If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Prova su bloomberg, comunque è un grafico noioso, dal 98 al 2008 è quasi lineare, sempre sotto i 50 punti, dal 2008 in poi aumenta costantemente fino al picco di novembre a 560 punti, prima delle dimissioni di Berlusconi.
Ragazzi vi chiedo un favore se possibile.
Sto cercando per informazione personale una sorta di grafico storico dello spread degli ultimi 10 anni.
Sul web incredibilmente non sono riuscito a trovarlo.
Potete postarmene uno qua se l'avete?
Bloomberg o TR. Con Bloomberg "free" puoi andare tranquillamente indietro fino a 5 anni, ossia alla crisi del 2008, ossia da quando lo spread assume rilevanza.
P.s.
Sarto, riky etc. Spariamo un numero per l'asta di domani e vediamo chi ci si avvicina di piu?
Io dico 580
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
Stanno cercando di isolare la Grecia e i paesi periferici, compresa l'Italia, per mettere al riparo le loro banche dal rischio default. La Grecia fallirà entro i prossimi 12 mesi ed è difficile pensare che questo non avrà effetti sull'Italia. Noi siamo l'Europa periferica
Il Bundestag ha approvato a larghissima maggioranza il pacchetto di aiuti da 130 miliardi per la Grecia. Accolto il monito della Merkel, che aveva parlato di "conseguenze incalcolabili" sull'economia europea e mondiale in caso di default del Paese. E' davvero la soluzione o è solo l'ennesimo palliativo per rallentare un decorso patologico ormai inarrestabile?
"L'aiuto tedesco è una strategia di temporeggiamento. Germania e Francia hanno bisogno di un periodo di tempo di circa 3 anni (adesso siamo al secondo anno) per riuscire a isolare completamente la crisi greca, di modo che un default incontrollato del Paese non abbia un effetto negativo sui sistemi bancari tedesco e francese. Se guardiamo alla composizione attuale del debito pubblico nelle mani delle banche francesi e tedesche, vediamo che c'è stata una drastica riduzione della quantità di debito proveniente dalla periferia, non solo dalla Grecia, ma anche da Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda. Germania e Francia, quindi, hanno bisogno di un altro anno per mettere sotto controllo la situazione, e quei 130 miliardi servono proprio a evitare un default incontrollato nei prossimi 12 mesi. Nel 2013, quando la Grecia chiederà altri 138 miliardi di dollari, (secondo i calcoli fatti sulla base di una contrazione del Pil al 5%, causata da questa nuova ondata di riforme di austerità imposte dall'Europa), molto probabilmente la Germania sarà in grado di rispondere: 'ci dispiace, ma voi non avete fatto quello che dovevate fare e quindi uscite dall'Euro'. A quel punto sarà possibile farlo, senza che ci sia un crollo del sistema bancario francese e tedesco. Dunque non sarà una 'morte' che porterà in crisi Germania e Francia, cioè il sistema bancario dei paesi forti e questo vale anche per i paesi del Nord. Chiaramente però, l'esposizione delle banche finlandesi, olandesi al debito della periferia è molto più bassa dell'esposizione delle banche tedesche o delle banche francesi."
Standard & Poor's ha detto che la Grecia è in parziale default. Che effetto avrà questo annuncio?
"Non cambia nulla, perché la Grecia è in default praticamente da due anni. Quello che dice Standard & Poor's è significativo, perché avvalora ulteriormente questa teoria: molto probabilmente la Grecia andrà in un default tipo Argentina nei prossimi 12 mesi, quindi Standard & Poor's in un certo senso si sta preparando per questa eventualità e sta cercando di dire ai propri clienti che le probabilità che ciò succeda sono molto più alte di quanto si pensi."
Se la Grecia fallisse, si scatenerebbe un effetto domino?
