The Euro crisis

[andydufresne]

no. l'unica possibilità ipotetica che vedo di ristrutturazione del sistema euro di questo tipo passa dall'uscita dall'euro della Germania.

permetti ancora un paio di domande? quest'ultima ipotesi immagino non sarebbe un passaggio indolore sopratutto per noi italiani, quali conseguenze potrebbe avere, appunto, l'italia?
Durante alcune trasmissioni televisive si vocifera di parecchi risparmiatori che stanno spostando i loro capitali, anche modesti, in svizzera. A questo proposito, anche se non è il mio caso, mi sono informato presso persone qualificate le quali mi ha risposto che non cambia nulla, che ne pensi?
grazie ancora

[PrinceRiky]

se crolla l'euro, crolla il mondo. quindi nessuno trarrebbe vantaggi.

l'uscita dalla germania sola è un'utopia ovviamente, ma è più sensata di altre teorie, a mio parere. succede che si sgancia il Paese più virtuoso, si sgancia il termine di confronto e non tutto il resto, che per propria natura ha caratteristiche simili.

pensa ad una spedizione di alpinisti. ce n'è uno davanti distanziato di molti metri e un gruppo dietro dove c'è qualcuno che cammina un po' più forte e qualcuno che cammina un po' più piano. ha senso per il buon esito della spedizione che i 2-3 più veloci del gruppo abbandonino gli altri per tentare di raggiungere il primo?

le conseguenze sarebbero inflazione, svalutazione, aumento di competitività, riduzione dello spread

no non ha senso portare soldi fuori, ha senso investirli in modo diversificato, come sempre, in qualunque condizione.

[SonGohan]

Anch'io avrei una domanda da profano.

Si dice tanto che se l'Italia non avesse adottato l'Euro sarebbe stato peggio.

In Europa ci sono un sacco di nazioni che non sono nell'Euro e non se la passano male.

Mi viene quindi da chiedere questo "sarebbe stato peggio" quanto potrebbe essere quantificato? Mantenere le lire sarebbe stato un "peggio" tanto grave o soltanto un "pò peggio" ? Se fosse stato un peggio non eccessivo forse conveniva tenerci le lire per avere autonomia monetaria in periodi di crisi...?

[greenday2]

Anch'io avrei una domanda da profano.

Si dice tanto che se l'Italia non avesse adottato l'Euro sarebbe stato peggio.

In Europa ci sono un sacco di nazioni che non sono nell'Euro e non se la passano male.

Mi viene quindi da chiedere questo "sarebbe stato peggio" quanto potrebbe essere quantificato? Mantenere le lire sarebbe stato un "peggio" tanto grave o soltanto un "pò peggio" ? Se fosse stato un peggio non eccessivo forse conveniva tenerci le lire per avere autonomia monetaria in periodi di crisi...?

L'Italia ha il macigno del debito pubblico, cosa che non hanno altri paesi con monete diverse dall'Euro. Pensa solo aver dovuto pagare le commodities nel 2007 in Lire con un petrolio che tocca i 120dollari al barile, o la svalutazione di un ipotetico 2008 alternativo. Senza contare l'inflazione che avremmo avuto dal 94 fino ad oggi. Saremmo saltati, molto prima.

Riguardo il portare i soldi fuori: dipende. Di certo, si registrano fughe di capitali dall'Eurozona come non si registravano dal 1945. Fai un po i tuoi conti...

[Sartorio]

Anch'io avrei una domanda da profano.

Si dice tanto che se l'Italia non avesse adottato l'Euro sarebbe stato peggio.

In Europa ci sono un sacco di nazioni che non sono nell'Euro e non se la passano male.

Mi viene quindi da chiedere questo "sarebbe stato peggio" quanto potrebbe essere quantificato? Mantenere le lire sarebbe stato un "peggio" tanto grave o soltanto un "pò peggio" ? Se fosse stato un peggio non eccessivo forse conveniva tenerci le lire per avere autonomia monetaria in periodi di crisi...?

