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approposito. Vi ricordate quando qualche mese fa parlavamo di guerre valutarie?
Il giappone si sta preparando ad una Pearl Harbour in grande stile. Credo fondamentalmente con lo stesso identico risultato.
Il giappone, e per certi versi pure UK, sta giocando ad un gioco pericolossimo, che per 15 anni non ha portato poi a grandi risultati. La possibile bolla giapponese, potrebbe essere un case study estremamente interessante, visto che ora come ora non si sa esattamente come uscire dal problema deflattivo ormai endemico ed un debito francamente esagerato.
Pure ammettendo che il giapponese sacrificherà anche parte del suo tenore di vita per le richieste de Lo Imperatore Magnanimo che con opulenza ma allo stesso tempo leggiadria chiederà ai suoi devoti sudditi di comprare debito nazionale come se non ci fosse un domani, si arriverà ad un certo punto in cui PER FORZA il giappone dovrà aprire le porte del credito agli investitori esteri. E la Cina non aspetta altro.
Ah, almeno che nel sottosuolo di Okkaido non abbiano preparato dei samurai bionici per invadere di nuovo la Manciuria
ti riferisci alla decisione della Banca Centrale del Giappone di sparare moneta nel sistema per svalutare lo Yen ?
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
eh gia. Negli ultimi 5 anni il mondo è stato inondato di liquidità letteralmente.
Però appunto quella giapponese è solo una mossa difensiva per evitare che lo Yen si apprezzi troppo rispetto alle altre valute ( penalizzando le loro esportazioni)...
Domanda.....la nuova moneta è stata introdotta sul mercato in forma di bond?
I tassi di interesse non sono saliti?
I giapponesi comprano sempre a 10 anni e all 1,5% perchè l''ha detto il Governo ?
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Però appunto quella giapponese è solo una mossa difensiva per evitare che lo Yen si apprezzi troppo rispetto alle altre valute ( penalizzando le loro esportazioni)...
Domanda.....la nuova moneta è stata introdotta sul mercato in forma di bond?
I tassi di interesse non sono saliti?
I giapponesi comprano sempre a 10 anni e all 1,5% perchè l''ha detto il Governo ?
Gia, proprio per quello che è una guerra di value. INsomma, l'EUR che nonostnate la crisi dell'eurozona, nonostante i due LTRO, ESM,scudo antispread e quant altro..si trova ancora ad 1.33 e rotti starà a guardare?
Poi abbiamo gli US che hanno sbattuto sul piatto un altro bel pacco di miliardi circa 2 mesi fa, la BoE che stampa moneta da 5 anni senza troppi patemi, la China che tiene deliberatamente bassa il CNY e la Svizzera che ha continuato a comprare una marea di Euro pure quanto la Grecia era piu di la che di qua in modo da mantenere il PEG.
Insomma, il mercato FX si farà molto interessante nei prossimi anni, e qualcuno potrebbe davvero rimanere con il cerino in mano, ed io continuo a puntare il dito sul Jap.
I tassi d interesse non sono saliti, e non so nemmeno se saliranno in un futuro prossimo ed i giappi comprano a tassi negativi perchè hanno un senso della nazione mostruoso. Il problema è che con questo ritmo di deficit, nemmeno i cari giapponesi riusciranno a comprare sempre nuovo debito.
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
Gia, proprio per quello che è una guerra di value. INsomma, l'EUR che nonostnate la crisi dell'eurozona, nonostante i due LTRO, ESM,scudo antispread e quant altro..si trova ancora ad 1.33 e rotti starà a guardare?
Poi abbiamo gli US che hanno sbattuto sul piatto un altro bel pacco di miliardi circa 2 mesi fa, la BoE che stampa moneta da 5 anni senza troppi patemi, la China che tiene deliberatamente bassa il CNY e la Svizzera che ha continuato a comprare una marea di Euro pure quanto la Grecia era piu di la che di qua in modo da mantenere il PEG.
Insomma, il mercato FX si farà molto interessante nei prossimi anni, e qualcuno potrebbe davvero rimanere con il cerino in mano, ed io continuo a puntare il dito sul Jap.
