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tutto giusto ma io starei attento alla crescita dei partiti anti Europa
I partiti anti Europa hanno gioito all'inizio, poi sono rimasti perplessi quando Tsipras ha detto che non ci pensava minimamente ad abbandonare l'euro, e nella malaugurata ipotesi che i bancomat greci smettano di erogare quei 60 euro giornalieri scopriranno qual è il costo reale del facile consenso.
Bisogna preoccuparsi della Grecia invece: smettere assolutamente di prestare denaro come si fa coi tossici in astinenza.
Preparare aiuti umanitari per la popolazione, cibo, farmaci, vestiario, riportarli alla dracma gradualmente.
Testarda dici? Il meglio devi ancora vederlo.
Nelle intenzioni di Tsipras questo referendum avrebbe dovuto rafforzare le proprie rivendicazioni e addolcire quelle dell'UE, accadrà esattamente il contrario.
Contestualmente ad ogni stanziamento la Merkel deve presentarsi al parlamento tedesco per richiederne l'approvazione (la democrazia non è esclusiva greca).
Se Angela si presentasse domani al Bundestag, con la richiesta di una nuova tranche di aiuti per la Grecia, otterrebbe in cambio una sonora pernacchia.
I paesi del nord Europa irrigidiranno la propria posizione, avendo avuto la conferma che i paesi del sud non sono affidabili.
Voi avete scordato che nel 2010 la Finlandia in cambio degli aiuti voleva pignorare il Partenone, sostenendo che i greci non avrebbero mai onorato gli impegni presi.
I paesi del sud che nel frattempo hanno fatto le famose riforme "lacrime e sangue" paradossalmente saranno ancora meno disposti a sostenere ulteriori sforzi per il fondo salva stati.
A Spagna, Italia, Portogallo, Cipro, nessuno ha regalato niente.
Sul ruolo della Germania sono d'accordo e trovo molto importante l'accenno che hai fatto ai pesi del nord. A questi aggiungerei quelli che, in questi anni, stanno calcando la mano nei confronti della Grecia come, qualche anno addietro, fecero verso l'Italia. Paesi come la Lituania, l'Estonia, perfino la Slovacchia, sono molto più rigidi della Germania. Ecco, questo è un atteggiamento non solo non condivisibile ma contrario allo spirito europeo. Sono paesi che sono entrati nella UE in tempi relativamente recenti e praticamente col cappello in mano nella speranza di essere difesi da Putin. Sono paesi che, storicamente, hanno poco a che spartire con l'Europa occidentale, essendo, più o meno volontariamente, da almeno 60 anni, aree che gravitano nella sfera di influenza di Mosca. Che gli ultimi arrivati dettino legge rispetto a paesi da molto più tempo nella UE, e perfino, come nel caso dell'Italia, verso paesi fondatori della stessa è un nonsense politico, se non economico. Ma la mia convinzione è che questi paesi siano nient'altro che la muta di cani della Germania, pronta ad aizzarli a comando per poi poter giocare la parte del poliziotto buono. Sarebbe poi anche da capire cosa, a livello economico, aggiungano alla UE questi paesi che hanno un bacino economico non so quanto sano ma certo ridotto per dimensioni. Ma sappiamo tutti che il loro ingresso nella UE è strategico politicamente e militarmente, non certo economicamente. E sarebbe veramente paradossale che, oggi, liberatasi dalla Russia ad oriente, la UE se la ritrovasse in Grecia
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Beh se non fosse per la posizione strategica e per un fattore politico a livello economico la Grecia l'avrebbero lasciata affondare ( e sarebbe da lasciar affondare).
"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
Mission impossible per Alexis Tsipras, con l’unica alternativa sul piatto costituita dall’uscita dall’euro. Per poter avviare i negoziati sul nuovo piano di aiuti Atene dovrà approvare in tre giorni un complessissimo piano di riforme e trasferire a un fondo esterno beni pubblici per oltre 50 miliardi di euro. O, è l’altra strada che sembra realmente auspicata, …
Se la cosa fosse confermata e convalidata,secondo me,in Grecia scoppia la guerra civile.
La Grecia dovrebbe uscire: è l'unica soluzione. Le proposte avanzate oggi falla Germania significano di fatto il commissariamento del paese. È una partita di poker in cui chi terrà più a lungo il bluff vince. E il bluff tedesco è far credere che la Grecia possa uscire dall'euro senza che gli altri paesi ne subiscano le conseguenze. Se i greci mantengono il punto ed escono l'intero edificio dell'euro e dalla stessa UE crollano, non tanto per il peso della Grecia ma per il precedente che si crea
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
La Grecia dovrebbe uscire: è l'unica soluzione. Le proposte avanzate oggi falla Germania significano di fatto il commissariamento del paese. È una partita di poker in cui chi terrà più a lungo il bluff vince. E il bluff tedesco è far credere che la Grecia possa uscire dall'euro senza che gli altri paesi ne subiscano le conseguenze. Se i greci mantengono il punto ed escono l'intero edificio dell'euro e dalla stessa UE crollano, non tanto per il peso della Grecia ma per il precedente che si crea
Ci sono altri precedenti che potrebbero preoccupare di più: una linea troppo indulgente con la Grecia porterebbe a richieste simili da parte di Francia/Spagna (che hanno già ottenuto una dilazione al patto di stabilità), Portogallo, Italia, Cipro, Irlanda (che vedrebbero bene una rimodulazione del debito).
Queste condizioni sono conseguenze del comportamento greco, chi da i soldi nin si fida più dei greci. Adesso vediamo quanto costerà a Tsipras il populismo.
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E quindi disordini, non capisco quasi questa goduria nel vedere una nazione ridotta alla fame quando senza provvedimenti veri per la crescita si crea un circolo vizioso che fa diventare la nazione un paese del terzo mondo che non ripagherà mai i suoi debiti. L'austerity non serve ad un *****, mi pare che già ne abbiamo avuti di validi esempi. Per cercare di ripagare almeno in parte il debito bisogna agire al contrario, favorire la crescita, unica vera fonte di denaro.
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