The Euro crisis

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  • greenday2
    Bodyweb Senior
    • Aug 2005
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    Originariamente Scritto da marcokrt 1984 Visualizza Messaggio
    [ISSN 1310-5132, Vol. 18, 2012, N° 1 (pp. 29-48)]. Chiuso OT.
    Non fraintendere ciò che ho scritto: l'Italia, al pari della Spagna (e un po' meno della Grecia) è in crisi nera. Ha un debito pauroso e neanche riesce ad azzerare il deficit (oltre a un'altra serie di primati). Mica incolpo gli speculatori, dico che chi dispone di maggiore liquidità/capitali pilota il trend a proprio vantaggio (ho scoperto l'acqua calda).

    Poi, a scanso di voluti equivoci: politica seria/intransigente verso mafia, riciclaggio e capitali dirottati all'estero (vabbè che chi doveva essere il garante della legalità ha creato 20 e passa holdings/scatole-vuote per parcheggiare somme di tutto rispetto nelle Cayman). La Tobin Tax o la applicano tutti (e allo stesso modo) o è scontato che i capitali passano per i paesi che la rifiutano, non capisco il punto. Se la GB dice no, allora si potrebbero anche imporre dazi, contingentamenti, embargo, barriere tariffarie varie and so on. Senza tornare all'autarchia, sostengo che c'è stata la volontà di parlare e lasciare tutto com'era. C'è chi dice "sì" sapendo che la risposta finale del gruppo sarà "no"... ma è una presa in giro.

    La storia dei tassi me la ricordavo male evidentemente... mi sa che furono abbassati prima a 0.75 e poi a 0.50, ventilando l'ipotesi di dimezzarli ulteriormente per dar fiducia ai mercati. Dovrei cercare, ma ora non mi va - quindi, accetto la correzione -. Credo fosse come ho scritto poc'anzi, se ho sbagliato ulteriormente me ne scuso (non ho una gran memoria).
    Ma...cioè mettendo pure per assurdo un embargo (??) all'Inghilterra...cosa otterresti? Sai quanto ci impiegano a spostarsi a New York o ancor meglio a Singapore? Il tempo di due o tre click.

    So che va di moda pensare a 1001 modi per "fottere" gli speculatori, ma quando butti la sabbia dentro un ingranaggio, spesso rompi la macchina.

    La BCE ha portato al suo minimo storico i tassi d'interesse un mese fa..che è 0.75%.
    E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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    • PrinceRiky
      Bodyweb Senior
      • Apr 2008
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      beh a singapore ci stanno già andando da un pezzo. e pure di corsa.

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      • greenday2
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        per l'appunto. Pensa se fanno pure un aborto tipo la Tobin Tax spuria
        E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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        • Sartorio
          Non utente di Bodyweb
          • Dec 2004
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          • Società Civile
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          Il giurista euroscettico Markus Kerber ci riprova a creare scompiglio. Per superare la crisi dell'euro, ritiene che il modo migliore sia introdurre una moneta parallela, il "Guldenmark", il marco-fiorino
          Kerber ha lanciato poi un duro attacco a Mario Draghi, accusato di voler fare dell'euro una nuova lira: "la creazione del marco-fiorino è concepita come un'ancora di stabilità. In questo modo ci sottraiamo al management della Bce, dominato largamente dalla Francia e da chi la pensa monetariamente allo stesso modo. Vogliamo rimanere inattivi a guardare come il signor Draghi trasforma l'euro in una lira?".
          Originariamente Scritto da gorgone
          il capitalismo vive delle proprie crisi.

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          • PrinceRiky
            Bodyweb Senior
            • Apr 2008
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            Certo che i tedeschi sono davvero un popolo che dovrebbe correre per i fatti loro. Odiano tutti e sono gli unici che stanno avendo vantaggi inimmaginabili dall'euro.

            Vorrei vedere che fine farebbero le esportazioni tedesche se uscissero dall'euro dei deboli

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            • greenday2
              Bodyweb Senior
              • Aug 2005
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              anche i crucchi hanno i loro borghezi e grilli
              E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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              • TheSandman
                Ex Presidente
                • Jun 2008
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                Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
                La questione energetica è relativa agli incentivi di cui godono i produttori cinesi piuttosto che alle materie prime.
                Gli stati uniti hanno deciso dei dazi fino al 250% per alcuni esportatori di pannelli, anche sulle torri eoliche stanno agendo in maniera simile, notizia di pochi giorni fa.

                L'agreement tra Usa e Cina attualmente viene denominato G2, la Cina è il terzo partner commerciale per l'export americano dopo Messico e Canada, si stima che sarà il primo tra 8 anni, oltre chiaramente ad essere il primo importatore negli states.
                Eoliche e Fv andranno aboliti.

                Prima o poi falliranno completamente come tecnologie se Dio vorrà.

                ---------- Post added 15-08-2012 at 00:16:48 ---------- Previous post was 14-08-2012 at 23:42:50 ----------

                Che ne dite di questo articolo?

