Nord Africa e Medio Oriente. Crisi in Egitto. Venti di guerra in Siria.

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  • ma_75
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    • Sep 2006
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    Mi pare evidente che nel momento in cui Israele attaccasse l'Iran per primo nessuno, e dico nessuno, nè Fiammetta nè i tanti sionisti di casa nostra e le lobby israeliane in giro per il mondo potrebbero dire mezza parola se Teheran reagisse bombardando a sua volta.
    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
    ma_75@bodyweb.com

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    • odisseo
      Bodyweb Senior
      • Oct 2008
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      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
      Mi pare evidente che nel momento in cui Israele attaccasse l'Iran per primo nessuno, e dico nessuno, nè Fiammetta nè i tanti sionisti di casa nostra e le lobby israeliane in giro per il mondo potrebbero dire mezza parola se Teheran reagisse bombardando a sua volta.


      di Non sarà la fine del mondo, forse sarà invece la fine di un incubo. Mentre in Israele si discute sulla possibilità di un attacco alle strutture nucleari iraniane va in scena la commedia della grande prudenza, del conformismo pacifista per cui la Nato, per esempio, si è affrettata a dire che lei non ci sta. Pure è evidente che ormai il pericolo iraniano è nel mirino di tutti: Obama altrimenti non si sarebbe mostrato con Sarkozy per dire che la minaccia iraniana è continua, e che insieme intendono imporgli una pressione «senza precedenti»; gli inglesi non avrebbero lasciato uscire la notizia che si stanno esaminando le postazioni migliori da cui dispiegare navi e sottomarini armati con missili Tomahawk; e soprattutto Israele non lascerebbe arrivare sulla stampa il suo dibattito su un eventuale intervento. Ma c'è una scadenza: martedì l'Aiea presenterà un rapporto, finalmente non drogato da El Baradei che è passato alla politica egiziana, e nero su bianco sarà chiaro a tutti che gli ayatollah sono quasi arrivati alla bomba atomica, massima scadenza il 2014, e che possiedono abbastanza materiale fissile per produrne una o due adesso.
      La politica aggressiva dell'Iran, in questa primavera araba che suscita i suoi appetiti, lo mette in contrasto con la Turchia e l'Arabia Saudita, e ha suscitato ormai l'attenzione di Obama che credeva di ammansire Ahmadinejad con la politica della mano tesa. Invece si è dovuto accorgere dal complotto per uccidere a Washington l'ambasciatore saudita che siamo di fronte a un altro Bin Laden. È chiaro ormai che l'Iran va fermato: non c'è solo la bomba, l'Iran ha anche 100 missili Shihab 3 e Shihab 3b, che possono arrivare in Israele e oltre con i loro 2100 chilometri di gittata e che possono portare 1150 chili di dinamite e materiali chimici. E se l'Iran ottiene la bomba, la corsa all'atomica sarà il gioco preferito in Medio Oriente, in testa l'Arabia Saudita seguita a ruota dall'Egitto. Ma chi attaccherà? Israele è in cima a tutte le attenzioni perch´ è al centro del panorama di cenere in cui il messianismo sciita colloca la venuta del Mahdi sulla terra. Ma non è detto che sia così semplice: Israele, anche se la sua scelta strategica di fondo è contare solo su se stessa, deve essere molto sicura che funzioni la Iron Dome, la nuova cappa di difesa che deve proteggerla non solo dai missili iraniani, ma anche da quelli degli Hezbollah e di Hamas, alleati iraniani. Deve avere una certezza matematica che anche le centrali più infossate nel cemento vengano distrutte da un attacco aereo simile a quello di Osirak dell'81 alla centrale di Saddam, una sfida non da poco; deve poter contare sulla preparazione del fronte interno e sull'unità della gente.
      Più difficile deve contare sull'opinione pubblica internazionale, spesso ostile. Ma Israele si aspetta che dopo le prossime rivelazioni dell'Agenzia gli americani e alcuni paesi europei decideranno che il rischio atomico dell'Iran è maggiore di quello bellico e che le sanzioni servono a poco. Se si muoveranno, Israele potrà allora dedicarsi alla difesa dalla pioggia missilistica che sia dall'Iran, che dal Libano che da Gaza gli si rovescerà addosso. In uno stato di necessità potrà aiutare, senza suscitare una dura reazione araba (in gran parte di maniera), combattendo di conserva con gli alleati contro il più grande pericolo che il mondo abbia corso dalla seconda guerra mondiale.
      "
      Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
        • 120337
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        • Italy [IT]
        • In piedi tra le rovine
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        La paranoia di Sion vuole precipitare il mondo in un'altra catastrofe, come se non ne avessimo già abbastanza.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • Barone Bizzio
          Bodyweb Senior
          • Dec 2008
          • 11737
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          Per me non succederà assolutamente nulla