Sarebbe stato un peggio disastroso, in pausa pranzo, quando si dice avere del tempo da perdere, ipotizzavamo il costo attuale di una pizza se la moneta circolante fosse stata ancora la lira, le stime più ottimistiche volevano una margherita (senza bibita) aggirarsi tra le 500.000 e le 750.000 lire, partendo da un prezzo di listino pre-euro del 2001 di 4.000 lire

Chiaramente era una stima *****metrica, di quelle che puoi fare su un tovagliolo del ristorante, ma ti assicuro che nella realtà non ci saremmo discostati troppo da quelle cifre, la metodologia impiegata è stata scrupolosa: Le variabili prese in considerazione erano le crisi industriali con relativi scandali finanziari di Alitalia/Parmalat/Fiat, condite da un prezzo del petrolio quadruplicato in questo arco di tempo ed un prezzo del grano raddoppiato (le commodities di cui parlava green).

Avere autonomia monetaria significa svalutare la moneta ed iperinflazionarsi, questo è positivo per le esportazioni, perché i tuoi prodotti all'estero diventano più convenienti e quindi competitivi, la bilancia commerciale ne giova ed in termini macroeconomici la cosa è positiva (pensa ad esempio alla Cina), ma per la popolazione italiana sarebbe stato l'equivalente di pagare un caffè con le carriole di contanti, e regredire ad un livello Burundi/Botswana per 10-20 anni, o comunque fino a quando il bilancio statale fosse tornato in positivo. Non te la mettono mai in questi termini parlando di "autonomia monetaria", perché l'idea stessa di autonomia è rassicurante, si fa appello all'orgoglio individuale.

[PrinceRiky]

condivido, anche se vedo comunque il bicchiere mezzo pieno ovvero oramai le commistioni delle varie economie (dell'eurozona in particolare, anche in assenza di moneta unica) sono tali che nessuno affonda mai da solo.

[sotiris]

se crolla l'euro, crolla il mondo. quindi nessuno trarrebbe vantaggi.

l'uscita dalla germania sola è un'utopia ovviamente, ma è più sensata di altre teorie, a mio parere. succede che si sgancia il Paese più virtuoso, si sgancia il termine di confronto e non tutto il resto, che per propria natura ha caratteristiche simili.

pensa ad una spedizione di alpinisti. ce n'è uno davanti distanziato di molti metri e un gruppo dietro dove c'è qualcuno che cammina un po' più forte e qualcuno che cammina un po' più piano. ha senso per il buon esito della spedizione che i 2-3 più veloci del gruppo abbandonino gli altri per tentare di raggiungere il primo?

le conseguenze sarebbero inflazione, svalutazione, aumento di competitività, riduzione dello spread

no non ha senso portare soldi fuori, ha senso investirli in modo diversificato, come sempre, in qualunque condizione.

Secondo me è un ottimo consiglio. Anche per il piccolo risparmiatore. Lessi che in tempi neanche troppo lontani, quando in Italia gli investimenti fondiari e azionari erano visti con maggiore diffidenza, si usava diversificare i risparmi grosso modo con queste percentuali: 20% oro, 40% beni immobili e il restante restava come liquidi. In molti paesi balcanici e orientali è rimasto la vecchia abitudine di acquistare ogni tanto (per investimento e/o regalo) delle monete d'oro, in genere sterline.

[PrinceRiky]

le sterline oro hanno un mercato ibrido quindi di per sé sono uno strumento diversificato

[sotiris]

Intendi dire che, in alcune situazioni e in alcuni paesi, possono essere usate direttamente come moneta?

[PrinceRiky]

le sterline d'oro hanno corso legale. tecnicamente ci potresti andare a comprare il pane.

la sua doppia natura di moneta con valore intrinseco, ne rende la quotazione un punto di riferimento per determinati settori basati sull'utilizzo di oro e contemporaneamente influenza il conio nella sua totalità.

