The Euro crisis

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  • KURTANGLE
    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
    • Jun 2005
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    • Borgo D'io
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    La Spagna qualche mese fa ha approvato una normativa che prevede un nuovo regime fiscale estremamente vantaggioso per le società (SL) aperte sul territorio.
    Non ricordo i dettagli che la lessi qualche tempo fa......parliamo di aliquote intorno al 23-25%
    La Spagna cristo.........anche la Spagna ha capito che l'unico modo per fare cassa è incentivare gli investitori stranieri ad investire e pagare le tasse li.......


    Tagliare la spesa pubblica improduttiva ed utilizzare tutto il ricavato per incidere sul cuneo fiscale........questo dovremmo fare


    pps sulla questione TFR bisogna evitare prese di posizioni radicali. Ad oggi, data anche l'enorme difficoltà soprattutto per le PMI di accedere al credito, i TFR dei lavoratori rappresentano una importante fonte di finanziamento per le stesse.
    Io credo sarebbe opportuno però metternene una parte in busta paga
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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    • SonGohan
      Bodyweb Senior
      • Mar 2007
      • 1353
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      Ma il tfr in busta paga sarà facoltativo? Al lavoratore verrà chiesto se vuole il tfr in busta paga di mese i mese o se vuole continuare ad incassarlo tutto solo a fine rapporto?

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      • Nemesis84
        Ice and Cold
        • Jun 2013
        • 13177
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        Tra l'altro il tfr è proprio una questione delicata perché sposti liquidità dalle aziende ai consumatori ma le aziende non è che navighino nell'oro di sti tempi.
        "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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        • NaturalHardCore
          Utente sopra la media
          • Jul 2008
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          • Pianella (PE) Conan Gym user
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          Renzi ha detto che le grandi aziende ce la fanno a dare il tfr peccato che ormai da anni si sono rotte il ***** di farsi spellare dall'Italia chiudono baracche e burattini e vanno nell'Est Europa, ho mio cognato ingegnere che fa mediamente 4/5 viaggi l'anno tra Ungheria, Slovacchia per coordinare l'istallazione di nuove linee produttive. Addizionare le imprese di un ennesimo fardello è l'ideale, molti lavoratori saranno contentissimi col primo anticipo subito un bel iphone6.
          Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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          • centos
            Bad Lieutenant
            • Jan 2009
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            • Italy [IT]
            • Ducato di Parma
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            se mi mettono il tfr in busta ho intenzione di accantonarlo in un qualche modo di sicuro non di usarlo per delle stupidaggini
            cmq è molto probabile che non se ne faccia niente

            ma si parla di dare anche i pregressi?

            però in questo modo va ad aggravare ancora di più il carico sulle aziende

            ---------- Post added at 10:13:34 ---------- Previous post was at 10:11:15 ----------

            c'è anche da dire che oggi come oggi le aziende cadono come birilli quindi per il lavoratore meglio prendere i soldi subito prima che sia troppo tardi

            sta poi all'intelligenza della gente come utilizzarlo

            ergo il 90% lo butteranno nel cesso in cazzate come vuole fonzie



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            • greenday2
              Bodyweb Senior
              • Aug 2005
              • 5921
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              • London
              • Send PM

              se l Italia spera di uscire dalla recessione aumentando i consumi, sta fresca.

              L unico modo per uscirne, per un paese come l italia e far correre l export
              E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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              • SonGohan
                Bodyweb Senior
                • Mar 2007
                • 1353
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                • 5
                • Send PM

                Comunque ritorno un attimo sull'argomento bce che vuole creare inflazione (ma non ci sta riuscendo molto).

                Qui chiedo che qualcuno mi chiarisca le idee perchè c'è una cosa che non mi è chiara.


                Ipotizziamo che in circolo in tutta l'eurozona ci siano 1000 euro.
                Ipotizziamo che la bce voglia immettere nel circuito 100 euro (quindi inflazionare l'euro del 10% secondo queste semplicissime ipotesi).

                Se ho ben capito capita questo:

                1) la bce presta 100 euro alle banche commerciali all'1% di interesse
                2) le banche commerciali prestano a loro volta questi 100 euro a privati e aziende chiedendo un 4% di interesse

                Ok ora riprendo i passi di prima con delle considerazioni ulteriori:

                1) la bce presta 100 euro a intesa san paolo all'1% --> intesa san paolo dovrà rendere tra un anno 101 euro alla bce
                2) intesa san paolo presta 100 euro alla barilla spa al 4% --> la barilla spa dovrà rendere a intesa san paolo 104 euro a fine anno
                3) barilla investe subito i 100 euro ricevuti e quindi la base monetaria totale aumenta a 1100 euro.
                4) barilla a fine anno restituisce 104 euro ad intesa san paolo
                5) san paolo a fine anno restituisce 101 euro alla bce, la base monetaria non ritorna ad essere 999 euro? Non si è cosi creata deflazione invece che inflazione?

