nazismo e contesto storico

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  • eNdy
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    nazismo e contesto storico

    vorrei impostare, per la tesina dell'esame di maturità, un discorso che analizzi, partendo da nietzsche, la nascita dell'ideologia nazista in relazione al contesto storico che si delineava in europa tra fine '800 e inizi '900 in conseguenza della crisi epistemologica di cui la filofosia nicciana è stata cardine.
    spulciando il forum, ho trovato un post di manx a riguardo:

    Il fascimo e il nazismo hanno avuto la fortuna di trovarsi in una situazione di grandi cambiamentio sociali, culturali e geo-politici. La crisi dei grandi imperi, dei grandi ideali razionalisti e illuministi, dei valori, della stesso orizzonte di senso cristiano, hanno permesso la creazione e il consolidamento di un movimento di pensiero (e d'azione) capace di convogliare il nichilismo e il disagio della modernità in un movimento politico che si proponeva di dare una rigenerazione all'Europa in piena decadenza. Forse nel fascismo questo discorso è un po' in secondo piano mentre piü presente nel nazismo. Questo per dire che la società e la cultura del tempo ha voluto, in un certo senso, il nazismo e il fascimo, almeno a livello ideale, e che questi due movimenti-valvola di sfogo che assunsero delle tinte aggressive, non potevano fare a meno di dichiarare guerra all'Europa (e a quello che rappresentava) e allo stesso tempo mostrarsi come paladini della stessa Europa che volevano distruggere.
    vorrei che potesse essere lo spunto per un approfondimento, dato che ho avuto modo di vedere che molti di voi si interessano e conoscono bene l'argomento, in modo da discutere e trarne qualche dritta per l'esame

  • Sean
    Csar
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    #2
    Manx non cita il solo Nietzsche, ma il "contesto" storico entro il quale il Nazismo si sviluppò, ed io trovo il contesto storico ancor più importante della crisi epistemologica introdotta dal filosofo tedesco. Addirittura Mosse scopre i prodromi dell'habitat entro il quale il Nazismo si svilupperà, nelle guerre di liberazione germaniche contro Napoleone. Dunque, come prima e più importante spinta ideologica vi è l'impianto del mito tedesco, il far emergere ed il far maturare questo mito del Popolo e delle sacre tradizioni del Suolo: in una parola l'ideale del Volk e del volkisch.

    Tutto questo ci porta dritti al romanticismo tedesco, che farà parte (anche lui) del background culturale del Nazismo. L'aspirazione ad una dimensione più alta e spirituale del vivere; il cercare corrispondenze tra la dimensione interiore e quella esteriore e naturalistica dell'uomo; il rifiuto dell'atomizzazione dell'individuo e della sua "civilizzazione"; la riscoperta delle radici comuni del popolo tedesco, per ricacciare le tenebre di una alienazione che si sentiva (in virtù di crisi storico-ideologiche) sempre più prossima, pronta a far degenerare la Nazione. Il Nazismo intercetterà tutte queste varie correnti di pensiero e di cultura, dando loro una unità effettiva e politica, in una rivoluzione tesa a cambiare lo spirito del popolo, per farne emergere il nucleo primigenio e più autentico.

    Tutti i pensatori, gli artisti, gli autori che si avvicinano all'ideale sopra esposto noi possiamo classificarli come "fonti di ispirazione" del movimento nazista, non di per se stessi, però, come generatori lo stesso movimento. Questa è una differenza che va sottolineata con forza, perchè a favorire il nascere prima e l'affemarsi poi del Nazismo concorrono tutta una serie di fattori storico-culturali che stanno al di là e al di sopra un' unica personalità od un gruppo di pensatori.
    Last edited by Sean; 09-06-2011, 19:39:13.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
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    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • eNdy
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      #3
      grazie della risposta sean, in effetti il background culturale del nazismo a cui tu ti riferisci mi interessa non poco e ho già deciso di approfondirlo a dovere. è un argomento molto vasto e sfaccettato, che all'esame però non posso permettermi di affrontare per questioni di tempo (ma anche di mie conoscenze)
      sono d'accordo sul fatto che la crisi epistemologica non sia cruciale, ma io vorrei cominciare da lì il mio discorso ed arrivare quindi al nazismo seguendo un'altra ottica, che provo ad esporre; se hai tempo potresti dirmi se per te può funzionare?

