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E' dura credere che un benestare di questo tipo sia valutato come mera questione di fede. Anzi se così fosse fatto sarebbe un modo stolto d'agire che trascura gli impatti sulla comunità. In ogni modo, anche per tutte le altre questioni non di fede, se il potere assoluto fosse dotato di sostanziale autonomia, non trovo grandi giustificazioni al corso della storia (anche molto recente)
Riguardo a Ratzinger intendo dire che probabilmente non sarà un papa così amato e così longevo come il suo predecessore.
E' chiaro che quando si propone alla comunità un Santo si propone un modello, dunque vi è anche una ricaduta "politica" (i tantissimi santi di Giovanni Paolo II si spiegano anche così). Come è chiaro che il potere assoluto del Papa è autonomo nella sua istanza ultima, ma in questo compito è aiutato e coadiuvato dai cardinali, dai vescovi, da tutta la Chiesa. Però la fonte di ogni altro potere è sua, promana da lui: il cardinale Casaroli (grande segretario di Stato di Wojtyla) disse di se stesso di essere come una meridiana: senza il sole, non poteva segnare l'ora, e il sole era il Papa. Questo è talmente vero che quando si ha la Sede vacante (quando un Papa muore) tutti i suoi collaboratori decadono immediatamente dagli uffici, venendo a mancare la fonte di legittimità giuridica. Si ricomincia solo col Papa nuovo, e nessuno può più prendere decisioni legate al vecchio ufficio. Tutto è come se si cristallizzasse.
Hai ragione: Benedetto XVI non sarà un Papa amato. Non sarà amato perchè è un Papa scomodo per questo Occidente, che cerca e ama solo chi lo compiace. Ma è un grande Papa proprio per questo.
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Su questo punto: non sono cose alle quali si dà pubblicità. La Chiesa è molto riservata. Si sa che attendono negli archivi della Congregazione per i Santi tantissime pratiche, anche con miracoli avvenuti. Alcune però sono ferme lì da decenni. E' altrettanto certo però che - tutto esaminato, tutto ben approfondito - nulla osta che il Papa apponga la sua firma quando non si trovano elementi in contrasto con la fede e la dottrina cattolica. Però, in ultima istanza è dalla Terza Loggia che si decide se la vita e le opere del candidato concordano con la fede e la dottrina. Se anche ci fosse un minimo dubbio, non si firma. Ti immagini se si dovesse scoprire (dopo che il Papa ha firmato, impegnando così la sua infallibilità in materia di fede) che un tale candidato non era poi così "santo"? Le conseguenze sarebbero inimmaginabili.
In questo ultimo caso si sapeva già molto prima della firma la proposta di beatificazione, e infatti ci si è affrettati a valutare quel che era il presunto miracolo (poi confermato). In passato non so.
Comunque è molto dura (forse impossibile) dimostrare in modo inconfutabile (da un punto di vista "procedurale".. ) la non idoneità. Anche perché le decisioni sono prese sulla base di informazioni non pubbliche.
In questo ultimo caso si sapeva già molto prima della firma la proposta di beatificazione, e infatti ci si è affrettati a valutare quel che era il presunto miracolo (poi confermato). In passato non so.
Comunque è molto dura (forse impossibile) dimostrare in modo inconfutabile (da un punto di vista "procedurale".. ) la non idoneità. Anche perché le decisioni sono prese sulla base di informazioni non pubbliche.
Su Giovanni Paolo II io avrei atteso. Se anche si fosse dichiarato Beato tra tre o quattro decenni non sarebbe cambiato nulla (Giovanni XXIII ha aspettato quarant'anni, e non mi pare che la gente lo ami o lo ricordi di meno). La pressione popolare in questo caso è stata fortissima (impressionante il grido "santo subito" ai suoi funerali). Però di Ratzinger mi fido, della sua scrupolosità, del suo non cedere alla piazza. Per me, se questo Papa decide per Karol, è perchè ha ritenuto l'uomo Karol degno di essere messo sugli altari.
