Prevedo un "futuro" alla Resident Evil
Ibernazione del corpo umano, che ne pensate ?
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Originariamente Scritto da Beckersv Visualizza MessaggioEsatto, fantasticando un po', ma neanche tanto alla sovrapopolazione seguirebbero inevitabilmente epidemie, carestie quindi guerre, la catena alimentare sarebbe sfanculata, sconfitta la morte naturale la razza umana probabilmente si estinguerebbe per morte violenta tra atroci sofferenze. Pessima cosa, ora come ora, fare ricerca su queste cose è assurdo, si alimenta soltanto l'egocentrismo umano, le nevrosi collettive, la millenaria paura della morte causata solo da un'errata comprensione della stessa.
Il ritmo della vita è fatto di nascita morte, inspirazione-espirazione, diastole-sistole, dentro-fuori (quando si scopa), se nasco e non muoio più è come se trattenessi il fiato.
e aggiungerei giorno/notte
la storia si ripete sempre...Last edited by Erry; 06-05-2011, 19:53:55.
JPP: niente erry, declassato a rubagalline. La pratica verrà registrata da maurox e convalidata da Piero.
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Originariamente Scritto da Phoenix_91 Visualizza MessaggioPer quanto riguarda la vecchiaia esistono sempre le cellule staminali,gran parte dei tessuti sarebbero rimessi a nuovo...Immagina i progressi della scienza tra 100 anni...
Di staminali, le cellule che rinnovano e mantengono tutti i tessuti del corpo, si sente parlare da alcuni anni come della panacea per tutti i mali. Da quando sono state per la prima volta isolate in embrioni umani, nel 1998, è stato un fiorire di ricerche e aspettative sulle potenzialità di queste cellule che, da indifferenziate, possono dare vita a tutti i tessuti dell'organismo e poi rinnovarli di continuo quando l'organismo è adulto, rigenerando il sangue, la pelle, i capelli, le unghie... Le scoperte sulle staminali, e le tecniche per studiarle, hanno dato corpo anche a un'ipotesi che da tempo era stata formulata, senza che però si fossero trovati fatti concreti a sostenerla: che il motore che fornisce benzina allo sviluppo dei tumori, alla loro terribile capacità di resistere ai tarmaci e di ripresentarsi a distanza di tempo sia alimentato proprio da cellule staminali.
Negli ultimi due o tré anni diversi gruppi di ricerca, anche in Italia, hanno trovato le prime prove convincenti di questa ipotesi che cambia il modo di guardare alla biologia del cancro e l'approccio alle possibili terapie.
L'intuizione che all'origine del cancro ci siano cellule con caratteristiche particolari è vecchia di almeno un secolo. «Le staminali sono capaci di auto rinnovarsi multipotenti, immortali, molto resistenti ad agenti chimici e fisici: tutte caratteristiche possedute anche dalle cellule dei tumori» osserva Maria Grazia Daidone, responsabile dell'unità operativa di ricerca traslazionale all'Istituto nazionale dei tumori di Milano, che l'anno scorso è riuscita a isolare e coltivare in vitro staminali di tumore della mammella. Già a metà dell'800 i patologi avevano notato la somiglianzà delle cellule dei tumori e dei tessuti embrionali, quasi che alcuni tumori potessero derivare da un residuo di tessuti embrionari che conservavano anche nell'organismo adulto una capacità proliferativa esagerata e fuori controllo.
«Si è anche osservato che il tumore non è una proliferazione totalmente aberrante e incontrollata, ma rispetta un programma di sviluppo, sia pure deragliato» spiega Pierpaolo Di Fiore, direttore scientifico dell'Ifom (Istituto Pire di oncologia molecolare) e docente di patologia all'Università di Milano. Come un organo completo, si è pensato che anche il tumore potesse derivare da staminali.
Nello studio del cancro hanno sempre convissuto due teorie contrastanti. Secondo una, tutte le cellule del tumore sono uguali, con la stessa capacità di proliferare e generare altra massa tumorale; secondo l'altra, solo una piccola percentuale di cellule maligne è in grado di alimentare la crescita e lo sviluppo del cancro: le staminali. Le altre sarebbero il risultato della proliferazione ma incapaci di sostenerla. La prima prova dell'esistenza di staminali nel cancro è venuta dalle leucemie, più facili da studiare. Nel 1997 ricercatori canadesi dimostrarono che solo pochissime cellule leucemiche, una su 1 milione, inoculate in topi immuno-compromessi riuscivano a generare il tumore. I progressi sono arrivati grazie ad apparecchiature per isolare e coltivare le cellule staminali, sia dagli organi sia dai tumori; agli anticorpi che consentono di riconoscere le proteine sulla superficie delle cellule; allo sviluppo di animali geneticamente modificati in cui fare esperimenti di trapianto delle cellule tumorali.