                Ora in tutto questo l'elemento produttivo è la barilla. Ipotizziamo che la barilla lavori bene e faccia "tornare" l'investimento di 100 euro guadagnando 105 euro dalla sua attività lavorativa. A fine anno la Barilla si intasca un euro di guadagno e restituisce 104 euro alla banca san paolo la quale restituisce 101 euro alla bce. Intesa San Paolo giustamente ha guadagnato 3 euro per aver rischiato a prestarli e la bce ha guadagnato 1 euro.

                Ora i miei dubbi sono:

                1)la bce, di quei 100 euro "ritornati" cosa se ne fa? (questo è il dubbio minore, ne faccia quel che crede)

                2)come già detto prima: san paolo a fine anno restituisce 101 euro alla bce, la base monetaria non ritorna ad essere 999 euro? Non si è cosi creata deflazione invece che inflazione?

                3)rispetto al punto 2, ho volutamente non considerato la riserva frazionaria che possono utilizzare le banche, è l'unico elemento che farebbe in modo che veramente aumenti la massa monetaria rispetto al mio semplicistico esempio?

                4)Perchè la bce chiede un interesse se il suo obbiettivo è solo immettere soldi nel circuito? Non potrebbe prestarli alle banche allo zero % in modo che le banche li riprestino all'1% ? Non sarebbe "regalare soldi" ma solo regalare l'interesse.


                Ora, proprosta radicale parlo proprio di "regalare soldi" (visto che le banche commerciali non vogliono prestare): ma se l'obbiettivo della bce e inflazionare l'euro del 2% non basterebbe stampare un 2% di banconote (fisiche e/o virtuali come semplici numeri su conti correnti dovrebbe essere uguale) rispetto al totale degli euro già esistenti e "assegnarle" a qualcuno nel sistema? Per assegnarle intendo proprio regalarle a qualcuno scelto a random, tipo un cittadino europeo random su 10 becca un tot di euro gratis. Non inflazionerebbe esattamente del 2% ?
                Ovviamente questa proposta radicale va vista come una cosa super eccezionale contro la deflazione, non una cosa "consueta".


                EDIT: ovviamente in tutto questo voglio ribadire che la ricchezza non è data dai soldi in circolo ma da cosa "si produce nella realtà" quindi so bene che la politica monetaria da sola non risove i problemi. questo mio post va inteso solo come un ragionamento sulle "modalità con cui i soldi" vanno "immessi nel sistema" ovvero assegnati a qualcuno dopo la loro creazione

                edit2: lapsus avevo scritto leva finanziaria per indicare il meccanismo di riserva frazionaria obbligatoria editato per chi leggerà
                Last edited by SonGohan; 02-10-2014, 16:06:40.

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                • Nemesis84
                  Ice and Cold
                  • Jun 2013
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                  1- La BCE può decidere come usarli se per il suo funzionamento interno (come organo ha dei costi) oppure per l'attività delegata.
                  2- considera che la base monetaria è diversa dall'offerta di moneta e sono correlate da un "moltiplicatore monetario" che è il rapporto tra offerta di moneta/Base monetaria che è sempre maggiore 1 quindi in realtà la banca può èrestare molto di più alla Barilla di turno, quindi nel sistema c'è maggiore offerta di moneta durante l'anno, (cosndiera che è semplicistica come spiegazione, ma almeno evitiamo di perderci in tecnicismi)
                  3- Se con leva finaziaria intendi le riserve obbligatorie, sì.
                  4- Per due motivi: la BCE ha dei costi, secondo ha anche dei rischi nel prestare.