[SonGohan]

Sarebbe stato un peggio disastroso, in pausa pranzo, quando si dice avere del tempo da perdere, ipotizzavamo il costo attuale di una pizza se la moneta circolante fosse stata ancora la lira, le stime più ottimistiche volevano una margherita (senza bibita) aggirarsi tra le 500.000 e le 750.000 lire, partendo da un prezzo di listino pre-euro del 2001 di 4.000 lire

Chiaramente era una stima *****metrica, di quelle che puoi fare su un tovagliolo del ristorante, ma ti assicuro che nella realtà non ci saremmo discostati troppo da quelle cifre, la metodologia impiegata è stata scrupolosa: Le variabili prese in considerazione erano le crisi industriali con relativi scandali finanziari di Alitalia/Parmalat/Fiat, condite da un prezzo del petrolio quadruplicato in questo arco di tempo ed un prezzo del grano raddoppiato (le commodities di cui parlava green).

Avere autonomia monetaria significa svalutare la moneta ed iperinflazionarsi, questo è positivo per le esportazioni, perché i tuoi prodotti all'estero diventano più convenienti e quindi competitivi, la bilancia commerciale ne giova ed in termini macroeconomici la cosa è positiva (pensa ad esempio alla Cina), ma per la popolazione italiana sarebbe stato l'equivalente di pagare un caffè con le carriole di contanti, e regredire ad un livello Burundi/Botswana per 10-20 anni, o comunque fino a quando il bilancio statale fosse tornato in positivo. Non te la mettono mai in questi termini parlando di "autonomia monetaria", perché l'idea stessa di autonomia è rassicurante, si fa appello all'orgoglio individuale.

L'Italia ha il macigno del debito pubblico, cosa che non hanno altri paesi con monete diverse dall'Euro. Pensa solo aver dovuto pagare le commodities nel 2007 in Lire con un petrolio che tocca i 120dollari al barile, o la svalutazione di un ipotetico 2008 alternativo. Senza contare l'inflazione che avremmo avuto dal 94 fino ad oggi. Saremmo saltati, molto prima.

Riguardo il portare i soldi fuori: dipende. Di certo, si registrano fughe di capitali dall'Eurozona come non si registravano dal 1945. Fai un po i tuoi conti...

Quindi non entrare nell'Euro sarebbe stato un disastro perchè gli altri ci sarebbero entrati e noi no? Voglio dire, se non fosse stato inventato l'Euro e tutti nel frattempo si fossero tenuti le loro monete, sarebbe stato un disastro lo stesso?

[Sartorio]

No no, sarebbe stato un disastro indipendentemente dagli altri, la lira era una moneta che faceva abbastanza ridere, il marco tedesco sarebbe rimasto il marco tedesco (e c'è chi lo rimpiange).

[gorgone]

spiegatemi - di nuovo - perché la germania è contraria a permettere una svalutazione dell'euro.
(oltre, mi par di capire, al fatto che si entrerebbe in una sorta di guerra finanziaria con il resto del mondo, cina soprattutto)

[PrinceRiky]

soprattutto per presa di posizione (storica e spesso ostinatamente mantenuta), ma ne fa la sua forza, nonostante sia un Paese esportatore, con un surplus non indifferente (anche se ben lontano dal quello cinese).

La Germania è competitiva nonostante l'euro forte. Una svalutazione porterebbe sulla piazza nuovi competitor, meno efficienti, ma che potrebbero cavalcare la situazione per incrementare le esportazioni a scapito dell'economia tedesca.

tu dirai "ma se tutti svalutano, torniamo in pari". in realtà non è così, perché svalutando l'impatto sui costi dell'efficienza di un sistema economico è decisamente mitigato. inoltre potrebbero entrare sul mercato players che ora non sono proprio in grado di esserci, ritagliandosi comunque una fetta, visto che la torta da spartire sarebbe sempre la stessa.

[Sartorio]

spiegatemi - di nuovo - perché la germania è contraria a permettere una svalutazione dell'euro.
(oltre, mi par di capire, al fatto che si entrerebbe in una sorta di guerra finanziaria con il resto del mondo, cina soprattutto)

Perché in Germania si ricordano ancora della repubblica di Weimar.
Gli Stati Uniti invece ricordano la grande depressione, e si preoccupano in misura maggiore dell'occupazione.
Le sfighe del passato influenzano pesantemente le scelte economiche successive, per questo sono convinto che una bella implosione del "sistema italia" gioverebbe più di qualsiasi "manipulite" sul nostro futuro benessere.