Le cellule staminali tumorali, infatti, presentano marcatori e funzioni in parte simili alle staminali normali. Solo ora si comincia a caratterizzarne le proteine di superficie e, grazie a questo, a isolarle. Da un paio di anni sono arrivate le prime dimostrazioni che pure i tumori solidi, i più diffusi, potrebbero originarsi da staminali deviate. Il gruppo di MichaelClarke dell'Università del Michigan ad Ann Arbor ha stabilito che la maggioranza delle cellule estratte di tumore della mammella è incapace di generare altri tumori; solo una su 100, all'incirca, di quelle isolate in base alla presenza di alcuni antigeni di superficie, è in grado di proliferare e riformare la malattia quando viene impiantata nei topi. Lo stesso è stato dimostrato per alcuni tumori del cervello, per il melanoma e i tumori della prostata.
Se, come sembra, all'origine del cancro ci sono cellule staminali, si potrebbe capire perché finora si sono dimostrate inefficaci le armi usate per combatterlo. Quando una staminale si divide, generando due cellule, una conserva le caratteristiche di staminale, e rimane a riposo pur conservando la sua capacità di dividersi, l'altra va incontro a un processo molto rapido di proliferazione e maturazione, che però si esaurisce nel giro di poco. «Si può ipotizzare che il grosso della massa di un tumore sia costituito da cellule ormai arrivate alla fine del ciclo proliferativo. Poche cellule staminali, invece, pur rimanendo a riposo, sarebbero in grado di alimentare la crescita del tumore. Il guaio è che i farmaci oggi a disposizione colpiscono soprattutto le cellule che si dividono molto rapidamente, mentre risparmiano le staminali, che si dividono raramente ma mantengono all'infinito la capacità di alimentare la massa tumorale. «Le staminali, fra l'altro, sono molto resistenti e probabilmente hanno meccanismi con cui riescono a pompare fuori dalla membrana cellulare i farmaci chemioterapici» aggiunge Daidone.
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sono 50 anni che si dice che si arrivera' ad una cura , invece la verita' e' che nel 2011 non c'e nessuna cura...e se non sei in uno stadio precoce e fortunato in cui la chirurgia riesce ad essere risolutiva sei al 100 % condannato a morte nonostante miliardi spese in ricerca .Last edited by epico; 07-05-2011, 00:20:23.
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O forse perchè gli fanno comodo i soldi spesi per le cure e tutto il corollario di giri di miliardi di miliardi spesi da povera gente/ parenti/ conoscenti malati...
A parere mio. Se avessere voluto trovare un modo efficace di sconfiggere il cancro l'avrebbero già trovato.. cosi' come aids.
Si fanno di quelle cose assurde nella scienza , perchè questo no?
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Originariamente Scritto da Sergio Visualizza MessaggioTu per non avere dubbi, gira sempre con una foto di Pamel Anderson in tasca e scrivi sul retro "voglio essere così", male che vada ti prendono per pazza, ma se ti va bene.....? huuuuuuuuuuuuuu
---------- Post added at 00:56:19 ---------- Previous post was at 00:38:18 ----------
poi è molto + frescasigpic
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Originariamente Scritto da Claudio M Visualizza Messaggiodai nell'immaginario del forum zaika non si discosta molto a parte x un particolare
poi è molto + fresca1) beh, e ti sembra poco? 2)nell'immaginario TUO, forse, visto ormai tra utenti che mi hanno vista ai raduni e miniraduni e foto dei raduni, non hanno affatto quel immaginario. 3)non voglio essere come la Anderson, andrò nella tomba con la foto mia fotoshoppata con una terza, così magari tra 100 anni le ho gratis senza assomigliare alla Anderson
Originariamente Scritto da Dropkick
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Ragazzi è tutto vero, la scienza fa passi da gigante, fatevi ibernare.
Addirittura sono in fase di studio bare sottovuoto ibernanti da poter tenere comodamente a casa.
E' per questo che la mia società, la DarkHorse Corporation, ha deciso di affiancare l'azienda di Alain Sinclair in questo ambizioso progetto. Vi siete mai chiesti : " ok, sono resuscitato, e mo' ? Con quali soldi campo? Ma davvero devo tornare a lavorare a 96 anni? Quasi quasi m'ammazzo e mi faccio riibernare"
E no cari amici, non potreste farlo perchè vi servirebbero altri 150.000 dollari che con il tasso d'inflazione saran diventati 1.111.111 dollari.
Ecco che entra in gioco la mia società.
Noi vi offriamo un servizio di tutela risparmi, ma non come le banche, dippiù.
Prima di ibernarvi ci affiderete tutti i vostri risparmi che vi restituiremo in gettoni d'oro il giorno del vostro risveglio, tutti belli luccicanti!!!
A prova della nostra serietà il contratto non sarà firmato, il contratto non ci sarà proprio, basterà una stretta di mano come tra buoni amici.
Perchè la DarkHorse Corporation è vostra amica.
Vi attendiamo numerosi, già centinaia le prenotazioni.
Vi ricordo che ai primi 3.000 offriamo ,come servizio aggiuntivo GRATISSS (!!!), drink di benvenuto nel futuro ( 100% anabolico, aspartame free ).
Cos'altro dire, corete gente, corete!
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