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          • odisseo
            Bodyweb Senior
            • Oct 2008
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            aspettiamo il rapporto AIEA
            "
            Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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            • catastrophy
              catabolic,modest&notturno
              • Jan 2004
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              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              credo che conti molto la campagna elettorale...
              in realtà, (per quel che ne ho capito io e non capisco bene perché) è l'inghilterra a spingere disperatamente per quest'attacco...
              obama non pare convintissimo (proprio per la campagna elettorale... vinta anche per ciò che aveva combinato bush prima e perciò lui sa bene che mandare via altri soldati ora non lo aiuterebbe molto ad ottenere i voti degli americani... e negli stati uniti di solito non si tende ad usare questi "giochetti" per fregare l'elettorato più convinto all'altra parte politica... proprio perché quell'elettorato convinto non lo convinci neanche così a cambiare sponda)...
              in israele non mi pare neanche che fossero convintissimi negli ultimi giorni (non è normale ce litighino tra ministri (a favore naturalmente c'era barak) su una questione del genere)... anche perché se l'iran reagisce di certo non va a colpire stati uniti ed inghilterra... perciò è l'unico paese che ha veramente tanto da perdere...
              mi pare che cameron abbia tanta tanta fretta... e mi pare anche che cameron al g20 si sia incavolato parecchio con gli altri per come viene valutata la situazione economica della gran bretagna dagli altri... sarebbe una mossa abbastanza tipica per quel tipo di politica in inghilterra...
              Last edited by catastrophy; 06-11-2011, 21:54:38.
              Originariamente Scritto da Mizard
              ...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
              Originariamente Scritto da Barone Bizzio
              Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
              Originariamente Scritto da TheSandman
              Silvio compreso.
              Originariamente Scritto da TheSandman
              Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.

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              • Barone Bizzio
                Bodyweb Senior
                • Dec 2008
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                Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggio
                in realtà, (per quel che ne ho capito io e non capisco bene perché) è l'inghilterra a spingere disperatamente per quest'attacco...
                obama non pare convintissimo (proprio per la campagna elettorale... vinta anche per ciò che aveva combinato bush prima e perciò lui sa bene che mandare via altri soldati ora non lo aiuterebbe molto ad ottenere i voti degli americani... e negli stati uniti di solito non si tende ad usare questi "giochetti" per fregare l'elettorato più convinto all'altra parte politica... proprio perché quell'elettorato convinto non lo convinci neanche così a cambiare sponda)...
                in israele non mi pare neanche che fossero convintissimi negli ultimi giorni (non è normale ce litighino tra ministri (a favore naturalmente c'era barak) su una questione del genere)... anche perché se l'iran reagisce di certo non va a colpire stati uniti ed inghilterra... perciò è l'unico paese che ha veramente tanto da perdere...
                mi pare che cameron abbia tanta tanta fretta... e mi pare anche che cameron al g20 si sia incavolato parecchio con gli altri per come viene valutata la situazione economica della gran bretagna dagli altri... sarebbe una mossa abbastanza tipica per quel tipo di politica in inghilterra...
                Non credo che l' inghilterra agirà mai da sola,dato che non riesce a convincere gli americani e i francesi hanno chiaramente detto che attaccare l' iran è destabilizzante. Agire di concerto con gli israeliani soltanto sarebbe un suicidio politico e probabilmente giuridico, dato che qualche bella incriminazione di fronte alla cpi non gliela toglierebbe nessuno

