The Euro crisis

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  • greenday2
    Bodyweb Senior
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    ma invvestimento al sicuro cosa significa?
    E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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    • Barone Bizzio
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      Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggio
      cioè ora il debito aumenta per l'acqua pubblica? non per l'evasione non degna di uno stato civile o per delle voci della spesa pubblica assolutamente esagerate ed inutili (politici più pagati d'europa ecc.)... no, ora abbiamo il 130% di debito per colpa dell'acqua e del nucleare... certo che se ne leggono di cose assurde eh...
      Facevo solo notare l' irrazionalità di chi cita un giorno si e l'altro pure il debito astronomico e poi non prende in considerazione che con "l' acqua pubblica" servono comunque 60 miliardi di euri per ammodernare gli acquedotti, e li si prendono o aumentano il debito o aumentando il rapporto deficit/ pil.
      Cioè, non solo fanno un ragionamento sulla base di premesse sbagliate, perchè l' acqua non è pubblica, ma riescono ad essere anche incoerenti

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      • PrinceRiky
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        • Apr 2008
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        Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
        Facevo solo notare l' irrazionalità di chi cita un giorno si e l'altro pure il debito astronomico e poi non prende in considerazione che con "l' acqua pubblica" servono comunque 60 miliardi di euri per ammodernare gli acquedotti, e li si prendono o aumentano il debito o aumentando il rapporto deficit/ pil.
        Cioè, non solo fanno un ragionamento sulla base di premesse sbagliate, perchè l' acqua non è pubblica, ma riescono ad essere anche incoerenti
        non è che i privati li fabbricano i soldi.
        l'azienda pubblica che gestisce una rete idrica ha delle entrate dalle bollette, esattamente come quella privata. la differenza unica sta in chi decide chi prenderà le decisioni: da un lato gli azionisti, dall'altro la giunta comunale/regionale.

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        • Barone Bizzio
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          Facevo solo notare che i sessanta miliardi sono tantissimi. La gente si lamenta perchè con la gestione privata si aumentano le bollette mentre con l' acqua pubblica...beh è aggratis, è di tutti e bla bla bla
          Senza capire che o si tengono gli acquedotti ridotti a colabrodo o da qualche parte 60 mld si devono pure trovare

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          • greenday2
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            • Aug 2005
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            si bhe questo e' cmq vero. Sembra che l'acqua pubblica arrivi direttamente dalle sorgenti di Vipiteno
            E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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            • PrinceRiky
              Bodyweb Senior
              • Apr 2008
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              Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
              Facevo solo notare che i sessanta miliardi sono tantissimi. La gente si lamenta perchè con la gestione privata si aumentano le bollette mentre con l' acqua pubblica...beh è aggratis, è di tutti e bla bla bla
              Senza capire che o si tengono gli acquedotti ridotti a colabrodo o da qualche parte 60 mld si devono pure trovare
              con la legge abrogata la situazione sarebbe cambiata solo per le municipalizzate e quindi i 60miliardi sono fuori contesto (almeno parzialmente). detto ciò, 60miliardi di investimento è una cifra che forse è abbordabile per una compagnia petrolifera, non di certo per alcune aziende private (anche se messe insieme), ma è appunto qualcosa che si deve fare dall'alto, indipendentemente da tutto.

              perché non abbiamo tutta l'italia cablata con la fibra ottica? perché ci vogliono 6-800milioni e nessuna delle compagnie di telecomunicazioni è in grado di servire in modo capillare il nostro difficile territorio.

              la privatizzazione totale, se di questo vogliamo parlare, andrebbe ad investire principalmente dove ci fosse presente la possibilità di un ritorno, quindi il paesino di 30 anime pensionate sulle colline, si terrebbe il suo colabrodo. e siccome siamo un Paese rurale (come distribuzione), le migliorie non sarebbero eque. il ruolo dello Stato è quello di intervenire quando le logiche di mercato non permettono di raggiungere l'obiettivo.

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              • catastrophy
                catabolic,modest&notturno
                • Jan 2004
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                Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                si bhe questo e' cmq vero. Sembra che l'acqua pubblica arrivi direttamente dalle sorgenti di Vipiteno
                fidati che qui "l'acqua pubblica" costa il doppio rispetto al resto d'italia... anche con le sorgenti vicine...

