The Euro crisis

[PrinceRiky]

RE: The Euro crisis

C'è una quantità abnorme di liquidità accumulata fuori dal mercato, tra poco rientrerà in massa e saranno fuochi d'artificio: sarà la quarta guerra mondiale che esce allo scoperto.

[greenday2]

http://www.voxeu.org/article/panic-driven-austerity-eurozone-and-its-implications

Dal buon De Grauwe. Non recentissimo

[SonGohan]

C'è una quantità abnorme di liquidità accumulata fuori dal mercato, tra poco rientrerà in massa e saranno fuochi d'artificio: sarà la quarta guerra mondiale che esce allo scoperto.

Puoi spigarti meglio per chi (come me ) non è molto ferrato di finanza/economia ? thanks

[KURTANGLE]

C'è una quantità abnorme di liquidità accumulata fuori dal mercato, tra poco rientrerà in massa e saranno fuochi d'artificio: sarà la quarta guerra mondiale che esce allo scoperto.

credevo che grandissima parte degli investitori "forti" avesse puntato su titoli sicuri ( es bond tedeschi) anche a costo di non percepire nulla, piuttosto che uscire del tutto dai mercati

[PrinceRiky]

percepire "nulla" investendo a breve in titoli di stato a massima garanzia equivale a uscire dal mercato. è chiaro che i capitali non stanno mai liquidi in banca...

gli investimenti sono fermi. ancora per poco.

[KURTANGLE]

percepire "nulla" investendo a breve in titoli di stato a massima garanzia equivale a uscire dal mercato. è chiaro che i capitali non stanno mai liquidi in banca...

gli investimenti sono fermi. ancora per poco.

ahhhhhhhhhh allora ci eravamo capiti

[mito56]

C'è una quantità abnorme di liquidità accumulata fuori dal mercato, tra poco rientrerà in massa e saranno fuochi d'artificio: sarà la quarta guerra mondiale che esce allo scoperto.

Ti riferisci a questa situazione : http://www.ilsole24ore.com/art/finan...?uuid=Abit9CtH

[Dsquared]

Cosa ne pensate di questa proposta francese ?

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-13/francia-tassare-smartphone-tablet-084147.shtml?uuid=Abc4WNvH&fromSearch

la Cultura, quella con la C maiuscola, si dovrebbe finanziare da sola, se è cultura di qualità. Se non si finanzia da sola, significa che è una cultura classista di bassa qualità, che non importa a nessuno. I socialisti e la loro idea di ridistribuzione non cambieranno mai, si drenano risorse a settori che producono ricchezza a favore di prodotti che producono perdite. La francia sta veramente andando in una brutta direzione. Qualcuno la salvi dalla sua ideologia.

Io tutto sommato devo dire che mi vedo abbastanza concorde con ciò che è stato detto in questo commento (preso da un altro sito).

Inoltre avanzo qualche dubbio personale, qual'è l'effettivo guadagno di uno stato ad importare pesantemente prodotti che oramai sono praticamente solo di derivazione USA/Asia ?
Anche il colosso francese Alcatel mi sembra che da un po' di tempo abbia diversificato la sua produzione visto che la concorrenza nel settore smartphone era un po' troppo agguerrita.

Io personalmente vedo con un po' di diffidenza queste manovre restrettive, in più aggiungo che lo scudo della "cultura" ultimamente mi sembra troppo debole da usare in queste situazioni, se tiri in ballo sanità ed istruzione sei meno attaccabile, con la cultura invece rischi sempre di attirare qualche perplessità

[gorgone]

con la cultura invece rischi sempre di attirare qualche perplessità

già. e questo è il problema dell'italia.
faccio presente che la cultura, quella che ha passato il vaglio dei secoli, se non dei millenni, non si MAI finanziata da sola, finita l'epoca del mecetanismo, lo stato deve farsi carico, perché se l'artista dovessse pensare al gusto del pubblico, facendosi pagare l'obolo...

ci sono correlazioni provate tra investimenti in cultura e miglioramento delle condizioni economiche dello stato.
indovina quali sono gli stati europei che investono meno in cultura?

oltre al fatto che, come dico sempre nell'altro thread (quello sulle elezioni) in una democrazia, la società e anche la classe dirigente la cambi, cambiando l'elettorato, è inutile per legge, mettere dei balzelli agli eletti, non è con una legge che risolvi la pochezza umana.
come la risolvi? con la cultura.

come hai un elettorato più consapevole e meno soggetto al marketing elettorale? con la cultura.