                  Sulla proposta "radicale" considera che grazie a quello che tu chiami effetto leva la BCE immette meno liquidità rispetto alla tua idea per avere lo stesso effetto, poi i soldi non li ragala ma li presta alle banche.
                  "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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                  • SonGohan
                    Bodyweb Senior
                    • Mar 2007
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                    Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggio
                    1- La BCE può decidere come usarli se per il suo funzionamento interno (come organo ha dei costi) oppure per l'attività delegata.
                    2- considera che la base monetaria è diversa dall'offerta di moneta e sono correlate da un "moltiplicatore monetario" che è il rapporto tra offerta di moneta/Base monetaria che è sempre maggiore 1 quindi in realtà la banca può èrestare molto di più alla Barilla di turno, quindi nel sistema c'è maggiore offerta di moneta durante l'anno, (cosndiera che è semplicistica come spiegazione, ma almeno evitiamo di perderci in tecnicismi) --> OK mi è chiara la tua risposta
                    3- Se con leva finaziaria intendi le riserve obbligatorie, sì. --> Si ho sbagliato a scrivere intendevo proprio quello.
                    4- Per due motivi: la BCE ha dei costi, secondo ha anche dei rischi nel prestare. --> su questo punto non riesco a capire, la bce può fallire? lo stato (o meglio l'unione lo permetterebbe?) le cose sono due: o può fallire veramente e allora si che ha dei rischi oppure non può fallire e quindi non ha rischi, ma poi non riesco proprio a capire quale sia il rischio di non vedersi restituita una somma di una valuta stampata da se stessi.

                    Sulla proposta "radicale" considera che grazie a quello che tu chiami effetto leva la BCE immette meno liquidità rispetto alla tua idea per avere lo stesso effetto.
                    Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggio
                    poi i soldi non li ragala ma li presta alle banche.
                    Qui non capisco la tua risposta "lo so pure io che non li regala ma li presta" è una cosa che è stata decisa cosi, mi hai detto è cosi perchè è cosi.

                    Oltre al prestarli e il regalarli random ci si può inventare infinite modalità di assegnazione di questi "token" che sono i soldi alle entità del sistema (persone e aziende ecc.) che devono utilizzarli come unità di pagamento. Io sto filosofeggiando su questo un punto di vista concettuale: ho un sistema (quello economico) che ha bisogno di un'unità di misura del valore basata su dei "token di valore" (i soldi). Come si inizializza il sistema dando a qualcuno i token iniziali per far girare il sistema? Dal mio punto di vista quelo di prestarli alle banche che a loro volta li riprestano mi sembra solo "uno dei chissà quanti possibili metodi per immettere questi token nel sistema". Non so se mi sono spiegato.

                    E altra domanda provocatoria: perchè non c'è concorrenza nel settore valutario se la bce può fallire ? Non voglio dire che qualcun'altro possa stampare euro a piacere (sarebbe un falsario) ma che possa inventarsi una sua valuta. Un'altra banca centrale europea che stampa sesterzi e che fa concorrenza alla bce, chiamiamola bcs. La bce avrebbe il monopolio sull'euro e nessun'altro può legalmente stamparli, la bcs avrebbe il monopolio sui sesterzi (chiamiamolo anche copyright) e nessun altro potrà starmparli.
                    Last edited by SonGohan; 02-10-2014, 13:01:17.

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                    • Nemesis84
                      Ice and Cold
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                      • Send PM

                      Pardon la risposta era implicita ma non chiara: se la BCE stampasse il x% in più di moneta attualmente offerta e la distribuisse random otterrebbe lo stesso effetto ma stampando più soldi, questa soluzione però creerebbe un problema di aumento dell'offerta di moneta pari all'allargamento della base monetaria e quindi si arriverebbe un effetto amplificatore nel senso che immediatamente ci sarebbe x% di liquidità in più, ma questo x% una volta che arriva alle banche allarga la base monetaria permettendo alle banche di usralo come riserva per prestare altri soldi. Diciamo che questo sistema di amplificazione è difficile da determinare sia quantitativamente che in termini di tempistiche.

                      Per quanto riguarda la BCE e la scelta di prestarli all'1% anzichè allo 0% posso dirti che è una scelta fatta, tecnicamente potrebbe prestarli allo 0%, ma vorrebbe dire regalarne una parte.
                      "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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                      • SonGohan
                        Bodyweb Senior
                        • Mar 2007
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                        Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggio
                        Pardon la risposta era implicita ma non chiara: se la BCE stampasse il x% in più di moneta attualmente offerta e la distribuisse random otterrebbe lo stesso effetto ma stampando più soldi, questa soluzione però creerebbe un problema di aumento dell'offerta di moneta pari all'allargamento della base monetaria e quindi si arriverebbe un effetto amplificatore nel senso che immediatamente ci sarebbe x% di liquidità in più, ma questo x% una volta che arriva alle banche allarga la base monetaria permettendo alle banche di usralo come riserva per prestare altri soldi. Diciamo che questo sistema di amplificazione è difficile da determinare sia quantitativamente che in termini di tempistiche.

                        Per quanto riguarda la BCE e la scelta di prestarli all'1% anzichè allo 0% posso dirti che è una scelta fatta, tecnicamente potrebbe prestarli allo 0%, ma vorrebbe dire regalarne una parte.
                        Ok perfetto ora mi è chiaro. In pratica regalarli random creerebbe inflazione ma sarebbe difficile capire "quanti stamparne" per ottenere la precisa inflazione desiderata.