                @barone
                quei 60Mrd però non vengono spesi... eppure il debito aumenta... coi privati invece qui (l'ultima volta che è capitato) succede così: amministrano male... fanno debiti... la provincia si prende l'impianto e ripaga i debiti (soldi pubblici)... ripianati i debiti l'impianto ripassa al gestore privato... io non so se questo sia più vantaggioso per la spesa pubblica, tu che dici?
                ed in italia per ste aziende funziona sempre cosÍ... al limite dicono "beh, noi non ci mettiamo più soldi, così i cittadini rimangono senz'acqua" ed allora tocca in ogni caso allo stato intervenire... l'azienda italiana di un certo peso che non sfrutti questi giochini io la devo ancora trovare...
                Originariamente Scritto da Mizard
                ...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
                Originariamente Scritto da Barone Bizzio
                Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
                Originariamente Scritto da TheSandman
                Silvio compreso.
                Originariamente Scritto da TheSandman
                Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.

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                • Barone Bizzio
                  Bodyweb Senior
                  • Dec 2008
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                  Non ne voglio fare una questione di pubblico vs privato, anche perchè la legge abrogata, come sai, non era proprio così
                  Sottolineavo il nonsenso di molte prese di posizione sul primo quesito del referendum. L' importante è che "acqua pubblica". Stop. Coi privati aumenta la bolletta, con il pubblico no perchè anche se ci sono degli investimenti da fare l' acqua cade dal cielo etc etc

                  Riguardo al tuo ultimo inciso sulla privatizzazione totale: se si dovesse fare - cosa che non auspico - si dovrebbero applicare le regole previste, per cui dovrebbe essere assicurata anzitutto l' universalità del servizio ed istituita una authority.

                  Comunque, di questo articolo che ne pensi? http://www.ilsussidiario.net/News/Re...ercato/184999/

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                  • greenday2
                    Bodyweb Senior
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                    Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggio
                    fidati che qui "l'acqua pubblica" costa il doppio rispetto al resto d'italia... anche con le sorgenti vicine...

                    @barone
                    quei 60Mrd però non vengono spesi... eppure il debito aumenta... coi privati invece qui (l'ultima volta che è capitato) succede così: amministrano male... fanno debiti... la provincia si prende l'impianto e ripaga i debiti (soldi pubblici)... ripianati i debiti l'impianto ripassa al gestore privato... io non so se questo sia più vantaggioso per la spesa pubblica, tu che dici?
                    ed in italia per ste aziende funziona sempre cosÍ... al limite dicono "beh, noi non ci mettiamo più soldi, così i cittadini rimangono senz'acqua" ed allora tocca in ogni caso allo stato intervenire... l'azienda italiana di un certo peso che non sfrutti questi giochini io la devo ancora trovare...
                    Il problema e' proprio perchè in italia il concetto di privato e' una sorta di fenomeno parastatale
                    E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                    • ma_75
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                      Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                      Il problema e' proprio perchè in italia il concetto di privato e' una sorta di fenomeno parastatale
                      d'altronde basterebbe andare a vedere cosa è successo in Italia cone le privatizzazioni: maggiore efficienza e minori costi per l'utente. Chi ha detto telecom?
                      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                      ma_75@bodyweb.com

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                      • PrinceRiky
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                        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                        d'altronde basterebbe andare a vedere cosa è successo in Italia cone le privatizzazioni: maggiore efficienza e minori costi per l'utente. Chi ha detto telecom?
                        il caso telecom è una giungla. quando provarono a migliorare l'efficienza del sistema spostando le sedi a milano, si misero in mezzo anche i servizi segreti. e di fatto non mi viene in mente una privatizzazione che abbia migliorato nettamente le cose e soprattutto che sia stata realmente una privatizzazione.

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                        • ma_75
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                          Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                          il caso telecom è una giungla. quando provarono a migliorare l'efficienza del sistema spostando le sedi a milano, si misero in mezzo anche i servizi segreti. e di fatto non mi viene in mente una privatizzazione che abbia migliorato nettamente le cose e soprattutto che sia stata realmente una privatizzazione.
                          E che non abbia fatto finire in mano l'azienda ai soliti noti capitalisti all'amatriciana.
                          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                          ma_75@bodyweb.com

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                          • PrinceRiky
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                            CRISI DEL DEBITO
                            La Grecia ci trascinerà con sé
                            14 giugno 2011 THE IRISH TIMES DUBLINO


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                            Dopo che Standard & Poor's ha assegnato al debito sovrano di Atene il peggior rating del mondo, le prospettive di una soluzione alla crisi appaiono minime. E la storia del paese sembra confermare le previsioni più pessimistiche.

