Originariamente Scritto da ma_75
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Vittorio Emanuele, come sfuggire alla galera pur essendo colpevole
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Originariamente Scritto da zajkail buco del culo è stato programmato a senso unico, siete voi che avete inventato che debba fungere anche da entrata, quindi dovete subire e stare zitti.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioNon può più essere processato, visto che l'assoluzione è definitiva.
Originariamente Scritto da psicounoproprio non afferro il senso di integrarsi con le proteine....Originariamente Scritto da GandhiPosso avere la potestà di scrivere ciò che mi pare e mi piace? O devo cercare qualche articolo di legge (che non esiste) per affermare ciò summenzionato?
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggiolarry da quando difendi costui?
(comunque rep virtuale, sono sempre felice quando qualcuno prova a dare del caciottaro ignorante - anche in potenza - a ma_75, è sempre uno spettacolo)
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza MessaggioSì beh sull'omicidio in sé e sul suo bullarsi non è che ci sia molto da dire eh..
Non perde occasione per dimostrare la propria statura, davvero infima.
(ora cerco se esiste il termine)
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Ho letto che Umberto si portò nella tomba il sigillo reale: questo gesto nelle dinastie di sovrani ha un significato ben preciso, e vuol dire che il titolo ed il trono muoiono con l'ultimo che lo ha posseduto. Il signor Vittorio Emanuele non viene squalificato e insultato oggi, ma è da tempo (da quando si affacciò in società) che gli si tirano addosso metaforici carciofi. Fu il padre stesso a richiamarlo più e più volte all'ordine, e proprio in occasione delle sue scempiaggini pubbliche, come il matrimonio-farsa a Las Vegas con la signora Doria (che non è una discendente della nobilissima famiglia genovese, ricordiamolo). Vittorio Emanuele è stato sbertucciato anche dalle sue sorelle, che non riconoscono in lui il capo della casata: dunque è proprio il suo essere un Savoia che, ahinoi, lo squalifica, perchè lui per primo non si è comportato come dinastia richiederebbe (ma qui potrebbe a ragione dire che suo nonno fece di peggio: lui almeno ha infangato solo se stesso, quello l'Italia), ed il padre preferì morire col sigillo piuttosto che consegnarlo ad un tale esemplare d'uomo. Se gli tira pernacchie quella famiglia disastrata, non vedo perchè non possano gli italiani.Last edited by Sean; 01-03-2011, 15:26:59....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioHo letto che Umberto si portò nella tomba il sigillo reale: questo gesto nelle dinastie reali ha un significato ben preciso, e vuol dire che il titolo ed il trono muoiono con l'ultimo che lo ha posseduto. Il signor Vittorio Emanuele non viene squalificato e insultato oggi, ma è da tempo (da quando si affacciò in società) che gli si tirano addosso metaforici carciofi. Fu il padre stesso a richiamarlo più e più volte all'ordine, e proprio in occasione delle sue scempiaggini pubbliche, come il matrimonio-farsa a Las Vegas con la signora Doria (che non è una discendente della nobilissima famiglia genovese, ricordiamolo). Vittorio Emanuele è stato sbertucciato anche dalle sue sorelle, che non riconoscono in lui il capo della casata: dunque è proprio il suo essere un Savoia che, ahinoi, lo squalifica, perchè lui per primo non si è comportato come dinastia richiederebbe (ma qui potrebbe a ragione dire che suo nonno fece di peggio: lui almeno ha infangato solo se stesso, quello l'Italia), ed il padre preferì morire col sigillo piuttosto che consegnarlo ad un tale esemplare d'uomo. Se gli tira pernacchie quella famiglia disastrata, non vedo perchè non possano gli italiani.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioD'altra parte se qualcuno, alla morte di Carlo Felice, potè dire la famosa frase: "Messieurs, nous enterrons en ce jour la monarchie", un motivo ci sarà.
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Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza MessaggioIl Vescovo di Annency avrebbe fatto meglio a pensare a quel sovrano da barzelletta che regnava a Parigi in quegli anni, piuttosto...In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggiogridando "italiani di merda vi ammazzo tutti"
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioChe con lui la linea diretta della dinastia Savoia si sia estinta però è vero. Comunque il nobile sei tu, l'araldica te la lascio volentieri.
Si è estinta la linea principale, ma ne esistevano (e ne esitono tutt'ora, alcune delle quali sconosciute ai più) altre ben più prolifiche e solide.
Se è per questo anche la linea principale degli Asburgo, quella spagnola, si è estinta prima della Guerra di Successione, eppure altri rami di quell'immonda casata hanno rotto le balle all'Europa (ed all'Italia in particolare) fino al 1918.
Non parliamo poi die Borboni...
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Attenzione, però. Rispetto alle altre grandi case reali, quella dei Savoia fa eccezione perchè la sua influenza fu mininima, e solo regionale, se così possiamo dire, non dissimile al rango che ebbero tante e tante altre casate principesche della Italia divisa in varie entità statali. Assursero a reali di una nazione molto tardi, e, ahiloro, per pochissimo tempo, una novantina d'anni. Gli Asburgo, forse la più importante casa d'Europa, ressero non solo regni nazionali ma anche imperi: furono i sacri romani imperatori per eccellenza, reggitori ed eredi del sogno di rinnovamento imperiale voluto da Carlo Magno. In questo senso una casa come gli Asburgo sono il "centro", una come i Savoia la "periferia". Ressero per secoli nazioni ed imperi, mentre i nostri Savoia non riuscirono a tenersi una nazione per meno di cento anni, loro che, secondo la retorica patria, la "fecero". C'è anche un modo poi per uscire di scena: entrambe le casate persero una guerra mondiale, ma quella italiana tradì, fuggì e smembrò la patria: questa è un'infamia che non potrà mai essere perdonata e che li riduce a rango di servi e forse ad uno peggiore. Se la storia ha un senso (e per quelle famiglie lo ha) è una macchia indelebile e insanabile.Last edited by Sean; 01-03-2011, 21:53:51....ma di noi
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Ricordo poi, e concludo coi Savoia dei quali, magari si è capito, non sono un fanricordo che l'atteggiamento deplorevole e squalificante di Vittorio e di Emanuele Filiberto ricade materialmente sugli avi, e nello specifico sui resti di coloro che sono morti in esilio, Vittorio Emanuele III e Umberto II. Difficilmente, dopo aver fatto l'errore di riprenderci i vivi, torneranno i morti. Resteranno negletti uno in Egitto e l'altro in Francia, lontani da quell'Italia che non hanno saputo onorare con atti da re.
...ma di noi
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