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The Euro crisis
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggioè noto che gli stati uniti stanno meglio rispetto a 10 anni fa o al pre regan(ma quando mai)..certo i ricchi sono diventati più ricchi ma questo è un altro discorso..andiamo a vedere la disoccupazione usa?
E bandiamo bene di non confondere la mediana con la media.
Andiamo a vedere la disoccupazione USA...ma come due post prima dici che il PIL non può essere conteggiato come misura reale del benessere/crescita della nazione, ed ora mi citi la disoccupazione che e' un elemento del PIL? Mmh...
Originariamente Scritto da sotiris Visualizza MessaggioScenari malthusiani sono proposti da secoli. Certamente. E per fortuna quasi sempre smentiti. Non che le nazioni e gli imperi non vadano in declino. Gli esempi nella storia sono tantissimi. Però fino ad oggi, come tu giustamente sostieni, è sempre stato un crescendo globalmente. Allora perchè non dovrebbe essere così da adesso in poi? perchè al contrario dei tempi passati usiamo materie prime non rinnovabili (se non in tempi geologici) come spinta propulsiva dell'economia. Per mantenere gli attuali livelli di produttività e di consumi (a parità di prezzi) non c'è niente che possa sostituire petrolio e gas. Si può anche sperare che trovino dei sostituti, ma la realtà è che a oggi non esistono. E se saranno scoperti quanto tempo occorrerà perchè diventino sfruttabili. Non ci serviranno domani ci servono già oggi! pena un continuo sali scendi delle economie con tendenza generale verso il basso. Occhio che questo discorso sull'insufficienza delle risorse si sta evidenziando non solo per le fonti fossili di energia, ma anche per minerali e metalli (rame, fosforo in primis). Vale la pena coltivare un campo se il fertilizzante ti costa più del valore del raccolto?
Di certo le risore finite prima o poi finiscono, ha senso. Ma l'uomo sa questo da sempre, per cui e' gia attivato ad utilizzare risorse alternative (non rinnovabili o rinnovabili). Però son processi spesso lunghi, difficilmente quantificabili (checchè qualche catastrofista ne dica, le riserve saranno li ancora per parecchio tempo), ed i processi MAI lineari.
Mi chiedi se vale la pena coltivare un campo con fertilizzante? Sinceramente non ne ho idea, ma ti dico che l'uomo continuerà ad usare il fertilizzante finchè i benefici saranno superiori i costi. Dopodichè questa tecnologia sarà obsoleta e verrà rimpiazzata da qualcos'altro (perdonami la semplificazione un poco grottesca, ma nemmeno troppo ), cosi come son state rimpiazzate le lampade ad olio nelle strade delle città o le fabbriche di cera.
Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggioriguardo gli usa e quanto prima dicevamo, il minnesota e' andato in default
Il default e' questo : http://it.wikipedia.org/wiki/Default_%28finanza%29
Quello che e' successo in Minnesota e' questo : http://en.wikipedia.org/wiki/Government_shutdownE se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggioeh ma tutti stanno crescendo.....
---------- Post added at 22:48:39 ---------- Previous post was at 22:47:27 ----------
una copertina simile non ha nessun senso se non quello di aumentare la speculazione...l'economist non è mai stato tenero con l'italia,tipica stampa anglosassone demmerda..parlassero dei cugini che non falliscono solo perchè hanno truppe e basi in mezzo mondo
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LA MANOVRA DA SOLA NON BASTA
Non coltiviamo troppe illusioni
I mercati non si sono tranquillizzati. Martedì pareva che si fossero un po' calmati, ma solo perché la caduta dei prezzi era stata arrestata dall'intervento della Banca centrale europea che ha acquistato molti titoli pubblici italiani. Ma c'è un limite a quanto anche la Bce possa fare. Un'alternativa è che sia il Fondo europeo per la stabilità finanziaria ad acquistare titoli italiani, ma ciò significherebbe rendere ancor più trasparente il trasferimento fiscale dai contribuenti tedeschi a quelli italiani. Ma la riluttanza della Germania a farsi carico dei problemi di altri Paesi è sempre piu evidente. Ecco perché gli investitori si stanno chiedendo se l'Italia possa farcela da sola.