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                • catastrophy
                  catabolic,modest&notturno
                  • Jan 2004
                  • 6357
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                  ma infatti non attaccherebbero mai da soli... però possono anche fare pressione... hanno degli uomini lì dove gli americani ne vogliono togliere ecc.... però boh, a me pare un pessimo momento dal punto di vista politico soprattutto per gli americani... se fosse stato pianificato da tempo da obama allora avrebbero scelto un momento più lontano dalle elezioni per attaccare e ci sarebbero già dei moti rivoluzionari in iran.... inoltre, come detto, una guerra iniziata (troppo) poco prima delle elezioni in genere sposta l'elettorato verso i repubblicani... e gli israeliani hanno una fifa tremenda di una guerra con l'iran (e son gli unici a dovercela avere), anche se si sa da tempo che bibi ed ehud sono dei folli...
                  Originariamente Scritto da Mizard
                  ...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
                  Originariamente Scritto da Barone Bizzio
                  Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
                  Originariamente Scritto da TheSandman
                  Silvio compreso.
                  Originariamente Scritto da TheSandman
                  Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.

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                  • odisseo
                    Bodyweb Senior
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                    RESO NOTO IL RAPPORTO dell'Agenzia atomica per il nucleare

                    Aiea: « Teheran ha lavorato su ordigno nucleare». I lavori sarebbero «in corso»

                    Israele: «Possiamo attaccare senza via libera Usa»

                    MILANO - «L'Iran ha condotto attività rilevanti al fine di sviluppare un ordigno esplosivo nucleare». Lo sostiene il capo dell'Aiea, Yukiya Amano nell'atteso rapporto sul nucleare iraniano. Teheran, secondo l'Agenzia Onu per il nucleare, avrebbe sostenuto la ricerca di questo genere di armamenti. Il rapporto dell'Agenzia fa luce sulle dimensioni militari del programma nucleare di Teheran. ATTIVITA' ANCORA IN CORSO - Nel documento dell'Agenzia atomica per il nucleare, preceduto dalle speculazioni apparse sui media israeliani su attacchi militari contro i siti nucleari iraniani, si fa riferimento a nuove prove sugli sforzi per sviluppare potenziali armamenti nucleari. Secondo l'agenzia Onu alcune delle attività sarebbero ancora in corso. Teheran ha respinto le accuse come prive di fondamento.
                    AIUTO RUSSO - Nel rapporto - nell'annesso di 12 pagine dedicato all'Iran- l'Aiea dice di avere forti indicazioni che Teheran sia stata aiutata nelle sue attività nucleari da «un esperto straniero che era non solo a conoscenza di queste tecnologie ma che ha lavorato gran parte della sua carriera con questa tecnologia nel programma di armi nucleari del suo paese». Secondo indiscrezioni in margine alla riunione del board dell' Aiea, l'esperto sarebbe lo scienziato dell'Urss, Vyacheslav Danilenko.
                    ISRAELE - Prima che la Aeia rendesse noto il rapporto, Israele aveva lanciato l'ennesimo avvertimento facendo sapere che non ha bisogno del via libera degli Stati Uniti per condurre un attacco contro i siti nucleari iraniani. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, in una intervista a Radio Israele. Lo riporta il sito web del Jerusalem Post. «Israele è uno Stato sovrano», aveva affermato Barak, dicendosi scettico sulla reale volontà della comunità internazionale di fermare il programma nucleare iraniano.
                    ARMADA VOLANTE - Netanyahu, nel frattempo ordina il silenzio a ministri per evitare reazioni in ordine sparso. L'ufficio del premier israeliano ha dato disposizione, con una circolare, a tutti i ministri del suo governo di non commentare i contenuti del rapporto dell'Aiea sui programmi nucleari dell'Iran. Ma qualche indiscrezione era già uscita. Una "armada volante" - forte di almeno 100 aerei da combattimento - e una pioggia di missili balistici Jericho sarebbero gli strumenti a cui Israele potrebbe ricorrere per esorcizzare la minaccia nucleare iraniana, se l'opzione delle sanzioni dovesse rivelarsi ai suoi occhi inefficace. Nel giorno in cui il rapporto dell'Aiea ha confermato tutte le preoccupazioni della comunità internazionale sullo sviluppo da parte dell'Iran di armi nucleari,il governo israeliano era tornato a sollecitare la comunità internazionale ad adottare sanzioni «paralizzanti» e «micidiali» verso Teheran. Il ministro della Difesa Ehud Barak ha assicurato che per ora un attacco militare non è in agenda. Ma da tempo - su internet e non solo - circolano apocalittici scenari di guerra: scenari che, seppur non sempre attendibili, consentono almeno di aprire uno squarcio sul Bor, la sala di comando delle operazioni militari scavata nelle viscere della terra, sotto il Ministero della Difesa, a Tel Aviv.
                    GLI USA - Gli Usa prendono tempo per studiare il rapporto dell'Aiea sul programma nucleare iraniano. «Prenderemo del tempo per leggerlo prima di commentarlo», ha fatto sapere il Dipartimento di Stato. «In questo momento non siamo pronti a parlare di prossimi passi», ha aggiunto il portavoce Victoria Nuland.
                    Redazione Online

