Serbia, "arrestato Ratko Mladic"
La conferma arrivata dal presidente Tadic. Mladic sarebbe già in volo verso il Tribunale dell'Aja
La polizia serba ha arrestato il super ricercato per genocidio e crimini contro l'umanità, Ratko Mladic. La conferma della cattura dell'ex generale è stata data dal presidente serbo Boris Tadic. L'arresto è avvenuto nel villaggio Lazarevo presso Zrenjanin (regione autonoma della Vojvodina), in Serbia, a circa 80 chilometri a nord-est di Belgrado."La cattura di Mladic - ha detto il presidente Tadic - è il risultato della piena cooperazione delle forze di sicurezza serbe e del lavoro di ogni persona coinvolta in questa fase. Oggi chiudiamo un capitolo della nostra storia che riporterà riconciliazione nella regione. Adesso si apriranno le porte dell'Europa. Ora la Serbia arresterà anche Goran Hadzic l'ultimo criminale di guerra ancora fuggiasco" ha quindi concluso Tadic, annunciando l'apertura di un'inchiesta per scoprire chi abbia aiutato e coperto Mladic durante la latitanza.
L'arresto sarebbe avvenuto durante "un'operazione segreta della polizia serba, condotta nella notte in territorio serbo". Mladic si nascondeva sotto il falso nome di Milorad Komadic. Secondo la tv pubblica serba Rts, Ratko Mladic sarebbe già in viaggio verso il Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi).
Ricercato dal 1995, Ratko Mladic, ex generale serbo, è accusato dal Tribunale penale internazionale dell'Aia (Tpi) del genocidio di 8.000 civili musulmani a Srebrenica, in Bosnia, nel luglio 1995. L'arresto arriva il giorno seguente alla pubblicazione delle prime indiscrezioni del rapporto del Tribunale Penale Internazionale (Tpi), fondamentale, secondo alcuni degli stato membri della Ue, per candidare la Serbia all'ingresso nell'Unione.
Nel rapporto il procuratore Serge Brammertz avrebbe definito "non sufficienti" gli sforzi del paese balcanico per la cattura e la consegna dei criminali di guerra ancora latitanti, Goran Hadzic e Ratko Mladic. Mladic è il terzo degli uomini più ricercati per la guerra bosniaca ad essere assicurato alla giustizia, dopo Radovan Karadzic e Slobodan Milosevic.
L'arresto dove era segnalato da un anno
Ratko Mladic è stato arrestato non lontano da Zrenjanin, città della Voivodina, provincia autonoma della Serbia settentrionale. Già nell'aprile del 2010, un settimanale di Sarajevo, Slobodna Bosna, aveva riportato la notizia che il criminale di guerra si nascondeva in una fattoria della zona, cercando di curarsi la depressione con il duro lavoro da allevatore di mucche e vitelli. Secondo la fonte citata dal settimanale, non era la prima volta che Mladic veniva segnalato nella Voivodina, dove poteva contare su una rete di aiuti.
"Preso il più spietato boia dell'umanità"
"Ratko Mladic è uno dei più spietati boia e criminali dell'intera umanità, e la Repubblica di Croazia attende ora che sia condotto davanti alla giustizia per rispondere dei suoi crimini". Lo ha detto la premier croata Jadranka Kosor. "Questa è un'ottima notizia per tutte le vittime della politica di distruzione guidata negli anni Novanta dal presidente serbo Slobodan Milosevic", ha dichiarato Kosor aggiungendo che l'arresto di Mladic e la sua conseguente estradizione all'Aja "saranno un importante contributo alla pace tra le nazioni, costruita sulla giustizia".
Ue: importante passo avanti per la Serbia
L'arresto di Mladic è "un importante passo in avanti per la Serbia e per la giustizia internazionale". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza Catherine Ashton, aggiungendo che l'Ue chiede che Mladic sia trasferito all'Aja, sede del Tribunale penale internazionale, al più presto possibile.
Nato: ora si può fare giustizia
L'arresto di Ratko Mladic "offre la possibilità di fare giustizia", quasi sedici anni dopo l'accusa a suo carico per genocidio e crimini di guerra. Lo ha sottolineato il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen. Come comandante militare serbo-bosniaco, il generale Mladic, ha proseguito Rasmussen, ha "svolto un ruolo chiave in alcuni dei più oscuri episodi di Balcani e della storia europea, tra cui l'assedio di Sarajevo e il massacro di migliaia di uomini e ragazzi bosniaci a Srebrenica nel 1995".