Da lunedì scorso la nostra posizione è cambiata: ora non stiamo più con Francia e Germania nel gruppo dei Paesi «sicuri», ma con la Spagna: il rendimento dei Btp italiani è ormai uguale a quello dei titoli spagnoli e lontano trecento punti dagli analoghi Bund tedeschi e dagli Oat francesi. Ciò significa che gli investitori non pensano più che un default dell'Italia (l'incapacità cioè di rimborsare i titoli di Stato) sia un evento con possibilità pressoché nulla. A questi prezzi, sui mercati si calcola che, in un orizzonte di cinque anni, la probabilità che l'Italia possa restituire solo 50 centesimi per ogni euro avuto in prestito è pari al 20%.
Un default italiano rimane comunque una possibilità molto remota, ma ciò che si sta facendo per evitarlo non basta. È per questo che la nuova manovra finanziaria non ha convinto i mercati. Per due motivi: le misure sono ancora troppo sbilanciate sul 2013 e 2014, cioè dopo le prossime elezioni. Nel 2011 la manovra sarà di tre miliardi, di sei nel 2012 su una dimensione totale di 79 miliardi. Si deve anticiparne e di molto l'impatto. È per di più troppo sbilanciata sul lato delle entrate e fa poco sul taglio delle spese.
L'annuncio che ripartiranno le privatizzazioni «nel 2013», cioè quando ci sarà un nuovo governo, anziché tranquillizzare i mercati li ha probabilmente preoccupati ancor di più, perché rende evidente che considerazioni elettorali prevalgono sulla gravità della situazione. Inoltre l'Italia paga il fatto che misure per la crescita, deregolamentazione di certe professioni, miglioramenti nel campo della giustizia civile e nei costi burocratici per le imprese, vengono annunciati all'ultima ora sull'orlo del tracollo invece che costruite con calma anni orsono. E anche questo i mercati lo capiscono benissimo: danno cioè l'impressione di essere scelte preterintenzionali e non meditate.
L'esperienza di altre crisi finanziarie insegna che la metà di agosto è un momento propizio per gli attacchi: i mercati sono poco liquidi e le decisioni di un piccolo numero di investitori sono facilmente amplificate. È accaduto nell'agosto del 1998 con il default della Russia e nell'agosto del 2007 quando scoppiò la crisi dei subprime americani.
Il governo ha poche settimane di tempo per evitarlo. Ma ciò non significa concentrarsi su misure contabili di breve periodo che aumentano una pressione fiscale già alta. Bisogna anche annunciare riforme credibili che accelerino la crescita. È vero che queste riforme strutturali non daranno risultati sullo sviluppo immediati, ma in questo momento l'effetto annuncio, se credibile, può molto aiutare. I mercati devono convincersi che l'Italia sta cambiando passo. Altrimenti chi vorrà continuare a investire in un Paese che non cresce?
Illudersi di avercela fatta solo perché stiamo per approvare questa manovra sarebbe un errore gravissimo.
Alberto Alesina e Francesco Giavazzi
da corriere.it
quindi una manovra da 80 mld non basta a rassicurare i mercati"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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non basta perchè non e' credibile. L'italia deve puntare al surplus il prox anno e non ad un pareggio (??) di bilancio nel 2014.E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggioma soprattutto l'economist è un magazine veramente poco tecnico. va bene per chi ha una vaga idea di cosa sia l'italia, come succede per la stragrande maggioranza della gente istruita nel mondo.
---------- Post added at 16:13:33 ---------- Previous post was at 16:08:51 ----------
Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza MessaggioScusa ma "stare meglio" che cosa significherebbe? I ricchi non son diventati piu ricchi. La MEDIANA e' diventata piu ricca.
E bandiamo bene di non confondere la mediana con la media.
Andiamo a vedere la disoccupazione USA...ma come due post prima dici che il PIL non può essere conteggiato come misura reale del benessere/crescita della nazione, ed ora mi citi la disoccupazione che e' un elemento del PIL? Mmh...