I tassi d interesse non sono saliti, e non so nemmeno se saliranno in un futuro prossimo ed i giappi comprano a tassi negativi perchè hanno un senso della nazione mostruoso. Il problema è che con questo ritmo di deficit, nemmeno i cari giapponesi riusciranno a comprare sempre nuovo debito.
è possibile fare una "decent guess" su quali settori dei vari rispettivi paesi sono a maggior rischio di bolle speculative?
La storia in questo senso potrebbe "insegnare" qualcosa ? I paesi che hanno vissuto bolle speculative in determinati settori potrebbero vedere bolle speculative esplodere in settori diversi ?
Ed ancora....tu saresti pronto a scommettere in un quantitative easing ( passami l'espressione atecnica) della BCE ?
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Gia, proprio per quello che è una guerra di value. INsomma, l'EUR che nonostnate la crisi dell'eurozona, nonostante i due LTRO, ESM,scudo antispread e quant altro..si trova ancora ad 1.33 e rotti starà a guardare?
Poi abbiamo gli US che hanno sbattuto sul piatto un altro bel pacco di miliardi circa 2 mesi fa, la BoE che stampa moneta da 5 anni senza troppi patemi, la China che tiene deliberatamente bassa il CNY e la Svizzera che ha continuato a comprare una marea di Euro pure quanto la Grecia era piu di la che di qua in modo da mantenere il PEG.
Insomma, il mercato FX si farà molto interessante nei prossimi anni, e qualcuno potrebbe davvero rimanere con il cerino in mano, ed io continuo a puntare il dito sul Jap.
I tassi d interesse non sono saliti, e non so nemmeno se saliranno in un futuro prossimo ed i giappi comprano a tassi negativi perchè hanno un senso della nazione mostruoso. Il problema è che con questo ritmo di deficit, nemmeno i cari giapponesi riusciranno a comprare sempre nuovo debito.
Beh la grande eccezione in questo scenario sembra l'Europa più che il giappone. Se tutti stampano e noi restiamo a guardare non è più probabile che saremo noi a finire non si sa come?
Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
è possibile fare una "decent guess" su quali settori dei vari rispettivi paesi sono a maggior rischio di bolle speculative?
La storia in questo senso potrebbe "insegnare" qualcosa ? I paesi che hanno vissuto bolle speculative in determinati settori potrebbero vedere bolle speculative esplodere in settori diversi ?
Ed ancora....tu saresti pronto a scommettere in un quantitative easing ( passami l'espressione atecnica) della BCE ?
L'europa il QE lo sta gia facendo.
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
Gia, proprio per quello che è una guerra di value. INsomma, l'EUR che nonostnate la crisi dell'eurozona, nonostante i due LTRO, ESM,scudo antispread e quant altro..si trova ancora ad 1.33 e rotti starà a guardare?
Poi abbiamo gli US che hanno sbattuto sul piatto un altro bel pacco di miliardi circa 2 mesi fa, la BoE che stampa moneta da 5 anni senza troppi patemi, la China che tiene deliberatamente bassa il CNY e la Svizzera che ha continuato a comprare una marea di Euro pure quanto la Grecia era piu di la che di qua in modo da mantenere il PEG.
Insomma, il mercato FX si farà molto interessante nei prossimi anni, e qualcuno potrebbe davvero rimanere con il cerino in mano, ed io continuo a puntare il dito sul Jap.
I tassi d interesse non sono saliti, e non so nemmeno se saliranno in un futuro prossimo ed i giappi comprano a tassi negativi perchè hanno un senso della nazione mostruoso. Il problema è che con questo ritmo di deficit, nemmeno i cari giapponesi riusciranno a comprare sempre nuovo debito.
Cosa pensi che dovrebbe fare il Giappone invece? Chiedo perchè non ho capito esattamente il problema che hanno.
Nessuno sa cosa dovrebbe fare il Giappone, tutti aspettano di vedere cosa faranno e che effetti avrà, nella speranza di trovare un modello esportabile anche altrove.
Il problema che hanno è una cronica recessione economica, da più di 20 anni, le hanno passate tutte: scoppio bolla immobiliare, crisi del credito, spirale deflazionista, crollo delle esportazioni, crisi del debito.