      ho citato il post di manx non a caso, ma anche perché fa riferimento al nichilismo; è nietzsche che riconosce per la prima volta il nichilismo e si fa fautore del suo superamento - in breve - ricercando nuovi valori in un dimensione finalmente umana, attraverso l'esercizio della volontà di potenza (valori che quindi si rifanno, tra gli altri, alla forza, al dominio).
      si può guardare il nazismo come un movimento che riassume in sé un certo tipo di valori (che derivano da più parti e in particolare, come facevi notare tu, dal romanticismo tedesco) e che, inserendosi in un momento storico cruciale (per tanti motivi, tra gli altri la crisi post-IGM), imponendosi come espressione di una razza dominante (volontà di potenza, appunto, e qui di riappropriarsi del proprio spazio vitale), riesce nell'impresa di dare al suo popolo un nuovo senso in risposta al suo disagio nichilistico (come osservato nel post di manx)? e paragonalo, in quest'ottica, alla visione di nietzsche?

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      • Sean
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        #4
        Originariamente Scritto da endy Visualizza Messaggio

        ho citato il post di manx non a caso, ma anche perché fa riferimento al nichilismo; è nietzsche che riconosce per la prima volta il nichilismo e si fa fautore del suo superamento - in breve - ricercando nuovi valori in un dimensione finalmente umana, attraverso l'esercizio della volontà di potenza (valori che quindi si rifanno, tra gli altri, alla forza, al dominio).
        Si può guardare il nazismo come un movimento che riassume in sé un certo tipo di valori (che derivano da più parti e in particolare, come facevi notare tu, dal romanticismo tedesco) e che, inserendosi in un momento storico cruciale (per tanti motivi, tra gli altri la crisi post-igm), imponendosi come espressione di una razza dominante (volontà di potenza, appunto, e qui di riappropriarsi del proprio spazio vitale), riesce nell'impresa di dare al suo popolo un nuovo senso in risposta al suo disagio nichilistico (come osservato nel post di manx)? E paragonalo, in quest'ottica, alla visione di nietzsche?
        Sì, possiamo guardare al Nazismo anche in quella prospettiva. Dobbiamo partire dal recupero che il neoromanticismo tedesco fece della figura di Nietzsche. Quella corrente si impadronì della poliforme produzione del filosofo tedesco per esaltarne gli aspetti che più si legano al concetto di Nazione intesa come unità di Sangue (popolo) e Suolo (la terra dove radicati si nasce e si muore. Unico luogo dove sia possibile il formarsi e lo svilupparsi di una "identità"). Dunque da Nietzsche si colgono le drammatiche tensioni ideali (l'aver messo in crisi le certezze di un Occidente tecnologizzato ma spersonalizzato); l'aspirazione a carpire oltre le apparenze le verità atemporali, e, perciò, "inattuali" (non legate ad un presente, ma semmai ad un passato diremmo mitico e capaci di proiettarsi nel futuro), profondamente radicate nell'animo umano, perchè si risveglino e ridestino l'uomo , e perchè l'uomo stesso si liberi e si trasformi, riappropriandosi del proprio destino; perchè ci si innalzi, come al suono di una danza, e perchè si raggiungano le vette, dove le prigioni dello schematismo razionale non sono più, distrutte e liberato l'uomo.

        Per operare questa ascesi, si deve fare leva sulla volontà. Questa formula magica, di marca schiettamente nietzschiana, finirà pari pari nel Nazismo, che chiederà al popolo tedesco uno sforzo di volontà per fare della Nazione una unica entità dotata di un'unica determinazione.
        In questo senso, Nietzsche fu visto dai nazisti come il precursore, l'interprete ed il profeta della migliore tradizione germanica. Una rivoluzione tesa a far riaffiorare il più genuino spirito delle genti tedesche può nascere solo mettendo in crisi le comode certezze borghesi - di un mondo in verità alienante - per riproporsi in senso eroico e vitalistico, quasi in un ideale legame con le antiche virtù germaniche delle libere tribù.
        In questo quadro va posta la "volontà di potenza" mutuata da certo pensiero nietschiano da parte dell'ideale nazista.