Per carità. E' lecito interrogarsi su questo, ma io per l'appunto mi baso su ciò che storicamente e' stato. A fronte di risorse finite, l'uomo ha sviluppato man mano "nuovi mondi" ed utilizzato nuove risorse.
Di certo le risore finite prima o poi finiscono, ha senso. Ma l'uomo sa questo da sempre, per cui e' gia attivato ad utilizzare risorse alternative (non rinnovabili o rinnovabili). Però son processi spesso lunghi, difficilmente quantificabili (checchè qualche catastrofista ne dica, le riserve saranno li ancora per parecchio tempo), ed i processi MAI lineari.
Mi chiedi se vale la pena coltivare un campo con fertilizzante? Sinceramente non ne ho idea, ma ti dico che l'uomo continuerà ad usare il fertilizzante finchè i benefici saranno superiori i costi. Dopodichè questa tecnologia sarà obsoleta e verrà rimpiazzata da qualcos'altro (perdonami la semplificazione un poco grottesca, ma nemmeno troppo ), cosi come son state rimpiazzate le lampade ad olio nelle strade delle città o le fabbriche di cera.
Per il dispiacere di ikuape. Il minnesota NON E' ANDATO IN DEFAULT. (nonostante alcune agenzie di stampa nostrane abbiano riportato questa notizia fuorviante).
Il default e' questo : http://it.wikipedia.org/wiki/Default_%28finanza%29
Quello che e' successo in Minnesota e' questo : http://en.wikipedia.org/wiki/Government_shutdown
Niente aperitivo, alcool, sigarette. Centinaia di bar e ristoranti in tutto lo Stato stanno finendo le scorte e non possono approvvigionarsi: gli uffici che rinnovano la licenza necessaria sono chiusi. Eh, questa burocrazia.
- Niente birra nei supermercati. Ritirate dagli scaffali 35 marche di birra. Anche qui, non si può fare il rinnovo della licenza di distribuzione.
- Niente caccia e pesca. Non si rilasciano licenze e rinnovi, e se ti beccano prendi anche la multa.
- Niente auto per i giovani. Dal 1 Luglio, non si rilasciano più patenti ai neopatentati. Tutti a piedi.
- Niente esami a scuola. Chi doveva fare un esame di recupero a luglio, dovrà aspettare almeno novembre.
- Niente asili nido, niente scuole per sordi, niente assistenza ai disabili.
- Niente segnaletica autostradale, tutto spento, incluse le aree di sosta attrezzate che sono state chiuse tutte.
- Niente musei statali, chiusi tutti e 26.
- Niente parchi, tutti chiusi al pubblico, e i vandali già ne approfittano per devastare e rubacchiare.
eh già,spiegaglielo tu che non è default
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggioultimamente siamo d'accordo troppo spesso,mi devo preoccupare?
---------- Post added at 16:13:33 ---------- Previous post was at 16:08:51 ----------
hai detto bene, la disoccupazione è UNO degli elementi che compongono il pil, uno e uno soltanto.Per quanto riguarda il default....invece di aggrapparti a tecnicismi inutili,badiamo al sodo,quello che conta veramente nella vita delle persone(e non è il pil):
Niente aperitivo, alcool, sigarette. Centinaia di bar e ristoranti in tutto lo Stato stanno finendo le scorte e non possono approvvigionarsi: gli uffici che rinnovano la licenza necessaria sono chiusi. Eh, questa burocrazia.
- Niente birra nei supermercati. Ritirate dagli scaffali 35 marche di birra. Anche qui, non si può fare il rinnovo della licenza di distribuzione.
- Niente caccia e pesca. Non si rilasciano licenze e rinnovi, e se ti beccano prendi anche la multa.
- Niente auto per i giovani. Dal 1 Luglio, non si rilasciano più patenti ai neopatentati. Tutti a piedi.
- Niente esami a scuola. Chi doveva fare un esame di recupero a luglio, dovrà aspettare almeno novembre.
- Niente asili nido, niente scuole per sordi, niente assistenza ai disabili.
