il primo mese da dipendente

[FullMetalBoy83]

avevo un centro abbronzatura

mi dispiace, ma non credo che tu sia più contento ora lavorando come dipendente.

avere un' attività in proprio, può diventare un bellissimo sogno o un terribile incubo.

tutto sta nella capacità dell' imprenditore di adeguarsi al mercato, di promuovere nel modo giusto la propria azienda e mille altri fattori.

mi dispiace che la tua attività sia fallita, ma io credo che la colpa sia da attribuire sempre e comunque all' imprenditore.

se un' azineda è una nave, l'imprenditore è sicuramente il comandante, che ne controlla la direzione e il destino.

io sono stato recentemente ad alcuni meeting per imprenditori della mia provincia, ci sono aziende che, nonostante il periodo e il settore in crisi, hanno triplicato il fatturato!!!

questo perchè ci hanno creduto in primis, ma anche perchè hanno saputo adattarsi al mercato.

qui si sta dicendo che è meglio lavorare come dipendenti per 1300 euro al mese, anzichè essere padroni di se stessi, del proprio tempo, e della propria possibilità di crescita lavorando in proprio.

permettetemi, tutto ciò è ridicolo.

pensandoci bene però, menomale che non tutti la pensano come me, altrimenti non ci sarebbe nessuno che va a sgobbare in fabbrica per 1400 euro (?) al mese....

[Sil3nt]

qui si sta dicendo che è meglio lavorare come dipendenti per 1300 euro al mese, anzichè essere padroni di se stessi, del proprio tempo, e della propria possibilità di crescita lavorando in proprio.

Scusa ma mi permetto di dissentire su questa tua affermazione: lavoro a contatto con gli imprenditori e ti posso assicurare che un imprenditore è tutto tranne che padrone di se stesso o del suo tempo. Possedere un' azienda significa praticamente sposare una causa, significa essere il primo ad arrivare alle 7:00 e l'ultimo ad andersene alle 22.00, significa non conoscere pause o festività, lavorare spesso anche il sabato o la domenica (specialmente le manifatturiere), svegliarsi madidi di sudore la notte quando le cose non vanno bene, avere la responsabilità di persone che contano sul fatto di ricevere lo stipendio per vivere e tantissime altre cose.
L'azienda diventa una bestia viva che esige il tuo tempo e le tue attenzioni ben oltre la soglia della sopportazione.
Come piccolo imprenditore, talvolta mi capita di pensare a cosa significherebbe una vita più semplice e distaccata, dove si lavora per vivere invece di vivere per lavorare....

[FullMetalBoy83]

Scusa ma mi permetto di dissentire su questa tua affermazione: lavoro a contatto con gli imprenditori e ti posso assicurare che un imprenditore è tutto tranne che padrone di se stesso o del suo tempo. Possedere un' azienda significa praticamente sposare una causa, significa essere il primo ad arrivare alle 7:00 e l'ultimo ad andersene alle 22.00, significa non conoscere pause o festività, lavorare spesso anche il sabato o la domenica (specialmente le manifatturiere), svegliarsi madidi di sudore la notte quando le cose non vanno bene, avere la responsabilità di persone che contano sul fatto di ricevere lo stipendio per vivere e tantissime altre cose.
L'azienda diventa una bestia viva che esige il tuo tempo e le tue attenzioni ben oltre la soglia della sopportazione.
Come piccolo imprenditore, talvolta mi capita di pensare a cosa significherebbe una vita più semplice e distaccata, dove si lavora per vivere invece di vivere per lavorare....

io non la penso così,

dico sono una cosa, se un imprenditore è convinto, che la sua attività richieda, da parte dell' imprenditore stesso, tempi e ritmi di lavoro al limite della sopportazione, sarà sicuramente così.

ad esempio, quando ho iniziato la mia attività ero da solo, e impazzivo perchè non avevo tempo di fare tutto, la soluzione era semplice, trovare dei collaboratori e assumere almeno una segretaria, ora ho molti collaboratori che lavorano per me, e da un mese esatto, una segretaria, (devo pagarle proprio oggi la mensilità, è il primo "stipendio" che do

[600]

Tempo fa mi era capitato di leggere delle statistiche in cui compariva il fatto che nel nord Europa ci fosse una percentuale di lavoratori indipedenti pari a circa il 10% degli occupati mentre nel sud Europa stiamo verso il 25%.

