The Euro crisis

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  • sotiris
    Urban Sheepboy
    • Sep 2010
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    • corazziere tascabile
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    #61
    Originariamente Scritto da DR. MORTE Visualizza Messaggio
    paradossalmente l'immobilismo politico italiano e quello economico dei cittadini che hanno cc ricchi, molti bot e comprano la casa tiene lontano lo spettro di problemi gravi....abbiamo ancor aun vecchio stampo come i nostri nonni.
    infatti, da quello che ho capito, è il risparmio privato che rende l'Italia inaspettatamente più "stabile" rispetto ad altri stati.
    sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.

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    • motorhead
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      #62
      Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio



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      • ma_75
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        • Sep 2006
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        #63
        Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
        quella con i conti più a posto è una menzogna e stento a capire come qualcuno possa crederci. detto ciò ci sono alcuni indici in cui l'italia è ok rispetto agli altri (e mal comune non è mezzo gaudio, in questo caso). per esempio il deficit di bilancio (comunque ben lontano dal 3% sul pil richiesto dall'europa) o la crescita della spesa pubblica (qui sta peggio solo la francia), tuttavia sale il debito (qui sta peggio solo la grecia).





        il 5% non è neanche in scala
        Quella fossa delle Marianne è stata scavata durante la diarchia Berlusconi-Tremonti o sono in errore?
        In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
        ma_75@bodyweb.com

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        • greenday2
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          #64
          e' la crisi del credito del 2008. In realtà forse quello e' anche uno dei parametri meno peggio.

          Fa piu piangere imho, quella dal 2004 al 2008 per es.
          E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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          • ma_75
            Super Moderator
            • Sep 2006
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            #65
            Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
            e' la crisi del credito del 2008. In realtà forse quello e' anche uno dei parametri meno peggio.

            Fa piu piangere imho, quella dal 2004 al 2008 per es.
            In sostanza quando c'è crisi caliamo come gli altri, quando però gli altri si riprendono, noi galleggiamo.
            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
            ma_75@bodyweb.com

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            • greenday2
              Bodyweb Senior
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              #66
              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              In sostanza quando c'è crisi caliamo come gli altri, quando però gli altri si riprendono, noi galleggiamo.
              Si all'incirca si. Va detto che cmq e' una situazione che dura da 30 anni.
              E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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              • PrinceRiky
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                #67
                La Germania sembra il luminare della medicina che grida al popolo "salverò io questo poveraccio" e poi non perde occasione per punzecchiarlo con un ago sussurrandogli "crepa bastardo".

                Veramente non capisco se auspichi la fine dell'euro zona (o l'uscita di qualcuno) o a che gioco stia giocando: cerca in tutti i modi di complicare la vita ai Paesi in crisi, fra l'altro sapendo che se l'euro zona resterà tale, sarà proprio la Germania una delle prime a dover pagare i salvataggi.

                Ora come ora si comporta come se l'euro zona non esistesse: agisce per ridurre il costo del proprio debito palesemente a scapito di quello degli altri, agisce per ridurre al minimo l'inflazione quando è l'unico Paese che produce appena il 5% meno rispetto al 2007. Il tutto non curante della sua stessa esposizione al debito che dal 2012 vedrà oneri pazzeschi per tutte le banche mondiali (una delle cause della ricapitalizzazione, Mauro).

                Deutsche bank non ha smesso di rischiare, neanche un po', tanto è una banca sistemica e non fallirà. Peccato che a subire questo rischio ci sono milioni di euro in attività italiane.

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                • SognoDaBAR
                  Banned
                  • May 2007
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                  #68
                  Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                  quella con i conti più a posto è una menzogna e stento a capire come qualcuno possa crederci. detto ciò ci sono alcuni indici in cui l'italia è ok rispetto agli altri (e mal comune non è mezzo gaudio, in questo caso). per esempio il deficit di bilancio (comunque ben lontano dal 3% sul pil richiesto dall'europa) o la crescita della spesa pubblica (qui sta peggio solo la francia), tuttavia sale il debito (qui sta peggio solo la grecia).





                  il 5% non è neanche in scala
                  Eh, allora dovresti andare tu in televisione a smentire Sacconi, perche' l'altro interlocutore non aveva argomenti e documenti da portare per ribattere..
                  Il resto del discorso era per dire che non e' con una politica deflazionista che si ripaga il debito, che non siamo morti (o melgio lo siamo se non cambia qualcosa nel senso di aumento della crescita), e per dare un'altra visione dell'argomento, il 'basta' era volutamente virgolettato..

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                  • centos
                    Bad Lieutenant
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                    #69
                    Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                    La Germania sembra il luminare della medicina che grida al popolo "salverò io questo poveraccio" e poi non perde occasione per punzecchiarlo con un ago sussurrandogli "crepa bastardo".

                    Veramente non capisco se auspichi la fine dell'euro zona (o l'uscita di qualcuno) o a che gioco stia giocando: cerca in tutti i modi di complicare la vita ai Paesi in crisi, fra l'altro sapendo che se l'euro zona resterà tale, sarà proprio la Germania una delle prime a dover pagare i salvataggi.