- Niente segnaletica autostradale, tutto spento, incluse le aree di sosta attrezzate che sono state chiuse tutte.
- Niente musei statali, chiusi tutti e 26.
- Niente parchi, tutti chiusi al pubblico, e i vandali già ne approfittano per devastare e rubacchiare.
eh già,spiegaglielo tu che non è default
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggioultimamente siamo d'accordo troppo spesso,mi devo preoccupare?
---------- Post added at 16:13:33 ---------- Previous post was at 16:08:51 ----------
hai detto bene, la disoccupazione è UNO degli elementi che compongono il pil, uno e uno soltanto.Per quanto riguarda il default....invece di aggrapparti a tecnicismi inutili,badiamo al sodo,quello che conta veramente nella vita delle persone(e non è il pil):
Niente aperitivo, alcool, sigarette. Centinaia di bar e ristoranti in tutto lo Stato stanno finendo le scorte e non possono approvvigionarsi: gli uffici che rinnovano la licenza necessaria sono chiusi. Eh, questa burocrazia.
- Niente birra nei supermercati. Ritirate dagli scaffali 35 marche di birra. Anche qui, non si può fare il rinnovo della licenza di distribuzione.
- Niente caccia e pesca. Non si rilasciano licenze e rinnovi, e se ti beccano prendi anche la multa.
- Niente auto per i giovani. Dal 1 Luglio, non si rilasciano più patenti ai neopatentati. Tutti a piedi.
- Niente esami a scuola. Chi doveva fare un esame di recupero a luglio, dovrà aspettare almeno novembre.
- Niente asili nido, niente scuole per sordi, niente assistenza ai disabili.
- Niente segnaletica autostradale, tutto spento, incluse le aree di sosta attrezzate che sono state chiuse tutte.
- Niente musei statali, chiusi tutti e 26.
- Niente parchi, tutti chiusi al pubblico, e i vandali già ne approfittano per devastare e rubacchiare.
eh già,spiegaglielo tu che non è default
Guarda che io non sto dicendo per altro che un government shutdown sia un evento lieto e piacevole. Ma e' un qualcosa di ben diverso da un default, il quale può avere conseguenze decisamente più tragiche e molto piu lunghe.
Poi vogliamo discutere se il problema dello GS in Minnesota sia un problema? Maccerto, cosi come e' un grosso problema il debito americano che e' aumentato, sotto il governo Bush dal 60 al 100%.
Peccato però che l'America non andrà mai tecnicamente in default, poichè gode di quel vantaggio chiamato "privilegio esorbitante", dato che e' la riserva mondiale.
Basta guardare i dati del credit crisi del 2008..crisi essenzialmente Americana, e ciononostante i valori dei loro titoli di Stato crescevano. Potendo (e non lo faranno mai, pena iperinflazione), potrebbero evitare il default semplicemente stampando moneta.
Ma non c'è certo bisogno di manovre cosi drastiche, ed infatti ciò che stan facendo son manovre di q.easing. Fan bene? Fan male? Se ne potrebbe discutere senza dubbio. Di certo però, ad ogni piccola crisi, gli investitori continuano a rifugiarsi nei T-bills.
Ma tutto ciò a noi cosa ci fa guadagnare? Nulla, dato che l'Italia non deve certo guardare gli USA come modello "copiabile" per far crescere la propria economia.
L'Italia deve guardare a quei paesi che fanno dell'export la loro arma economica, che son poveri di materie prime ma ciononostante hanno sviluppato un export basato su prodotti terziari. Alcuni esempi? La svizzera, la svezia, la korea ed il giappone.
Non vorrei davvero trovarmi con il cerino in mano, con l'america che continua a crescere a ritmi simili, con un minnesota che probabilmente riprenderà le attività gia da inizio agosto...e noi con la scusa che "qualcosa" non funziona negli altri paesi, non abbiamo fatto nulla per salvare il nostro paese.
Altrimenti per carità, potremmo trovare una nuova strada evolutiva che non e' applicabile ai modelli esistenti..ma a sto punto ti chiedo : quale e come?