(senza contare che saper far cultura può pure essere redditizio, il louvre guadagna da solo, più di tutti i musei italiani, perché? sarà mica perché non investiamo in cultura? non sponsorizziamo bene, non sfruttiamo le meraviglie che abbiamo? dico eh.)

aneddoto di vita very: sto partendo ora per il festival di cannes, più o meno vado a quello e a quello di venezia da qualche decade da quando esiste, vado anche a quello di roma, che è la new entry di veltroni.

il festival di cannes è sempre meglio organizzato, sempre più piacevole, allafine sempre più prestigioso, il cinema a venezia che fino a 15 anni fa era un sogno si sta trasformando nella saga della salama da sugo, vedi ogni anno che ci sono meno soldi investiti, i ministri della cultura disertano.. un fatto tristissimo, se pensiamo alla storia di quel festival che, ad esempio, in pieno fascismo, riusciva a premiare film critici con il fascismo, ad esempio, tanto era sacro, intoccabile.

in tutto questo veltroni, sindaco di roma e grande cinefilo, non è che si batte per dare più fondi alla settimana di venezia, per far tornare l'italia la capitale indiscussa del cinema, no.
sta a roma e vuole il suo festival su misura, sotto casa, provinciale, gestito da - e mi perdonerà perché è un amico - un uomo che si occupa ed infatti insegna anche marketing alla luiss di roma, un festival che mette il cinema in secondo piano, ma è un grande evento di pubblicità, soldi, appalti.. ecc ecc...
prestigioso per un regista? no, ma chissenefrega, ora anche veltroni, l'inauguratore ha il suo festival domestico.

in italia siamo così su tutto, le regioni si fanno lotta tra di loro.

la moda? è a milano.
lasciala a milano che era la capitale della moda mondiale, no, facciamo anche i 5 giorni della moda a roma.

la francia ci sta rubando tutto.

cinema, moda e cultura. eppure al louvre l'opera più vista è di un italiano, ah leonardo...
e perché i francesi hanno la gioconda?
perché leonardo era fortemente osteggiato in italia e - primo caso di fuga accertata di cervello italiano - ad un certo punto piglia le sue opere e le va a vendere a chi? al re di francia.

ora il louvre, da solo, guadagna più di tutti i musei italiani, è gestito da un'italiana. a noi non mancano le capacità, mancano proprio i soldi.

io stessa ho lavorato ad un progetto per un teatro lirico italiano, ma non hanno trovato i fondi, li ha trovati chi? l'operà di parigi.
ci ruberanno anche la lirica.

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scusate lo sfogo.

[Dsquared]

R: The Euro crisis

(senza contare che saper far cultura può pure essere redditizio, il louvre guadagna da solo, più di tutti i musei italiani, perché? sarà mica perché non investiamo in cultura? non sponsorizziamo bene, non sfruttiamo le meraviglie che abbiamo? dico eh.)

Questa è una verità sacrosanta, i francesi riescono a vendersi molto meglio di noi pur avendo decisamente meno (Louvre a parte), rendendosi quindi un po' antipatici ai nostri occhi.
Io non ho mai considerato Parigi così mostruosamente più bella di Roma, anzi la ritengo inferiore rispetto anche ad altre città italiane, eppure se chiedi ad uno straniero di nazionalità x quale sia la città più bella al mondo lui ti risponderà quasi sicuramente "Parigi" pur magari non essendoci mai stato, poi quando ci andrà davvero magari ne rimarrà deluso, cosa abbastanza diffusa nei turisti giapponesi tanto da coniare il termine "sindrome da Parigi".

in tutto questo veltroni, sindaco di roma e grande cinefilo, non è che si batte per dare più fondi alla settimana di venezia, per far tornare l'italia la capitale indiscussa del cinema, no.
sta a roma e vuole il suo festival su misura, sotto casa, provinciale, gestito da - e mi perdonerà perché è un amico - un uomo che si occupa ed infatti insegna anche marketing alla luiss di roma, un festival che mette il cinema in secondo piano, ma è un grande evento di pubblicità, soldi, appalti.. ecc ecc...
prestigioso per un regista? no, ma chissenefrega, ora anche veltroni, l'inauguratore ha il suo festival domestico.

in italia siamo così su tutto, le regioni si fanno lotta tra di loro.

Penso anche che sia addirittura un problema tra provincie oltre che fra regioni, basta vedere le recenti liti nella gestione di Costa Crociere fra il porto di Genova e Savona.