                    Ora come ora si comporta come se l'euro zona non esistesse: agisce per ridurre il costo del proprio debito palesemente a scapito di quello degli altri, agisce per ridurre al minimo l'inflazione quando è l'unico Paese che produce appena il 5% meno rispetto al 2007. Il tutto non curante della sua stessa esposizione al debito che dal 2012 vedrà oneri pazzeschi per tutte le banche mondiali (una delle cause della ricapitalizzazione, Mauro).

                    Deutsche bank non ha smesso di rischiare, neanche un po', tanto è una banca sistemica e non fallirà. Peccato che a subire questo rischio ci sono milioni di euro in attività italiane.

                    non è che così facendo si "compra" i vari stati?



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                    • PrinceRiky
                      Bodyweb Senior
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                      #70
                      Originariamente Scritto da SognoDaBAR Visualizza Messaggio
                      Eh, allora dovresti andare tu in televisione a smentire Sacconi, perche' l'altro interlocutore non aveva argomenti e documenti da portare per ribattere..
                      Il resto del discorso era per dire che non e' con una politica deflazionista che si ripaga il debito, che non siamo morti (o melgio lo siamo se non cambia qualcosa nel senso di aumento della crescita), e per dare un'altra visione dell'argomento, il 'basta' era volutamente virgolettato..
                      non colgo dove tu voglia andare a parare nel sottolineare il silenzio di quel tizio.

                      di Vittorio Da RoldNell'ultimo World economic Outlook dell'Fmi a Washington Olivier Blanchard, il capo economista del Fondo monetario, ha lanciato


                      Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
                      non è che così facendo si "compra" i vari stati?
                      sicuramente possedere ampie fette di debito conferisce un certo potere d'influenza, tuttavia è una strategia molto rischiosa (e non molto "tedesca", a dirla tutta), perché se un Paese fallisce, si trascina dietro tutti gli altri essendo unica la moneta.

                      Detto ciò, credo si possa escludere questa prospettiva, perché l'effetto "contagio" è decisamente più probabile e punitivo.

                      Qualche giorno fa si ventilava addirittura l'espulsione ( http://www.blitzquotidiano.it/econom...debito-284807/ ) la Finlandia ha bocciato la creazione del nuovo fondo per il Portogallo

                      Fondamentalmente sembra si miri ad espellere gli Stati più deboli dalla zona euro.
                      Last edited by PrinceRiky; 18-04-2011, 18:23:09.

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                      • greenday2
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                        #71
                        senza una riforma fiscale, non ci sara' bisogno di espellere nessuno.

                        Entro 20 anni (o forse prima boh), l euro sara' formato solo dalla germania e dal benelux...sic stantibus
                        E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                        • sotiris
                          Urban Sheepboy
                          • Sep 2010
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                          • Send PM

                          #72
                          lessi di questa teoria dell'euro 1 ed euro 2
                          difficile immaginare chi guadagnarebbe cosa
                          sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.

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                          • greenday2
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                            #73
                            euro 2 e' improponibile
                            E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                            • Leonida
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                              • Nov 2006
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                              #74
                              La Grecia è fallita anche se non lo sa
                              E ora l’Europa inizia a temere il crack ellenico Il governo ellenico smentisce le voci di default tecnico sui titoli di Stato ma il mercato sembra dare ragione alle indiscrezioni in senso contrario. Il rischio è che il Paese collassi, trascinando nel baratro il resto del Continente. I Piani di salvataggio non funzionano. E dalla Finlandia spira un nuovo vento di ripensamento La Grecia è fallita anche se ancora non lo sa. O, per meglio dire, fa elegantemente finta di non saperlo. Atene nega qualsiasi ipotesi di ristrutturazione del debito prefigurando manovre fiscali e piani di sostegno. Ma ora i mercati hanno sfiduciato il Paese e l’Europa attende solo quel verdetto finale che tutti, da qualche tempo, danno oramai per scontato. Da Berlino a Parigi, passando per Bruxelles e Madrid, tutti si preparano al peggio, consapevoli di una reazione a catena che dalla penisola ellenica rischia di gettare nel panico l’intero continente e la sua moneta unica. Per la quale, mai come oggi, il futuro era apparso così tetro.

                              “La ristrutturazione del debito non è necessaria e né auspicabile” ha spiegato ieri il governatore della banca centrale di Atene George Provopoulos cercando in tutti i modi di mettere a tacere le sempre più inquietanti voci di default tecnico. Ieri, citando una fonte anonima del Fondo monetario internazionale, il giornale locale Eleftherotypia aveva affermato il contrario. Il ministro delle finanze George Papacostantinou, aveva scritto, avrebbe infatti già avanzato una richiesta di nulla osta per il taglio dei rendimenti sulle obbligazioni sovrane. In pratica l’annullamento delle condizioni contrattuali sui titoli di fronte all’impossibilità di onorare l’impegno restituendo il debito. In parole povere la bancarotta nazionale. Provopoulos, come detto, ha smentito tutto. Ma è possibile credergli senza riserve? Secondo gli investitori, evidentemente no.