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A mio parere così come la storia può essere giudicata solo quando vi si è posata sopra la polvere del tempo e sono sedimentati i dati puramente cronachistici, altrettanto dovrebbe avvenire per il giudizio su un pontificato che è, poi, una fase storica. Questa "fretta" sul papa polacco mi insospettisce, nel senso che mi pare abbia seguito una volontà popolare, una pressione che la chiesa ha subito piuttosto che generato; temo si sia voluto cogliere l'attimo.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Molti stanno facendo proprio le tue considerazioni, anche e sopratutto all'interno della Chiesa. Il cardinale Martini non è voluto andare a testimoniare al processo, proprio in polemica con questi tempi ridottissimi.
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quotone, oltretutto floris e compagnia davvero andrebbero mandati a lavorare almeno una volta nella vita, cosi' forse potrebbero dire qualcosa di sinistra con cognizione di causa.
Mi dispiace essere contro corrente, ma a me personalmente, non è mai piaciuto..
Originariamente Scritto da zajka
il buco del culo è stato programmato a senso unico, siete voi che avete inventato che debba fungere anche da entrata, quindi dovete subire e stare zitti.
Come si può beatificare/santificare una persona che ha avuto un ruolo politico? nessun politico è esente da colpe e tutti scendono a compromessi per fini diversi dal bene dei più.
Stiamo parlando di una persona che ha incontrato il sanguinario dittatore Pinochet, senza mai criticare il suo operato; non venitemi a dire che doveva fare la sua famosa visita in Cile, per dovere istituzionale, perchè poteva benissimo rifiutarsi, invece per interessi più grandi di noi la ha effettuata comunque.
Ha anche mandato una lettera a Pinochet in occasione delle sue nozze d'oro.
Ha santificato preti che favorevoli al regime franchista se non sbaglio
Come si può beatificare/santificare una persona che ha avuto un ruolo politico? nessun politico è esente da colpe e tutti scendono a compromessi per fini diversi dal bene dei più.
Stiamo parlando di una persona che ha incontrato il sanguinario dittatore Pinochet, senza mai criticare il suo operato; non venitemi a dire che doveva fare la sua famosa visita in Cile, per dovere istituzionale, perchè poteva benissimo rifiutarsi, invece per interessi più grandi di noi la ha effettuata comunque.
Ha anche mandato una lettera a Pinochet in occasione delle sue nozze d'oro.
Ha santificato preti che favorevoli al regime franchista se non sbaglio
Giovanni Paolo II non ha incontrato Pinochet, ma il popolo cileno. Così come Giovanni Paolo II non ha incontrato Castro, ma il popolo cubano. Questo significa fare apostolato. Nel salotto del palazzo presidenziale cileno, il Papa disse a Pinochet che era tempo di dare il via a delle riforme democratiche: anche questo è fare apostolato. Se si dovesse guardare ai governi dei popoli dove va il Papa, non si dovrebbe fare quasi nessun viaggio. Giovanni Paolo II ha incontrato anche Bush figlio, eppure era ferocemente contrario alla guerra in Iraq: ma il messaggio, se non si incontrano i responsabili dei governi, come passa? A chi si consegna?
Sì, il Papa ha beatificato preti spagnoli massacrati dai comunisti repubblicani: autentici martiri della fede. O vogliamo dire che meritavano il massacro perchè contrari al comunismo?
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Giovanni Paolo II non ha incontrato Pinochet, ma il popolo cileno. Così come Giovanni Paolo II non ha incontrato Castro, ma il popolo cubano. Questo significa fare apostolato. Nel salotto del palazzo presidenziale cileno, il Papa disse a Pinochet che era tempo di dare il via a delle riforme democratiche: anche questo è fare apostolato. Se si dovesse guardare ai governi dei popoli dove va il Papa, non si dovrebbe fare quasi nessun viaggio. Giovanni Paolo II ha incontrato anche Bush figlio, eppure era ferocemente contrario alla guerra in Iraq: ma il messaggio, se non si incontrano i responsabili dei governi, come passa? A chi si consegna?
Sì, il Papa ha beatificato preti spagnoli massacrati dai comunisti repubblicani: autentici martiri della fede. O vogliamo dire che meritavano il massacro perchè contrari al comunismo?