Comunque le mie perplessità sono legate al caso francese dove per finanziare la cultura si intende sostanzialmente indirizzare il gettito delle tasse nelle casse delle case discografiche.
Io sono già sul "grillino" (gulp) andante per quanto riguarda la questione del finanziamento pubblico ai giornali, puoi benissimo immaginare quindi di conseguenza come la possa pensare su un finanziamento del genere.

Sarei anche titubante nei confronti dei finanziamenti del Carlo Felice (faccio sempre esempi genovesi sorry), con la Scala a poco più di un'ora di treno non vedo effettivamente il senso di disperdere fondi per offrire quantità a discapito di qualità.

Invece per la tutela e la sponsorizzazione dei nostri grandi patrimoni artistici penso che i fondi da destinare non siano mai abbastanza, anche se mi rendo conto che in periodi di cassa integrazioni and so on sia difficile prendere certe decisioni e non invidio per niente chi le debba prendere.



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* prossimamente tassato.

[KURTANGLE]

Tornando alla crisi finanziaria......Non sarebbe possibile obbligare le banche che si finanziano agli attuali ridicoli tassi di interesse a prestare almeno il 50% di quanto preso?

[PrinceRiky]

i patti ufficiosi probabilmente non erano quelli erano quelli.

sembra che il teatrino sia stato: liquidità a costo zero ufficialmente per dare cretito, poi il patto vero è acquistare titoli di Stato (prettamente italiani) e dare la colpa alle banche che non prestano perché sono cattive.

è ovvio che se volesse la bce chiuderebbe i rubinetti alle banche visto che non prestano. è l'accusa che muove la germania a draghi.

[KURTANGLE]

i patti ufficiosi probabilmente non erano quelli erano quelli.

sembra che il teatrino sia stato: liquidità a costo zero ufficialmente per dare cretito, poi il patto vero è acquistare titoli di Stato (prettamente italiani) e dare la colpa alle banche che non prestano perché sono cattive.

è ovvio che se volesse la bce chiuderebbe i rubinetti alle banche visto che non prestano. è l'accusa che muove la germania a draghi.

mhhh ma di titoli di Stato non ne compravano "a pacchi" anche prima? Ne stanno comprando ancora di più ?

[PrinceRiky]

sì

[gorgone]

Sarei anche titubante nei confronti dei finanziamenti del Carlo Felice (faccio sempre esempi genovesi sorry), con la Scala a poco più di un'ora di treno non vedo effettivamente il senso di disperdere fondi per offrire quantità a discapito di qualità.

mo' non farmi il giro dall'altra parte.

esistono gli eventi, annuali, per questi eventi bisogna investire in un'unica tradizione che vantiamo un po' ovunque, cinema, arte, moda... e non creare mille festival che si fanno concorrenza, il punto è che tutto il mondo deve venire a venezia per il cinema, a milano per la moda, a venezia per la biennale d'arte ecc...

mentre invece è sacrosanto che ogni città abbia un teatro lirico e almeno, dico almeno, uno di prosa.
anche perché è giusto che uno in platea, in braccio al direttore paghi quei 200 euro per dare la possibilità a chiunque di andare in loggione a prezzi stracciati.

e può pure essere stracciato il prezzo, ma capisci che se ogni mese devi mettere in conto di andare a milano per un'opera, per qualcuno potrebbe essere un problema, mentre l'opera lirica, per un italiano, dovrebbe essere un diritto inalienabile.


il problema dei teatri sono i cartelloni, nella prosa gestiti quasi tutti da quel pachiderma vetusto che è l'eti che mette ovunque gli stessi cartellino in cui, da che vado a teatro (più o meno da che ho memoria) gira sempre gli stessi venti spettacoli, idem per l'opera, mentre con le strutture, le competenze, le maestranze che vantiamo, potremmo differenziare l'offerta e allora a genova ti vedi tutto verdi (come era quest'anno e va bene l'anniversario... ma verdi c'è sempre... con tutto l'amore per lo zumpapà verdiano, abbiamo anche altro..) e a milano, che è vicino, ti vai a vedere haendel.. invece se quest'anno non c'è verdi alla scala (ma c'è) ci sarà comunque l'anno prossimo, non so, avrò visto 30 traviate nella mia vita e, anche solo stando su verdi, una luisa miller.

è che anche lì.. chi decide i cartelloni pensa che la traviata sia una certezza. eh lo sarà anche, ma...


(siamo un po' OT, se vuoi, in pvt, però nei prossimi giorni non ci sono molto. )