Vendere per chiudere posizioni in perdita non è speculazione, è buon senso, e di fatto sta impedendo che i titoli junk di Grecia, Portogallo, e probabilmente Italia, finiscano nelle tasche dei risparmiatori, come accadde per l'Argentina, quando ci fu un comportamento "responsabile" che portò le banche a disfarsi della spazzatura a nostre spese.
I tassi aumentano perché l'Italia è esposta di 2000 miliardi e non si sa come rimborserà queste somme ai creditori, il contesto europeo ed una finanziaria pagliacciona hanno fatto il resto.
Non è mai stato previsto il default di uno stato UE, questo è parte del problema, le soluzioni possono essere molteplici. Allo stato attuale abbiamo l'esempio greco, ovvero resti ell'euro ma perdi sovranità, riforme imposte dall'alto e speriamo che nel 2040 tu sia capace di rimborsarci, nel frattempo i tuoi debiti li paghiamo noi, pagando ai creditori interessi del 5%, perché se li pagassi tu (Grecia) dovresti rimborsare il 50%, dato che stai col culo all'aria.
Un'altra soluzione è l'uscita dall'euro, si torna alle dracme, con una moneta stile carta igienica, pompi l'export e speri di ricostruire tra 20 anni un tessuto economico forte.
La soluzione ibrida è quella cubana, doppia moneta, tieni l'euro per le importazioni e usi le dracme per pagare gli stipendi. Con la tua moneta, che agli occhi del mondo vale zero, puoi farci quello che vuoi, con l'euro che ti portano i turisti (Grecia ed Italia potrebbero puntare molto sul turismo) mantieni un circolo virtuoso che ti potrebbe permettere di ripianare anche i debiti in autonomia.
Questo finché non saranno stabiliti dall'UE dei meccanismi universali per accompagnare i membri al fallimento, c'è anche chi ha proposto un euroB, per gli stati canaglia.
I tassi aumentano perché l'Italia è esposta di 2000 miliardi e non si sa come rimborserà queste somme ai creditori, il contesto europeo ed una finanziaria pagliacciona hanno fatto il resto.
Non è mai stato previsto il default di uno stato UE, questo è parte del problema, le soluzioni possono essere molteplici. Allo stato attuale abbiamo l'esempio greco, ovvero resti ell'euro ma perdi sovranità, riforme imposte dall'alto e speriamo che nel 2040 tu sia capace di rimborsarci, nel frattempo i tuoi debiti li paghiamo noi, pagando ai creditori interessi del 5%, perché se li pagassi tu (Grecia) dovresti rimborsare il 50%, dato che stai col culo all'aria.
Un'altra soluzione è l'uscita dall'euro, si torna alle dracme, con una moneta stile carta igienica, pompi l'export e speri di ricostruire tra 20 anni un tessuto economico forte.
La soluzione ibrida è quella cubana, doppia moneta, tieni l'euro per le importazioni e usi le dracme per pagare gli stipendi. Con la tua moneta, che agli occhi del mondo vale zero, puoi farci quello che vuoi, con l'euro che ti portano i turisti (Grecia ed Italia potrebbero puntare molto sul turismo) mantieni un circolo virtuoso che ti potrebbe permettere di ripianare anche i debiti in autonomia.
Questo finché non saranno stabiliti dall'UE dei meccanismi universali per accompagnare i membri al fallimento, c'è anche chi ha proposto un euroB, per gli stati canaglia.
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