E' una domanda da un milione di dollari, dato che varrebbe senza dubbio un premio nobel in economia.E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggionon basta perchè non e' credibile. L'italia deve puntare al surplus il prox anno e non ad un pareggio (??) di bilancio nel 2014.
Battute a parte, anche a me vengono seri dubbi sull'uso e l'attendibilità di molti indicatori economici. Spesso sembra di assistere all'inversione dell'implicazione logica.
Mi spiego, prendiamo ad esempio il PIL: una economia che prospera ha il PIL che cresce, ma il viceversa non è affatto indice di prosperità e benessere, visto che il PIL cresce anche in concomitanza di catastrofi. Oppure le varie soglie di povertà: se uno è povero chiaramente non consuma, ma il viceversa non è ovviamente sempre vero; perché mai infatti consumare meno dovrebbe necessariamente indicare che si è più poveri? consumare meno sarebbe addirittura auspicabile (almeno a livello di buonsenso, se non per l'attuale economia) se con quel consumare si intendesse di fatto sprecare.
Insomma l'impressione è infine che tutto punti a rincorrere un convenzionale "debito" imposto da un quantomeno "bislacco" (diciamo così) sistema di regole umane (magari fissate e stabilite da pochi, ma pur sempre meramente convenzionali), senza in realtà avere cura delle risorse naturali (e quindi reali ed effettive, in senso scientifico) che il pianeta dispone, nella speranza che comunque la scienza prima o poi ci salverà scoprendo nuove fonti, nuove tecnologie, ecc.
E se fosse invece il caso di rimboccarsi le maniche e pensare a come cambiare ora le note e spesso fallimentari (purtroppo è proprio il caso di dirlo, visto il topic) suddette regole, invece che limitarci ad attendere in futuro la scoperta di regole fisiche/naturali, attualmente ignote, che pongano rimedio al nostro malo modo di gestirci?
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioAh beh, allora siamo a posto se risulta più credibile un surplus l'anno prossimo che un pareggio entro il 2014.
Battute a parte, anche a me vengono seri dubbi sull'uso e l'attendibilità di molti indicatori economici. Spesso sembra di assistere all'inversione dell'implicazione logica.
Mi spiego, prendiamo ad esempio il PIL: una economia che prospera ha il PIL che cresce, ma il viceversa non è affatto indice di prosperità e benessere, visto che il PIL cresce anche in concomitanza di catastrofi. Oppure le varie soglie di povertà: se uno è povero chiaramente non consuma, ma il viceversa non è ovviamente sempre vero; perché mai infatti consumare meno dovrebbe necessariamente indicare che si è più poveri? consumare meno sarebbe addirittura auspicabile (almeno a livello di buonsenso, se non per l'attuale economia) se con quel consumare si intendesse di fatto sprecare.
Insomma l'impressione è infine che tutto punti a rincorrere un convenzionale "debito" imposto da un quantomeno "bislacco" (diciamo così) sistema di regole umane (magari fissate e stabilite da pochi, ma pur sempre meramente convenzionali), senza in realtà avere cura delle risorse naturali (e quindi reali ed effettive, in senso scientifico) che il pianeta dispone, nella speranza che comunque la scienza prima o poi ci salverà scoprendo nuove fonti, nuove tecnologie, ecc.
E se fosse invece il caso di rimboccarsi le maniche e pensare a come cambiare ora le note e spesso fallimentari (purtroppo è proprio il caso di dirlo, visto il topic) suddette regole, invece che limitarci ad attendere in futuro la scoperta di regole fisiche/naturali, attualmente ignote, che pongano rimedio al nostro malo modo di gestirci?
Ed esattamente..come e cosa cambiare? In realtà di indicatori sintetici se ne son sempre testati un certo numero, ma fondamentalmente i cardini son sempre quelli. Perchè? Perchè funzionano!
Guardiamo il novecento, ha avuto due guerre mondiali e testate atomiche che hanno raso al suolo intere città. Ma questo modello ha permesso di passare da una società di sussistenza ad una società che non vive per sopravvivere. Mai come in questo modello globale, si son visti progressi da qualsiasi punto scientifico-tecnologico ed umano.