                              I tassi di interesse sui bond decennali greci hanno sfiorato oggi quota 14% evidenziando l’ennesimo record nello spread con il bund tedesco. Quelli a due anni viaggiano ormai sul 17% sottolineando così un maggiore rischio di breve periodo. Il costo di assicurazione dei crediti misurato sui Cds (credit default swaps, i derivati che garantiscono un rimborso in caso di fallimento) vale ormai 1.220 punti base, come a dire che per garantire un credito da 10 milioni di euro con Atene occorre sborsarne 1,22. Qualche giorno fa, gli analisti di Markit, insieme a Cma il principale monitor mondiale sui derivati scambiati fuori dalle borse, attribuiva alla Grecia 65 probabilità su cento di fallire entro i prossimi cinque anni. Un dato che non ha eguali al mondo. Provopoulos ammette senza riserve che nel corso di quest’anno il Pil nazionale si contrarrà ancora del 3% peggiorando quindi il rapporto con quel debito da 325 miliardi su cui pesano gli interessi (4,2% annuo) pagati sul finanziamento di emergenza Ue. Si stima che entro il 2013 il debito ellenico possa arrivare ad equivalere al 160% del prodotto nazionale. Oltre due volte e mezzo rispetto al limite massimo del Patto di stabilità.

                              Il deterioramento dei dati misurato oggi lancia un segnale chiarissimo: la Grecia non ce la può fare nemmeno con l’aiuto del Continente. Ne sono convinti gli analisti, ma anche i Paesi “virtuosi”, con i conti a posto e la legittima voglia di non scaricare sui propri contribuenti il costo di un salvataggio rivelatosi ad oggi perfettamente inutile. Il trionfo elettorale degli euroscettici alle elezioni finlandesi di domenica apre ora un’autentica grana in sede Ue. Helsinki potrebbe boicottare il piano salva Portogallo creando ulteriore tensione sui mercati. Il punto, però, è che nonostante la logica di fondo, il fallimento tecnico di Atene (e poi forse di Dublino, che già è pronta a imporlo sul debito delle banche private, e Lisbona) aprirebbe la strada a conseguenze molto gravi. Vediamo nel dettaglio.

                              Se la Grecia si dichiarasse insolvente ne farebbero le spese i titolari delle sue obbligazioni, ovvero i Paesi più esposti (Francia e Germania), la Banca centrale europea, e le banche private greche che, guarda caso, sono piene zeppe di titoli di Stato. Il rischio è che il sistema del credito greco crolli generando tensioni sociali inimmaginabili e riproducendo per le strade di Atene le scene già viste un decennio fa a Buenos Aires. Un ulteriore contraccolpo per tedeschi e francesi esposti non solo sui bond sovrani ma anche sui titoli emessi dagli istituti privati ellenici. Di fronte al tracollo, la percezione del rischio contagio peggiorerebbe la situazione delle altre periferie europee sollecitando gli speculatori. Nel mirino degli hedge finirebbe soprattutto la moneta unica in un vortice di deprezzamento forse mai visto.

                              Oggi l’euro ha toccato i minimi degli ultimi dieci giorni con il dollaro e delle ultime due settimane con lo yen. Ma in caso di forte speculazione la discesa potrebbe accelerarsi. Come se non bastasse la spinta inflazionistica dovrebbe indurre la Bce a proseguire lungo la linea tracciata due settimane fa alzando di mezzo punto il costo del denaro entro la fine del 2011, con ovvie ricadute negative sui prestiti concessi nei mercati nazionali sul fronte dei mutui e non solo. Per i Paesi a forte indebitamento privato sarebbe un problema notevole. E siccome a patire le peggiori conseguenze sarebbe in primo luogo la Spagna, ovvero quella tessera del domino di cui nessuno potrebbe sopportare la caduta, ecco spiegato per quale motivo, già oggi, l’inquietudine in sede europea tocchi preventivamente i livelli di guardia.

                              E’ prematuro parlare di apocalisse, ma i timori di un forte peggioramento sono più che giustificati. E per l’Europa, chiamata a sopravvivere alla tempesta, si apre ora il difficile capitolo del ripensamento della propria politica anti crisi. Un atto dovuto nella speranza che la tragedia greca non si trasformi in seguito in una tormentata tragedia continentale.
                              Originariamente Scritto da gorgone
                              è plotino la chiave universale per le vagine
                              Originariamente Scritto da gorgone
                              secondo me sono pazzi.

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                              • sotiris
                                Urban Sheepboy
                                • Sep 2010
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                                • corazziere tascabile
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                                #75
                                Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                                euro 2 e' improponibile
                                l'alternativa sarebbe tornare alla costellazione di valute del passato
                                sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.

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