Mladic in tribunale a Belgrado
Poche ore dopo l'arresto, Mladic è stato portato davanti al tribunale speciale per i crimini di guerra di Belgrado. Il Tribunale Penale Internazionale intanto ha confermato che Ratko Mladic sarà estradato all'Aja solo dopo il completamento dell'iter contemplato dalle leggi serbe che richiederà ancora qualche giorno.
Karadzic dispiaciuto
Radovan Karadzic, l'ex leader politico dei serbi di Bosnia sotto processo all'Aja, si è detto "dispiaciuto per la perdita di libertà del generale Mladic". Lo ha detto il suo avvocato, Peter Robinson.
Rinviata l'audizione davanti al giudice
L'audizione di Mladic davanti al giudice serbo per i crimini di guerra, a Belgrado, è stata interrotta a causa delle condizioni di salute dell'imputato e i medici stabiliranno venerdì se il suo stato è compatibile con la presenza in tribunale. Lo ha indicato il suo avvocato, Milos Saljic, alla stampa.
"Mladic era malridotto"
Al momento della cattura Mladic era armato di due pistole cariche ma non ha opposto resistenza. Lo ha rivelato un funzionario addetto alla ricerca dei criminali di guerra, Rasim Ljajic. L'ex generale, ha aggiunto Ljajic, "era pallido come se fozze rimasto chiuso in un posto per molto tempo, sembrava molto più vecchio della sua età. Difficilmente qualcuno avrebbe potuto riconoscerlo. E' stato ammanettato e portato via". La tv serba RTS ha mostrato un filmato in cui si vede Mladic portato via dalla polizia. Nel video, che dura 15 secondi, indossa un cappello e una giacca a vento, si muove lentamente e zoppica lievemente. Una fonte della polizia ha riferito che Mladic ha problemi di salute: una mano semiparalizzata, problemi ai reni e pressione alta.
La conferma arrivata dal presidente Tadic. Mladic sarebbe già in volo verso il Tribunale dell'Aja
La polizia serba ha arrestato il super ricercato per genocidio e crimini contro l'umanità, Ratko Mladic. La conferma della cattura dell'ex generale è stata data dal presidente serbo Boris Tadic. L'arresto è avvenuto nel villaggio Lazarevo presso Zrenjanin (regione autonoma della Vojvodina), in Serbia, a circa 80 chilometri a nord-est di Belgrado."La cattura di Mladic - ha detto il presidente Tadic - è il risultato della piena cooperazione delle forze di sicurezza serbe e del lavoro di ogni persona coinvolta in questa fase. Oggi chiudiamo un capitolo della nostra storia che riporterà riconciliazione nella regione. Adesso si apriranno le porte dell'Europa. Ora la Serbia arresterà anche Goran Hadzic l'ultimo criminale di guerra ancora fuggiasco" ha quindi concluso Tadic, annunciando l'apertura di un'inchiesta per scoprire chi abbia aiutato e coperto Mladic durante la latitanza.
L'arresto sarebbe avvenuto durante "un'operazione segreta della polizia serba, condotta nella notte in territorio serbo". Mladic si nascondeva sotto il falso nome di Milorad Komadic. Secondo la tv pubblica serba Rts, Ratko Mladic sarebbe già in viaggio verso il Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi).
Ricercato dal 1995, Ratko Mladic, ex generale serbo, è accusato dal Tribunale penale internazionale dell'Aia (Tpi) del genocidio di 8.000 civili musulmani a Srebrenica, in Bosnia, nel luglio 1995. L'arresto arriva il giorno seguente alla pubblicazione delle prime indiscrezioni del rapporto del Tribunale Penale Internazionale (Tpi), fondamentale, secondo alcuni degli stato membri della Ue, per candidare la Serbia all'ingresso nell'Unione.