Per sud Europa si intende Italia, Spagna, Portogallo, Grecia...non le economie migliori del mondo ecco...

[centos]

sono due modi completamente diversi di intendere il lavoro, non c'è un meglio è un peggio
è soggettivo
c'è chi per sentirsi vivo lavora, vuole progredire ecc e chi inizia vivere appena finito il lavoro si accontenta di uno stipendio ecc
entrembi pensano dell'altro " ma chi glielo fa fare"

[FullMetalBoy83]

sono due modi completamente diversi di intendere il lavoro, non c'è un meglio è un peggio
è soggettivo
c'è chi per sentirsi vivo lavora, vuole progredire ecc e chi inizia vivere appena finito il lavoro si accontenta di uno stipendio ecc
entrembi pensano dell'altro " ma chi glielo fa fare"

mmmm... io credo invece, che la maggior parte dei lavoratori dipendenti, invidi, e non poco, gli imprenditori.

non c è assolutamente paragone, tra lo status di dipendente e quello di imprenditore, non diciamo fesserie, su

[centos]

mmmm... io credo invece, che la maggior parte dei lavoratori dipendenti, invidi, e non poco, gli imprenditori.

non c è assolutamente paragone, tra lo status di dipendente e quello di imprenditore, non diciamo fesserie, su

tu credi male a mio parere
il lavoratore dipendente invidia solo il denaro dell'imprenditore di successo
se poi calcoli che di questi tempi molte aziende chiudono non so fino a che punto ci sia poi da invidiare

so che ti sembrerà incredibile, ma c'è gente che pensa che ci sono valori più importanti del denaro e del successo

[peppeole]

tu credi male a mio parere
il lavoratore dipendente invidia solo il denaro dell'imprenditore di successo
se poi calcoli che di questi tempi molte aziende chiudono non so fino a che punto ci sia poi da invidiare

so che ti sembrerà incredibile, ma c'è gente che pensa che ci sono valori più importanti del denaro e del successo

vivere per lavorare
o lavorare per vivere ?
io sono per la seconda

[swarzetto]

vivere per lavorare
o lavorare per vivere ?
io sono per la seconda

non è così semplice e assolutistica la questione, per molti (come me) il lavoro E' la vita perchè rappresenta una passione, un qualcosa che fai perchè ti piace farla e non puoi fare a meno di farla

[centos]

ma infatti a parte l'amico full mi pare che nessuno critichi nessuno
mi pare che lui si senta in un certo qual modo superiore, ma forse anche questo fa parte dell'iprenditore arrembante ed è necessario per darsi la carica

il lavoro è una parte importante della nostra vita in quanto ne occupa la maggior parte, chi è contento del proprio lavoro ne trae sicuramente dei benefici
io nel mio piccolo quando facevo l'agente di commercio nei primi due anni ero entusiasta del mio lavoro, fin troppo a dir la verità
era diventata un'ossessione

[Ramos]

tu credi male a mio parere
il lavoratore dipendente invidia solo il denaro dell'imprenditore di successo
se poi calcoli che di questi tempi molte aziende chiudono non so fino a che punto ci sia poi da invidiare

so che ti sembrerà incredibile, ma c'è gente che pensa che ci sono valori più importanti del denaro e del successo

Decisamente. Bisogna trovare la via di mezzo.

Io se sto due ore in più al lavoro per far funzionare qualcosa che credevo insormontabile mi gaso e questo mi aiuta decisamente e mi motiva. Poi però il broncio della mia ragazza che viene trascurata e gli amici che non vedo non valgono il gioco. Anche se appoggiano le scelte

[Dan Master's]

Tempo fa mi era capitato di leggere delle statistiche in cui compariva il fatto che nel nord Europa ci fosse una percentuale di lavoratori indipedenti pari a circa il 10% degli occupati mentre nel sud Europa stiamo verso il 25%.

Per sud Europa si intende Italia, Spagna, Portogallo, Grecia...non le economie migliori del mondo ecco...

Questo perchè nel resto d'Europa i dipendenti sono generalmente meglio pagati, mentre in Italia per provare a sistemarsi tanti tentano il "salto". Peccato che la scelta sia nella maggior parte dei casi mal ponderata (magari confidando nel fatto che con un po' di nero si tirerà avanti...). Per stare in proprio ci vuole attitudine, capacità e bisogna comunque accettare a priori che potrebbe andare male. Ora come ora prendersi rischi imprenditoriali in Italia può essere azzardato..