                        E' invece curioso che non abbiano mai immaginato o proposto altri metodi di "assegnazione".

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                        • Nemesis84
                          Ice and Cold
                          • Jun 2013
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                          Non sono un esperto di economia monetaria, ma credo che ne abbiano pensati diversi, ma il problema nel trovare il metodo è tener presente che deve essere: controllabile (il più possibile), accettabile (nel senso di difendibile), meno dispendioso possibile.
                          "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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                          • greenday2
                            Bodyweb Senior
                            • Aug 2005
                            • 5921
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                            • Send PM

                            Originariamente Scritto da SonGohan Visualizza Messaggio
                            Ok perfetto ora mi è chiaro. In pratica regalarli random creerebbe inflazione ma sarebbe difficile capire "quanti stamparne" per ottenere la precisa inflazione desiderata.

                            E' invece curioso che non abbiano mai immaginato o proposto altri metodi di "assegnazione".
                            l'hanno fatto, ma si entra in un labirinto legale dei "vincoli del mandato della BCE" che e' una valle di lacrime oltre che spesso oggetto di dibattito.

                            Pensa solo all operazione LTRO, cosi come le operazioni di collateralizzazione, sono criticate (dai tedeschi) in quanto interpretabili come fuori dal mandato della BCE (che non e, visto che il mandato della stabilita' dei prezzi e' presente nello statuto).
                            E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                            • mito56
                              Bodyweb Senior
                              • Dec 2008
                              • 1315
                              • 71
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                              • Colonia estiva di tedeschi e olandesi
                              • Send PM

                              Gli spiragli della crescita verranno distrutti sul nascere dalla bolla dello shale oil ?
                              sigpic
                              Originariamente Scritto da RyanX
                              come si toglie sto sotto nick de merda..?
                              Originariamente Scritto da mito56
                              Devo diffidare del ex-presidente ? SI
                              Originariamente Scritto da Françis1992
                              occhio tu che sei alto,un vecchio potrebbe abbassarsi i pantaloni e mostrare chi è il vero uomo (cit.)





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                              • NaturalHardCore
                                Utente sopra la media
                                • Jul 2008
                                • 4949
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                                • Pianella (PE) Conan Gym user
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                                Mito scusa ma quali sarebbero gli spiragli di crescita? Leggete il neretto in basso.