Nel rapporto il procuratore Serge Brammertz avrebbe definito "non sufficienti" gli sforzi del paese balcanico per la cattura e la consegna dei criminali di guerra ancora latitanti, Goran Hadzic e Ratko Mladic. Mladic è il terzo degli uomini più ricercati per la guerra bosniaca ad essere assicurato alla giustizia, dopo Radovan Karadzic e Slobodan Milosevic.
L'arresto dove era segnalato da un anno
Ratko Mladic è stato arrestato non lontano da Zrenjanin, città della Voivodina, provincia autonoma della Serbia settentrionale. Già nell'aprile del 2010, un settimanale di Sarajevo, Slobodna Bosna, aveva riportato la notizia che il criminale di guerra si nascondeva in una fattoria della zona, cercando di curarsi la depressione con il duro lavoro da allevatore di mucche e vitelli. Secondo la fonte citata dal settimanale, non era la prima volta che Mladic veniva segnalato nella Voivodina, dove poteva contare su una rete di aiuti.
"Preso il più spietato boia dell'umanità"
"Ratko Mladic è uno dei più spietati boia e criminali dell'intera umanità, e la Repubblica di Croazia attende ora che sia condotto davanti alla giustizia per rispondere dei suoi crimini". Lo ha detto la premier croata Jadranka Kosor. "Questa è un'ottima notizia per tutte le vittime della politica di distruzione guidata negli anni Novanta dal presidente serbo Slobodan Milosevic", ha dichiarato Kosor aggiungendo che l'arresto di Mladic e la sua conseguente estradizione all'Aja "saranno un importante contributo alla pace tra le nazioni, costruita sulla giustizia".
Ue: importante passo avanti per la Serbia
L'arresto di Mladic è "un importante passo in avanti per la Serbia e per la giustizia internazionale". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza Catherine Ashton, aggiungendo che l'Ue chiede che Mladic sia trasferito all'Aja, sede del Tribunale penale internazionale, al più presto possibile.
Nato: ora si può fare giustizia
L'arresto di Ratko Mladic "offre la possibilità di fare giustizia", quasi sedici anni dopo l'accusa a suo carico per genocidio e crimini di guerra. Lo ha sottolineato il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen. Come comandante militare serbo-bosniaco, il generale Mladic, ha proseguito Rasmussen, ha "svolto un ruolo chiave in alcuni dei più oscuri episodi di Balcani e della storia europea, tra cui l'assedio di Sarajevo e il massacro di migliaia di uomini e ragazzi bosniaci a Srebrenica nel 1995".
Mladic in tribunale a Belgrado
Poche ore dopo l'arresto, Mladic è stato portato davanti al tribunale speciale per i crimini di guerra di Belgrado. Il Tribunale Penale Internazionale intanto ha confermato che Ratko Mladic sarà estradato all'Aja solo dopo il completamento dell'iter contemplato dalle leggi serbe che richiederà ancora qualche giorno.
Karadzic dispiaciuto
Radovan Karadzic, l'ex leader politico dei serbi di Bosnia sotto processo all'Aja, si è detto "dispiaciuto per la perdita di libertà del generale Mladic". Lo ha detto il suo avvocato, Peter Robinson.
Rinviata l'audizione davanti al giudice
L'audizione di Mladic davanti al giudice serbo per i crimini di guerra, a Belgrado, è stata interrotta a causa delle condizioni di salute dell'imputato e i medici stabiliranno venerdì se il suo stato è compatibile con la presenza in tribunale. Lo ha indicato il suo avvocato, Milos Saljic, alla stampa.
"Mladic era malridotto"
Al momento della cattura Mladic era armato di due pistole cariche ma non ha opposto resistenza. Lo ha rivelato un funzionario addetto alla ricerca dei criminali di guerra, Rasim Ljajic. L'ex generale, ha aggiunto Ljajic, "era pallido come se fozze rimasto chiuso in un posto per molto tempo, sembrava molto più vecchio della sua età. Difficilmente qualcuno avrebbe potuto riconoscerlo. E' stato ammanettato e portato via". La tv serba RTS ha mostrato un filmato in cui si vede Mladic portato via dalla polizia. Nel video, che dura 15 secondi, indossa un cappello e una giacca a vento, si muove lentamente e zoppica lievemente. Una fonte della polizia ha riferito che Mladic ha problemi di salute: una mano semiparalizzata, problemi ai reni e pressione alta.
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