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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggiomi riferivo alle altre 2 (ho quotato il tuo post)
Tessera N° 6
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Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza MessaggioMa ripeto, so già che mi direte "meglio la centrale rumena/polacca/sloveva che quella italiana perchè anche loro sono più avanti di noi".
La realtà è che siete una manica di ipocriti che per nascondere il fatto che siete contro al nucleare a prescindere vi inventate questa scusa demenziale.
per quanto riguarda lo slogan, nel contesto nel quale l'hai scritto non l'hai messo per provocare ?
---------- Post added at 17:41:21 ---------- Previous post was at 15:17:54 ----------
Referendum nucleare, un voto antidemocratico Ecco le prove
Il meccanismo assurdo: se su 100 elettori votano in 51 una minoranza di 26 persone decide per tutti. Si dà la facoltà a pochi di cancellare la volontà del Parlamento
Non sono andato a votare ad alcun referendum. Mai. Il nostro referendum è contro l’aritmetica e per me l’aritmetica è (quasi) sacra. Ed essendo contro l’aritmetica il nostro referendum è, di conseguenza, contro la democrazia, perché in democrazia conta il numero, cioè l’aritmetica. Mi rendo conto che secondo il leader dell’opposizione la nostra sarebbe la Costituzione più bella del mondo. Ma, anche fosse - onorevole Bersani - lei si deve rendere conto che ciò non impedisce che possa essere una fetecchia; ancorché la meno fetecchia di tutte le altre Costituzioni. Questo, almeno, se la logica non è un’opinione. Diciamo, invece, più realisticamente, che la nostra Costituzione è molto bella e vi siamo tutti affezionati, ma ammettiamone la perfettibilità, come di tutte le cose del mondo.
Ora, io non sono un costituzionalista. Anzi, sull’argomento non so alcunché. Rimane il fatto che il nostro referendum abrogativo è, potenzialmente, quanto mai antidemocratico, e questo ce lo dice l’aritmetica, che invece ho studiato, come tutti, alle elementari. Fu concepito per sciogliere l’eventuale dubbio che una legge, voluta (o mantenuta) da una maggioranza parlamentare, sia invece non gradita alla maggioranza del Paese. Il problema è che con le nostre regole referendarie può benissimo accadere che, senza che quel dubbio venga sciolto, una legge sia abrogata lo stesso e da una minoranza. Che può scendere sino al 25% degli elettori. E il fatto che sia possibile che una minoranza cancelli una legge voluta (o mantenuta) da una maggioranza non mi sembra consono allo spirito democratico.
Prendiamo il caso del referendum sul nucleare.
Chi forma l’attuale governo si era proposto agli elettori col programma di riavviare il nucleare in Italia; la maggioranza degli italiani ha votato e voluto questo governo, ed esso sta(va) cercando di attuare quel programma. Orbene, la Costituzione più bella del mondo consente al senatore Di Pietro - che nulla sa di energia e men che meno di nucleare - innanzitutto di pontificare senza vergogna sull’argomento (anzi, reclamando l’esibizione del curriculum a chiunque osi contraddirlo), ma anche di ritenere che, sul tema, il governo Berlusconi e la maggioranza parlamentare non sia maggioranza nel Paese. Tutto legittimo, per carità, ma c’è un ma. Il nostro referendum prevede che se vanno a votare 51 elettori su 100 e 26 di essi si pronunciano per l’abrogazione, allora la legge viene abrogata: 26 elettori su 100. Una schiacciante minoranza - come solo quella di Di Pietro può essere - detterebbe legge sulla maggioranza. Lo trovate democratico?
Nel caso non coglieste ancora appieno l’assurdità della cosa, vi invito a riflettere su questa situazione paradossale. Se vanno a votare ben 49 elettori e tutti chiedono l’abrogazione di una legge, essa non viene abrogata. Se, invece, vanno a votare 26 elettori che chiedono l’abrogazione e ad essi si aggiungono 25 elettori che chiedono il mantenimento della legge, questa viene abrogata. Singolare, no?
