre la dialettica del mistero della fede e del mistero di iniquità. E' tutto questo grandioso e drammatico scenario che il cristianesimo deve tornare ad illuminare e ad interpretare, sapendo che la battaglia non sarà vinta se non all'ultimo momento, quando la storia si chiuderà. Fino ad allora, sedersi sugli allori è improponibile e pericoloso.
                              Last edited by Sean; 30-06-2011, 01:34:59.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
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                                #75
                                Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggio
                                Non siete in Grazia di Dio.
                                Io lì ho fatto una imitazione (malriuscita) di Gabriele, che ci manca Non oso giudicare la fede di nessuno, ben sapendo che "ci sono molti che credono di essere dentro e sono fuori; e ci sono molti che sembrano essere fuori e invece sono dentro".
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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