I giapponesi funzionano come il Collettivo Borg, sperare di trovare ricette utili da applicare qui, dove a dominare è l'individualismo, secondo me è inutile.
I giapponesi funzionano come il Collettivo Borg, sperare di trovare ricette utili da applicare qui, dove a dominare è l'individualismo, secondo me è inutile.
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Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
cosa diavolo si può fare per evitare di importare prodotti finiti di bassa qualità e prezzo dalla Cina ?
Il Brasile nel 2010 ha presentato con insistenza al WTO continui casi di antidumping, la sua industria manifatturiera in quel periodo infatti stava avendo molti problemi nel risultare competitiva nei confronti di quella cinese.
Nel 2011 è stato trovato un accordo, infatti la Cina ha preso l'impegno di importare più prodotti Brasiliani...
Purtroppo noi a differenza del Brasile non possiamo giocarci la carta di essere fondamentali alla Cina per la questione "derrate alimentari", quindi capisco che non rispondo per niente alla domanda, però volevo soltanto segnalare che a quanto pare qualcuno è riuscito ad uscire dal tunnel
Originariamente Scritto da TheSandman
Ridete ridete...tanto io col Chievo a Championship Manager ho vinto la Champions
16 January 2013 PRINCETON – Mentre tutti gli occhi erano puntati sulla periferia dell’eurozona, i paesi centrali hanno subito un tracollo? La Bundesbank ha ridotto le sue previsioni per la crescita del PIL tedesco nel 2013 allo 0,4%, mentre la Banca Centrale dei Paesi Bassi prevede per quest’anno una contrazione del PIL olandese pari allo 0,5% e un’ulteriore contrazione nel 2014. Sembra quindi che la crisi dell’eurozona stia entrando nel terzo stadio. Durante il primo stadio, iniziato nella primavera del 2008, il fulcro della crisi nordatlantica si è spostato dagli Stati Uniti all’eurozona, mettendo sotto pressione le banche dell’eurozona e aumentando le tensioni interbancarie. Nella seconda fase, iniziata nell’estate del 2009, la crisi si è poi diffusa ai debiti sovrani facendo aumentare la preoccupazione degli investitori per l’eventuale pressione sulle finanze pubbliche determinata dalla necessità di sostenere le banche. D’altra parte, la debolezza dei debiti sovrani ha comportato grandi rischi, in apparenza, per le banche, rendendole infine inseparabili dai loro governi. Nel corso della crisi, si è presunto (almeno finora) che i paesi centrali dell’eurozona sarebbero rimasti solidi e che avrebbero continuato a finanziare i governi periferici e le banche in difficoltà. Una presunzione del tutto plausibile in apparenza. L’Europa “a due velocità” era infatti diventata la nuova norma. In particolar modo, la Germania si posizionava al di sopra delle parti. Dopo una prestazione economica decisamente forte nel 2010, all’inizio del 2011 il PIL tedesco era infatti al di sopra dei livelli della crisi, un risultato di certo migliore rispetto a quello degli USA. E proprio vista la sorprendente prestazione nel settore dell’occupazione tedesco, sembrava prospettarsi un nuovo Wirtschaftswunder. Ma poi si è verificato un sottile cambiamento. Gli Stati Uniti, nonostante un ritorno decisamente lento alla normalità, hanno superato la Germania, e, in assenza di uno scoglio fiscale di lunga durata e della confusione sul tetto del debito, potrebbero portare avanti una ripresa sostenibile. A seguito della forte contrazione dell’economia tedesca nell’ultimo trimestre del 2012, oggi la questione principale per il paese è se riuscirà ad evitare una recessione tecnica (ovvero una contrazione economica protratta per due trimestri consecutivi). L’Europa non ha un suo motore di crescita. All’inizio, infatti, l’effetto rebound in Germania è stato forte in quanto il commercio mondiale è cresciuto rapidamente a seguito di una caduta repentina. L’appetito vorace della Cina per le auto e le apparecchiature tedesche ha fornito la spinta necessaria alla Germania, mentre i suoi tradizionali partner commerciali in Europa rimanevano in difficoltà. Ciò nonostante, da allora la crescita della domanda cinese è rallentata mentre le condizioni dei partner commerciali europei della Germania sono peggiorate. Le politiche di austerità fiscale nei paesi periferici