L’errore che commette la nostra Costituzione è presumere che le leggi in vigore siano frutto di imposizione divina e non, piuttosto, espressione di una maggioranza che si è già espressa con le elezioni politiche. E, di conseguenza, chi ritiene (legittimamente, per carità) che quella maggioranza nei Parlamenti tale non è più nel Paese - almeno limitatamente ad una specifica norma - dovrebbe avere l’onere di dimostrare l’esistenza di tale squilibrio e dimostrare che a volere l’abrogazione della norma sono non la maggioranza della metà degli aventi diritto al voto, ma la maggioranza di tutti gli aventi diritto al voto. Solo così verrebbe sciolto il dubbio che ha portato alla istituzione della consultazione referendaria.
Siccome ci sforziamo di essere intellettualmente onesti, siamo disposti a convenire con chi obietterebbe che in questo modo i referendari sarebbero penalizzati dalla circostanza che v’è sempre una certa percentuale di elettori che, comunque, non va a votare e del cui non-voto si approprierebbero gli anti-referendari. Non è difficile introdurre un correttivo. Ecco un possibile modo: porre il quorum pari al numero di elettori alle ultime elezioni politiche; sarebbe un po’ come dire che hanno titolo ad esprimersi solo coloro che hanno avuto la responsabilità di andare al voto quando furono chiamati a votare per formare i Parlamenti.
Questo forse non soddisferà chi, come Di Pietro, vorrebbe imporre la propria volontà di minoranza. Certamente l’attuale referendum non soddisfa me. Ecco perché io non vado a votare ad alcun referendum. Mai. Se ritenete abbia senso ciò che ho scritto, non andate anche voi.
mi ha convinto !"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Nucleare, Enel denuncia: “Rubato pc con studi preliminari sui siti nucleari italiani” L’Enel denuncia un furto “singolare” a pochi giorni dal referendum sul nucleare. Un computer «contenente documenti aziendali relativi a studi e analisi preliminari, privi di risvolti operativi, sulle caratteristiche di siti per impianti nucleari in Italia e all’estero” è stato rubato negli uffici romani dell’area nucleare dell’aziena a Tor di Quinto. Per Enel, si legge in una nota, “è davvero singolare che un furto così mirato avvenga proprio a pochi giorni dalla tornata referendaria”.
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggioè qui che mi riferivo con il post precedente.
per quanto riguarda lo slogan, nel contesto nel quale l'hai scritto non l'hai messo per provocare ?
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Referendum nucleare, un voto antidemocratico Ecco le prove
Il meccanismo assurdo: se su 100 elettori votano in 51 una minoranza di 26 persone decide per tutti. Si dà la facoltà a pochi di cancellare la volontà del Parlamento
Non sono andato a votare ad alcun referendum. Mai. Il nostro referendum è contro l’aritmetica e per me l’aritmetica è (quasi) sacra. Ed essendo contro l’aritmetica il nostro referendum è, di conseguenza, contro la democrazia, perché in democrazia conta il numero, cioè l’aritmetica. Mi rendo conto che secondo il leader dell’opposizione la nostra sarebbe la Costituzione più bella del mondo. Ma, anche fosse - onorevole Bersani - lei si deve rendere conto che ciò non impedisce che possa essere una fetecchia; ancorché la meno fetecchia di tutte le altre Costituzioni. Questo, almeno, se la logica non è un’opinione. Diciamo, invece, più realisticamente, che la nostra Costituzione è molto bella e vi siamo tutti affezionati, ma ammettiamone la perfettibilità, come di tutte le cose del mondo.
