The Euro crisis

[gioxc88]

Questa Crisi dovrebbe essere affrontata con molta più maturità e coraggio dai Paesi maggiormente colpiti come Grecia e Italia, la Spagna per esempio ha adottato manovre più credibili.
Prendiamo l' esempio più eclatante: la Grecia.
Come può credere in un vero sostegno e nella reale possibilità di salvezza la Grecia?
Non sono infatti congetture che, la Grecia è fallita e l'unico motivo per cui si continua a dare iniezioni di miliardi è per cercare di coprire e recuperare le posizioni molto importanti delle maggiori banche europee, e non diffondere un forte rischio di credito nel mercato europeo, è infatti molto probabile che la crisi colpisca immediatamente l'Italia con il debito pubblico sui 2 mila mld.
Sarebbe molto più intelligente se la Grecia in modo coraggioso dichiarasse Default e pensasse a un piano di risanamento che punti alla crescita e alla popolazione greca.
Per quanto riguarda l'Italia, è necessaria per prima cosa una Politica credibile, con manovre serie affinchè si possa recuperare un pò di credibilità.
Ora vorrei porvi una domanda:
Barroso continua a sostenere che non serve un mutamento nelle istituzioni europee e va bene la situazione attuale bisogna cercare solo di essere più vigili, ora io penso che l'Europa così non possa continuare e o si cerca di sviluppare una UE solida e unita nelle politiche economiche togliendo autonomia agli Stati Membri oppure queste crisi sitemiche continueranno a colpire l'Unione attraverso i vari stati membri e questa situazione non sarà più sostenibile e sarebbe meglio si togliesse questa moneta unica, perchè alla fine si sta dimostrando che la Germania( lo stato che ci sta guadagnando di più dall'Unione) ha perso molto tempo nelle decisioni e non si capisce ancora oggi quale sia la vera volontà

[600]

Staccare la spina a Portogallo, Grecia ed Italia sarebbe la mossa più giusta se l'idea è quella di salvare l'euro.
Però i nostri vicini europei perderebbero parecchi soldi, da qui nasce la strategia degli aiuti.

Mi son spiegato male. Smith diceva che sarebbe fin bene per noi Italiani, non per gli altri stati europei.
E secondo lui non sussisterebbe nemmeno il rischio di allontanare i finanziamenti esteri in caso di default e (passatemi il termine) ripudio parziale del debito. Del resto diceva che anche in argentina ormai si è tornati ad investire senza problemi.

[Sartorio]

Mi son spiegato male. Smith diceva che sarebbe fin bene per noi Italiani, non per gli altri stati europei.
E secondo lui non sussisterebbe nemmeno il rischio di allontanare i finanziamenti esteri in caso di default e (passatemi il termine) ripudio parziale del debito. Del resto diceva che anche in argentina ormai si è tornati ad investire senza problemi.

L'Argentina ha rimborsato il FMI nel 2005, e dal 2008 sta rimborsando i creditori del "club di Parigi", tra l'altro inventandosi nuove truffe, ma questa è un'altra storia.

Si parlava con riky della differenza tra le diverse situazioni: il debito italiano (solo quello estero non parliamo poi di quello interno) è enormemente più grande di quello argentino ai tempi del crack, anche il contesto economico è completamente differente (recessivo), non esistono precedenti storici per un fallimento così imponente, neppure un Nobel può prevedere cosa succederà. Il debito complessivo, compreso quello interno, è di 1900 miliardi di euro, in crescita verso i 2000, perché continuiamo ad indire aste.
Il fondo salva stati è a secco, si è parlato di questo allargamento ma per ora i soldi non ce li ha messi nessuno, siamo sempre fermi ai 400 miliardi, in gran parte ciucciati da Grecia e Portogallo. Tra l'altro c'è un paradosso, l'Italia ha contribuito e contribuirà ad ogni altro allargamento del fondo, diventa creditrice di se stessa.

[greenday2]

Ma ikuape ha fatto la quaglia anche stavolta? Incredibile.

---------- Post added at 22:10:14 ---------- Previous post was at 22:01:38 ----------

L'Euro è la banca centrale europea fatta moneta, considerazioni sulla effettiva omogeneità degli Stati membri, o sulla qualità dell'integrazione tra gli stessi sono sempre state messe in secondo piano. E'un fine, non uno strumento volto ad unificare alcunché.
Che poi questa visione sia discutibile, e che abbia causato gran parte dei problemi attuali è fuori di dubbio.

Da un punto di vista meramente pratico, lasciare fallire gli Stati deboli per poi cannibalizzarne il tessuto economico è sempre stata una scelta vincente. Imporre sacrifici alla popolazione per ripagare debiti su aiuti contro il debito, perdona il gioco di parole, non crea problemi solo da un punto di vista etico, ma è una strada sicura per il default, genera recessione.

Il problema è che uno Stato Europeo, non è più in grado di cannibalizzare alcunchè.

Anche immaginando una fuoriuscita dell'Italia dall'Euro, cosa per altro che andrebbe scritta ex novo (e basta vedere i tempi biblici che si prendono a Bruxelles) piu qualche altro stato satellite (Grecia,Portogallo e restano da valutare in che modo sarebbe ricoinvolte Spagna e Irlanda), la Germania potrebbe assistere ad una contrazione economica che non vedeva dal periodo della riunificazione. Certo, potrebbe reggersi sulla domanda interna ma..cui prodest? Perchè uno Stato che si basa sull'export deve andare a tagliarsi i coglioni per fare un dispiacere alla moglie?

India,Cina e Russia si papperebbero il tessuto economico dei paesi in crisi e la Germania rimarrebbe con il cerino in mano, con il risultato di essere diventata decisamente piu vulnerabile.

Per altro, non credo assolutamente ad una entrata (in tempi brevi-medi) della GB nell'Euro per una motivazione molto semplice: tripla AAA. La situazione bancaria in UK è tutto fuorchè esaltante (vedasi RBS), cosi come i suoi conti pubblici, senza considerare che dovrebbero andare a ridiscutere una strategia politica-fiscale ex-novo con Germania e Francia che è assai problematica. Una UK che perde la possibilità di controllare la sterlina, è una UK non poi troppo differente dall'Italia (per motivi diversi).

---------- Post added at 23:13:30 ---------- Previous post was at 22:10:14 ----------

ah tra l'altro spero che la BCE questa settimana abbia acquistato quantitativi di BTP minimi sul secondario. Altrimenti quel 5.8% inizia ad essere davvero allarmante se la droga della BCE è cospicua.

[Sartorio]

Prima o poi si arriverà ad un bivio, salvare la moneta unica o rischiare l'unione, tutto il mio regno per uno stivale (l'Italia).

[PrinceRiky]

beh sì tocca abbattere l'arbitraggio normativo, perché non essendoci lo strumento valutario a correggere la situazione le distorsioni hanno crescita esponenziale.

[greenday2]

ah ecco, pensa un po'

comunque onestamente non ho mai capito il senso delle scelte di emissione in questo periodo, tuttavia non ho anche mai letto niente in merito quindi mi sono detto "sarà tutto a posto" o "non ci saranno molte scelte", ma a occhio emettere decennali a quei prezzi.. su altri decennali... se mi dici che stanno agendo in modo irresponsabile, ti credo. però non so valutarlo. come si gestirebbe meglio la situazione?

Direi soprattutto per un problema di liquidità. Una mancata asta, potrebbe scatenare dubbi sulla liquidità sul primario. Fondamentalmente, è meglio pagare (per periodi limitati) un premio con una buona domanda in asta, piuttosto che anche solo dare addito a dubbi su una crisi di liquidità su come quella che ha colpito Portogallo,Irlanda e Grecia.

La crisi di liquidità è lo spettro piu pericoloso, molto piu del default nel brevissimo periodo.

[PrinceRiky]

beh quello è il nostro problema fondamentale. ma mi riferivo proprio alla modalità di emissione che da profano mi fanno pensare. però, ripeto, non ho le conoscenze per giudicare quindi può essere tutto ok.

[ma_75]

La crisi morde sempre più forte in Grecia e così i greci corrono ai ripari. Come? Portando i propri risparmi in Svizzera. Secondo le valutazioni degli esperti, dall'inizio della crisi ellenica sono circa 200 i miliardi volati all'estero. "Dieci solo negli ultimi mesi", spiega Markus Krall della Roland Berger. Un flusso di denaro generato dal timore di un default e del ritorno della dracma.
I trasferimenti - scrive il quotidiano tedesco "Bild" - avvengono per lo più da Cipro alla Svizzera. Gli industriali greci utilizzano le loro filiali estere per parcheggiare il denaro. Autorevoli quotidiani ellenici hanno scritto di un sacco di persone, persino suore, preti e disoccupati, trovati all'aeroporto con le valige zeppe di soldi.

Il leader tedesco del gruppo parlamentare dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici presso il Parlamento europeo, Martin Schulz, ha chiesto un trattato fiscale tra la Svizzera e la Grecia, per un'imposta sul capitale del 25%: "In questo modo possiamo almeno limitare una fuga di immense somme di denaro", ha detto.

Ancora Schulz: "Chi porta segretamente milioni fuori dal Paese non può essere povero. A queste persone deve essere chiesto di pagare. Capisco le persone che poi scendono in piazza e si ribellano contro queste ingiustizie".
Secondo le informazioni ottenute dalla "Bild", gli istituti di credito greci hanno già messo in guardia il governo circa un deflusso di capitali in aumento. Non è chiaro per quanto tempo le banche elleniche potranno ancora resistere

[ikuape86]

come sempre i delinquenti si salveranno

[greenday2]

La crisi morde sempre più forte in Grecia e così i greci corrono ai ripari. Come? Portando i propri risparmi in Svizzera. Secondo le valutazioni degli esperti, dall'inizio della crisi ellenica sono circa 200 i miliardi volati all'estero. "Dieci solo negli ultimi mesi", spiega Markus Krall della Roland Berger. Un flusso di denaro generato dal timore di un default e del ritorno della dracma.
I trasferimenti - scrive il quotidiano tedesco "Bild" - avvengono per lo più da Cipro alla Svizzera. Gli industriali greci utilizzano le loro filiali estere per parcheggiare il denaro. Autorevoli quotidiani ellenici hanno scritto di un sacco di persone, persino suore, preti e disoccupati, trovati all'aeroporto con le valige zeppe di soldi.

Il leader tedesco del gruppo parlamentare dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici presso il Parlamento europeo, Martin Schulz, ha chiesto un trattato fiscale tra la Svizzera e la Grecia, per un'imposta sul capitale del 25%: "In questo modo possiamo almeno limitare una fuga di immense somme di denaro", ha detto.

Ancora Schulz: "Chi porta segretamente milioni fuori dal Paese non può essere povero. A queste persone deve essere chiesto di pagare. Capisco le persone che poi scendono in piazza e si ribellano contro queste ingiustizie".
Secondo le informazioni ottenute dalla "Bild", gli istituti di credito greci hanno già messo in guardia il governo circa un deflusso di capitali in aumento. Non è chiaro per quanto tempo le banche elleniche potranno ancora resistere

Si ma c'è da fare una piccola differenza. Chi porta i capitali in Svizzera evasi, e chi porta i risparmi di una vita spaventati da una apocalisse senza precedenti.

Nel primo caso..beh è ovviamente illegale.

Nel secondo invece è una prassi assolutamente legale ed anzi..mi chiedo come sia possibile che ci siano ancora capitali privati in Grecia.

Mettere una tassa sui capitali esportati o ancor peggio, una limitazione sui prelievi dai propri conti corrente, genererebbe un bank run molto simile a quello avvenuto in Argentina.

Cmq dirò di piu, la fuga di capitali non solo si sta verificando in Grecia, ma in realtà in tutta l'Eurozona. Fughe di capitali cosi massiccie dai paesi europei non si vedevano dai tempi della seconda guerra mondiale, e le linee di credito interbancarie sono letteralmente intasate.

Non per niente la Dexia è stata salvata nel giro di 3 giorni...

[PrinceRiky]

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-10-23/rompuy-sara-premier-zona-150558.shtml?uuid=Aa2ZkLFE

http://www.milanofinanza.it/news/det...are%20al%2060%

e gentilmente offerto da gorgone

http://www.linkiesta.it/grecia-default

[greenday2]

La grecia è fondamentalmente fallita gia da un anno ormai. Anzi, senza conti truccati, probabilmente da almeno 3. Ora resterà da scegliere se andare avanti rimanendo agganciati con le unghie all'Europa, con la consapevolezza di non avere poteri decisionali (e questo imho, per un greco è un bene), oppure fregarsene del mondo e dichiarare insolvenza. Dopodichè però dovranno pagarne le conseguenze, ossia quello di essere masticati come una gomma americana dal mercato, e risputati in una condizione che in europa non si vedeva dal 1945.

Ah, è bene ricordare l'ennesima figura di merd.a internazionale dell'Italia. Nemmeno per il 150esimo anno della nostra nazione siamo riusciti a dare prova di orgoglio, anzi, forse abbiamo toccato un livello ancora piu basso. Un po come i nostri bond.

[sotiris]

Si ma c'è da fare una piccola differenza. Chi porta i capitali in Svizzera evasi, e chi porta i risparmi di una vita spaventati da una apocalisse senza precedenti.

Nel primo caso..beh è ovviamente illegale.

Nel secondo invece è una prassi assolutamente legale ed anzi..mi chiedo come sia possibile che ci siano ancora capitali privati in Grecia.

Mettere una tassa sui capitali esportati o ancor peggio, una limitazione sui prelievi dai propri conti corrente, genererebbe un bank run molto simile a quello avvenuto in Argentina.

Cmq dirò di piu, la fuga di capitali non solo si sta verificando in Grecia, ma in realtà in tutta l'Eurozona. Fughe di capitali cosi massiccie dai paesi europei non si vedevano dai tempi della seconda guerra mondiale, e le linee di credito interbancarie sono letteralmente intasate.

Non per niente la Dexia è stata salvata nel giro di 3 giorni...

forse perchè per il piccolo risparmiatore è difficile aprire un conto in una banca estera. In Germania devi avere almeno 100.000 euro per aprire un conto dall'estero (molti greci si rivolgono anche a questo paese per cercare di salvare i risparmi).

[greenday2]

forse perchè per il piccolo risparmiatore è difficile aprire un conto in una banca estera. In Germania devi avere almeno 100.000 euro per aprire un conto dall'estero (molti greci si rivolgono anche a questo paese per cercare di salvare i risparmi).

Ehmn dove hai preso questa informazione? Un conto lo puoi aprire pure con decisamente meno..ma mooolto meno.

In realtà per il piccolo risparmiatore, aprire un conto in una banca estera è una cosa veramente semplice..roba di 2-3 ore.