                Le bufale sulla rivoluzione islandese nascono in Italia


                Pubblicato il 27 dicembre 2011
                184



                Sembra incredibile, ma anche nel 2011 con la piena disponibilità di potentissimi canali per chiunque voglia informarsi, c’è ancora gente che capisce poco o niente di quello che accade e immediatamente sale in cattedra per istruire chi sia messo anche peggio.
                Così da tempo circola una ricostruzione di fantasia che vuole che l’Islanda abbia rinnegato il suo debito, rifiutandosi di rimborsarlo. Circola diffusamente e fa danni come tutte le bufale che portano l’opinione pubblica a costruirsi false credenze e a vivere in realtà di fantasia, non meno di quanto accada, ad esempio, ai sedotti dalle sirene del berlusconismo.
                L’Islanda invece i suoi debiti li pagherà, a cominciare proprio da quello con Fondo Monetario Internazionale. I cittadini islandesi in realtà si sono opposti “solo” al rimborso dei debiti della banca (privata) Icesave nei confronti dei clienti esteri, principalmente olandesi e britannici. Il ragionamento sottostante a questo rifiuto è che quegli investitori sapevano di rischiare, visto che erano loro offerti interessi stellari, e che se proprio qualcuno li deve rimborsare tocca ai rispettivi governi. Che in effetti hanno rimborsato i propri cittadini e ora vorrebbero rivalersi sull’Islanda, che però non ha mai garantito il debito delle sue banche private e che quindi sarebbe (forse) tenuta solo moralmente a rifondere i due stati. Tutto qui il rifiuto di pagare il debito degli islandesi, che hanno onorato e onorano invece al 100% il debito sovrano.
                Tutto il resto del debito lo pagheranno eccome. Dire che “ Gli islandesi… evitarono di svendere il loro paese e di metterlo sotto tutela del Fmi“, oltre ad essere ridicolo è platealmente falso, com’è falso scrivere che “Venne allora indetto un referendum che bloccò la nazionalizzazione (delle banche)”, visto che le banche islandesi sono state nazionalizzate senza colpo ferire e che il referendum aveva come oggetto solo il rimborso del debito estero cumulato da Icesave. Eppure si si mettono le parole “islanda+debito+FMI” su un motore di ricerca escono migliaia di voci in italiano che riportano questa bufalaccia, che da noi è particolarmente diffusa, mentre con ”iceland+debt+IMF” escono articoli e studi aderenti alla realtà, che è quella per la quale proprio il prestito del Fondo Monetario Internazionale è stato uno dei pilastri dell’azione islandese in risposta al fallimento delle proprie banche.
                Quello che è successo in Islanda è poi molto più rilevante del (presunto) rifiuto di onorare i debiti, visto che in Islanda i moti popolari hanno determinato prima la cacciata del governo, poi pesanti processi per i banchieri più spericolati e infine una riscrittura della costituzione volta ad evitare che si ripeta lo stesso tipo di crack e che gli operatori finanziari possano tornare a operare senza limiti e senza responsabilità. Se succedesse lo stesso in Europa e nel mondo, molti agglomerati finanziari non potrebbero più operare come fanno ora e come continuerebbero a fare dopo un “semplice” default del debito sovrano. Decisamente più rivoluzionario di un default che lascia tutto come prima e che fa comunque pagare la crisi solo a chi non ne è responsabile.
                Tutte cose facilmente verificabili con qualche click, eppure non passa giorno senza che si leggano fantasie come quella per la quale l’Islanda ha deciso di non pagare il suo debito. Ci sarà certamente un buona percentuale di semplici cretini che alimenta la diffusione di queste sciocchezze, ma in tutta evidenza c’è una serie di personaggi che campa sull’ignoranza e la credulità del suo pubblico di riferimento, esattamente come da anni lo rinfaccia a Berlusconi.
                E non è un caso che chi mescola disinvoltamente la crisi islandese con le scie chimiche” (!!!) abbia letto quest’anno la partenza dei funzionari del Fondo Monetario Internazionale come una loro cacciata dal paese, nonostante la stessa fonte che cita spieghi chiaramente che il FMI ha “compiuto la sua missione” e che nell’occasione:
                Il Ministro dell’Economia e del Commercio Arni Pall Arnason ha parlato in maniera più personale, dicendo che molte persone erano preoccupate della cooperazione tra FMI e Islanda, che il loro welfare state – altro elemento di vanto e di efficienza – sarebbe stato tagliato duramente e che sarebbero state prese misure drastiche, basate sui diktat classici utilizzati dal Fondo Monetario nei suoi interventi in Estremo Oriente e in Sudamerica. Army crede che la ragione per la quale tutto questo non si è verificato in Islanda è perché i prestiti forniti dall’FMI al governo Islandese hanno permesso a quest’ultimo di prendere più tempo per fissare budget e obiettivi.
                Baggianate ripetute dall’estrema destra sempre in cerca di utili tarocchi, come da altri che s’atteggiano a sinistra. No, l’Islanda non è quella che ” Qualcuno invece ha il coraggio di dire no. Si tratta dell’Islanda, che da due giorni è fuori dal Fondo Monetario Internazionale“.
                L’Islanda ha accettato i prestiti del FMI, che le sono serviti eccome, e ha semplicemente trattato con il FMI condizioni molto differenti da quelle che lo stesso imponeva o provava a imporre ai paesi sudamericani e africani negli anni ’90. L’Islanda ha detto sì al FMI, che ora se ne va perché non serve più, perché le sue stesse analisi hanno dimostrato l’avvenuta stabilizzazione dell’economia islandese. E se ne va con i ringraziamenti degli islandesi, non certo inseguito da vichinghi furiosi armati di torce e forconi.
                Che poi personaggi del genere si spaccino per paladini del popolo e grandi disvelatori d’inganni è la logica conseguenza di tanto darsi maldestramente da fare, da sempre i populisti campano sugli ignoranti costruendo versioni semplificate e farlocche della realtà, che puntano opportunamente il dito là dove non duole ai poteri e nemmeno questo caso non fa eccezione. Meglio cianciare di debito e blandire il popolo con queste fantasie, che annoiarlo con analisi complesse o mettersi davvero in conflitto con certi poteri, can che abbaia non morde. Non per niente il mainstream si guarda bene dallo smentire con forza queste fantasie, che continuano a circolare copiosamente nonostante la loro natura fantastica sia facilmente verificabile.