Ora, io non sono un costituzionalista. Anzi, sull’argomento non so alcunché. Rimane il fatto che il nostro referendum abrogativo è, potenzialmente, quanto mai antidemocratico, e questo ce lo dice l’aritmetica, che invece ho studiato, come tutti, alle elementari. Fu concepito per sciogliere l’eventuale dubbio che una legge, voluta (o mantenuta) da una maggioranza parlamentare, sia invece non gradita alla maggioranza del Paese. Il problema è che con le nostre regole referendarie può benissimo accadere che, senza che quel dubbio venga sciolto, una legge sia abrogata lo stesso e da una minoranza. Che può scendere sino al 25% degli elettori. E il fatto che sia possibile che una minoranza cancelli una legge voluta (o mantenuta) da una maggioranza non mi sembra consono allo spirito democratico.
Prendiamo il caso del referendum sul nucleare.
Chi forma l’attuale governo si era proposto agli elettori col programma di riavviare il nucleare in Italia; la maggioranza degli italiani ha votato e voluto questo governo, ed esso sta(va) cercando di attuare quel programma. Orbene, la Costituzione più bella del mondo consente al senatore Di Pietro - che nulla sa di energia e men che meno di nucleare - innanzitutto di pontificare senza vergogna sull’argomento (anzi, reclamando l’esibizione del curriculum a chiunque osi contraddirlo), ma anche di ritenere che, sul tema, il governo Berlusconi e la maggioranza parlamentare non sia maggioranza nel Paese. Tutto legittimo, per carità, ma c’è un ma. Il nostro referendum prevede che se vanno a votare 51 elettori su 100 e 26 di essi si pronunciano per l’abrogazione, allora la legge viene abrogata: 26 elettori su 100. Una schiacciante minoranza - come solo quella di Di Pietro può essere - detterebbe legge sulla maggioranza. Lo trovate democratico?
Nel caso non coglieste ancora appieno l’assurdità della cosa, vi invito a riflettere su questa situazione paradossale. Se vanno a votare ben 49 elettori e tutti chiedono l’abrogazione di una legge, essa non viene abrogata. Se, invece, vanno a votare 26 elettori che chiedono l’abrogazione e ad essi si aggiungono 25 elettori che chiedono il mantenimento della legge, questa viene abrogata. Singolare, no?
L’errore che commette la nostra Costituzione è presumere che le leggi in vigore siano frutto di imposizione divina e non, piuttosto, espressione di una maggioranza che si è già espressa con le elezioni politiche. E, di conseguenza, chi ritiene (legittimamente, per carità) che quella maggioranza nei Parlamenti tale non è più nel Paese - almeno limitatamente ad una specifica norma - dovrebbe avere l’onere di dimostrare l’esistenza di tale squilibrio e dimostrare che a volere l’abrogazione della norma sono non la maggioranza della metà degli aventi diritto al voto, ma la maggioranza di tutti gli aventi diritto al voto. Solo così verrebbe sciolto il dubbio che ha portato alla istituzione della consultazione referendaria.
Siccome ci sforziamo di essere intellettualmente onesti, siamo disposti a convenire con chi obietterebbe che in questo modo i referendari sarebbero penalizzati dalla circostanza che v’è sempre una certa percentuale di elettori che, comunque, non va a votare e del cui non-voto si approprierebbero gli anti-referendari. Non è difficile introdurre un correttivo. Ecco un possibile modo: porre il quorum pari al numero di elettori alle ultime elezioni politiche; sarebbe un po’ come dire che hanno titolo ad esprimersi solo coloro che hanno avuto la responsabilità di andare al voto quando furono chiamati a votare per formare i Parlamenti.
Questo forse non soddisferà chi, come Di Pietro, vorrebbe imporre la propria volontà di minoranza. Certamente l’attuale referendum non soddisfa me. Ecco perché io non vado a votare ad alcun referendum. Mai. Se ritenete abbia senso ciò che ho scritto, non andate anche voi.
mi ha convinto !Underground BodyBuilding Militia
Originariamente Scritto da Ingegnere88lo inserisco tutto e godo,solo che + godo e + ne ho voglia
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Originariamente Scritto da Pippo mio Visualizza Messaggioquindi non voti?
vado sicuro con il SI al legittimo impedimento.
per gli altri quesiti ancora devo decidere cosa fare."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggioero ironico.
vado sicuro con il SI al legittimo impedimento.
per gli altri quesiti ancora devo decidere cosa fare.
