Originariamente Scritto da Leonida
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1) il valore della risorsa legata al denaro non deve essere influenzabile dalle dinamiche di mercato, ma solo controllabile dall'esterno (ad esempio tramite una "inflazione artificiale");
2) al denaro circolante (come carta-moneta, come credito, ecc.) deve corrispondere una quantità proporzionale di risorsa realmente immagazzinata sul pianeta.
Ad ogni transizione di denaro corrisponde così un reale diritto di accesso alla suddetta risorsa, in quantità proporzionale alla transizione. Comunque si tratterebbe di una questione da discutere accuratamente a tavolino e da rivisionare di volta in volta nel corso della storia e delle diverse esigenze di sviluppo e progresso tecnologico umano.
un altra cosa, che magari non c' entra niente col discorso che non ho seguito bene: ma perché si dice che non sia reale il capitale accumulato con la speculazione o con la borsa? alla fine un impatto seppure indiretto sulla produzione materiale c'è o no? io suppongo di si.
Nel mio discorso "reale" ha una accezione molto simole a "naturale". E' chiaro poi che, a prescindere dalle risorse naturali, anche l'impeto emotivo dei mercati condiziona il mondo produttivo. E' il fatto che tutto sia affidato a tale "emotività" piuttosto che una sobria razionalità che può risultare economicamente problematico.
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