Originariamente Scritto da TheSandman
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The Euro crisis
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggioikuape? grande perdita. era quasi amore.
Prince te in cosa ti sei specializzato di preciso ?
Tessera N° 7
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Già che si parla di frignacciate tipo il signoraggio riporto una simpatica teoria che mi è arrivata all'orecchio.
La lira è stata convertita con l'euro a 1936,27. Molti pensano che Prodi o chi per lui avrebbe dovuto puntare a un cambio a 1000 o comunque 1500. In generale tutti sono convinti che più basso fosse stato il cambio e meglio sarebbe stato per noi italiani. Ecco che parte la teoria che dice che il cambio a 1000 lire era possibile invece Prodi abbia fatto l'inverso, puntando su un cambio più alto possibile. Perchè questo? Se con un cambio sfavorevole è vero che si dava un ultima mazzata al valore della lira è vero che a rimetterci sarebbe qualunque possessore di lire (quindi qualunque italiano) e, per diretta conseguenza, qualsiasi creditore per specularità allora finirebbero per guadagnarci invece i debitori. Chi era però il più grande debitore 10 anni fa? Ovviamente lo stato con il suo enorme debito pubblico.
Traete le vostre conseguenzeAlways the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Viviamo ormai per pagare gli interessi sul debito pubblico. E' una fornace in cui via via inceneriamo servizi sociali, nuove tasse, risparmi, case, diritti. Mentre alimentiamo questo roveto ardente ci impoveriamo. Più ci impoveriamo, più il debito aumenta e più aumentano gli interessi sul debito. Dopo sei mesi della cura Monti il debito pubblico è cresciuto e si avvicina ai 2.000 miliardi mentre l'occupazione è scesa e per questo, inevitabilmente, nel 2012 diminuirà bruscamente il gettito fiscale. Nel 2013 dovremo pagare oltre 100 miliardi di euro di interesse sul debito, circa un quarto dei 420 miliardi di tasse annuali. Ci stiamo avvitando come un aereo in picchiata per sostenere l'euro e pagare gli interessi accumulati dal Pdl e dal Pdmenoelle durante uno sciagurato ventennio.
A chi paghiamo gli interessi? Il debito pubblico è detenuto soltanto per il 14,3% da famiglie italiane. L'85,7% da banche, fondi e assicurazioni e altri investitori. Il 46,2% all'estero, in prevalenza banche francesi, tedesche, inglesi (*). Le banche sono i nuovi padroni, per nulla disponibili a rinunciare alla loro libbra di carne. A diminuire gli interessi, ad esempio, o a diluire nel tempo la restituzione del capitale. L'Italia non dispone di sovranità monetaria, non è possibile una svalutazione della lira e un riallineamento conseguente dei titoli alla nostra economia che vale molto meno rispetto al momento della loro emissione. Svalutare la lira equivaleva svalutare i titoli. Oggi non è più così. Abbiamo un cappio al collo che non possiamo toglierci e che stringerà sempre di più se non ristrutturiamo il valore dei titoli che valgono il 20/30% in meno del loro valore iniziale. Senza il prestito di mille miliardi della BCE alle banche al tasso dell'1% ,usati per comprare nuovi titoli al 5/6%, l'Italia sarebbe in pre default.
Rimandare il problema non serve. Diminuire gli interessi sul debito nel medio termine e la contemporanea emissione di nuovi titoli di Stato a basso/medio rendimento sono una "mission impossible". Il ricatto è sempre il solito, se non si prosegue su questa strada si esce dall'euro. Ma dall'euro siamo già usciti, l'euro non rispecchia più il valore della nostra economia, al massimo il 60%. Uscire dall'euro non deve essere un tabù. Gran Bretagna e Danimarca sono parte della UE e hanno mantenuto le loro monete. Si può fare, bisogna iniziare a discuterne. Non è mai troppo tardi per tornare indietro da una strada lastricata per l'inferno.
(*) fonte Bankitalia.
Onore al martire IkuapeLast edited by Totaldemawesome; 21-04-2012, 15:12:53.
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Ma che l'euro rispetta "al max il 60% della nostra economia" cosa vuol dire?
In realtà ultimamente il cosidetto problema del debito è sulla bocca di tutti, ma fra tutti i problemi dell'Eurozona è sicuramente il minore (per quanto sia li, presente come una spada di Damocle).
Andando perfino un po piu inside attraverso una serie di regressioni statistiche, si viene a scoprire come siano statisticamente significativi a livelli di confidenza minimi (1%) il cosidetto Unit Labour Cost ed il conto delle partite correnti, significativo al 5% il deficit/PIL, mentre il debito/PIL è scarsamente significativo addirittura al 10%.E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Comunque mi lancio in un fallimento italiano per il 2014-2015
Quando sarà chiaro il bluff del deficit/PIL e scoppierà la bolla delle "piccole-medie imprese"Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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molto vicino.