"Quello che la Germania, la Francia e i Paesi del Nord stanno facendo, è tentare di isolare non solo la Grecia, ma il resto della periferia, nell'eventualità che ci sia un tracollo. Questo perché in Italia o in Spagna i fondamentali dell' economia non sono cambiati. Quello che è cambiato, è il fatto che la Banca Centrale Europea attraverso il "ltro" ha dato la possibilità alle banche italiane e spagnole di scambiare titoli emessi da loro con garanzia del governo in cambio di denaro da parte della Bce, con questo denaro loro hanno comprato il debito pubblico italiano. Infatti, secondo le statistiche, da dicembre le banche italiane e spagnole hanno comprato 50 miliardi di debito dei propri paesi, il che significa che nessun altro compra il debito dell'Italia e della Spagna. Questo ci dà l'idea della strategia perseguita dalla Germania e dalla Francia di non toccare il debito dei paesi della periferia perché in questo modo proteggono le loro banche. Quindi, nell'eventualità che la Grecia esca dall'euro, è probabile che anche noi dovremo uscire se non cambiano i fondamentali dell' economia. A quel punto, rimarrà un'Europa del Nord, economicamente più solida, e a noi ci lasceranno andare."
"
Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
articolo secondo me molto approssimativo, e sotto molti punti pure bugiardo
---------- Post added at 19:55:41 ---------- Previous post was at 19:50:52 ----------
Ho letto alcuni articoli di sta tizia. Scrive una marea di cagate (sempre imho eh).
"Io ritengo che la soluzione dovrebbe essere quella di spingere la classe politica a fare un default pilotato tipo Islanda dove si garantisce il debito interno, il che vuole dire che si garantisce sia il piccolo risparmiatore che ha i Btp sia le banche che li hanno venduti e che li hanno in portafoglio. Questo bisogna fare, ma bisogna farlo subito, altrimenti lo scenario che si profila è quello dell'Argentina. " uno dei primi stralci che mi è balzato all'occhio che data novembre.
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
Ho letto alcuni articoli di sta tizia. Scrive una marea di cagate (sempre imho eh).
"Io ritengo che la soluzione dovrebbe essere quella di spingere la classe politica a fare un default pilotato tipo Islanda dove si garantisce il debito interno, il che vuole dire che si garantisce sia il piccolo risparmiatore che ha i Btp sia le banche che li hanno venduti e che li hanno in portafoglio. Questo bisogna fare, ma bisogna farlo subito, altrimenti lo scenario che si profila è quello dell'Argentina. " uno dei primi stralci che mi è balzato all'occhio che data novembre.
si,questa sua presa di psizione ha fatto discutere,e molti hanno detto la setssa cosa che hai detto tu
"
Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
Altro argomento su cui discutere: La MMT è sempre più argomento d'attualità in questo periodo di crisi.
E se la risposta alla crisi fosse stampare più soldi? - Se il deficit non e' un peccato la rivoluzione copernicana dei nuovi economisti Usa
NEW YORK LE GRANDI crisi partoriscono grandi idee. Così fu dopo il crac del 1929 e la Depressione. Per uscirne, l' Occidente usò il pensiero di John Maynard Keynes, scoprì un ruolo nuovo per lo Stato nell' economia, inventò le politiche sociali del New Deal e la costruzione del moderno Welfare State. Oggi siamo daccapo. L' eurozona sprofonda nella sua seconda recessione in tre anni. Gli Stati Uniti malgrado la ripresa in atto pagano ancora i prezzi sociali elevatissimi della Grande Contrazione iniziata nel 2008 (almeno 15 milioni di disoccupati). Ma dall' America una nuova teoria s' impone all' attenzione. Si chiama Modern Monetary Theory, ha l' ambizione di essere la vera erede del pensiero di Keynes, adattato alle sfide del XXI secolo. Ha la certezza di poter trainare l' Occidente fuori da questa crisi. A patto che i governi si liberino di ideologie vetuste, inadeguate e distruttive. È una rivoluzione copernicana, il cui alfiere porta un cognome celebre: James K.Galbraith, docente di Public Policy all' università del Texas e consigliere "eretico" di