Originariamente Scritto da ikuape86
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The Euro crisis
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioNon mi sembra che l' italiano medio viva sopra le sue possibilità: se lo fa è con metodi che con l' UE non centrano niente ( l' evasione fiscale non ce la ha imposta nessuno)
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggioma vedi che non riesci mai a capire..ogni volta che leggi un mio post parti con pregiudizi assurdi e mi metti in bocca parole che non ho detto....l'italiano medio non paga a rate o non chide finanziamenti?ma vivi in italia barone?
ma se io guadagno 1000€ al mese e ne spendo 600 di affitto... se poi, a rate, mi prendo una macchina da 25.000€, il tv led da 42" e mi devo per forza fare 3 settimane di vacanze alle maldive.... sicuramente le rate mi uccideranno, ma sarò stato scemo io??? non mi sarebbe potuto sorgere il dubbio che se guadagno 1000€ al mese forse ma forse non mi sarei mai potuto/dovuto permettere tutta quella roba? poi è facile dare la colpa alle rate, alle banche ed alle finanziarie, ma cacchio, diciamolo, se io ho fatto così, IO SONO CRETINO, non la finanziaria che sicuramente non mi regalerà niente e lo sapevo sin da subito...
poi si può dire tutto quello che vuoi... è vero che hanno delle tecniche di marketing più che agressive (c'ho litigato io, perché avevo preso una fotocamera da pagare mesi dopo senza interessi e loro volevano per forza che io poi la prendessi a rate con tassi altini ed io invece volevo pagare (ed ho pagato) subito senza rate né interessi)...
però se io devo avere tante cose che io non mi posso permettere a prescindere, allora sono scemo io e farei bene a stare zitto senza lamentarmi...
ma lì è una questione di mentalitá... e, sì, questa mentalitá è una COLPA... non è "il sistema" a costringerti a prendere la macchina **** se non te la puoi permettere... ok, ti invoglierà a comperarla, ma non mi hanno mai puntato una pistola alla tempia per farmi comperare cose del genere... e non l'ho mai fatto... se uno lo fa perché vuole sentirsi più figo, allora sono c**** suoi e dire che "il sistema lo ha costretto... maledette banche... maledette finanziarie... maledette rate..." sono scuse e basta... giustificazioni inutili per un fallimento personale, altro che sistema...Originariamente Scritto da Mizard...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...Originariamente Scritto da Barone BizzioQuindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?Originariamente Scritto da TheSandmanSilvio compreso.Originariamente Scritto da TheSandmanDiciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
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se io produco 1000 e il mio stipendio è 900 tutto ok. se io produco 200 e il mio stipendio è mille... l'indebitamento c'entra relativamente (anzi direi poco, finché l'insolvenza non è sistematica).Last edited by PrinceRiky; 07-06-2011, 10:42:32.
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggioguarda che se la mettiamo così anche tu stai vivendo sopra le tue possibilità e dovresti pagare(a breve,non preoccuparti)...questo giustizialismo verso i comuni cittadini colpevoli solo di essersi adeguati al sistema(attenzione,perchè il vivere sopra le nostre possibilità,consumismo estremo spesso a rate,non arricchisce certo i cittadini eh)non riesco proprio a concepirlo
Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggionoi con la lira avremmo fatto la fine che sta facendo ora la grecia....
non avevamo alternative, certo che il caso della grecia è molto grave ed è giusto che TUTTI i suoi cittadini paghino, dopo aver vissuto per decenni ben al di sopra delle loro possibilità..
ho paura che poi toccherà ad altri paesi (vedi la spagna)
Attenzione pero, non e- tanto il vivere sopra le proprie possibilita, ma quello di non sapersi adattare al nuovo mondo che viene. Poteva forse andare 20 anni, ma ora i giganti asiatici ci mangeranno come noccioline con la birra. E non ci sara nessun "ah ma e- il sistema.
Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggioma lì è una questione di mentalitá... e, sì, questa mentalitá è una COLPA... non è "il sistema" a costringerti a prendere la macchina **** se non te la puoi permettere... ok, ti invoglierà a comperarla, ma non mi hanno mai puntato una pistola alla tempia per farmi comperare cose del genere... e non l'ho mai fatto... se uno lo fa perché vuole sentirsi più figo, allora sono c**** suoi e dire che "il sistema lo ha costretto... maledette banche... maledette finanziarie... maledette rate..." sono scuse e basta... giustificazioni inutili per un fallimento personale, altro che sistema...
Ed invece di usare questa opportunita..ci spippettiamo su cazzateE se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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greenday tu concordi con con me che la prima cosa da fare è tagliare ministeri e la spesa pubblica?
ma tagliare di bruttoOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio...Ma straquoto. E dire che la crisi greca e- un qualcosa di fantastico per noi. Come avere una delorian che ci porta a vedere il tracollo che subira la spagna fra circa 5 anni, sic stantibus, e l italia nel giro di 15.
Ed invece di usare questa opportunita..ci spippettiamo su cazzatesigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggiogreenday tu concordi con con me che la prima cosa da fare è tagliare ministeri e la spesa pubblica?
ma tagliare di brutto
L'italia deve aumentare la produttività, che in alcuni settori raggiunge addirittura livelli negativi, al di sotto di alcuni paesi sub-sahariani (!!!). Vi sono persone con stipendi assolutamente fuori dalla norma, per il loro contributo produttivo...e nel mentre una marea di giovani, molto probabilmente piu produttivi e' sistematicamente chiusa.
Finchè sussiste il detto "ehh ma CHO famiglia", nella mente italica, si e' destinati al collasso. Ma in Italia, si parla di meritocrazia ma non appena qualcuno si muove un attimo in quella direzione (vedasi Marchionne), i sindacati assumono atteggiamenti degni della Russia neorivoluzionista. Toccare il pubblico? Sia mai...
Non si puo fare una ***** di manovra, che partono scioperi a catena, perchè da qualsiasi parte la si guardi..e' ingiusto.
Ripeto, la stessa cosa che e' successa alla Grecia, e che sta succedendo alla Spagna. Grecia-Portogallo-Spagna-Italia...guarda caso tutti paesi latini, in cui il culto del lavoro non e' proprio il principio cardine (a dispetto di quel che dice la costituzione) di questi paesi.
Nel frattempo gli operai della Wolskwagen producono il doppio di quelli Fiat, gli USA crescono del 3.5%, milioni di studenti cinesi-indiani-brasiliani stanno creando la nuova working-manager class a livello globale e se gli dici che han creato una serie di scioperi nazionali per 10 minuti di pausa sigaretta, potrebbero rimanerci secchi li dal troppo ridere.
Originariamente Scritto da sotiris Visualizza Messaggionon sarai un po troppo ottimista? ...così a pelle... (non mi occupo di economia) direi che da quest'anno son tutti buoni per franare come sistema-paese
L'italiano però ha una qualità QUASI unica. Ama sacrificarsi per il proprio debito. Il debito pubblico italiano infatti, e' detenuto per lo piu dagli italiani stessi. Il che, visti i rendimenti ed i rischi, e' economicamente inefficiente. Ma tant'è.
Questo, unito al risparmio privato accumulato nei decenni precedenti, unito ad alcune isole con efficienza piu che buona, fa si che l'Italia, PER ORA, non sia a rischio di default.E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Confindustria: stop ripresa, in 3 anni produzione -17%
Caduta doppia o tripla di concorrenti, Pil quasi a palo da 1 anno
09 giugno, 10:49
ROMA - La fase di recupero dopo la crisi economica in Italia ha ''frenato'' dopo il primo semestre 2010. ''La produzione industriale italiana e' quasi ferma ai livelli dell'estate 2010'', con un +0,1% di crescita media mensile da luglio 2010 a marzo 2011, ''e dista dal massimo precrisi (-26,1%) ancora molto, -17,5%''. Lo rileva il rapporto sugli scenari industriali del Centro Studi di Confindustria che sottolinea: ''Il Paese rimane ad alta vocazione industriale ma spicca per la flessione dell'attivita' registrata nell'ultimo triennio (-17% cumulato), doppia o tripla di quelle delle maggiori concorrenti (peggio ha fatto solo la Spagna)''. I nostri imprenditori ''devono essere tre volte piu' bravi degli altri'' per sopravvivere ''in un contesto competitivo cosi' carente'', e' il commento del direttore del centro studi, Luca Paolazzi.