                            Dan O’Brien
                            La Grecia è uno stato fallito: la sua società civile manca di coesione, la sua economia è in stato di choc e se la sua storia ci insegna qualcosa per il futuro c’è da aspettarsi guai seri.

                            Oltre un anno fa, quando la trojka di istituzioni che sovrintende al bailout dell’Irlanda si occupò di Atene, si sperava che il paese peggio governato nell’Europa sviluppata potesse essere rimesso in carreggiata. Si era appena insediato un nuovo governo e i politici parevano seriamente intenzionati a procedere a riforme radicali. Molti greci, in particolare i giovani, erano favorevoli a una rottura. Si parlava molto di opportunità da cogliere in tempo di crisi.

                            Adesso nessuno ne parla più: la crisi ormai significa soltanto pericoli. Per molti aspetti ciò non stupisce affatto: la cronica inefficienza dello stato greco perdura da tempo. Da quando ha raggiunto l’indipendenza due secoli fa, la Grecia ha attraversato una guerra civile, sollevamenti popolari, dittatura e terrorismo.

                            Nulla più del caos di bilancio – che ha attirato i riflettori del mondo intero sul paese negli ultimi 18 mesi – riflette meglio i fallimenti di uno stato. Secondo uno studio degli storici dell’economia Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff, lo stato greco si è trovato in situazione di default ad anni alterni sin dalla sua fondazione negli anni venti dell’ottocento. Adesso, con il maggior debito pubblico al mondo, pare diretto nuovamente in quella direzione.

                            L’insolvenza della Grecia si spiega in parte con la sua stessa storia: avendo trascorso vari secoli come provincia sottomessa all’impero ottomano, è rimasta tagliata fuori dai cambiamenti graduali vissuti dalla politica e dalle società dell’Europa occidentale. Di conseguenza si ritrova una società civile molto debole e una limitata tradizione di istituzioni indipendenti. Quanti ostentano il potere politico in Grecia lo fanno con un livello di assolutismo del tutto insolito per l’Europa democratica.

                            Il fattore scatenante della crisi del debito sovrano europeo costituisce l’esempio migliore. Nei paesi dove l’esercizio del potere rispetta i limiti, gli statistici snocciolano numeri in modo indipendente. In Grecia, nell’ultimo decennio, il governo ha costretto l’istituto nazionale di statistica a pubblicare cifre falsificate e per garantirsi vi ha insediato dei tirapiedi.

                            Dopo il cambio di governo, alla fine del 2009, il grande imbroglio è emerso in tutta la sua portata. Nei primi mesi del 2010 sul mercato dei bond è apparso chiaro che lo stato greco era in rovina. Da allora il mondo intero vive le conseguenze della crisi del debito sovrano della zona euro.

                            Le dimensioni dell’economia sommersa in Grecia riflettono non soltanto l'incapacità dello stato a far rispettare la legge, ma anche la mancanza di solidarietà sociale. Da uno studio dell’economista tedesco Friedrich Schneider risulta che il sommerso in Grecia nel 2010 costituiva ben un quarto dell’intera economia. La Grecia è al primo posto nella classifica dei 21 paesi sviluppati interessati dallo studio.

                            Un altro motivo per cui lo stato greco sta per fallire è la corruzione. Secondo Transparency International nel 2009 la Grecia è stata il paese più corrotto dell’Europa sviluppata, e oggi si colloca al 57esimo posto nella classifica mondiale del Corruption Perceptions Index (l’Irlanda è al 16esimo).

                            Quando la corruzione è profondamente radicata, estirparla è estremamente difficile: polarizza l'intera società. Nella società greca non mancano certo tensioni e cicatrici. Nel 1974 il paese era ancora una dittatura militare e soffriva di tutte le ingiustizie associate di norma a simili regimi, inclusi gli arresti arbitrati, la tortura e le esecuzioni sommarie.