                                Al centro del rapporto annuale su occupazione e sviluppi sociali la necessità di affrontare i rischi della povertà lavorativa
                                Il sensibile aumento della povertà tra la popolazione in età lavorativa è una delle conseguenze sociali più tangibili della crisi economica. Per un'inversione di tendenza potrebbe non essere sufficiente una riduzione graduale dei livelli di disoccupazione, se si dovesse confermare la polarizzazione delle retribuzioni, dovuta in particolare all'aumento del lavoro a tempo parziale. È questa una delle principali conclusioni del rapporto 2013 su occupazione e sviluppi sociali in Europa, che esamina anche l'impatto positivo che le prestazioni sociali hanno sulla probabilità di ritorno al lavoro, le conseguenze dei persistenti squilibri di genere e la dimensione sociale dell'Unione economica e monetaria.Il rapporto dimostra come l'accettazione di un posto di lavoro possa aiutare a uscire dalla povertà, anche se ciò è vero solo nella metà dei casi: molto dipende dal tipo di lavoro trovato e anche dalla composizione del nucleo familiare e dalla situazione del partner sul mercato del lavoro."Per una ripresa duratura, che non si limiti soltanto a ridurre la disoccupazione, ma faccia anche diminuire la povertà, dobbiamo preoccuparci non solo della creazione di posti di lavoro, ma anche della loro qualità", ha dichiarato László Andor, Commissario per l'Occupazione, gli affari sociali e l'integrazione.Impatto positivo delle prestazioni sociali e delle indennità di disoccupazione
                                L'analisi condotta nel rapporto dimostra anche che, contrariamente a quanto comunemente ritenuto, i beneficiari di prestazioni di disoccupazione hanno maggiori probabilità di trovare lavoro rispetto a coloro che non ne percepiscono (a parità delle altre condizioni). Ciò vale in particolare nel caso in cui i sistemi di prestazioni siano ben congegnati (prevedano, ad esempio, prestazioni decrescenti nel tempo) e siano integrati da opportune condizioni, come l'obbligo di cercare un lavoro. Questi sistemi tendono a favorire un miglior matching delle competenze e quindi l'occupazione di posti di lavoro di maggiore qualità, aspetto questo che contribuisce a sua volta all'uscita dalla povertà.Il rapporto sottolinea inoltre che in alcuni paesi (ad esempio, Polonia, Bulgaria) una percentuale significativa dei disoccupati non dispone delle comuni reti di sicurezza (prestazioni di disoccupazione, assistenza sociale) e tendenzialmente fa affidamento sulla solidarietà familiare o su un'occupazione informale. I disoccupati che non percepiscono prestazioni di disoccupazione hanno minori probabilità di trovare un lavoro in quanto è meno probabile che beneficino di misure di attivazione e non hanno l'obbligo di cercare un lavoro per beneficiare delle prestazioni.Persistono le differenze di genere
                                Anche se la crisi ha determinato una riduzione di alcune differenze di genere di cui sono state tradizionalmente vittime le donne (riduzione dovuta principalmente al fatto che sono i settori con occupazione a prevalenza maschile a essere stati colpiti maggiormente dalla crisi), persistono differenze di genere per quanto riguarda la partecipazione al mercato del lavoro, le retribuzioni e il rischio di povertà. Inoltre le donne tendono ancora a lavorare complessivamente meno ore degli uomini e questo, per quanto possa rispecchiare preferenze individuali, determina comunque minori possibilità di carriera, retribuzioni più basse e in prospettiva pensioni più modeste, e anche un sottoutilizzo del capitale umano e di conseguenza una crescita economica e una prosperità minori. Le differenze di genere possono quindi dar luogo a costi economici e sociali e andrebbero contrastate efficacemente ogniqualvolta derivino da barriere o vincoli istituzionali o sociali.Quanto alla differenza di genere in termini di ore lavorate, tra gli Stati membri si possono chiaramente individuare alcuni modelli: in alcuni casi una percentuale elevata di donne lavora, ma con orari di lavoro relativamente più brevi (ad esempio, nei Paesi Bassi, in Germania, in Austria e nel Regno Unito), mentre in altri la partecipazione femminile è più bassa, ma le donne, una volta occupate, tendono a lavorare con un orario di lavoro relativamente più lungo (in molti paesi dell'Europa centrale e orientale, in Spagna e in Irlanda). Solo alcuni Stati membri (soprattutto i paesi nordici e i paesi baltici) riescono a coniugare tassi di occupazione femminile elevati e una differenza di genere modesta in termini di ore lavorate. A quanto pare, un efficace mix di politiche comprende: la parità di orario di lavoro tra uomini e donne, lavoro flessibile ampiamente disponibile, incentivi alla divisione del lavoro non retribuito all'interno della coppia e servizi all'infanzia favorevoli all'occupazione e accessibili, anche in termini di costi, con orari prolungati di asili e asili nido.Dimensione sociale dell'UEM
                                I divari macroeconomici, sociali e occupazionali tuttora crescenti minacciano gli obiettivi fondamentali dell'Unione sanciti dai trattati, ossia vantaggi generalizzati attraverso la promozione della convergenza economica e miglioramento della vita dei cittadini negli Stati membri. Il rapporto 2013 dimostra come le basi dei divari attuali siano state poste nel corso dei primi anni di introduzione dell'euro, giacché in alcuni Stati membri una crescita squilibrata, fondata sull'aumento del debito alimentato da bassi tassi di interesse e su massicci afflussi di capitale, è stata spesso associata a un andamento deludente della produttività e della competitività.Venuta meno la possibilità di svalutare la moneta, i paesi della zona euro che tentano di recuperare competitività sul versante dei costi devono ricorrere alla "svalutazione interna" (contenimento di prezzi e salari). Questa politica presenta però limiti e risvolti negativi, non da ultimo in termini di un aumento della disoccupazione e del disagio sociale e la sua efficacia dipende da molti fattori come il grado di apertura dell'economia, la vivacità della domanda esterna e l'esistenza di politiche e di investimenti che promuovano la competitività non di prezzo.Nell'ottobre del 2013 la Commissione ha proposto un rafforzamento della sorveglianza degli sviluppi sociali e occupazionali con la comunicazione "Potenziare la dimensione sociale dell'unione economica e monetaria" (cfr.IP/13/893). A lungo termine e a seguito delle modifiche introdotte dal trattato, è ipotizzabile una capacità di bilancio dell'UEM: la sua funzione di assorbimento degli shock potrebbe integrare gli attuali strumenti di coordinamento delle politiche.

                                Leggete il neretto, ormai lo ammettono candidamente anche a Bruxelles ma inspiegabilmente si continua su questa strada. L'Euro è un malato in come vegetativo tenuto in vita dalle macchine, altro che #italiacheriparte #lavoltabuona.
                                Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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