SORPASSO INDIA-COREA SU QUOTA PRODUZIONE Per forza industriale ''L'Italia e' scalata dalla quinta alla settima posizione, superata da India e Corea del Sud, avendo perduto 1,1 punti di quota'', rileva il Centro Studi di Confindustria. Che avverte: con una quota del 3,4% della produzione manifatturiera globale, l'Italia ''e' ora a solo due incollature sopra il Brasile, che viaggia ad una velocita' molto piu' sostenuta''.
---------- Post added at 11:50:48 ---------- Previous post was at 11:47:46 ----------
tra poco pure il brasile ci supera...
ottimoOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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che gli emergenti ci superino credo sia scritto, anche solo per un fatto di dimensione.
molto più preoccupanti sono i dati sulla crescita.
le misure per portare il pareggio di bilancio nel 2014 dovrebbero essere messe in atto non prima di ottobre e saranno un bel salasso, quindi scordiamoci tagli alle tasse. anche perché siamo fra i paesi con l'iva più alta e le quote irpef sono più che nella norma. paradossalmente i paesi con imposte sul reddito più basse sono anche i più poveri (eccetto l'UK che ha differenze strutturali sostanziali rispetto agli altri Paesi d'Europa).
Il governo vuole aumentare l'iva per abbassare le aliquote Irpef. Siamo fra i Paesi dell'ocse con l'evasione dell'iva più alta. alzarla sarà un forte incentivo a rientrare nella legalità.
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che gli emergenti ci superino credo sia scritto, anche solo per un fatto di dimensione.
molto più preoccupanti sono i dati sulla crescita.
le misure per portare il pareggio di bilancio nel 2014 dovrebbero essere messe in atto non prima di ottobre e saranno un bel salasso, quindi scordiamoci tagli alle tasse. anche perché siamo fra i paesi con l'iva più alta e le quote irpef sono più che nella norma. paradossalmente i paesi con imposte sul reddito più basse sono anche i più poveri (eccetto l'UK che ha differenze strutturali sostanziali rispetto agli altri Paesi d'Europa).
Il governo vuole aumentare l'iva per abbassare le aliquote Irpef. Siamo fra i Paesi dell'ocse con l'evasione dell'iva più alta. alzarla sarà un forte incentivo a rientrare nella legalità.
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CRISI DEL DEBITO
A che gioco giocano le agenzie di rating?
13 giugno 2011 LIBÉRATION PARIGI
Ajubel
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Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch continuano ad abbassare la valutazione del debito dei paesi in crisi, mettendo a rischio la loro stabilità e quella dell'Eurozona. E ora alzano il tiro, minacciando di fare lo stesso con le economie "tripla A".
Jean Quatremer
C'è da chiedersi se le agenzie di rating vogliono la pelle dell'euro. Dopo aver declassato negli ultimi 18 mesi il debito pubblico dei paesi periferici della zona euro, assimilandoli in alcuni casi a junk bonds, obbligazioni spazzatura, adesso le agenzie minacciano di dichiarare il fallimento della Grecia. Per quale motivo? Per la semplice ragione che gli stati europei hanno osato pensare a una partecipazione volontaria delle istituzioni finanziarie private (banche, assicurazioni, fondi di gestione e così via) al salvataggio di questo paese. Un modo per impedire una soluzione che permetterebbe di salvare la Grecia da un fallimento che considerano, guarda caso, quasi certo.