Certo il modo migliore per fare apostolato è affacciarsi con il genocida al balcone del suo palazzo ed abbracciarlo, oppure mandare una lettera di auguri per le sue nozze d'oro, oppure scrivere un'altra lettera mostrando solidarietà quando lo stesso venne arrestato in Inghilterra....dimmi vorrei spiegati questi punti, magari mi sfugge il concetto di apostolato.
Per i preti spagnoli massacrati, io non li ho menzionati, ne criticato la loro beatificazione, quindi perchè parlarne? attenzione sean io non parlo di GPII criticando in toto la sua figura e il suo operato, ma sto solo facendo notare quelle che sono secondo me delle incoerenze con un processo di beatificazione/santificazione.
Certo il modo migliore per fare apostolato è affacciarsi con il genocida al balcone del suo palazzo ed abbracciarlo, oppure mandare una lettera di auguri per le sue nozze d'oro, oppure scrivere un'altra lettera mostrando solidarietà quando lo stesso venne arrestato in Inghilterra....dimmi vorrei spiegati questi punti, magari mi sfugge il concetto di apostolato.
Per i preti spagnoli massacrati, io non li ho menzionati, ne criticato la loro beatificazione, quindi perchè parlarne? attenzione sean io non parlo di GPII criticando in toto la sua figura e il suo operato, ma sto solo facendo notare quelle che sono secondo me delle incoerenze con un processo di beatificazione/santificazione.
Non li hai menzionati? Questo mica l'ho scritto io:
Ha santificato preti che favorevoli al regime franchista se non sbaglio
Ebbene, quei preti furono massacrati - lo ripeto - non perchè favorevoli al regime franchista, ma semplicemente perchè cattolici, in spregio quindi alla religione.
Poi sei poco informato, ma capita, parlando della Chiesa: Giovanni Paolo II non mi risulta abbia abbracciato Pinochet. E al balcone fu portato indicando un corridoio: il Papa lo percorse, credendo di entrare in una stanza e invece si trovò affacciato alla piazza, con sotto la claque fatta intervenire dal dittatore per "sfruttare" politicamente la visita del Pontefice. Quando poi Pinochet venne arrestato già non era più dittatore cileno, e anzi aveva dato il via alle riforme chieste proprio da Giovanni Paolo II: ora, mi pare che si critichi dunque la carità cristiana che non può venire negata a nessuno, tanto meno dal comune Pastore universale. Quando Napoleone cadde in disgrazia, gli unici che accettarono di accogliere i suoi familiari furono i Papi. Li sistemarono a Roma, in maniera adeguata. Accolsero proprio i familiari di quell'imperatore che aveva pensato - ai tempi della gloria - di deportare un Papa, dove le altre nazioni quei familiari li respinsero. Questa, piaccia o no, è la Chiesa.
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Non li hai menzionati? Questo mica l'ho scritto io:
Ebbene, quei preti furono massacrati - lo ripeto - non perchè favorevoli al regime franchista, ma semplicemente perchè cattolici, in spregio quindi alla religione.
Poi sei poco informato, ma capita, parlando della Chiesa: Giovanni Paolo II non mi risulta abbia abbracciato Pinochet. E al balcone fu portato indicando un corridoio: il Papa lo percorse, credendo di entrare in una stanza e invece si trovò affacciato alla piazza, con sotto la claque fatta intervenire dal dittatore per "sfruttare" politicamente la visita del Pontefice. Quando poi Pinochet venne arrestato già non era più dittatore cileno, e anzi aveva dato il via alle riforme chieste proprio da Giovanni Paolo II: ora, mi pare che si critichi dunque la carità cristiana che non può venire negata a nessuno, tanto meno dal comune Pastore universale. Quando Napoleone cadde in disgrazia, gli unici che accettarono di accogliere i suoi familiari furono i Papi. Li sistemarono a Roma, in maniera adeguata. Accolsero proprio i familiari di quell'imperatore che aveva pensato - ai tempi della gloria - di deportare un Papa, dove le altre nazioni quei familiari li respinsero. Questa, piaccia o no, è la Chiesa.
Chiedere tramite Sodano (nunzio Apostolico sotto il regime pinochet) un'estradizione in cile e non in spagna, più che carità cattolica, mi sembra più un favore politico.