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                    Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                    • odisseo
                      Bodyweb Senior
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                      Israele è davvero in grado di bombardare l’Iran? - L’ANALISI


                      http://blog.panorama.it/mondo/2011/11/09/israele-e-davvero-in-grado-di-bombardare-liran-lanalisi/

                      Israele non ha scelta: deve fermare l’atomica di Teheran - L’ANALISI




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                      Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                      • sotiris
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                        • Sep 2010
                        • 1310
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                        • corazziere tascabile
                        • Send PM

                        Se l'obiettivo è realmente privare l'Iran di armi nucleari, 10 a 1 che attaccheranno. Capacità e spietatezza non gli mancano di certo. Credo si possa dire che Israele non abbia rivali in fatto di efficacia delle operazione militari. Ma credo che la questione non si limiti alla sola tensione israeliana. Grattagratta siamo sempre li... la guerra strisciante per il gas e il petrolio tra USA e Cina. E Russia naturalmente.
                        sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.

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                        • odisseo
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                          l'attacco dovrebbe esserci entro Gennaio
                          "
                          Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                          • sotiris
                            Urban Sheepboy
                            • Sep 2010
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                            • corazziere tascabile
                            • Send PM

                            mmhh.. sarebbe troppo "telefonato". più probabile lo facciano prima, magari proprio ora. sarebbe meglio mai.
                            sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.

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                            • Barone Bizzio
                              Bodyweb Senior
                              • Dec 2008
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                              Secondo me non attaccano. I leader militari sono assolutamente contrari a questa ipotesi, lo stesso Meir Dagan ci ha praticamente riso sopra. Le conseguenze sarebbero politicamente incalcolabili e l' immagine dell' Iran ne uscirebbe rafforzata, quella di Israele indebolita perchè non ha più una politica di vicinato condivisa. Senza contare che Russia e Cina non sono d'accordo, nè con l' attacco militare nè con l' inasprimento delle sanzioni

                              Consiglio di leggere l' articolo di caracciolo su repubblica di oggi, e in generale tutto il mini speciale sul rapporto aiea

                              ---------- Post added at 17:26:35 ---------- Previous post was at 17:21:53 ----------

                              Originariamente Scritto da sotiris Visualizza Messaggio
                              Se l'obiettivo è realmente privare l'Iran di armi nucleari, 10 a 1 che attaccheranno. Capacità e spietatezza non gli mancano di certo. Credo si possa dire che Israele non abbia rivali in fatto di efficacia delle operazione militari. Ma credo che la questione non si limiti alla sola tensione israeliana. Grattagratta siamo sempre li... la guerra strisciante per il gas e il petrolio tra USA e Cina. E Russia naturalmente.
                              Io mi chiedo perchè ci si dimentichi sempre dei Sauditi: sono loro l' arcinemico dell' Iran, quelli che in pubblico cercavano la mediazione ed in privato dicevano gli americani che era "giunta l' ora di tagliare la testa al serpente iraniano"

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                              • ma_75
                                Super Moderator
                                • Sep 2006
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                                Ecco un classico esempio della paranoia israeliana
                                L' inviato della tv di Teheran è a Gerusalemme, allarme spionaggio