        L'uomo e la sua volontà: perchè il popolo si innalzi si ha bisogno dell'esempio di un gigante. Non c'è mito che non abbia il suo eroe. Ed ecco che il Nazismo esalterà la figura del Cavaliere solitario, capace di riassumere, temperare e dominare le forze ancestrali e antitetiche (dionisiache ed apollinee) per guidare ed innalzare il popolo verso quelle mete che si crede gli appartengano, in quanto capace di conquistarsele in virtù di uno sforzo di volontà superiore (l'uomo eroico, l'uomo oltreuomo). Il forte vince perchè crede che la vittoria sia possibile. La realizza prima di conquistarla.

        La simbiosi tra la figura di Nietzsche (profeta solitario delle primigenie virtù norrene, appunto) e quella di Hitler ecco che si è compiuta nella teoresi (o in certa teoresi) nazista. Mosse fa acutamente notare come Hitler ci terrà a farsi ritrarre da Lanziger nelle vesti di cavaliere medioevale, in una scoperta connessione col Cavaliere di Duhrer. Entrambi solitari, entrambi a dover lottare contro forze che si oppongono allo spirito ed alla volontà autentici dell'uomo, entrambi, come Nietzsche, profeti di una nuova frontiera che solo pochi potranno oltrepassare, perchè solo pochi l'hanno già prefigurata nell'intimo del proprio Geist. Entrambi (Hitler ed il Cavaliere del mito teutonico) con lo sguardo rivolto ad un altrove, oltre le certezze spersonalizzanti e avvilenti di un'epoca, in verità, in profonda crisi. Sembra di guardare un ritratto dello stesso Nietzsche. In questo senso, l'assimilazione tra il Capo del Nazismo ed il profeta di una vita nuova e supera, che si costruisce sulla fiducia di poter ardire ad altezze ad altri precluse, si fa completo. E la Germania ne verrà affascinata.
        Last edited by Sean; 09-06-2011, 22:52:06.
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        • Manx
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          • Un tempo e per tanto tempo in Germania...
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          #5
          Originariamente Scritto da eNdy Visualizza Messaggio
          grazie della risposta sean, in effetti il background culturale del nazismo a cui tu ti riferisci mi interessa non poco e ho già deciso di approfondirlo a dovere. è un argomento molto vasto e sfaccettato, che all'esame però non posso permettermi di affrontare per questioni di tempo (ma anche di mie conoscenze)
          in realtà sarebbe piu' facile e soprattutto piu' originale affrontarlo rispetto al rapporto Nietzsche-(Nichilismo)-Nazismo...che sono argomenti difficili da inquadrare e stra-trattati (e spesso ad minchiam).
          sono d'accordo sul fatto che la crisi epistemologica non sia cruciale, ma io vorrei cominciare da lì il mio discorso ed arrivare quindi al nazismo seguendo un'altra ottica, che provo ad esporre; se hai tempo potresti dirmi se per te può funzionare?

          ho citato il post di manx non a caso, ma anche perché fa riferimento al nichilismo; è nietzsche che riconosce per la prima volta il nichilismo no...questo non è del tutto corretto...le fonti prime sono almeno un secolo precedente all'interpretazione di Nietzsche (es. Jacobi). Semmai Nietzsche fu il primo che ha parlato di "Trasvalutazione di tutti i valori"
          e di un "superamento" del nichilismo portando all'estrema consuzione nichilistica la società e il mondo dei valori e della cultura di allora.

