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The Euro crisis
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggioè giusto, ma sarebbe una rivoluzione enorme che modificherebbe completamente lo status quo..il popolo stesso secondo me non sarebbe d'accordo perchè penserebbe subito al comunismoLast edited by hollywoodundead; 12-08-2011, 15:13:35.
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Originariamente Scritto da hollywoodundead Visualizza Messaggiol'oro come moneta di scambio?moneta di scambio ...tutti che continuano a pensare a una valuta come chiave per creare un sistema economico..andrebbe rivisto tutto quanto secondo me...c'è un limite.
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Originariamente Scritto da MadRock Visualizza Messaggiomoneta intesa come riserva di valore (per l'oro la regola vale da almeno 5000 anni)
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nulla di rivoluzionario: le banche etiche esistono da molto tempo, ma hanno un impatto del tutto marginale per ragioni strutturali. possono avere una qualche utilità nel migliorare l'efficienza di gestione del capitale in piccolissime comunità, ma dal punto di vista sistemico sono ininfluenti.
il tasso d'interesse ha un ruolo ben preciso e rappresenta il costo del denaro, variabile dalla quale non si può prescindere. poi che vi siano situazioni di "finanza drogata" è sotto gli occhi di tutti, ma abbattere i tassi d'interesse è una pratica fallimentare.
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggionulla di rivoluzionario: le banche etiche esistono da molto tempo, ma hanno un impatto del tutto marginale per ragioni strutturali. possono avere una qualche utilità nel migliorare l'efficienza di gestione del capitale in piccolissime comunità, ma dal punto di vista sistemico sono ininfluenti.
il tasso d'interesse ha un ruolo ben preciso e rappresenta il costo del denaro, variabile dalla quale non si può prescindere. poi che vi siano situazioni di "finanza drogata" è sotto gli occhi di tutti, ma abbattere i tassi d'interesse è una pratica fallimentare.
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per il semplice motivo che tu rischi zero depositando e puoi prelevare quando vuoi.
difatti i conti di deposito (tipo arancio) danno tassi maggiori perche non sono correnti.
la banca rischia prestando soldi ai privati e non può esigerli a piacimento.
poi ci sono discorsi legati al ruolo di intermediario insito nel sistema bancario, ma il grosso della questione è legato a quanto sopra.Last edited by PrinceRiky; 17-08-2011, 00:49:04.
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggioper il semplice motivo che tu rischi zero depositando e puoi prelevare quando vuoi. la banca rischia prestando soldi ai privati e non può esigerli a piacimento.
difatti i conti di deposito (tipo arancio) danno tassi maggiori perche non sono correnti.
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Originariamente Scritto da SonGohan Visualizza Messaggiook capito quindi in sostanza gli pago il "rischio" che loro si prendono dandomi dei soldi.
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggiodoppio rischio: quello che tu non paghi e quello che prelevi tutto improvvisamente.
Io non so quasi nulla di economia...ma voglio provare a vedere se ho ben capito, con numeri inventati calcolando a spanne:
Se chiedo dei soldi alla banca e la banca mi chiede il 10% significa che il rischio di darmi questi soldi è del 10%.
Facciamo che 100 persone chiedono 1000euro ciascuna: la banca presta 100 x 1000 = 100mila euro in giro..per la precisione a 100 persone diverse.
Ora se il 10% rappresenta il "fattore di rischio" vuol dire che il 10% delle 100 cento persone sarà statisticamente insolvente: la banca perde 10mila euro.
Il 90% risultano in grado di rendere il prestito che con il 10% di interesse vuol dire che 90 persone daranno alla banca 90 x 1100 = 99000
Quindi 99mila è quasi 100mila, la banca ci perderebbe, però ho considerato gli insolventi come insolventi totali cioè che non restituiscono nulla dei 10mila euro prestati ma nella pratica statisticamente parlando qualche rata si riesce sempre a pagarla quindi facciamo che invece che 10mila euro persi ne perde solo 5mila quindi 99mila + 5mila > 100mila...ok più o meno i conti tornano direi che hai ragione
Ora la mia curiosità è, nella pratica, quanti insolventi ci sono o_O?
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Originariamente Scritto da SonGohan Visualizza Messaggioehmm..ora però la prima domanda da inesperto che mi viene in mente è perchè sui soldi nel conto mi danno pochissimo interesse ma se ne chiedo in prestito vogliono un interesse molto maggiore?se la matematica non è un'opinione l'equilibrio dovrebbe essere con i due interessi uguali...Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Soros sta inevstendo in terrreni agricoli,pare che tra 5 -6 anni il valore dei terreni aumenterà vertiginosamente"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da SonGohan Visualizza MessaggioIo non so quasi nulla di economia...ma voglio provare a vedere se ho ben capito, con numeri inventati calcolando a spanne:
Se chiedo dei soldi alla banca e la banca mi chiede il 10% significa che il rischio di darmi questi soldi è del 10%.
Facciamo che 100 persone chiedono 1000euro ciascuna: la banca presta 100 x 1000 = 100mila euro in giro..per la precisione a 100 persone diverse.
Ora se il 10% rappresenta il "fattore di rischio" vuol dire che il 10% delle 100 cento persone sarà statisticamente insolvente: la banca perde 10mila euro.
Il 90% risultano in grado di rendere il prestito che con il 10% di interesse vuol dire che 90 persone daranno alla banca 90 x 1100 = 99000
Quindi 99mila è quasi 100mila, la banca ci perderebbe, però ho considerato gli insolventi come insolventi totali cioè che non restituiscono nulla dei 10mila euro prestati ma nella pratica statisticamente parlando qualche rata si riesce sempre a pagarla quindi facciamo che invece che 10mila euro persi ne perde solo 5mila quindi 99mila + 5mila > 100mila...ok più o meno i conti tornano direi che hai ragione
Ora la mia curiosità è, nella pratica, quanti insolventi ci sono o_O?
e comunque anche se la situazione potesse essere ridotta al mero rischio di insolvenza (totale o parziale), questo dovrebbe essere calcolato sul totale delle attività e delle passività, non solo su uno dei rami prestiti.
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