                                Respinto il giornalista che tenta di intervistare Eldad, deputato della destra. Lui: «Non sono una spia»

                                GERUSALEMME – Onorevole, permette una domanda? Il deputato Aryah Eldad se l’è visto davanti, telecamera e microfono. E prima di rispondere gli ha chiesto chi fosse. «Uno scherzo di qualche trasmissione satirica, ho pensato». Già: che ci faceva a Gerusalemme un inviato della Press Tv, il canale internazionale di Teheran? E che cosa poteva chiedere a lui, un parlamentare della destrissima Unione nazionale, un alleato del governo Netanyahu, uno che bombarderebbe subito l’Iran e sogna tutto quel che gli ayatollah detestano? Eldad ha rifiutato l’intervista. E ora ha aperto un caso politico: «Il nostro è un Paese super-controllato. Stiamo attenti a infiltrazioni d’ogni tipo. E poi può accadere che un membro della Knesset si trovi davanti, senza filtri, un signore che dice d’essere il corrispondente della tv ufficiale d’un regime che ci vuole cancellare dalla Terra. Fino a che punto la nostra democrazia può accettarlo? Mi sembra evidente: questo signore, che gira liberamente per il Paese, è un classico agente straniero».
                                DAL NOSTRO INDAGATO SPECIALE - La questione è piuttosto imbarazzante, nei giorni in cui il governo israeliano discute i piani d’attacco ai reattori nucleari di Ahmadinejad. Il giornalista sospetto si chiama Ibrahim Husseini, non è per nulla iraniano, abita a Gerusalemme Est e porta il cognome d’una grande famiglia palestinese che ha fatto la storia della città. I suoi documenti sarebbero in regola. Qualche settimana fa, s’è presentato al funzionario d’un ministro israeliano e ha chiesto un’intervista pure a lui. Se lo si chiama, il collega ripete solo d’avere un regolare accredito da Press Tv, la rete di Stato che trasmette in inglese la propaganda di regime, e nega di voler provocare: «Non c’è nulla di male nel mio lavoro, io favorisco solo la comprensione dei popoli». Il dossier è già in mano a polizia e magistratura. Il Gpo, ufficio governativo che rilascia permessi di lavoro ai giornalisti stranieri, dice di non avere mai ricevuto richieste d’accredito da Teheran: «In questo Paese la libertà di stampa è un valore supremo, senza distinzioni – dice il direttore, Oren Helman -. Ma ci sono dei limiti, legati alla sicurezza dello Stato e della salute pubblica: le nostre tessere stampa autorizzano a entrare in strutture militari, in uffici governativi, a Gaza... L’Iran non riconosce Israele. E’ un Paese nemico. E non daremo carta bianca a giornalisti pagati direttamente da regimi ostili».
                                GUERRA & NEWS - La procedura è sperimentata ed è probabile che Husseini dovrà rinunciare ai suoi reportage, se vorrà restare in Israele. Da Abu Dhabi tv, che anni fa si vide espellere l’inviato per i suoi servizi «troppo propagandistici», ad Al Jazeera, che quest’estate ha avuto un giornalista in galera un mese e mezzo per «sospetti rapporti con Hamas», a volte si va decisi. E nella guerra segreta agli ayatollah, che peraltro impiccherebbero subito come spia un giornalista israeliano a Teheran, l’informazione è un tema sensibile. Non si fanno sconti nemmeno alla stampa di casa: qualche giorno fa, lo scoop d’un giornalista israeliano che ha svelato i piani d’attacco, ha provocato reazioni molto dure. E ha aperto un dibattito: fin dove può spingersi la libertà d’espressione, in una democrazia, se di mezzo c’è la sicurezza nazionale? E chi garantisce che certe censure, a volte, non servano a nascondere altre magagne? Ne sa qualcosa Raviv Prucker, reporter che ha rivelato uno scandalo di spese facili del governo Netanyahu: qualche tempo fa, il premier ha offerto al suo editore una dilazione del debito finanziario che la tv ha verso il governo. In cambio d’un favorino, dicono: la testa del giornalista.
                                In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                                ma_75@bodyweb.com

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