---------- Post added at 19:36:24 ---------- Previous post was at 19:28:07 ----------
Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggioperché avesse un senso, tu dovresti essere tra quelli
già detto qua più volte, detesto il fatto di dovermi più o meno informare circa la crisi, preferirei restare chiusa entro il 1492.
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Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza MessaggioIo sono per il Leviatano di Hobbes.
Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza MessaggioIo invece la penso diametralmente opposta.
Secondo me certe cose la gente non dovrebbe saperle...dovrebbe esserci una sorta di velo che gli copra gli occhi su alcune questioni.
un elettorato poco informato è facilmente preda della demagogia e delle promesse allettanti, tende a valutare in modo sbilanciato i benefici immediati rispetto a quelli futuri, ecc. ecc..
quanto più gli elettori sono informati e consapevoli di come funziona un sistema economico, meno si fanno prendere per i fondelli da politici inetti e incompetenti, apprendisti stregoni, e imbonitori da mercato del pesce.
e visto che lo stato si prende la metà e più del mio reddito, mi piacerebbe che i parlamentari fossero scelti da elettori consapevoli di chi e cosa stanno votando, mi piacerebbe che la stampa svolgesse il suo ruolo di watchdog della politica, e che gli elettori punissero i politici irresponsabili..
poi, boh, è ovvio che non si può pretendere che il cittadino medio abbia le conoscenze di un phd in economia, ma da qualche parte bisogna pure iniziare..Stay hard, stay hungry, stay alive, if you can. And meet me in a dream of this hard land.
- Il mio diario -
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioComunque mi lancio in un fallimento italiano per il 2014-2015
Quando sarà chiaro il bluff del deficit/PIL e scoppierà la bolla delle "piccole-medie imprese"
Intanto tra una mensola e un armadio....
Il “tagliando” che “l'auto Italia” ha deciso di fare, rimettendo a posto “in un periodo concentrato” le cose che non vanno nell'economia, determina “sofferenze sociali particolarmente acute in certe fasce della popolazione”. Usa una metafora automobilistica Mario Monti, parlando a sorpresa al Salone del Mobile, alla Fiera Milano.
Ci sono ancora difficoltà ma “L'Italia ritroverà presto la crescita”, assicura il presidente del Consiglio. “Il rigore favorirà la crescita, ma non nell'immediato”, poiché, “un Paese che per molti anni è stato divergente dalle regole di buona condotta economica e del consenso economico non può facilmente ritrovare la crescita”. A chi gli chiede se ci siano margini per trovare delle deroghealla politica di rigore, aiutando le famiglie con incentivi”, *Monti risponde secco: “no, non cisono margini per deroghe al rigore, perchè molti settori hanno molti buoni titoli per chiedere deroghe e il rigore è qualcosa che deve pervadere di se’ il modo di essere di un Paese. Questo non significa che il rigore sia contro la crescita”. Soprattutto niente crescita con soldi dello Stato “perché questo rimetterebbe in discussione i progressi fatti in questi mesi”.*
*“Il momento attuale - prosegue Monti - determina stress in tutti. Per questo il Governo “ha cercato di colpire di più chi non era stato colpito troppo e di alleviare chi era stato colpito di più” ed esclude una Imu bis sulla casa, voce che aveva già creato qualche tensione. Infine il premier elogia la decisione del Fmi di stanziare nuovi soldi per i Paesi in difficoltà, al fine di restituire fiducia ai mercati. “Una decisione - dice - *risultato di un grande impegno collettivo in particolare dei Paesi dell'Unione Europea”.
*I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.
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Originariamente Scritto da salsa Visualizza MessaggioCosa vuol dire?
Chimica, metallurgia, metalmeccanica, elettronica, informatica, automotivo.
Le principali voci dell'export italiano rischiano di diventare abbigliamento, calzature, ed agroalimentare.
Per carità, produciamo delle ottime mozzarelle, e delle camicie di qualità, ma non bastano per una strategia di sviluppo stabile, che possa impiegare continuativamente migliaia di unità qualificate.
Per anni ci siamo ripetuti che la risorsa italiana erano le piccole e medie aziende, quelle al di sotto dei 15 dipendenti, quando le cose vanno bene può avere anche un senso, ma nel periodo di crisi che viviamo le piccole aziende sono anche le più fragili, le prime a chiudere.
Esistono molti incentivi per liberi professionisti e piccoli imprenditori, appena superi i 30.000 euro di reddito annuo sei tartassato da tasse e balzelli che ti stritolano. Tutti pretendono che lo Stato ci metta una pezza, pagando milioni di cassaintegrati, ed erogando fondi a pioggia, esattamente quelle cose che una nazione indebitata fino al collo non può più permettersi di fare. Le più grandi multinazionali italiane sono statali o parastatali. Complice il sistema bancario che non concede facilmente prestiti per lo sviluppo e la crescita di queste piccole imprese private.Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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