          e si fa fautore del suo superamento - in breve - ricercando nuovi valori in un dimensione finalmente umana, attraverso l'esercizio della volontà di potenza (valori che quindi si rifanno, tra gli altri, alla forza, al dominio).
          qui ok...ma il discorso è molto ma molto piu' complesso e meno "semplicistico"...anche perché il "nuovo" è nell' "oltre-umano" (über-mensch) e non nell'umano
          si può guardare il nazismo come un movimento che riassume in sé un certo tipo di valori (che derivano da più parti e in particolare, come facevi notare tu, dal romanticismo tedesco) e che, inserendosi in un momento storico cruciale (per tanti motivi, tra gli altri la crisi post-IGM), imponendosi come espressione di una razza dominante (volontà di potenza, appunto, e qui di riappropriarsi del proprio spazio vitale), riesce nell'impresa di dare al suo popolo un nuovo senso in risposta al suo disagio nichilistico (come osservato nel post di manx)? e paragonalo, in quest'ottica, alla visione di nietzsche?

          semplificando quanto dici è corretto...ma il Nazismo è un movimento culturale, sociale, ideologico e politico ambiguo, contraddittorio, anti-moderno e iper-moderno allo stesso tempo, nichilistico e anti-nichilistico ecc...non tirerei in mezzo + di tanto Nietzsche, perché le questioni si complicano e parecchio...e sarebbe argomento di una monografia...non certo di una tesina liceale.

          SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
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          Le domande dell'aspirante bidibolder
          Originariamente Scritto da TONY_98
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          C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
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          la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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          • ma_75
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            #6
            Tutto corretto. Però non dimentichiamoci che alla base del nazismo c'è Weimar e, ancora prima, l'umiliante pace sul vagone di Versailles (di cui Hitler si ricorderà per bene nel '40). Ci sono cause economiche, quindi ,e revanscistiche senza le quali il sostrato filosofico non sarebbe rimasto che una suggestione embrionale.
            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
            ma_75@bodyweb.com

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            • Sean
              Csar
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              #7
              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              Tutto corretto. Però non dimentichiamoci che alla base del nazismo c'è Weimar e, ancora prima, l'umiliante pace sul vagone di Versailles (di cui Hitler si ricorderà per bene nel '40). Ci sono cause economiche, quindi ,e revanscistiche senza le quali il sostrato filosofico non sarebbe rimasto che una suggestione embrionale.
              Quello è chiaramente il detonatore capace di far esplodere tutte le tensioni ideali/politiche/storiche che il Nazismo si andava assumendo e che nel Nazismo andavano confluendo. Senza Weimar e la crisi del parlamentarismo, il popolo avrebbe accettato una dittatura? Senza la crisi del parlamentarsimo, sarebbe stata possibile una politica di "piazza" e di massa? Si sarebbe seguito un direttore che incarnava in sè tutta intera l'orchestra? Evidentemente no.
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              • Leonida
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                #8
                Endy mi sento di consigliarti di seguire le ultime considerazioni di manx. fai molta attenzione, Nietzsche è un autore complesso di cui si sono fatte spesso grossolane semplificazioni, per quanto riguarda il collegamento che vuori fare , a mio parere , se decidi di affrontare la questione seriamente, ti stai muovendo in un campo minato. Cerca di non lavorare su teorie ed ipotesi generali cercando di metterle assieme , lavora tenendo presente i testi.
                Originariamente Scritto da gorgone
                è plotino la chiave universale per le vagine
                Originariamente Scritto da gorgone
                secondo me sono pazzi.

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                • ma_75
                  Super Moderator
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                  #9
                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Quello è chiaramente il detonatore capace di far esplodere tutte le tensioni ideali/politiche/storiche che il Nazismo si andava assumendo e che nel Nazismo andavano confluendo. Senza Weimar e la crisi del parlamentarismo, il popolo avrebbe accettato una dittatura? Senza la crisi del parlamentarsimo, sarebbe stata possibile una politica di "piazza" e di massa? Si sarebbe seguito un direttore che incarnava in sè tutta intera l'orchestra? Evidentemente no.
                  Il punto è proprio evitare di proporre una relazione di meccanica consequenzialità tra correnti filosofiche e movimenti politici anche perchè non bisogna dimenticare che spesso è a posteriori che si crea una "copertura" filosofica adatta a legittimare movimenti rivoluzionari.
                  In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                  ma_75@bodyweb.com