Leggi questa lettera scritta da Le "Madres de Plaza de Mayo" a me sinceramente fa riflettere:
Le "Madres de Plaza de Mayo" al Papa sul caso Pinochet
Buenos Aires, 23 febbraio 1999
Signor Giovanni Paolo II
Ci è costato varii giorni il subire la domanda di perdono che Lei, signor Giovanni Paolo II Wojtila, ha richiesto per il genocida Pinochet.
Ci rivolgiamo a Lei come ad un cittadino comune perché ci sembra aberrante che dalla sua poltrona di Papa nel Vaticano, senza conoscere né aver sofferto in carne propria il pungolo elettrico (picana), le mutilazioni, lo stupro, si animi in nome di Gesù Cristo a chiedere clemenza per l'assassino.
Gesù è stato crocifisso e le sue carni lacerate dai giuda che come Lei oggi difendono gli assassini.
Signor Giovanni Paolo, nessuna madre de1 terzo mondo che ha dato alla luce un figlio che ha amato, coperto e curato con amore e che poi è stato mutilato e ucciso dalla dittatura di Pinochet, di Videla, di Banzer o di Stroessner accetterà rassegnatamente la sua richiesta di clemenza.
Noi La incontrammo in tre occasioni, però Lei non ha impedito il massacro, non ha alzato la sua voce per le nostre migliaia di figli in quegli anni di orrore.
Adesso non ci rimangono dubbi da che parte Lei stia, però sappia che sebbene il suo potere sia immenso non arriva fino a Dio, fino a Gesù.
Molti dei nostri figli si ispirarono a Gesù Cristo, nel donarsi al popolo.
Noi, la Associazione "Madres de Plaza de Mayo" supplichiamo, chiediamo a Dio in una immensa preghiera che si estenderà per il mondo, che non perdoni Lei signor Giovanni Paolo II, che denigra la Chiesa del popolo che soffre, ed in nome dei milioni di esseri umani che muoiono e continuano a morire oggi nel mondo nelle mani dei responsabili di genocidio che Lei difende e sostiene, diciamo: No lo perdone, Señor, a Juan Pablo Segundo.
Il perdono cristiano non può essere negato, se chiesto sinceramente. Il perdono cristiano non implica una lavanda lustrale delle azioni compiute nella storia, ma si rivolge solo ed esclusivamente alla persona. Conosciamo il percorso interiore compiuto dall'uomo Pinochet? Può un sacerdote rifiutare il perdono di Cristo ad un uomo, se questo si pente? E quelle donne poi sbagliano clamorosamente, direi ideologicamente: il Papa non ha difeso nè sostenuto alcun genocidio. Diversamente, si offrano i documenti con la prova del contrario.
Ah, e riferirsi al Papa chiamandolo "signor Giovanni Paolo II", è illuminante della estrazione politica di quelle appartenenti a non si sa bene quale associazione. Non si sta con Cristo e contro la sua Chiesa: riflettano, quelle signore.
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Il perdono cristiano non può essere negato, se chiesto sinceramente. Il perdono cristiano non implica una lavanda lustrale delle azioni compiute nella storia, ma si rivolge solo ed esclusivamente alla persona. Conosciamo il percorso interiore compiuto dall'uomo Pinochet? Può un sacerdote rifiutare il perdono di Cristo ad un uomo, se questo si pente? E quelle donne poi sbagliano clamorosamente, direi ideologicamente: il Papa non ha difeso nè sostenuto alcun genocidio. Diversamente, si offrano i documenti con la prova del contrario.
Ah, e riferirsi al Papa chiamandolo "signor Giovanni Paolo II", è illuminante della estrazione politica di quelle appartenenti a non si sa bene quale associazione. Non si sta con Cristo e contro la sua Chiesa: riflettano, quelle signore.
Ok non neghiamo il perdono cristiano neanche a Pinochet....ma approvare il suo operato con queste parole: “I capolavori possono anche contenere dei piccoli sbagli. Vi suggerirei di non concentrare la vostra attenzione su queste imperfezioni del dipinto, ma sull’impressione generale, che è meravigliosa.” (Sodano)
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