Barack Obama. JAMES K. Galbraith è figlio di uno dei più celebri economisti americani, quel John Kenneth Galbraith che fu grande studioso della Depressione e consulente di John Kennedy. Il nuovo Verbo che sconvolge i dogmi degli economisti, assegna un ruolo benefico al deficit e al debito pubblico. È un attacco frontale all' ortodossia vigente. Sfida l' ideologia imperante in Europa, che i "rivoluzionari" della Modern Monetary Theory (o Mmt) considerano alla stregua di un vero oscurantismo. Quel che accade in questi giorni a Roma e Atene, l' austerity imposta dalla Germania, peri teorici della Mmt non è soltanto sbagliata nei tempi (è pro-ciclica: perché taglia potere d' acquisto nel bel mezzo di una recessione), ma è concettualmente assurda. Un semplice esercizio mette a nudo quanto ci sia di "religioso" nella cosiddetta saggezza convenzionale degli economisti. Qualcuno ha provato a interrogare i tecnocrati del Fmi, della Commissione Ue e della Banca centrale europea, per capire da quali Tavole della Legge abbiano tratto alcuni numeri "magici". Perché il deficit pubblico nel Trattato di Maastricht non doveva superare il 3% del Pil? Perché nel nuovo patto fiscale dell' eurozona lo stesso limite è stato ridotto a 0,5% del Pil? Chi ha stabilito che il debito pubblico totale diventa insostenibile sotto una soglia del 60% oppure (a seconda delle fonti) del 120% del Pil? Quali prove empiriche stanno dietro l' imposizione di questa cabala di cifre? Le risposte dei tecnocrati sono evasive, o confuse. La Teoria Monetaria Moderna fa a pezzi questa bardatura di vincoli calati dall' alto, la considera ciarpame ideologico. La sua affermazione più sconvolgente, ai fini pratici, è questa: non ci sono tetti razionali al deficit e al debito sostenibile da parte di uno Stato, perché le banche centrali hanno un potere illimitato di finanziare questi disavanzi stampando moneta. E non solo questo è possibile, ma soprattutto è necessario. La via della crescita, passa attraverso un rilancio di spese pubbliche in deficit, da finanziare usando la liquidità della banca centrale. Non certo alzando le tasse: non ora. Se è così, stiamo sbagliando tutto. Proprio come il presidente americano Herbert Hoover sbagliò drammaticamente la risposta alla Grande Depressione, quando cercò di rimettere il bilancio in p a r e g g i o a colpi di tagli (stesso e r r o r e che fec e Franklin Roosevelt nel 1937 con esiti nefasti). Il "nuovo Keynes" oggi non è un profeta isolato. Galbraith Jr. è solo il più celebre dei cognomi, ma la Mmt è una vera scuola di pensiero, ricca di cervelli e di think tank. Così come la destra reaganiana ebbe il suo pensatoio nell' Università di Chicago (dove regnava negli anni Settanta il Nobel dell' economia Milton Friedman), oggi l' equivalente "a sinistra" sono la University of Missouri a Kansas City, il Bard College nello Stato di New York, il Roosevelt Institute di Washington. Oltre a Galbraith Jr., tra gli esponenti più autorevoli di questa dottrina figura il "depositario" storico dell' eredità keynesiana, Lord Robert Skidelsky, grande economista inglese di origine russa nonché biografo di Keynes. Fra gli altri teorici della Mmt ci sono Randall Wray, Stephanie Kelton, l' australiano Bill Mitchell. Non sono una corrente marginale; tra i loro "genitori" spirituali annoverano Joan Robinson e Hyman Minsky. Per quanto e t e r o d o s s i , questi economisti sono riusciti a conquistarsi un accesso alla Casa Bianca. Barack Obama consultò Galbraith Jr. prima di mettere a punto la sua manovra di spesa pubblica pro-crescita, così come fece la democratica Nancy Pelosi quando era presidente della Camera. Ma la vera forza della nuova dottrina viene dai blog. The Daily Beast, New Deal 2.0, Naked Capitalism, Firedoglake, sono tra i blog che ospitano l' elaborazione del pensiero alternativo. Hanno conquistato milioni di lettori: è una conferma di quanto ci sia sete di terapie nuove, e quanto sia screditato il "pensiero unico". La Teoria Monetaria Moderna è ben più radicale del pensiero "keynesiano di sinistra" al quale siamo