Tessera N° 6
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza MessaggioNucleare, Enel denuncia: “Rubato pc con studi preliminari sui siti nucleari italiani” L’Enel denuncia un furto “singolare” a pochi giorni dal referendum sul nucleare. Un computer «contenente documenti aziendali relativi a studi e analisi preliminari, privi di risvolti operativi, sulle caratteristiche di siti per impianti nucleari in Italia e all’estero” è stato rubato negli uffici romani dell’area nucleare dell’aziena a Tor di Quinto. Per Enel, si legge in una nota, “è davvero singolare che un furto così mirato avvenga proprio a pochi giorni dalla tornata referendaria”.Originariamente Scritto da Mizard...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...Originariamente Scritto da Barone BizzioQuindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?Originariamente Scritto da TheSandmanSilvio compreso.Originariamente Scritto da TheSandmanDiciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
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Last edited by corlis1; 04-06-2011, 16:10:06.Perle !!!
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non vedo come gli astrofisici centrino con la produzione di energia nucleare.la parola "astro" non si riferisce ad una specie di "super" non è che i fisici teorici sono in teoria fisici ma in pratica qualcos'altro o i fisici sperimentali sono persone che stanno sperimentando la vita da fisico.gli astrofisici pur potendo dare la loro opinione(e ci mancherebbe altro) non sono i massimi esperti nel campo dell'energia nucleare,tanto più che gli astrofisici non hanno alcuna esperienza in termini di economia ecc. agli astrofisici il cosmo ai fisici delle particelle il nucleare.
mi infastidisce vedere come la targhetta "astro" renda automaticamente gli astrofisici superiori agli altri fisici.dovrebbero dare un nuovo nome alla fisica teorica in modo da farle avere il rispetto che merita:mi sentirei di proporre superipermegafisicona
---------- Post added at 15:35:41 ---------- Previous post was at 15:35:11 ----------
non vedo come gli astrofisici centrino con la produzione di energia nucleare.la parola "astro" non si riferisce ad una specie di "super" non è che i fisici teorici sono in teoria fisici ma in pratica qualcos'altro o i fisici sperimentali sono persone che stanno sperimentando la vita da fisico.gli astrofisici pur potendo dare la loro opinione(e ci mancherebbe altro) non sono i massimi esperti nel campo dell'energia nucleare,tanto più che gli astrofisici non hanno alcuna esperienza in termini di economia ecc. agli astrofisici il cosmo ai fisici delle particelle il nucleare.
mi infastidisce vedere come la targhetta "astro" renda automaticamente gli astrofisici superiori agli altri fisici.dovrebbero dare un nuovo nome alla fisica teorica in modo da farle avere il rispetto che merita:mi sentirei di proporre superipermegafisicona
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no ma è assurdo pensare che un astrofisico sia automaticamente un esperto in energia nucleare non vedo il nesso è come se un grande tennista si esprimesse sulla pallavolo.parliamo dei fisici che veramente si occupano di nucleare e discutiamo su quello che dicono loro ci accorgeremo che le opinione sono spezzate esattamente come avviene al livello inferiore tra di noi
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Originariamente Scritto da mik92 Visualizza Messaggiono ma è assurdo pensare che un astrofisico sia automaticamente un esperto in energia nucleare non vedo il nesso è come se un grande tennista si esprimesse sulla pallavolo.parliamo dei fisici che veramente si occupano di nucleare e discutiamo su quello che dicono loro ci accorgeremo che le opinione sono spezzate esattamente come avviene al livello inferiore tra di noiPerle !!!
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