                            Tutto ciò dopo la guerra civile della seconda metà degli anni quaranta, costata la vita a 50mila persone. La Grecia è tuttora la società più militarizzata in Europa e la sua spesa pro capite per la difesa è sempre la più alta del continente. Le violenze di piazza sono frequenti e un intero mondo di oscure cellule terroristiche, benché meno attive negli ultimi anni, è ancora presente. Se l’economia continuerà a peggiorare, c’è un rischio concreto che i soggetti più estremisti e disperati cerchino una risposta nella violenza.

                            Piccola e chiusa
                            Le possibilità che le cose peggiorino sono alte. Le tensioni sociali e la corruzione dilagante di per sé non provocano fiacchezza economica – basti pensare a Cina e India – ma non sono neppure d’aiuto. Purtroppo per la Grecia, anche se entrambi questi fattori dovessero scomparire dalla sera alla mattina vi sono poche ragioni per credere che il declino economico si arresterebbe. Le esportazioni sono così esigue che la Grecia si può ritenere l’economia più chiusa di tutti i ventisette paesi Ue. Un’economia piccola, di poco più di dieci milioni di persone, non potrà mai arricchirsi senza esportare.

                            Nessuna economia può migliorare sensibilmente senza innovazione. Tra gli indici più affidabili della capacità di un paese di innovare ci sono i fondi destinati alla ricerca e allo sviluppo. In Grecia le imprese e lo stato spendono ogni anno lo 0,5 per cento del pil in ricerca, meno di un terzo della media dell’Ue. Tra i 15 paesi membri del nucleo dell’Unione, è sempre stato quello che ha speso meno nel settore.

                            La Grecia ha pochi motivi di essere ottimista. La sua economia, la sua politica, la sua società non funzionano. E questo non è negativo soltanto per i greci, ma anche per gli abitanti degli altri 16 paesi della zona euro. Se la Grecia collasserà, potrebbe benissimo trascinare con sé anche la valuta unica. (traduzione di Anna Bissanti)

                            DA ATENE

                            Rinegoziazione o suicidio
                            Il dibattito si infiamma in piazza della Costituzione, dove ogni sera da diverse settimane gli "indignati" ateniesi si radunano a migliaia per manifestare la loro rabbia per la situazione economica e sociale del paese. Tra i dimostranti c'è Yannis Varoufakis, professore di economia all'università di Atene che ha inviato una lettera al primo ministro George Papandreou, racconta su To Vima Pantelis Kapsis, uno degli editorialisti più influenti del paese. Il professore invita Papandreou a scendere un piazza per "annunciare ai manifestanti che è arrivato il momento di alzare la testa e guardare in faccia la realtà: non riceveremo più un soldo dall'Europa se non applicheremo le misure che ci sono richieste".

                            Tuttavia, anche se il primo ministro riuscirà a convincere i suoi concittadini dell'indispensabilità delle misure di austerity e delle privatizzazioni massicce, "falliremo comunque, perché non potremo chiedere un nuovo prestito in tempi brevi e rimborsare il debito".
                            "Il professor Varoufakis non è uno stupido", prosegue Kapsis. "Sa bene che l'Europa non vuole il fallimento della Grecia, e da qui viene la necessità di riaprire il dibattito sugli eurobond. Ma sappiamo anche che c'è chi vuole tagliare fuori la Grecia dall'euro. La ristrutturazione è soltanto un palliativo. È come minacciare il suicidio… resta da vedere se ci arriveremo".


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                              • London
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                              La mentalità del popolo greco e' proprio questa : chi se ne fotte..non ci lasceranno fallire.

                              Ah che ridere quando anche dopo la rinegoziazione si dichiarerà default..con un popolo senza la pensione ah ah ah. Se lo meritano tutto.
                              E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                              • catastrophy
                                catabolic,modest&notturno
                                • Jan 2004
                                • 6357
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                                beh insomma, ci sarà poco da ridere purtroppo...
                                Originariamente Scritto da Mizard
                                ...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
                                Originariamente Scritto da Barone Bizzio
                                Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
                                Originariamente Scritto da TheSandman
                                Silvio compreso.
                                Originariamente Scritto da TheSandman
                                Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.

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