E in questo clima di nervosismo dei mercati finanziari, le agenzie si interessano adesso all'esclusivo club degli stati a tripla A, il rating più alto (sono quattordici). E hanno annunciato che nel corso delle prossime settimane la Francia o l'Austria potrebbero perdere, sul più o meno lungo periodo, la loro tripla A che permette di finanziarsi sul mercato a più bassi tassi di interesse
Ma la zona euro non è l'unico obiettivo di questo attivismo frenetico: sullo slancio, le agenzie hanno minacciato di degradare anche Stati Uniti e Gran Bretagna. Molti economisti si chiedono quale sia l'obiettivo delle agenzie. "Se l'attività finanziaria più sicura, il debito americano, non dovesse presentare alcun rischio, beh allora faremmo prima a cambiare il mondo", osserva Laurence Boone, professoressa di economia alla Scuola normale superiore di Cachan (Val-de-Marne). Le agenzie di rating prendono il rischio di destabilizzare il mondo finanziario, che sarà privato di investimenti sicuri, cosa che potrebbe favorire una nuova crisi mondiale.
Anche se le agenzie rispondono che fanno il lavoro per le quali sono pagate e che il mercato non ha bisogno di loro per farsi un'opinione, due studi provano la loro responsabilità diretta nell'attuale instabilità finanziaria. Le ricerche provengono dal Fondo monetario internazionale (Fmi) – studio fatto in febbraio – e da un'analisi della Banca centrale europea (Bce) pubblicata solo pochi giorni fa.
In entrambi casi la conclusione è la stessa: i declassamenti, che ratificano tanto i timori dei mercati quanto quelli che provocano, hanno un effetto diretto sugli investitori, che chiedono automaticamente dei tassi di interesse più alti per garantirsi dal rischio supplementare. Soprattutto in un mercato del debito molto integrato come quello dell'euro, questi declassamenti hanno un effetto destabilizzante sull'insieme degli altri paesi, compreso su quelli con i rating migliori. In particolare perché le loro istituzioni finanziarie possiedono titoli del debito di tutti i paesi dell'euro e di conseguenza un declassamento ha automaticamente ripercussioni anche sulla loro solvibilità.
Tuttavia le agenzie di rating sono state incapaci non solo di vedere l'avvicinarsi della crisi americana dei subprimes nel 2007, tutti prodotti dotati di una tripla A fino al giorno del loro crollo, ma anche di prevedere la crisi del debito sovrano della zona euro, come sottolinea l'Fmi. Un errore che cercano di far dimenticare con i loro continui declassamenti.
Come le anatre
Da un punto di vista storico, i dati devono far riflettere: per dieci anni le agenzie, in particolare i tre giganti del settore, Moody's, Standard & Poor's e Fitch, hanno sistematicamente ignorato i problemi strutturali delle economie periferiche. Solo a partire dal dicembre 2009, cioè dopo che il governo greco ha riconosciuto di aver mentito sulla portata del suo debito pubblico, è cominciato il ciclo di declassamenti. All'epoca la Grecia aveva un rating A, cioè il quinto miglior valore su una scala che ne conta una ventina. Diciotto mesi dopo, il 9 maggio, Standard & Poor's ha declassato il rating greco, seguita il 31 maggio da Fitch e il 2 giugno da Moody's. La discesa all'inferno dell'Irlanda e del Portogallo è stata identica, anche se il loro debito si colloca subito sopra il livello speculativo.
Come le anatre selvatiche, le agenzie volano in gruppo: ogni volta declassano un paese a pochi giorni l'una dall'altra e fanno le stesse analisi. Spesso queste agenzie seguono le paure del mercato, ma talvolta le anticipano, creando delle previsioni che si autoavverano. Infatti il declassamento obbliga gli investitori a vendere per prudenza, cosa che fa scendere il valore delle obbligazioni e conferma i timori del mercato in un crollo del debito.
Mobilitando diverse decine di miliardi di euro, la zona euro e l'Fmi hanno messo la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo al riparo di un fallimento che non vogliono per motivi politici. "Ma per le agenzie l'aiuto assicura solo la liquidità per un anno e non la solvibilità", spiega Boone. È per questo motivo che le agenzie stimano che la probabilità di un fallimento della Grecia entro tre-cinque anni sia da considerare almeno "intorno al 50 per cento". Con il rischio di destabilizzare l'intera zona euro. Ma la Commissione europea non è disposta a lasciar correre. (traduzione di Andrea De Ritis)
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