Anche oggi, nonostante la crisi asiatica, nonostante le crisi tecnologiche, nonostante la crisi dei mutui e dei crediti, per la PRIMA volta nella storia dell'umanità vediamo paesi quali l'Indonesia, il brasile, la thailandia, la korea, le stesse cina ed india, singapore, malesia, vietnam etc. etc. aver la possibilità di mettere da parte un guadagno extra che non serva per la mera sussitenza (ovviamente ho semplificato le decadi di crescita economica). Un bambino vietnamita che cuce palloni guadagna all'incirca 100 volte quel che il padre guadagna (e non guadagnava). Terribile? per un certo senso si, soprattutto se lo si pensa da una calda casa in una notte di mezza estate italiana. (ma in fondo dobbiamo andare molto indietro per ricordarci gli sciuscià o i pargoli che lavoravano nelle cave di marmo?). Ma globalmente e' invece un processo straordinario ed unico che non ha paragoni nella storia umana.
Davvero fa cosi schifo che un bambino malese ora riesca di fatto a sfamare tutta la sua famiglia, mentre fino a qualche decennio fa era costretto ad aiutare il padre nei campi, sperando che la raccolta fosse decente per poter sopravvivere?
Prima o poi le cose senza dubbio cambieranno, cosi come e' cambiato il mondo dopo la caduta dell'impero romano, o piu recentemente con gli accordi di Bretton Woods e con la riserva mondiale divenuta in dollari.
Credo però che quel momento sia francamente parecchio lontano, nonostante questo sia un periodo cmq particolare, dove "il padrone" globale dovrà smaltire un po di sbornia senza dubbio.
Ridurre i consumi può essere auspicabile..dipende sempre da parte di chi. Se andiamo nel molto piccolo, probabilmente una riduzione del consumo può essere auspicabile ma credo che si dovrebbe parlare (e ci stiamo riferendo fondamentalmente al primo mondo) di una migliore allocazione della ricchezza. Ma globalmente, analizzando la storia umana, le contrazioni dei consumi si son sempre verificate a ridosso di grandi cataclismi umani :
-la peste bizantina
-la grande peste nera
-la guerra dei cent'anni
-le due guerre mondiali
Giusto per citare i casi in cui i consumi si sono ridotti per certi periodi. In correlazione si e' verificata una contrazione della vita media, un aumento della mortalità infantile ed un aumento delle carestie e delle epidemie. E' difficile a questo punto auspicarsi una riduzione dei consumi.
Il PIL, al netto delle variabili di controllo, NON SEMPRE cresce in casi di catastrofi o periodi diciamo "negativi"; basta guardare il GDP dell'indonesia all'indomani del cataclisma di Sumatra, ma anche quello dello stesso Giappone piu recentemente, o ancora quello di tutti i paesi piu o meno avanzati nel 2009 dopo la crisi del credito ( e pensare che quella crisi e' un "blink" nella linea temporale del progresso umano).
Poi per carità, le buone idee e le metodologie alternative son sempre le benvenute. In fondo in pratica tutto il sud-est asiatico ha toccato picchi di sviluppo ATTUALMENTE top (vedasi Korea o Giappone), sviluppando un metodo particolare, dimostrando che si può crescere anche senza risorse naturali. Però queste idee devono essere concrete e credibili, poichè il WTO le pagherebbe a peso d'oro visto che costantemente cerca nuove idee per sfamare la popolazione mondiale che non sia quella descritta sopra, ossia il passaggio da una economia di sussistenza ad una economia pre-industriale con ammassamento di lavoratori semplici di qualsiasi età e razza verso grandi centri urbani ad una industriale con lavoratori sempre poco qualificati con turni (per noi oggi) mostruosi e con nessuna tutela a...a...a...a...a lavorare in un hedge Fund a Manhattan.
Ti dico, come cittadino italiano son pessimista, ma come cittadino del mondo non potrei essere piu ottimista.E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioAh beh, allora siamo a posto se risulta più credibile un surplus l'anno prossimo che un pareggio entro il 2014.
