Originariamente Scritto da PrinceRiky
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The Euro crisis
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioLe opposizioni europee si sono indubbiamente avvantaggiate cavalcando l'onda della crisi, quelle italiane un po'meno, di fatto il nostro parlamento è rimasto intonso, cambiamo tutto per non cambiare.
L'effetto Monti è una trovata giornalistica, volta a creare hype, od a sostenere una tesi politica piuttosto che l'altra, ovvero nei giorni positivi è Monti che ci fa bene, in quelli negativi è l'effetto Monti che non funziona.
Dati alla mano però ne abbiamo giovato parecchio, contando il fatto che in pieno deficit statunitense lo spread non ha toccato i record berlusconiani (di 580 punti vorrei ricordarlo), e questo senza che il governo fresco di nomina mettesse fuori un provvedimento, che sia uno, e che ora nell'occhio del ciclone ci sono finiti tedeschi e francesi.
Il rendimento in termini percentuali è un altro paio di maniche, lì entriamo nel clima aste/fiducia/sfiducia/eurozona in crisi, la soluzione deve trovarsi di comune accordo, però anche in questo caso, la semplice costatazione che gli incontri bilaterali sono diventati trilaterali è sufficiente per dire "ora è meglio di prima".
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggiooh. questo è ok, ma è molto, ma molto diverso da altri discorsi che erano quelli che stigmatizzava sandman.
Come linea politica ha sempre lasciato a desiderare, è vero, ma dall'altra parte abbiamo: "Vedete non era colpa di Silvio, sono i maledetti ebreinegricomunisti che gli hanno impedito di fare le riforme".
Purtroppo la dialettica politica è ancora su questi livelli, ed il fatto che non abbiano sistemato sottosegretari e viceministri è significativo, dall'altra parte c'è tutto un mondo finanziario e macroeconomico che non sa dove sbattere la testa.
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggioquesto anche un ignorante come me l'aveva capito,lo devo ammettere.
ci sono però cose che ancora non capisco ,ad es. non ho ancora capito perchè dopo l'annuncio delle dimissioni di Berlusconi e aumentato il costo del petrolio al barile.
Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioSandman, ti vedrei bene in uno scontro d'arringhe in cui fronteggi Michele Misseri
Tessera N° 6
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Il New York Times: "Le banche
si preparano al crollo dell'euro"
Il quotidiano Usa rivela: «I maggiori istituti di credito valutano un piano d'emergenza in caso di tracollo»
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Le banche si preparano al crollo dell'euro da almeno due anni, ma non si sono mai preparate realmente al tracollo americano, peccando forse di presunzione.Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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scusate ma sono ignorante in materia, ma molti dicono: " se fallisce l'euro salta tutto il sistema finanziario per via dell'effetto domino" ecc. ecc.,
Potrebbe essere invece che un crollo dell'euro si possa interpretare come ad un crollo del suo valore magari rispetto a quello del dollaro?
Ultima domanda: un eventuale incremento del valore del dollaro potrebbe avere una qualche relazione con le elezioni presidenziali U.S.A. del 2012?
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Originariamente Scritto da andydufresne Visualizza Messaggioscusate ma sono ignorante in materia, ma molti dicono: " se fallisce l'euro salta tutto il sistema finanziario per via dell'effetto domino" ecc. ecc.,
Potrebbe essere invece che un crollo dell'euro si possa interpretare come ad un crollo del suo valore magari rispetto a quello del dollaro?
Ultima domanda: un eventuale incremento del valore del dollaro potrebbe avere una qualche relazione con le elezioni presidenziali U.S.A. del 2012?
La frase fatta è che abbiamo fatto l'Europa delle banche, senza occuparci dell'Europa dei cittadini, in realtà non abbiamo fatto neppure quella delle banche, nel momento del bisogno funziona sempre nel solito modo: ognuno per se e Dio per tutti.
Riguardo le elezioni americane non ci saranno particolari sorprese, Obama ha deluso le aspettative su tutti i fronti.Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggioabbiamo una moneta comune ma diverse politiche economiche, diversa fiscalità, diversi contratti di lavoro, non funziona.Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioPer queste cose ci sono attualmente proposte in sede europea o è tutto fermo?
Non è tutta colpa della politica, ci sono delle barriere culturali evidenti che contrastano un maggiore spirito unitarista.