[Lucone]

Io mi sono occupato sempre anche quando ero in proprio della produzione, adoro le macchine a controllo numerico per me sono immensi giocattoloni che mi fanno gasare quando lavoro, 11 anni ho gestito un centro di lavoro morbidelli da 170000 euro ma era la ditta di famiglia con tanti contro e pochi pro, non percepivo un rendita fissa dovevo chiedere i soldi del mio lavoro, facevo a meno di tante cose il mio tenore di vita era per certi versi inferiore a quello dei miei dipendenti........ho sclerato a 27 28 anni ho iniziato a capire che non avevo futuro a restare con i miei, vuoi il mio carattere dominante vuoi che i pensieri ti logorano ti annientano vuoi che non ero più me stesso.
Adesso sono rinato mi hanno affidato un centro di lavoro da 300000 euro sono l'unico a mandarlo(non usarlo......chi è del settore sà quello che dico), in una ditta di 200 dipendenti uso anche una sezionatrice da 70000 euro sono autonomo prese le macchine sono partito cannone e questa cosa ha sorpreso in molti, mi faccio il culo ho fatto già 20 ore di straordinario dal 15 maggio.....prendo bene e quando ho finito dormo rido e sono vivo stanco ma vivo.
Se fai il lavoro che ti piace è come non lavorare.

[FullMetalBoy83]

tu credi male a mio parere
il lavoratore dipendente invidia solo il denaro dell'imprenditore di successo
se poi calcoli che di questi tempi molte aziende chiudono non so fino a che punto ci sia poi da invidiare

so che ti sembrerà incredibile, ma c'è gente che pensa che ci sono valori più importanti del denaro e del successo

il denaro e il successo sono la base, le fondamenta per costruire il castello della vita felice.


senza denaro, successo, soddisfazione personale, tempo libero, e soprattutto obbiettivi da raggiungere, io non potrei mai essere felice.

lavorare come dipendente, sapendo che ogni fottuto giorno dovrai andare in quel maledetto ufficio/fabbrica, sempre con gli stessi colleghi, che magari odi, per portare a casa uno stipendio nella stragrande maggioranza dei casi, non dico da fame, ma quasi, non può essere certo una buona base, per una vita felice.. questo è il mio parere.

ma infatti a parte l'amico full mi pare che nessuno critichi nessuno
mi pare che lui si senta in un certo qual modo superiore,

è così, non lo nego.

sono soddisfatto di ciò che ho costruito fin' ora, e provo una soddisfazione immensa, ho costuito con la mia forza e le mie idee un' azienda in fase di decollo.

si, mi sento superiore, come quando ci si sente superiori guardando un panzone che non ha mai alzato un peso quando siamo in spiaggia belli tirati a prendere il sole.
mi sento superiore a tante altre persone, che non sono riuscite a pianificare un business plan vincente, o che non hanno mai avuto le palle per rischiare.

un direttore di banca, che stava tenendo una conferenza per imprenditori, spiegò il significato di una parola giapponese. kikenokashi (o qualcosa di simile) che ha 2 significati allo stesso tempo. significa sia "rischio", che "opportunità".

rischio di fallire miseramente, ricadendo nel baratro della mediocrità, ma opportunità di vivere una vita meravigliosa, guadagnare tanti soldi per fare tutto quello che ci aggrada, vivere nel lusso, poter essere indipendenti, gestire il proprio tempo, crescere, essere liberi!!! questo per me è essere imprenditori.

[luca82xxx]

Quando lavoravo da solo avevo troppi pensieri e una vita infernale......adesso penso solo a far bene il mio lavoro....e quando stacco non devo pensare ad altro, fermo restando senza straordinari prendo 1200 ma arrivo tranquillamente ad 1400 1450 con quelli.........
Pultroppo per me è un fenomeno tutto italiano secondo me all'estero guardano più la capacità del singolo in x ambito.

lavoretto non è perchè probabilmente potrebbero assumermi a 5 livello metalmeccanica quindi 1400 euro netti senza straordinari considerando che faccio 30 ore al mese di extra vengono fuori 1650 euro al mese che in umbria è robba da signori....

Un po' di discordanza.. non credi ?