DAMASCO - Sono 11 le persone morte e 220 quelle ferite dai tiri israeliani contro i manifestanti siriani e palestinesi che tentavano di varcare la linea del cessate il fuoco sulle alture del Golan. Lo ha annunciato la tv siriana.
L'esplosione di una mina anticarro avrebbe investito un gruppo di dimostranti siriani e palestinesi che all'altezza di Quneitra cercavano di lanciarsi verso i reticolati di frontiera presidiati sul Golan occupato dall' esercito israeliano. Lo ha riferito radio Gerusalemme.
Proseguono sulle alture occupate del Golan i tentativi di dimostranti arabi di aprire una breccia nei reticolati di frontiera presidiati dalle forze israeliane. Fonti locali riferiscono che nel pomeriggio centinaia di dimostranti (che sventolavano bandiere siriane e palestinesi) hanno cercato di lanciarsi verso le linee israeliane all'altezza di Quneitra. Per respingerli i militari israeliani hanno fatto ricorso a gas lacrimogeni. Questi scontri avvengono nell'anniversario della 'Naksa', ossia della sconfitta subita dagli eserciti arabi da parte di Israele, nella guerra dei sei giorni del 1967.
NAKSA,SUL GOLAN ESERCITO SPARA A DIMOSTRANTI
di Aldo Baquis
Nella giornata della 'Naksa' (il termine arabo che indica la sconfitta degli eserciti arabi nella guerra dei sei giorni del 1967) Israele è schierato sulle frontiere per impedire che dimostranti arabi superino i recinti, come avvenuto due settimane fa. Gli incidenti più gravi sono segnalati sulle alture occupate del Golan dove i militari sono impegnati a respingere due tentativi di centinaia di dimostranti arabi di superare i reticolati: uno nei pressi di Majdal Shams, il secondo presso Kuneitra. La televisione siriana ha riferito dal Golan che in questi scontri almeno tre dimostranti sono rimasti uccisi e altri dieci feriti. Ma la rete araba al Jazira ha smentito che siano avute finora perdite di vite umane. Da parte sua il portavoce militare israeliano ha confermato il ferimento di una decina di persone.
Intanto sul terreno proseguono incidenti sporadici. Mediante megafoni, i soldati israeliani avvertono in arabo i dimostranti che chi cerca di superare i recinti rischia di essere colpito da proiettili. Da fonti informate l'ANSA ha appreso che in mattinata l'esercito siriano ha cercato di fermare diverse centinaia di dimostranti palestinesi diretti verso il Golan. Ma altri manifestanti sono egualmente riusciti ad aggirare quei posti di blocco.
Sul confine fra Israele e Libano non si segnalano per ora incidenti, a quanto pare come conseguenza di una massiccia dislocazione di forze dell'esercito nazionale libanese. Nella striscia di Gaza sono state organizzate manifestazioni in ricordo della Naksa: ma reparti di Hamas hanno impedito ai dimostranti di raggiungere il valico di Erez, la porta di accesso ad Israele. Incidenti sono in corso anche in Cisgiordania, in particolare presso il valico di Kalandya, fra Ramallah e Gerusalemme. Cortei palestinesi di protesta sono stati organizzati a Hebron e presso la colonia ebraica di Elon Moreh (Nablus).
L'esplosione di una mina anticarro avrebbe investito un gruppo di dimostranti siriani e palestinesi che all'altezza di Quneitra cercavano di lanciarsi verso i reticolati di frontiera presidiati sul Golan occupato dall' esercito israeliano. Lo ha riferito radio Gerusalemme.
Proseguono sulle alture occupate del Golan i tentativi di dimostranti arabi di aprire una breccia nei reticolati di frontiera presidiati dalle forze israeliane. Fonti locali riferiscono che nel pomeriggio centinaia di dimostranti (che sventolavano bandiere siriane e palestinesi) hanno cercato di lanciarsi verso le linee israeliane all'altezza di Quneitra. Per respingerli i militari israeliani hanno fatto ricorso a gas lacrimogeni. Questi scontri avvengono nell'anniversario della 'Naksa', ossia della sconfitta subita dagli eserciti arabi da parte di Israele, nella guerra dei sei giorni del 1967.
NAKSA,SUL GOLAN ESERCITO SPARA A DIMOSTRANTI
di Aldo Baquis
Nella giornata della 'Naksa' (il termine arabo che indica la sconfitta degli eserciti arabi nella guerra dei sei giorni del 1967) Israele è schierato sulle frontiere per impedire che dimostranti arabi superino i recinti, come avvenuto due settimane fa. Gli incidenti più gravi sono segnalati sulle alture occupate del Golan dove i militari sono impegnati a respingere due tentativi di centinaia di dimostranti arabi di superare i reticolati: uno nei pressi di Majdal Shams, il secondo presso Kuneitra. La televisione siriana ha riferito dal Golan che in questi scontri almeno tre dimostranti sono rimasti uccisi e altri dieci feriti. Ma la rete araba al Jazira ha smentito che siano avute finora perdite di vite umane. Da parte sua il portavoce militare israeliano ha confermato il ferimento di una decina di persone.
Intanto sul terreno proseguono incidenti sporadici. Mediante megafoni, i soldati israeliani avvertono in arabo i dimostranti che chi cerca di superare i recinti rischia di essere colpito da proiettili. Da fonti informate l'ANSA ha appreso che in mattinata l'esercito siriano ha cercato di fermare diverse centinaia di dimostranti palestinesi diretti verso il Golan. Ma altri manifestanti sono egualmente riusciti ad aggirare quei posti di blocco.
Sul confine fra Israele e Libano non si segnalano per ora incidenti, a quanto pare come conseguenza di una massiccia dislocazione di forze dell'esercito nazionale libanese. Nella striscia di Gaza sono state organizzate manifestazioni in ricordo della Naksa: ma reparti di Hamas hanno impedito ai dimostranti di raggiungere il valico di Erez, la porta di accesso ad Israele. Incidenti sono in corso anche in Cisgiordania, in particolare presso il valico di Kalandya, fra Ramallah e Gerusalemme. Cortei palestinesi di protesta sono stati organizzati a Hebron e presso la colonia ebraica di Elon Moreh (Nablus).
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