hanno comportato infatti un taglio delle importazioni, pertanto anche gli stati che esportano verso i paesi periferici si trovano a loro volta a dover ridurre le loro importazioni, e così via. Questo moltiplicatore commerciale sta comportando un trascinamento verso il basso reciproco delle economie europee, mentre il resto del mondo ne sta subendo le conseguenze. Le prospettive al ribasso per l’economia olandese sono altrettanto allarmanti. I Paesi Bassi si trovano al secondo posto, subito dopo la Germania, in termini di volume di credito elargito ai paesi periferici dell’eurozona tramite il sistema “Target 2”, ed è inoltre il più grande creditore in termini pro capite. Gli economisti continuano a prospettarci un ripristino della crescita a partire dalla seconda metà del 2013. Ma i precedenti della pianificazione di questa ripresa sono stati finora scoraggianti. Nel suo libroThe Signal and the Noise, Nate Silver, statistico americano, sostiene che le previsioni degli economisti rispetto a contesti che non hanno mai affrontato in precedenza sono meno credibili. Ed è questo il caso. Nell’aprile del 2010, il rapporto World Economic Outlook stilato dal Fondo Monetario Internazionale aveva prospettato una crescita annuale del PIL della Germania e dei Paesi Bassi pari all’1,8% nel 2013. Ad ottobre dell’anno scorso, il Fondo ha abbassato le sue previsioni per la crescita della Germania nel 2013 allo 0,9% e allo 0,4% per i Paesi Bassi. E, solo due mesi dopo, le banche centrali di entrambi i paesi hanno indicato che persino queste aspettative ridotte sono troppo ottimistiche. Chi può dire quindi se la seconda metà del 2013 porterà più speranza e positività? Il procedimento di gestione della crisi europea è stato fondato sul principio di Rossella O’Hara “domani è un altro giorno”. Pur sapendo che posponendo le decisioni difficili si finisce solo per aggravare il problema, si pensa comunque, probabilmente, che ci sarà sempre una linea ferma di difesa. Ma ciò potrebbe tuttavia cambiare. La terza fase della crisi dell’eurozona arriverà quando la forza dell’economia dei paesi chiave dell’eurozona verrà messa in dubbio. I dubbi sulle economie forti dell’eurozona indeboliscono infatti la credibilità della rete di sicurezza che ha finora sostenuto i paesi periferici europei. La soluzione della crisi dell’eurozona tramite la Germania è sempre stata incerta da un punto di vista politico, ma potrebbe presto diventare anche economicamente insostenibile.
Nessuno sa cosa dovrebbe fare il Giappone, tutti aspettano di vedere cosa faranno e che effetti avrà, nella speranza di trovare un modello esportabile anche altrove.
Il problema che hanno è una cronica recessione economica, da più di 20 anni, le hanno passate tutte: scoppio bolla immobiliare, crisi del credito, spirale deflazionista, crollo delle esportazioni, crisi del debito.
I giapponesi funzionano come il Collettivo Borg, sperare di trovare ricette utili da applicare qui, dove a dominare è l'individualismo, secondo me è inutile.
Japan’s new government, seeking to boost economic growth, could be about to shoot itself in the foot by destroying its one great advantage: the low rate of interest on government debt and private borrowing. If that happens, Japanese conditions will most likely be worse at the end of Prime Minister Shinzo Abe’s term than they are today.
come una volta mi disse Green, la Germania dalla crisi ci sta guadagnando la possibilità di finanziarsi a 10 anni praticamente a costo 0 (e non è poco), però è altrettanto vero che una crisi dell'intera Eurozona non può non significare un rallentamento della sua economia
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
questo accade perché noi (inteso come PIIGS, ma anche come resto dell'eurozona/UE) ci stiamo un po' riprendendo e quindi stiamo piano piano erodendo il vantaggio che nasceva dallo "sfruttamento" del processo di impoverimento dei Paesi in crisi. I dati relativi hanno sempre necessità di un confronto con gli assoluti. La germania attraeva investimenti, comprava a basso prezzo e restava competitiva fino a quando il resto del suo indotto estero era sull'orlo del burrone (soprattutto in termini di fiducia).
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