Hai visto la trilaterale? Anche senza Berlusconi sembrava una di quelle barzellette con il francese, il tedesco, e l'italiano, visioni diverse che derivano da una diversa concezione dei problemi, e del modo di affrontarli.
Per il futuro sono ottimista comunque, i ragazzi di oggi già si sentono più europei di quelli che li hanno preceduti, non vale la pena buttare tutto a mare.Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
i ragazzi di oggi già si sentono più europei di quelli che li hanno preceduti, non vale la pena buttare tutto a mare.
Tessera N° 6
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioLa keyword è "armonizzare", senza nulla di concreto come contorno, tranne la querelle sterile sugli eurobond.
Non è tutta colpa della politica, ci sono delle barriere culturali evidenti che contrastano un maggiore spirito unitarista.
Hai visto la trilaterale? Anche senza Berlusconi sembrava una di quelle barzellette con il francese, il tedesco, e l'italiano, visioni diverse che derivano da una diversa concezione dei problemi, e del modo di affrontarli.
Le idee comunque sembrano esser prese vagamente in considerazione...
Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Continua restringimento spread, con stretta fiscale Pil Italia a -1% in 2012Di Francesca Gerosa
Continua il restringimento dello spread tra il rendimento del Btp decennale e l'analogo bund fin sotto il livello di 500 punti base. Sul mercato circola l'ipotesi di un aiuto all'Italia dal Fmi (400-600 miliardi di euro per permettere al Paese di finanziare le scadenze a tassi inferiori a quelli di mercato mentre procede con le riforme).
Un portavoce del Fondo Monetario Internazionale stamani ha però negato l'esistenza di discussioni in corso con autorità italiane. In ogni caso il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali è sceso quota a 475 punti base dai 500 di venerdì scorso. In calo anche il rendimento sul benchmark a dieci anni italiano al 7,22% da 7,34%.
Cede anche il rendimento del due anni al 7,672% comunque ben sopra quello del decennale, mentre il Ftse Mib di piazza Affari balza del 3,27% a 14.392 punti. La manovra fiscale in arrivo in Italia dovrebbe ammontare tra i 15 e i 25 miliardi di euro, concentrarsi su tassazione immobili, mini-patrimoniale, aumento Iva, liberalizzazioni e riforma pensioni e controbilanciata da tagli a costo del lavoro e rilancio investimenti in infrastrutture.
"Nessuna particolare novità: il nostro caso base è una manovra intorno ai 25 miliardi di euro. Il focus dei mercati in questo momento è più sulla tenuta dell'euro che sull'ammontare della nostra riforma", sostengono gli analisti di Intermonte.
Ma anche se il nuovo Governo Monti si concentrerà sulle riforme pro-crescita, l'outlook di breve termine dell'Italia per gli analisti di Morgan Stanley sarà guidato da ulteriori misure di stretta fiscale, ponendo quindi l'economia in una recessione maggiore delle attese.
In quest'ottica gli esperti prevedono per l'Italia una contrazione del Pil dell'1% nel 2012 e una quasi stagnazione nel 2013. "Anche se l'Italia ha fatto quanto doveva per rendere certo di non raggiungere i limiti della sostenibilità fiscale, un rapido ritorno della fiducia, parzialmente connesso a una risposta politica europea" alla crisi del debito, "è un elemento necessario per evitare" la fuga degli acquirenti del debito del Paese. Per Morgan Stanley, infatti, il rischio di un credit crunch "è materiale".
Per quanto riguarda l'intera zona euro Morgan Stanley ha tagliato le stime di crescita per il 2012, stimando ora una recessione dello 0,2%, contro una precedente crescita dello 0,5%, visti i rischi al ribasso posti dalle nuove misure di austerità e dall'aumento dei costi di finanziamento dei Paesi dell'Eurozona, nonché il restringimento delle condizioni di erogazione del credito da parte delle banche.
Anche per questi motivi Morgan Stanley si aspetta che la Banca centrale europea tagli il tasso di rifinanziamento a un nuovo minimo storico e cioè a 50 punti agli inizi del 2012, oltre a offrire ulteriore liquidità a sostegno delle banche, senza scartare il quantitative easing, un'opzione comunque da considerare solo dopo che tutte le altre vie per annullare i rischi al ribasso per la stabilità dei prezzi saranno percorse.
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