Battute a parte, anche a me vengono seri dubbi sull'uso e l'attendibilità di molti indicatori economici. Spesso sembra di assistere all'inversione dell'implicazione logica.
Mi spiego, prendiamo ad esempio il PIL: una economia che prospera ha il PIL che cresce, ma il viceversa non è affatto indice di prosperità e benessere, visto che il PIL cresce anche in concomitanza di catastrofi. Oppure le varie soglie di povertà: se uno è povero chiaramente non consuma, ma il viceversa non è ovviamente sempre vero; perché mai infatti consumare meno dovrebbe necessariamente indicare che si è più poveri? consumare meno sarebbe addirittura auspicabile (almeno a livello di buonsenso, se non per l'attuale economia) se con quel consumare si intendesse di fatto sprecare.
Insomma l'impressione è infine che tutto punti a rincorrere un convenzionale "debito" imposto da un quantomeno "bislacco" (diciamo così) sistema di regole umane (magari fissate e stabilite da pochi, ma pur sempre meramente convenzionali), senza in realtà avere cura delle risorse naturali (e quindi reali ed effettive, in senso scientifico) che il pianeta dispone, nella speranza che comunque la scienza prima o poi ci salverà scoprendo nuove fonti, nuove tecnologie, ecc.
E se fosse invece il caso di rimboccarsi le maniche e pensare a come cambiare ora le note e spesso fallimentari (purtroppo è proprio il caso di dirlo, visto il topic) suddette regole, invece che limitarci ad attendere in futuro la scoperta di regole fisiche/naturali, attualmente ignote, che pongano rimedio al nostro malo modo di gestirci?
Siamo con le pezze al culo? Affatto, le famiglie italiane sono ricche, il debito privato è basso, e l'economia sommersa è stimata a 275 miliardi di euro l'anno.
Aumentare le tasse servirà? No. Queste manovrine influiscono poco sul debito ed hanno un pesante risvolto sulla vita dei cittadini, posticipiamo per l'ennesima volta misure radicali di cui nessuno vuole prendersi la responsabilità. L'atteggiamento è poco serio.
Anche con nuovi modelli economici l'Italia resterebbe Italia e la Germania sarebbe la Germania.Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da richard Visualizza MessaggioAh beh, allora siamo a posto se risulta più credibile un surplus l'anno prossimo che un pareggio entro il 2014.
Battute a parte, anche a me vengono seri dubbi sull'uso e l'attendibilità di molti indicatori economici. Spesso sembra di assistere all'inversione dell'implicazione logica.
Mi spiego, prendiamo ad esempio il PIL: una economia che prospera ha il PIL che cresce, ma il viceversa non è affatto indice di prosperità e benessere, visto che il PIL cresce anche in concomitanza di catastrofi. Oppure le varie soglie di povertà: se uno è povero chiaramente non consuma, ma il viceversa non è ovviamente sempre vero; perché mai infatti consumare meno dovrebbe necessariamente indicare che si è più poveri? consumare meno sarebbe addirittura auspicabile (almeno a livello di buonsenso, se non per l'attuale economia) se con quel consumare si intendesse di fatto sprecare.
Insomma l'impressione è infine che tutto punti a rincorrere un convenzionale "debito" imposto da un quantomeno "bislacco" (diciamo così) sistema di regole umane (magari fissate e stabilite da pochi, ma pur sempre meramente convenzionali), senza in realtà avere cura delle risorse naturali (e quindi reali ed effettive, in senso scientifico) che il pianeta dispone, nella speranza che comunque la scienza prima o poi ci salverà scoprendo nuove fonti, nuove tecnologie, ecc.
E se fosse invece il caso di rimboccarsi le maniche e pensare a come cambiare ora le note e spesso fallimentari (purtroppo è proprio il caso di dirlo, visto il topic) suddette regole, invece che limitarci ad attendere in futuro la scoperta di regole fisiche/naturali, attualmente ignote, che pongano rimedio al nostro malo modo di gestirci?
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