                Tessera N° 6

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                • greenday2
                  Bodyweb Senior
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                  I'ISlanda ha seguito per filo e per segno i dettami del FMI..
                  E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                  • Sartorio
                    Non utente di Bodyweb
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                    • 7305
                    • 369
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                    Ni, le banche islandesi proponevano ad investitori olandesi e del regno unito il famoso Ice Save, una sorta di conto arancio, senza assicurare i conti, quando queste banche fallirono i risparmiatori inglesi ed olandesi furono rimborsati dai loro rispettivi stati, che portarono il conto all'Islanda, gli islandesi votarono il referendum per non pagare i debiti bancari, e tuttora non mi risulta che siano stati onorati. Col FMI c'era invece aperta tutta la procedura sul salvataggio dei conti pubblici, andata a buon fine.

                    Ma è comunque un modello che non si può prendere in considerazione, parliamo di un debito complessivo da 3-4 miliardi, il nostro sfiora i 2000
                    Originariamente Scritto da gorgone
                    il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                    • marcokrt 1984
                      MAD GENIUS
                      • Jul 2006
                      • 3411
                      • 395
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                      • Send PM

                      Se volete, su Scribd ho uppato un paio di brevi tesine che ho scritto nel 2008-2009... praticamente è come vedevo la crisi allora e le critiche che muovevo a WB e sopratutto FMI (in generale alle istuzioni volute a Bretton Woods). Se a qualcuno interessano sproloqui datati, basta cercare.

                      L'embargo l'ho enumerato in una lista per dire "barriere tariffarie e altro", non funzionerebbe di certo al giorno d'oggi. L'elenco è formato da misure non "pesate" una per una... era più che altro uno sfogo contro il primo ministro inglese e la politica GBR. Le considerazioni tecniche per ora le lascio a voi (al momento mi occupo talmente poco di ciò che accade da non avere alcunché da aggiungere); mi limito a sottolineare le mie perplessità/paure generiche.

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                      • PrinceRiky
                        Bodyweb Senior
                        • Apr 2008
                        • 40284
                        • 1,549
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                        • eNdy
                          Bodyweb Senior
                          • Apr 2009
                          • 1134
                          • 182
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                          mi vien voglia di correre a prendere una triennale in economia, solo per poter dare un'occhiata alle tesine di marcokrt. ma ho paura che non basti.

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                          • marcokrt 1984
                            MAD GENIUS
                            • Jul 2006
                            • 3411
                            • 395
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                            • Send PM

                            Sono le solite tesine... però trovo interessante rileggere a posteriori commenti su un fenomeno che ancora non si era estrinsecato completamente.
                            Fatico a capire il sarcasmo su questo punto, ma chissene...

                            ---------- Post added at 22:56:15 ---------- Previous post was at 22:48:53 ----------

                            Le mie ipotesi sulla speculazione di Ferragosto non si sono rivelate azzeccate. Non ho problemi a scriverlo... un sacco di economisti importanti hanno cambiato spesso opinione. Io, da niubbo, non ci rimetto molto ad ammetterlo
                            Resterò a guardare il debito pubblico assottigliarsi e le politiche comunitarie sostenersi a vicenda...

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                            • PrinceRiky
                              Bodyweb Senior
                              • Apr 2008
                              • 40284
                              • 1,549
                              • 895
                              • Send PM

                              massimo rispetto per il coraggio nell'esternare il fallimento.

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                              • gorgone
                                for a while
                                • May 2008
                                • 6246
                                • 832
                                • 835
                                • nel cuore di chi è nel mio cuore
                                • Send PM

                                il dogma dell'infallibilità buttato giù per il wc, che mestizia.

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