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                  • Sean
                    Csar
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                    #10
                    Ci si trova sempre di fronte ad una "interpretazione" del filosofo, questo deve aver ben presente l'utente. La messa in guardia di Leonida è più che giustificata, se pensiamo che noi si tratta Niezstche in relazione al Nazismo sulla base del pensiero che i nazisti trassero da quest'ultimo. Dunque si tratta di un a-posteriori sdrucciolevole, se non lo si sa maneggiare con ogni padronanza. In sintesi: Nietzsche non era nazista. Non è colui che profetizza Hitler, la nascita del quale viene da tutta una serie di motivazioni storiche. Ma un certo Nietzsche i nazisti lo tradussero e, in un certo Nietzsche, vi si identificarono.
                    Last edited by Sean; 09-06-2011, 23:22:11.
                    ...ma di noi
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                      #11
                      per ragguagli bibliografici basta che chiedi

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                      Disagio alimentare & logistica bidibolder
                      Originariamente Scritto da Gianludlc17
                      se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
                      Estetica rulez
                      Originariamente Scritto da 22darklord23
                      la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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                      • sotiris
                        Urban Sheepboy
                        • Sep 2010
                        • 1310
                        • 54
                        • 50
                        • corazziere tascabile
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                        #12
                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Quello è chiaramente il detonatore capace di far esplodere tutte le tensioni ideali/politiche/storiche che il Nazismo si andava assumendo e che nel Nazismo andavano confluendo. Senza Weimar e la crisi del parlamentarismo, il popolo avrebbe accettato una dittatura? Senza la crisi del parlamentarsimo, sarebbe stata possibile una politica di "piazza" e di massa? Si sarebbe seguito un direttore che incarnava in sè tutta intera l'orchestra? Evidentemente no.
                        Incoraggiante se lo trasliamo nella nostra attualità
                        sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.

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                        • catastrophy
                          catabolic,modest&notturno
                          • Jan 2004
                          • 6357
                          • 307
                          • 447
                          • Send PM

                          #13
                          domanda tecnica: ma "per la tesina dell'esame della maturità" che vuol dire? entro quando devi farla? perché io ricordo di esser partito in aprile e non avevo scelto una cosa così complessa... se vuoi fare una cosa del genere in 2 settimane inizierò a pregare per te e la tua anima...
                          Originariamente Scritto da Mizard
                          ...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
                          Originariamente Scritto da Barone Bizzio
                          Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
                          Originariamente Scritto da TheSandman
                          Silvio compreso.
                          Originariamente Scritto da TheSandman
                          Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
                            • 121118
                            • 3,480
                            • 3,531
                            • Italy [IT]
                            • In piedi tra le rovine
                            • Send PM

                            #14
                            Originariamente Scritto da sotiris Visualizza Messaggio
                            Incoraggiante se lo trasliamo nella nostra attualità
                            Dipende da quali valori si additano alle masse. Nei fascismi assistiamo ad una rigenerazione in senso "alto" dell'individuo, chiamato a compiti eroici e vitalistici, chiamato ad una fede, diremmo. Il berlusconismo, che è frutto marcio di un sistema altrettanto marcio, propone tutti i vizi e come ideale supremo l'andare a mignotte o il farla franca in qualunque modo e con qualunque mezzo. In questo senso, la democrazia (per chi dovesse "preoccuparsi") non è in pericolo. Semmai il berlusconismo ne certifica la degenerazione progressiva ed inarrestabile, perchè compito delle democrazie non è elevare, ma blandire; non trasmutare, ma conservare; non risolvere, ma parlamentare.
                            Last edited by Sean; 10-06-2011, 00:29:18.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • sotiris
                              Urban Sheepboy
                              • Sep 2010
                              • 1310
                              • 54
                              • 50
                              • corazziere tascabile
                              • Send PM

                              #15
                              Sean, in realtà pensavo alla crisi del parlamentarismo dovuta ai berlusconiani e a gli anti-berlusconiani farlochi. In pratica mi chiedo se, dopo berlusconi, saremo esposti a quel genere di rischi. Il disinnamoramento della gente per la politica attuale è evidente.
                              sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.

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