abituati. Perfino due economisti noti nel mondo intero come l' ala radicale che critica Obama da sinistra, cioè i premi Nobel Paul Krugman e Joseph Stiglitz, vengono scavalcati dalla Mmt. Stephanie Kelton, la più giovane nella squadra, ha battezzato una nuova metafora... ornitologica. Da una parte ci sono i "falchi" del deficit: come Angela Merkel, le tecnocrazie (Fmi, Ue), e tutti quegli economisti schierati a destra con il partito repubblicano negli Stati Uniti, decisi a ridurre ferocemente le spese. Per loro vale la falsa equivalenza tra il bilancio di uno Stato e quello di una famiglia, che non deve vivere al di sopra dei propri mezzi: un paragone che non regge, una vera assurdità dalle conseguenze tragiche secondo la Mmt. Poi ci sono le "colombe" del deficit, i keynesiani come Krugman e Stiglitz. Questi ultimi contestano l' austerity perché la giudicano intempestiva (i tagli provocano recessione, la recessione peggiora i debiti), però hanno un punto in comune con i "falchi": anche loro pensano che a lungo andare il debito crea inflazione, soprattutto se finanziato stampando moneta,e quindi andrà ridotto appena possibile. Il terzo protagonista sono i "gufi" del deficit. Negli Stati Uniti come nell' antica Grecia il gufo è sinonimo di saggezza. I "gufi", la nuova scuola della Mmt, ritengono che il pericolo dell' inflazione sia inesistente. Secondo Galbraith Jr. «l' inflazione è un pericolo vero solo quando ci si avvicina al pieno impiego, e una situazione del genere si verificò in modo generalizzato nella p r i m a g u e r r a mondiale». Di certo non oggi. Il deficit pubblico nello scenario odierno è soltanto benefico, a condizione che venga finanziato dalle banche centrali: comprando senza limiti i titoli di Stato emessi dai rispettivi governi. Ben più di quanto hanno iniziato a fare Ben Bernanke (Fed) e Mario Draghi (Bce), questa leva monetaria va usata in modo innovativo, spregiudicato: l' esatto contrario di quanto sta avvenendo in Europa. - dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI
NEW YORK LE GRANDI crisi partoriscono grandi idee. Così fu dopo il crac del 1929 e la Depressione. Per uscirne, l' Occidente usò il pensiero di John Maynard Keynes, scoprì un ruolo nuovo per lo Stato nell' economia, inventò le politiche sociali del New Deal e la costruzione del moderno Welfa...
sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
2Si chiama Modern Monetary Theory, ha l' ambizione di essere la vera erede del pensiero di Keynes, adattato alle sfide del XXI secolo. Ha la certezza di poter trainare l' Occidente fuori da questa crisi."
Ne dubito e...ne dubito
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
stampare moneta non porta lontano, sebbene sia il modo per evitare le depressioni. il welfare classico non è più sostenibile, quindi dobbiamo 1) consumare meno 2) produrre di più per soddisfare i consumi dei paesi emergenti. la pacchia è finita.
sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
Eppure i propugnatori della MMT sostengono che l'inflazione che deriverebbe dallo stampare moneta sarebbe poca cosa se fatto con criterio. A tal riguardo portano l'esempio del Giappone e altri paesi che ora nn ricordo
sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
parliamone pacatamente
ieri ho finto di investire in
Apple
RSM Tenom
Essarengy
Bond Gov. Braziliani (2015) (7,38)
Bond Gov. Turchi (2016) (5,00)
Bond Gov. France (2022) (2,99)
Bond Gov Italiani (2016) (4,75)
e sull'apprezzamento della moneta Vietnamita sul dollaro
ho indovinato 7 movimenti su 8
sono il nuovo W. Buffet??
( ps parlo di operazioni effettuate ieri, quindi le performance a cui mi riferisco si trovano sul financial times di oggi)
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Eppure i propugnatori della MMT sostengono che l'inflazione che deriverebbe dallo stampare moneta sarebbe poca cosa se fatto con criterio. A tal riguardo portano l'esempio del Giappone e altri paesi che ora nn ricordo
Agevolo foto del propugnatore della MMT mentre va a comprare il giornale:
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta