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The Euro crisis
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioSono d'accordo. Però quando mi prelevano i versamenti previdenziali dal lordo mi in***** un pochino
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioSono d'accordo. Però quando mi prelevano i versamenti previdenziali dal lordo mi in***** un pochinosigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
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io sono ancora convinto che prima o poi faremo la fine dell'argentina...siamo davvero messi troppo male...
e NESSUNO ha il coraggio di tagliare drasticamente la nostra assurda spesa pubblica, è quello il nostro fardelloOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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leggevo di una dichiarazione di draghi(candidato alla bce) secondo cui, da qui al 2015, l'italia dovra inderogabilmente tagliarla (non avendo l'alternativa di una crescita significativa) visto che il debito deve scendere di diversi punti percentuali. lacrime e sangue per gli italiani quindi, alla faccia dei conti pubblici "tenuti sotto controllo" da tremonti.
era su repubblica una settimana fa ora non lo trovo piuCl4ud
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ma quali conti pubblici sotto controllo dai
il problema è che gli credono ancora in tanti (purtroppo)...
certo che in questo momento non vorrei essere al posto di tremontiOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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praticamente in Fitch avevano abbassato il rating dell'italia da AA++ a AA- (o una cosa del genere, nel caso boss123 o princericky sapranno correggermi) poi pero' dopo pochi giorni il rating e' di nuovo salito al livello precedente. perche? perche' l'italia si e' impegnata formalmente a sistemare la situazione, naturalmente mettendo le mani in tasca agli italiani.
GG (cit. chobo) Tremonti.Last edited by Cl4ud; 26-04-2011, 12:29:23.Cl4ud
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intanto i francesi si comprano la Parlamat, offerta di €2,60 per ogni singola azione...
ah, ovviamente non c'è nessuna cordata italiana pronta a controbattere a ciò...
un grazie ancora al governoOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da Cl4ud Visualizza Messaggioleggevo di una dichiarazione di draghi(candidato alla bce) secondo cui, da qui al 2015, l'italia dovra inderogabilmente tagliarla (non avendo l'alternativa di una crescita significativa) visto che il debito deve scendere di diversi punti percentuali. lacrime e sangue per gli italiani quindi, alla faccia dei conti pubblici "tenuti sotto controllo" da tremonti.
era su repubblica una settimana fa ora non lo trovo piu
di vantaggioso per l'italia è che "basta" un taglio di pochissimi punti % di spesa per stabilizzare il debito e di qualche punto in più (ma sempre molti meno rispetto alla maggioranza dei Paesi in difficoltà) per invertire la tendenza.
Certo la nostra crescita è bassissima, il costo del debito sale e il debito attuale è altissimo. Insomma i punti positivi sopraelencati valgono un po' come "abbiamo toccato il fondo, più giù non possiamo andare".
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggiointanto i francesi si comprano la Parlamat, offerta di €2,60 per ogni singola azione...
ah, ovviamente non c'è nessuna cordata italiana pronta a controbattere a ciò...
un grazie ancora al governo
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioSono d'accordo. Però quando mi prelevano i versamenti previdenziali dal lordo mi in***** un pochino
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L’esercito dei baby pensionati: sono mezzo milione, ci costano quasi 10 miliardi l’anno
ROMA – E’ uno sciagurato, e onerosissimo, paradosso italiano. Mezzo milione di famigerate “baby pensioni” pesano sui bilanci dello Stato per 9,5 miliardi l’anno. I fortunati percettori hanno un’età media tra i 63,2 anni, per chi ha lasciato il lavoro nella fascia d’età 35-39 anni, e i 67 anni di chi invece ha lasciato nella fascia tra 45 e 49 anni. In pratica, nella stessa Italia dove si è forzatamente giovani a 30-35 anni perché il lavoro è un miraggio, fino al 1992 (anno della riforma Amato) c’erano giovani che alla stessa età prendevano la pensione e dal mondo del lavoro erano già usciti.
I dati, inediti e sorprendenti, sono usciti con l’aggiornamento al primo gennaio 2011 del Casellario centrale dei pensionati. Le baby pensioni sono concentrate, ovviamente, nel pubblico impiego. L’Inpdap, l’ente di previdenza del pubblico impiego, ha ancora oggi a libro paga 482.802 lavoratori con meno di 50 anni di età. Che vanno sommati ai 106.950 ex lavoratori cui l’Inps (regimi speciali e prepensionamenti) riconosce il diritto a percepire la pensione. Già, i diritti acquisiti! Quelli per cui una impiegata con figli poteva andarsene in pensione dopo 14 anni, sei mesi e un giorno, grazie al munifico omaggio , davvero lungimirante, del decreto 1092 del 1973 partorito dal governo di centrosinistra presieduto da Mariano Rumor. L’altro paradosso, o profonda ingiustizia, è che calcolando i contributi (qualche anno fa erano abbondantemente sotto un terzo della retribuzione) e la durata (mediamente 30 anni, cioè molto più della vita lavorativa) viene fuori che questi privilegiati della pensione ricevono come minimo tre volte quello che hanno versato. E il conto lo paga chi lavora, perché nel sistema a ripartizione è con i contributi attuali che si erogano gli assegni a chi sta in pensione.
“Bisogna disboscare il sistema previden*ziale di tutte le rendite parassitarie ed esa*gerate”: parole sante, verrebbe da dire, se l’estensore non fosse lo stesso Antonio Di Pietro che, andato in pensione a 44 anni, incassa un assegno mensile da 2.644 euro lordi. Ormai da 14 anni. Del resto quel*lo dei baby pensionati in Italia è un vero esercito, all’interno del quale si nascondono molte sorprese. Per esempio Manue*la Marrone, la moglie di Bossi, che oggi ha 57 anni, prende la pensione dal 1º settembre 1992, cioè da quando ne aveva 39. L’assegno non è molto so*stanzioso (766,37 euro), ma lo riceve regolarmente da 18 anni e mezzo. Per non parlare di Marrazzo, Granata, Leoluca Orlando, Frisullo ecc..
Assai più ricco l’assegno del professor Rainer Stefano Masera, oggi preside della facoltà di economia del*l’Università Marconi di Roma. Nel ’95 come ministro del Bi*lancio nel governo Dini, quello del ribaltone, partecipò alla ri*forma che ha reso più severe le norme per i pensionati: severi*tà di cui, per altro, non si trova traccia nell’assegno che l’Inps versa ogni mese al super baby pensionato Masera: 18.413 eu*ro lordi al mese. Ma il fatto sin*golare è che il professor Mase*ra, che oggi ha 66 anni, prende il vitalizio da quando ne aveva 44, cioè da 22 anni.
ROMA – E’ uno sciagurato, e onerosissimo, paradosso italiano. Mezzo milione di famigerate “baby pensioni” pesano sui bilanci dello Stato per 9,5 miliardi l’anno. I fortunati percettori hanno un’età media tra i 63,2 anni, per chi ha lasciato il lavoro nella fascia d’età 35-39 anni, e i 67 anni di chi invece ha lasciato nella ... Leggi tutto
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza MessaggioLe baby pensioni sono concentrate, ovviamente, nel pubblico impiego.Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza MessaggioL’esercito dei baby pensionati: sono mezzo milione, ci costano quasi 10 miliardi l’anno
ROMA – E’ uno sciagurato, e onerosissimo, paradosso italiano. Mezzo milione di famigerate “baby pensioni” pesano sui bilanci dello Stato per 9,5 miliardi l’anno. I fortunati percettori hanno un’età media tra i 63,2 anni, per chi ha lasciato il lavoro nella fascia d’età 35-39 anni, e i 67 anni di chi invece ha lasciato nella fascia tra 45 e 49 anni. In pratica, nella stessa Italia dove si è forzatamente giovani a 30-35 anni perché il lavoro è un miraggio, fino al 1992 (anno della riforma Amato) c’erano giovani che alla stessa età prendevano la pensione e dal mondo del lavoro erano già usciti.
I dati, inediti e sorprendenti, sono usciti con l’aggiornamento al primo gennaio 2011 del Casellario centrale dei pensionati. Le baby pensioni sono concentrate, ovviamente, nel pubblico impiego. L’Inpdap, l’ente di previdenza del pubblico impiego, ha ancora oggi a libro paga 482.802 lavoratori con meno di 50 anni di età. Che vanno sommati ai 106.950 ex lavoratori cui l’Inps (regimi speciali e prepensionamenti) riconosce il diritto a percepire la pensione. Già, i diritti acquisiti! Quelli per cui una impiegata con figli poteva andarsene in pensione dopo 14 anni, sei mesi e un giorno, grazie al munifico omaggio , davvero lungimirante, del decreto 1092 del 1973 partorito dal governo di centrosinistra presieduto da Mariano Rumor. L’altro paradosso, o profonda ingiustizia, è che calcolando i contributi (qualche anno fa erano abbondantemente sotto un terzo della retribuzione) e la durata (mediamente 30 anni, cioè molto più della vita lavorativa) viene fuori che questi privilegiati della pensione ricevono come minimo tre volte quello che hanno versato. E il conto lo paga chi lavora, perché nel sistema a ripartizione è con i contributi attuali che si erogano gli assegni a chi sta in pensione.
“Bisogna disboscare il sistema previden*ziale di tutte le rendite parassitarie ed esa*gerate”: parole sante, verrebbe da dire, se l’estensore non fosse lo stesso Antonio Di Pietro che, andato in pensione a 44 anni, incassa un assegno mensile da 2.644 euro lordi. Ormai da 14 anni. Del resto quel*lo dei baby pensionati in Italia è un vero esercito, all’interno del quale si nascondono molte sorprese. Per esempio Manue*la Marrone, la moglie di Bossi, che oggi ha 57 anni, prende la pensione dal 1º settembre 1992, cioè da quando ne aveva 39. L’assegno non è molto so*stanzioso (766,37 euro), ma lo riceve regolarmente da 18 anni e mezzo. Per non parlare di Marrazzo, Granata, Leoluca Orlando, Frisullo ecc..
Assai più ricco l’assegno del professor Rainer Stefano Masera, oggi preside della facoltà di economia del*l’Università Marconi di Roma. Nel ’95 come ministro del Bi*lancio nel governo Dini, quello del ribaltone, partecipò alla ri*forma che ha reso più severe le norme per i pensionati: severi*tà di cui, per altro, non si trova traccia nell’assegno che l’Inps versa ogni mese al super baby pensionato Masera: 18.413 eu*ro lordi al mese. Ma il fatto sin*golare è che il professor Mase*ra, che oggi ha 66 anni, prende il vitalizio da quando ne aveva 44, cioè da 22 anni.
http://www.blitzquotidiano.it/econom...mpiego-834400/
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza MessaggioL’esercito dei baby pensionati: sono mezzo milione, ci costano quasi 10 miliardi l’anno
ROMA – E’ uno sciagurato, e onerosissimo, paradosso italiano. Mezzo milione di famigerate “baby pensioni” pesano sui bilanci dello Stato per 9,5 miliardi l’anno. I fortunati percettori hanno un’età media tra i 63,2 anni, per chi ha lasciato il lavoro nella fascia d’età 35-39 anni, e i 67 anni di chi invece ha lasciato nella fascia tra 45 e 49 anni. In pratica, nella stessa Italia dove si è forzatamente giovani a 30-35 anni perché il lavoro è un miraggio, fino al 1992 (anno della riforma Amato) c’erano giovani che alla stessa età prendevano la pensione e dal mondo del lavoro erano già usciti.
I dati, inediti e sorprendenti, sono usciti con l’aggiornamento al primo gennaio 2011 del Casellario centrale dei pensionati. Le baby pensioni sono concentrate, ovviamente, nel pubblico impiego. L’Inpdap, l’ente di previdenza del pubblico impiego, ha ancora oggi a libro paga 482.802 lavoratori con meno di 50 anni di età. Che vanno sommati ai 106.950 ex lavoratori cui l’Inps (regimi speciali e prepensionamenti) riconosce il diritto a percepire la pensione. Già, i diritti acquisiti! Quelli per cui una impiegata con figli poteva andarsene in pensione dopo 14 anni, sei mesi e un giorno, grazie al munifico omaggio , davvero lungimirante, del decreto 1092 del 1973 partorito dal governo di centrosinistra presieduto da Mariano Rumor. L’altro paradosso, o profonda ingiustizia, è che calcolando i contributi (qualche anno fa erano abbondantemente sotto un terzo della retribuzione) e la durata (mediamente 30 anni, cioè molto più della vita lavorativa) viene fuori che questi privilegiati della pensione ricevono come minimo tre volte quello che hanno versato. E il conto lo paga chi lavora, perché nel sistema a ripartizione è con i contributi attuali che si erogano gli assegni a chi sta in pensione.
“Bisogna disboscare il sistema previden*ziale di tutte le rendite parassitarie ed esa*gerate”: parole sante, verrebbe da dire, se l’estensore non fosse lo stesso Antonio Di Pietro che, andato in pensione a 44 anni, incassa un assegno mensile da 2.644 euro lordi. Ormai da 14 anni. Del resto quel*lo dei baby pensionati in Italia è un vero esercito, all’interno del quale si nascondono molte sorprese. Per esempio Manue*la Marrone, la moglie di Bossi, che oggi ha 57 anni, prende la pensione dal 1º settembre 1992, cioè da quando ne aveva 39. L’assegno non è molto so*stanzioso (766,37 euro), ma lo riceve regolarmente da 18 anni e mezzo. Per non parlare di Marrazzo, Granata, Leoluca Orlando, Frisullo ecc..
Assai più ricco l’assegno del professor Rainer Stefano Masera, oggi preside della facoltà di economia del*l’Università Marconi di Roma. Nel ’95 come ministro del Bi*lancio nel governo Dini, quello del ribaltone, partecipò alla ri*forma che ha reso più severe le norme per i pensionati: severi*tà di cui, per altro, non si trova traccia nell’assegno che l’Inps versa ogni mese al super baby pensionato Masera: 18.413 eu*ro lordi al mese. Ma il fatto sin*golare è che il professor Mase*ra, che oggi ha 66 anni, prende il vitalizio da quando ne aveva 44, cioè da 22 anni.
http://www.blitzquotidiano.it/econom...mpiego-834400/
Tipo Dini che si piglia 25k euro al mese, Amato 31k, Scalfato che ha fatto il magistrato tra il 43 e il 45 e piglia 3k euro al mese di pensione, gente che con 1 giorno di legislatura nel 1987 si prende la pensione da parlamentare, etc etc.
Il punto è che quando si parla di queste cose (tipo anche tagliare le auto blu, per dire..) si viene tacciati di antipolitica e populismo, quando invece sono un grave problema, sia dal punto di vista economico, sia di status sociale e quindi di mentalità.
Comunque non voglio far andare OT il thread, mi era sfuggito e l'ho letto ora, davvero molto interessante.Last edited by Icarus; 26-04-2011, 21:32:52.Presidente siamo con Te,
meno male che Silvio muore.
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